
Pedalare non inquina, non fa rumore, non crea ingorghi, non fa male agli altri e fa benissimo a se stessi! In questo libro, Peter Walker riflette sulla problematica situazione del traffico nelle città, non solo per l'inquinamento, i costi ambientali, le malattie legate alla sedentarietà, ma anche per il numero impressionante di morti e feriti a causa degli incidenti. E poi dimostra, con competenza e umorismo, come un uso maggiore delle due ruote sia la chiave per ridurre notevolmente tutti questi problemi. La bicicletta aiuta a mantenersi sani e in forma più a lungo, l'economia riceve un impulso notevole, grazie anche ai risparmi sulla spesa sanitaria, la qualità dell'aria migliora, le vittime della strada diminuiscono e si contribuisce a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Un'entusiasmante pedalata nelle città più «ciclabili» del mondo come Copenaghen e Oslo, arricchita da storie vere di ciclisti appassionati e falsi miti da sfatare, uno sguardo pieno di curiosità, informazioni, verità su come la bicicletta può davvero cambiare il mondo.
Una vita leggendaria e una morte da eroina tragica: la figura di Cleopatra (69-30 a.C.) irradia fascino da sempre. La sua storia s'intreccia con le vicende della Roma del I secolo a.C. e con le biografie di grandi personaggi come Cesare e Marco Antonio. Insieme a quest'ultimo, costituì un impero che giunse a minacciare il predominio di Roma. Dopo la disfatta a opera di Ottaviano, Cleopatra sopravviverà nel mito, ispirando la letteratura e la pittura e in ultimo anche il cinema.
Saltacode. Mezzecalzette supponenti. Aggressivi passivi. Spintonatori professionisti. Insozzatori senza vergogna. Idioti che parlano #perdire. Che vivono di #chissenefrega, danno colpe ad altri e meriti a se stessi. E ancora: impiegati indolenti, autisti irascibili, cameriere rabbiose... Siamo tutti preda della maleducazione e siamo diventati più maleducati che mai. E allora, è arrivato il momento della rivoluzione anti-maleducazione! Danny Wallace traccia un'indagine scientifica, minuziosa ed esilarante sulla maleducazione e ne fa il manifesto per un mondo più gentile. Indaga l'incredibile ondata di inciviltà e cafonaggine che stiamo vivendo. Interroga psicologi, psichiatri, ricercatori; interpella facchini, netturbini, avvocati, tassisti. Arriva persino ad affrontare il proprio bullo personale. Wallace mette a nudo così le cause della maleducazione e il modo in cui si diffonde, esamina azioni e reazioni dell'essere umano, apre gli occhi su come un solo comportamento sgarbato possa degenerare in un disastro, con effetti inattesi, potenti e dannosi per ciascuno e per tutti noi collettivamente. Infine, però, la buona notizia: se è vero che la maleducazione è contagiosa, anche la buona educazione lo è.
Da "Una cosa divertente che non farò mai più" a "Considera l'aragosta"; da "Tennis, TV, trigonometria e tornado" a "Il tennis come esperienza religiosa", il saggio letterario e il reportage hanno segnato, in un contrappunto continuo con le opere narrative, la carriera di David Foster Wallace. Questo corposo volume raccoglie tutta la sua non-fiction inedita, che spazia dalle riflessioni sull'arte, e il suo ruolo nel mondo di fine millennio, a considerazioni sul cinema e note di costume. E include due importanti interviste, nonché un'esilarante conversazione con il grande regista Gus Van Sant. Un'altra occasione per confrontarsi con il talento di DFW, e per conoscere nuovi dettagli del suo modo di intendere la letteratura e di ridisegnarne i confini.
Raccontare l'11 settembre, o l'ascesa della tennista Tracy Austin, analizzare l'ironia di Kafka e il suo influsso sulla mentalità degli studenti universitari, riflettere sul tragico destino delle aragoste, recarsi agli Oscar del cinema porno. Dieci anni in ascolto della voce profonda degli USA: da un talk-show reazionario condotto da un presentatore che si veste appositamente per venire bene in radio, fino alla carovana mediatica che insegue un avversario di Bush nelle primarie repubblicane.
Perché online facciamo cose che non faremmo mai in altre circostanze e delle quali potremmo finire per pentirci? Quali sono le motivazioni che spingono a stringere legami di amicizia e anche d'amore in rete? A queste e ad altre domande risponde Patricia Wallace, indagando le questioni cruciali relative agli effetti di Internet sul comportamento umano, per esempio i motivi per cui agiamo in modo inusuale negli ambienti online e i modi nei quali i social media influenzano le nostre impressioni e le nostre relazioni personali. Attingendo agli ultimi risultati della ricerca, questa nuova edizione analizza le tendenze che si vanno affermando nell'uso della rete. Tre capitoli inediti hanno come tema lo sviluppo infantile, i giochi online, la privacy e la sorveglianza, e tra i nuovi argomenti emergono gli attacchi online, le dinamiche di gruppo, le proprietà della rete che creano dipendenza, le strategie per delineare il futuro di Internet.
