
Il linguaggio non è uno strumento: è una condizione in cui abitiamo e viviamo senza nemmeno accorgercene. Pensiamo a un piccolo aneddoto raccontato dallo scrittore David Foster Wallace: «Ci sono questi due giovani pesci che nuotano e incontrano un pesce più vecchio che nuota in senso contrario e fa loro un cenno, dicendo: Salve ragazzi, com'è l'acqua? E i due giovani pesci continuano a nuotare per un po' e alla fine uno di loro guarda l'altro e fa: che diavolo è l'acqua?». Il linguaggio è come molti aspetti del vivere quotidiano: proprio perché presenti da sempre sullo sfondo dell'esistenza, ci sono sconosciuti, diventano pressoché invisibili. Un libro che spiega al lettore la "tecnologia del linguaggio" e il linguaggio come tecnologia, cioè un'abilità e un'abitudine che è di tutti noi e che è sorprendete analizzare: a cosa serve? Come è nato? Perché lo abbiamo sviluppato in un certo modo? Qual è il suo futuro?
Se è vero che la fascia pediatrica è quella che meno è stata colpita clinicamente dal virus, è innegabile che i bambini hanno subìto effetti importanti sul piano psicologico, relazionale e formativo. Ci chiediamo: quali sono i bisogni dei bambini in questo tempo? E come gli adulti possono accompagnare i bambini nel trovare risposta a tali bisogni? È, il nostro, un momento storico che sollecita questi interrogativi e che rende necessaria una riflessione sulla promozione del benessere in ambito evolutivo. Partendo da queste domande e dall'esperienza terapeutica con i bambini, il volume esplora alcuni strumenti relazionali capaci di agire come facilitatori nel rapporto tra grandi e piccoli nella direzione del benessere e della cura. Tra questi l'attenzione ai sogni, la narrazione condivisa attraverso l'utilizzo di libri illustrati, il gioco come ambito privilegiato di elaborazione e trasformazione dell'esperienza, strumenti che saranno proposti nella cornice teorica dell'Analisi Transazionale e dell'approccio di Donald W. Winnicott.
La storia ci insegna che l'uomo presenta in modo perseverativo, nonostante il progresso, alcuni modi di essere e di pensare e che la società in cui è inserito fatica ad assumere comportamenti a tutela della persona e dell'ambiente. Le pestilenze nella loro tragica manifestazione si sono rivelate fin da subito altamente contagiose e devastanti. Allora, come oggi, non sono mancate le raccomandazioni da parte di medici, di illustri studiosi e le disposizioni dei governanti per frenare il contagio (isolamento, quarantena, arresto, sequestro, serramento, serraglio di un sestiere). Ma la responsabilità, nella gestione pubblica, è un problema di tutti, non solo di chi ci governa. Passando dalla peste del Trecento a quella del Seicento, alle accuse montate ad hoc, l'autore si concentra sull'economia psichica e sull'equilibrio tra parte razionale e irrazionale, mettendo in evidenza quanto sia specifico della natura umana il creare fantasmi persecutori e capri espiatori, a dispetto della realtà e del progresso scientifico, per poi esplodere nella reazione sociale e politica. La salute è un bene personale e sociale che va tutelato con l'apporto di tutti. L'educazione e la cultura dei valori può essere un mezzo efficace per arginare gli aspetti più inquietanti ed egoistici del sistema relazionale, tra genitori e figli, tra colleghi e cittadini, tra noi e l'altro diverso da noi.
Questo libro vuole facilitare il compito fondamentale per il ben-essere di ciascuno: diventare competenti nel rapporto con noi stessi, con gli altri e con il mondo, applicando i principi della Mediazione dei conflitti secondo un modello filosofico-umanistico. Le prime due parti del volume illustrano cosa rappresenta il conflitto per gli esseri umani e cosa significa intraprendere la via della mediazione, portando la profonda cultura di questa tecnica di al di fuori delle aule specialistiche e mettendola a disposizione di chiunque desideri scoprire o affinare le proprie competenze relazionali. La terza parte offre invece un ricco e multidisciplinare laboratorio di attività (da seguire anche in gruppo) per acquisire e allenare le competenze necessarie a gestire i piccoli e grandi conflitti che incontriamo ogni giorno in famiglia, a scuola, nel mondo del lavoro.
