
Giornalista e scrittore, Luca Goldoni ripercorre in questo volume la vita di Giuseppe Garibaldi, "l'amante dei Due Mondi". Combattente strenuo contro la tirannia e per la libertà degli oppressi, l'eroe risorgimentale, tra i padri della nostra Patria, fu infatti anche un irresistibile tombeur de femmes. Ed è proprio su questo aspetto, sul quale le biografie generalmente sorvolano, che Goldoni vuole puntare il suo sguardo indiscreto.
Dal lettino di psichiatra all'invenzione letteraria. Da quarant'anni Vittorino Andreoli analizza i fenomeni della diversità, della sofferenza psichica e della devianza non solo con le armi della ricerca e della scienza, ma anche, benché segretamente, con lo strumento straordinario della narrativa. I casi da lui raccontati si trasformano così da fredde cartelle cliniche in una ricostruzione fantastica che ci mette davanti agli occhi situazioni violente, tragiche, bizzarre, mostrandoci come esse nascano e crescano all'interno dei suoi personaggi (non si sa fino a che punto inventati). Una serie di racconti che ci faranno capire quanto vicino a noi corra la sottile linea rossa che separa la normalità dalla follia.
"Sono passati dieci anni dalla pubblicazione de "La violenza", dieci anni in cui la cronaca della violenza ha tenuto le prime pagine dei quotidiani e si è arricchita di episodi che sembravano sempre esprimere un limite non superabile nell'efferatezza e nell'orrore, ma che invece erano costantemente battuti dalla cronaca successiva. Se allora parlare di violenza sembrava voler sottolineare un aspetto della società col gusto del negativo, ora parlarne fa parte della strategia per sopravvivere e vincere la paura di essere vittima. L'ammazzare è diventata una modalità per fare qualche cosa di significativo, per sfuggire alla banalità, alla monotonia del quotidiano." (Vittorino Andreoli)
Questo libro fu pubblicato per la prima volta a New York nel 1948; era scritto in inglese perché Prezzolini voleva spiegare agli americani, dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale, come e perché l'Italia era quello che era. Mussolini per un ventennio aveva costruito il mito di una discendenza diretta del popolo italiano ("santi, poeti, navigatori") dagli antichi romani; la prima guerra mondiale, secondo la vulgata, era stata vinta dall'Italia per tutti gli Alleati; il nostro primato "morale e civile" non veniva posto in discussione; il Risorgimento era stato attuato da tutto un popolo desideroso di riscatto. Puntualmente e ironicamente, col suo spirito icastico, Prezzolini smonta questi luoghi comuni.
Con stile scorrevole Pierre Daco introduce il lettore alla psicanalisi. Correggendo molte notizie inesatte, l'autore non vuole fornire con questo libro una facile formula per guarire un tipo particolare di malattia, perché guarire la nevrosi, l'angoscia, i sensi di colpa o altre malattie psichiche non è compito facile e non può essere fatto dal malato da solo. Soltanto un buon analista può aiutare l'individuo a scendere nel profondo si sé per ricercare le cause della sua malattia e riacquistare così la serenità. Attraverso centinaia di esempi di sedute analitiche, di colloqui tra paziente e medico, questo libro ci fa capire che la sofferenza psichica è miseria e tortura e ci guida nell'affascinante mondo della 'psicologia del profondo'.
Una lunga conversazione in cui Camilleri, sollecitato dal giornalista Lodato, mette a nudo la sua esperienza di scrittore e di uomo di spettacolo, ma anche di uomo impegnato politicamente. Un'intervista-confessione con pagine dense di ricordi sull'infanzia siciliana, sull'universo familiare, sugli anni del fascismo e della guerra, sulla mafia vecchia e nuova; pagine di grande intensità, a volte pungenti sino all'invettiva, in cui si intrecciano riflessione politica, conoscenza della storia e alta tensione morale.
In "Totò, femmene e malefemmene" si affronta un tema finora mai analizzato in profondità: i turbinosi rapporti che nella sua vita Totò ebbe con l'altra metà del cielo. Scopriamo così un uomo dalla doppia personalità: da un lato geloso custode della sacralità della famiglia, dall'altro seduttore incallito e irresistibile, amante appassionato, libertino dalle mille e mille avventure vissute, però, con disincanto e sapendo che tutto era effimero come il trascorrere di un film o di uno spettacolo teatrale. Un libro ricco di passione, umanità e, naturalmente, anche di battute perché Totò vedeva la vita come una commedia che alla fine si risolve sempre in una battuta che strappava le risa, ma dal sapore, in fondo, amaro.