"Questo libro è stato pensato per tre tipi di lettori. È scritto per il lettore comune che non possiede alcun precedente sapere specialistico. Si potrebbe trattare di uno studente all'inizio della sua carriera universitaria, o di un lettore del grande pubblico. In secondo luogo, è scritto per i dottorandi in scienze storico-sociali che vogliano una seria introduzione alle questioni e alle prospettive che vanno sotto il nome di analisi dei sistemi-mondo. E infine, è scritto per lo studioso esperto che desideri confrontarsi con il mio specifico punto di vista, in una comunità di studiosi giovane, ma in crescita. Il libro inizia con la ricostruzione di un percorso che a molti lettori sembrerà tortuoso. Il primo capitolo è un'analisi delle strutture del sapere del sistema-mondo moderno. È un tentativo di spiegare le origini storiche di questa modalità di analisi. È solo a partire dal secondo capitolo, e fino al quarto, che analizzeremo i meccanismi effettivi del sistema-mondo moderno. Ed è infine nel quinto capitolo, l'ultimo, che discuteremo del possibile futuro che ci si sta presentando, e dunque delle nostre realtà attuali." (Immanuel Wallerstein)
Il 98% delle persone passa il 98% del proprio tempo facendo cose che non le rendono felici. È per questo motivo che tristezza, depressione e solitudine sono diventate un male sempre più presente nelle nostre vite. Ma esiste un modo per cambiare le cose: dobbiamo rimettere in discussione la nostra esistenza e il senso che vogliamo darle, dobbiamo imparare a reagire e a capire che non siamo obbligati a vivere una vita non soddisfacente. Siamo anime che percorrono un viaggio sacro, ognuno di noi ha un itinerario preciso da compiere, e solo seguendo la strada giusta verso la nostra meta troveremo la felicità. Ma la maggior parte di noi si è smarrita, perdendo di vista il proprio scopo. Neale Donald Walsch ci aiuta a ritrovarlo. La prima mossa da fare è dare una risposta alla domanda, tanto semplice all'apparenza quanto articolata nella sostanza: qual è l'unica cosa che conta per te? In questo libro l'autore di "Conversazioni con Dio" si offre come guida spirituale in un percorso pratico diviso in cinque tappe, un metodo che ci aiuterà a migliorare le nostre vite.
Quando accade qualcosa che fa soffrire profondamente è facile sentirsi perduti. Che si tratti della salute, del lavoro, di un rovescio finanziario o della perdita degli affetti, un'esperienza negativa è vissuta spesso come una minaccia alla vita stessa: genera sentimenti di inquietudine, paura o delusione e induce a tentare di resistere o di opporsi al cambiamento. Neale Donald Walsch parla al cuore di tutte le persone ferite o disorientate dai mutamenti che si sono trovate ad affrontare, e a quanti vorrebbero aiutarle. Con questa lunga e amichevole conversazione, Walsch invita ognuno a compiere un cammino che, attraverso tappe successive, conduce a una nuova e piena consapevolezza del significato del cambiamento e delle opportunità di crescita che sempre racchiude, anche quando si presenta come un ostacolo, una pena, una difficoltà. L'autore della serie "Conversazioni con Dio" intende offire strumenti semplici e chiari per compiere un percorso di conoscenza interiore, ma soprattutto un'esperienza spirituale attraverso la quale imparare ad accogliere e indirizzare l'energia che anima la vita e ne determina gli sviluppi, disegnando il futuro.
In questo saggio Neale Donald Walsch instaura un dialogo apparentemente impossibile fra Dio e l'uomo, un "incontro" toccante, sincero e venato di un sottile umorismo, che non elude i temi cruciali su cui né la ragione né la fede hanno ancora dato una risposta definitiva. Chi siamo? Esiste un aldilà? Perché c'è il dolore? Un libro per tutti coloro che si sono impegnati nella ricerca della verità con cuore sincero, spinti da un anelito dell'anima e con una mentalità aperta; un libro che potrebbe essere definito "l'ultima parola di Dio sulle cose".
La meraviglia delle donne e l'incanto dell'amore fanno da leitmotiv a queste pagine postume, un manoscritto del 1926 cui Carl Seelig - mentore di Walser e suo compagno di lunghe passeggiate - diede provvisoriamente il titolo Diario (sulle donne), "diario" che costituisce il prezioso anello di congiunzione fra La passeggiata e Il Brigante. "Lo stesso Walser" scrive Sebald "ha osservato una volta che lui, da un breve testo in prosa all'altro, lavorava in fin dei conti sempre al medesimo romanzo, un romanzo che si potrebbe definire un "libro dell'Io" a più fasi o frammenti". Anche se gli risultava impossibile entrare in sintonia con le donne, quell'Io confessa che "è bello e utile conoscerle, ma è parimenti utile, e se del caso ancor più bello ... soccorrerle e servirle". Siano esse affittacamere, chellerine o misteriose figure intraviste a teatro o in un salotto, e vissute in un confronto tutto di fantasia, le donne sono sempre colte in una luce di minacciosa bellezza. Con un avvolgente flusso di parole, l'autore di questa divagazione ci guida in un mondo interiore popolato di figure seducenti o stralunate, ma sempre irresistibili nel loro onirico fluttuare. "Sulle donne" è una lunga passeggiata fra romanzi e poesie affidata a una scrittura che "assume i tratti eccelsi dell'andare a zonzo".