Vincere senza combattere è la risposta operativa per gli educatori che dichiarano di combattere tanto e vincere poco. È il frutto di tre anni di ricerca sul campo, svolto in tre paesi europei (Malta, Irlanda e Italia) dagli autori, insieme a varie figure professionali (insegnanti, psicologi, dirigenti, educatori ecc.). Questo lavoro può essere definito un compendio di strategie e tecniche per gestire le difficoltà sociali, emotive e comportamentali, che, se non superate, mettono k.o. sia il ragazzo sia chi cerca di aiutarlo. Vincere senza combattere non è un ricettario, è un manuale che offre una nuova lente per riconoscere e scansare le trappole tese dalle etichette, suggerisce modalità non-ordinarie con cui trasformare anche le più ardue resistenze in collaborazione, creando situazioni win-win, in cui tutti vincono.
«Ho amato questa rilettura dantesca che fa salva la carne - che personalmente ritengo una formidabile macchina di preghiera - anche nel più alto dei cieli e la avvalla come strumento di elevazione in vita. Non è la carne ma il peccato che ci affonda. La lingua stessa di Dante è fortemente terrena, quasi fisicamente masticabile, anche quando esprime concetti elevati. La metrica fa il resto, con la capacità antica del verso e della rima di trasfigurare il mondo e di fissarne l'immagine nella memoria. Anche l'amore per il Divino, l'indicibile e l'incorporeo, passa attraverso un essere umano in carne e ossa, Beatrice, una donna, cioè il simbolo stesso dell'alterità e dell'inconoscibile per l'altro sesso. Allo stesso modo, le porte della Grande Luce sono aperte da Maria, il ventre che ha concepito. In un monastero femminile milanese ho visto un affresco di epoca giottesca dove a porgere la mela non è Eva ma Adamo. Il Medioevo di Dante era assai meno sessuofobo di quanto si creda. Non posso dunque che ringraziare don Pretto per avermi restituito il Paradiso, inteso non solo come luogo "altro- nella geografia dantesca dell'Oltremondo, ma come frutto finale del sofferto cammino interiore iniziato nella "selva oscura-». (Dalla Prefazione di Paolo Rumiz). Postfazione Claudio Gugerotti.
Il 9 maggio 2021, la beatificazione di Rosario Livatino ha elevato questo credente, come si usa dire, all'onore degli altari. Toni Mira ha compiuto un ampio lavoro di indagine intorno alla figura dell'uomo, del cittadino, del servitore dello Stato, per offrirci la possibilità di un incontro faccia a faccia con un personaggio che è un altissimo esempio di valore civile e che scuote le coscienze di tutti noi ben più di quanto farebbe un "santo da immaginetta-. Livatino in preghiera, sì, Livatino guidato da un fortissimo senso della giustizia e della misericordia divine... ma soprattutto Livatino professionista, magistrato competente, concentrato e abile. L'uomo di legge che guadagna sul campo rispetto e autorevolezza. L'uomo scomodo per le mafie e forza trainante nel contrasto alla malavita. Un incontro vivo, emozionante e istruttivo, reso possibile dall'ascolto di molti testimoni: colleghi, collaboratori nelle indagini, persone informate sui fatti. Al termine del percorso vengono pubblicati integralmente tre discorsi di Livatino (uno dei quali inedito) che, in circostanze e su temi diversi, ci fanno scoprire la sua voce, il suo pensiero, i suoi ideali. " Un uomo che ancora, nell'esempio e nella memoria, vive-. Dalla Prefazione di don Luigi Ciotti.
Parlare di affettività e sessualità non è un compito semplice, a nessuna età. Ancor meno se gli interlocutori sono i nostri figli. Questo libro mette a disposizione le riflessioni e i consigli di due professioniste - un'ostetrica e una consulente esperta in educazione sessuale - per favorire nei bambini (dai più piccoli fino ai 10 anni) la formazione dei concetti di intimità, rispetto, permesso e prudenza nella relazione con gli altri. Si tratta di valori straordinari per accompagnare i figli nel loro cammino, con la consapevolezza che questo è un campo in cui i genitori possono fare la differenza, evitando deleghe in bianco e costituendo un modello di valori, di amore e di rispetto.