Lo sbarco sulla Luna, la realizzazione di un grande sogno che infuocò l'immaginario mondiale e segnò i confini di un'epoca. Fu Oriana Fallaci, sempre testimone in prima linea della Storia, a raccontare agli italiani la corsa americana allo spazio, inviata da "L'Europeo" a Cape Kennedy, dove i razzi alti come grattacieli si preparavano a lanciare l'uomo nel futuro. La giornalista intervistò scienziati, medici, scrittori, fisici e tecnici, esplorando da terra lo spazio, vivendo fianco a fianco con i primi astronauti, "queste creature di fantascienza che dalla provincia volano direttamente nel cosmo", per rivelare dettagli, curiosità e aneddoti al pubblico che la leggeva da casa. Una raccolta di articoli in cui Oriana non racconta solo la Luna, ma quegli eroi dello spazio che furono suoi amici, le missioni indimenticabili, la speranza di trovare vita su Marte, così come avevano immaginato scrittori visionari prima che lo spazio, l'ultima frontiera, diventasse realmente raggiungibile. Una testimonianza sull'avventura più grande del secolo, narrata dalla viva voce di una donna che ne fu parte, e non solo come spettatrice.
Paolo Gentiloni ripercorre la sua stagione di governo - l'arrivo a Palazzo Chigi dopo la sconfitta del referendum, i rapporti con i leader mondiali, la crisi sociale e quella delle banche, la fine dell'epoca d'oro della globalizzazione e le tensioni in Europa, il terrorismo e l'emergenza migratoria. Le tappe decisive della sua esperienza da premier aiutano a spiegare cosa è cambiato nello scenario italiano degli ultimi anni. Capire come si è arrivati alle elezioni del 4 marzo e alla bruciante sconfitta del Partito democratico è la premessa per ripartire. Una riflessione non priva di autocritica e più che mai attuale nel panorama della sinistra, attraverso la quale Gentiloni tratteggia un manifesto per il rilancio democratico, per un'alleanza per l'alternativa capace di ricostruire la relazione naturale dei progressisti con il popolo.
«La differenza tra Roma e Milano, tra rito romano e rito ambrosiano, sta tutta qua. Il primo è liturgia, lentezza, procedure. Il secondo concretezza, rapidità, efficienza.» È la lunga esperienza da ministro e da governatore della regione Lombardia a portare Roberto Maroni a questa conclusione. Ed è attraverso esempi di scelte improntate al pragmatismo e alla risoluzione di problemi reali che queste pagine tracciano l'elogio di un approccio alla politica privo di steccati ideologici, che non si pone come obiettivo una mera occupazione degli spazi del potere, capace di andare contro le rendite di posizione e le beghe di palazzo. Una netta distinzione, quella tra rito romano e rito ambrosiano, che si è evoluta nel tempo e che appare oggi, se possibile, ancora più accentuata: offuscata dal chiacchiericcio social, persa in un battibecco nevrastenico, la politica smarrisce la sua missione: migliorare la vita delle comunità che rappresenta, mossa solo da una passione innata e inderogabile. Superficialità, frettolosità e imprudenza non devono mettere a rischio la capacità di dialogo. Roberto Maroni punta il dito su cosa non ha funzionato nel nostro Paese e in Europa e su cosa oggi, nei primi mesi di governo giallo-verde, manca all'azione dell'esecutivo. E non risparmia consigli e suggerimenti ai due partiti di maggioranza.
Quante cose può ancora dire e insegnare Pinocchio ai bambini e genitori di oggi? È da questa domanda - e da questa consapevolezza - che è partito Vittorino Andreoli nella sua rilettura del capolavoro di Collodi. La storia del burattino di legno che vorrebbe essere un bambino ha appassionato molteplici generazioni, ed è ancora attuale, oggi più che mai. Nella sua riscrittura Andreoli, con le conoscenze dello psichiatra e la passione del narratore - e con rispetto profondo del testo originale -, lo dimostra raccontandola da capo, svelandone le metafore e adattandola al nostro mondo, per mantenerla ancora più viva. Pagina dopo pagina Pinocchio, Mastro Geppetto, il Grillo parlante, la Fata turchina, il Gatto e la Volpe e gli altri personaggi che conosciamo da sempre acquistano una nuova freschezza, diventando nostri compagni di viaggio e restituendo il capolavoro di Collodi ai lettori del tempo presente - figli, genitori, nonni, insegnanti - e alle sfide educative che tutti noi ci troviamo ad affrontare.