Un libro che guarda ispirato ad Amoris Laetitia, nell'anno dedicato, e che scorre sul filo dei grandi temi educativi - l'incontro, l'amore di coppia, l'educazione dei figli e la vocazione sociale di una famiglia - attraverso la lente dell'esperienza personale degli autori, una coppia coinvolta in diverse realtà laiche ed ecclesiali e impegnata in termini di testimonianza e di esperienza educativa. È uno sguardo, quello di Emma e Pier Marco, che sa comunicare la bellezza dello stare insieme senza tralasciare le responsabilità che ciò comporta. Pagine che mettono a fuoco le grandi prove della vita, offrendo sempre una lettura profonda degli obiettivi a cui un progetto di coppia dovrebbe mirare: tenere il "per sempre- nel proprio orizzonte, crescere insieme i figli, alzare lo sguardo sul prossimo, tessere reti di famiglie solidali.
La lotta dello Stato contro la 'ndrangheta non si interrompe mai. Si è da poco aperto il secondo grande maxiprocesso della storia d'Italia: a Lamezia Terme si giudicano 300 imputati accusati a diverso titolo di appartenere a questa organizzazione. Ma c'è un lato umano di questa tragedia che non deve essere ignorato. Cosa "promette la più potente associazione criminale del mondo a chi entra a farvi parte e a chi collabora con i suoi traffici? Com'è la vita di una persona che si lega a questa realtà? E soprattutto: è possibile interrompere la schiavitù e uscire da questo "inferno dorato? Un testimone d'eccezione racconta il suo percorso dentro la 'ndrangheta attiva a Milano, la "capitale morale del Paese. Dove ci sono i soldi, dove c'è la finanza, dove si continuano a fare guadagni con la droga e il controllo di molteplici attività economiche legali. Il protagonista percorre la sua "carriera, poi viene arrestato nell'ambito della più importante operazione contro la 'ndrangheta al Nord, processato e condannato a sedici anni di prigione per gravissimi reati (che ha scontato interamente). Oggi racconta il prezzo da pagare per essere un criminale; l'atroce pena rappresentata dal carcere e cosa significa cambiare vita.
Viviamo nell'epoca della prestazione, della performance, del culto dell'Io e delle capacità individuali. L'epoca del controllo, che anche il progresso scientifico ha contribuito a rendere sempre più verosimile. Un'esperienza come la pandemia ci ha imposto un bagno di realtà, sui limiti individuali, collettivi e sui limiti in generale. Il corpo, proprio e degli altri, è diventato fragile, esposto, luogo di pericolo e incertezza. E sparisce. Abbiamo lasciato la libertà degli incontri "dal vivo- e conosciuto l'obbligo delle connessioni virtuali, sono saltati i riti quotidiani e quelli di una Vita intera. La speranza è che questa esperienza possa far nascere nuovi significati e desideri degli incontri in presenza, far riscoprire il rispetto dei riti, nella loro portata risanatrice più profonda. Sappiamo che i cambiamenti hanno bisogno di tempo e di esperienze su larga scala e quindi abbiamo un'occasione: essere così tanti coinvolti e così a lungo, può sostenere un cambiamento reale, anche delle rappresentazioni più profonde e antiche. E allora, qual è la libertà possibile? Nelle relazioni con noi stessi, con gli altri e con la Vita.
Acquisire autostima non è un procedimento matematico, non è una pozione da bere in un sorso né avviene tramite la magia; è piuttosto un lavoro, talvolta difficile e talvolta lungo, che possiamo compiere su noi stessi e con noi stessi ed è davvero importante e fondamentale sapere che noi possiamo attuare questo cammino. In effetti noi possiamo stare bene, possiamo sentirci più forti, padroni della nostra esistenza, capaci di portare a termine con successo le sfide e ciò non vuol dire necessariamente superarle tutte da vincenti ma acquisire autoconsapevolezza dei nostri limiti e delle nostre potenzialità, senza colpevolizzarci. Questo volume vuole mostrare, in seguito a una disamina sul significato di autostima, quali possano essere dei percorsi di espressione della nostra forza con l'assoluta convinzione che la vita ci abbia resi in grado di conquistare la Felicità.