
Un libro sulle perversioni morali che non riguardano l'attivita sessuale, ma i rapporti con gli altri. I rapporti con gli altri sono caratterizzati da una deviazione degli scopi che di solito reggono ogni legame. Il perverso morale desidera diventare il padrone della relazione. Per questo egli manipola, utilizza l'altro e lo assoggetta a una pressione eccessiva. La dimensione perversa morale e, in ogni caso, un problema di abuso, di forcing, di maltrattamento, di predazione. Una propensione marcata al segreto e l'utilizzazione della seduzione e della persuasione completano i tratti di personalita essenziali del perverso morale. Il libro di Eiguer Alberto, scritto con uno stile spedito e brioso, permette di aiutare ciascuno a riconoscere il perverso morale attraverso cinque ritratti: il piromane, il cleptomane, il truffatore, il corruttore, il traditore. Esso mira a migliorare le possibilita terapeutiche di queste personalita.
Il libro offre una sorta di percorso ideale lungo la storia dell'esperienza psicoanalitica di Ferenczi. Negli ultimi 50 anni Ferenczi e diventato per molti autori la miniera a cui attingere materiale per le loro costruzioni nuove, delle quali spesso non era citata la fonte...Gli autori dei contributi qui raccolti sono fra i piu attivi e prestigiosi del movimento di rinascita dello psicoanalista ungherese che Freud stesso considerava il maestro della clinica. I loro contributi offrono al lettore un'esplorazione attenta ed esplicita all'opera ferencziana proposta come risposta alle sfide attuali di un mondo clinico e teorico che all'apparenza si presenta come molto distante dagli inizi. Attraverso i piani di lettura presentati dagli autori emerge una sorta di percorso ideale lungo la storia dell'esperienza di Ferenczi, che diventa linea portante e punto di riferimento per la ricchezza di soluzioni e l'originalita di scelte da lui operate.
Il volume riassume in quattro grandi capitoli le tappe significative del percorso esistenziale di Albisetti che coniuga due fronti, solo apparentemente paralleli, quello dell'analisi psicanalitica e quello della ricerca personale di senso che sfocia nella dimensione religiosa della vita. Non si tratta quindi di un libro di carattere scientifico, ma piuttosto della presentazione di un percorso umano e spirituale che è ben conosciuto da chi legge Albisetti. Lo stile è molto semplice e immediato.
Gli autori presentano il primo resoconto del trattamento basato sulla mentalizzazione per il disturbo borderline di personalità, la cui efficacia è stata dimostrata dalla sperimentazione clinica. Numerosi esempi illustrano le strategie e le tecniche fondamentali e viene fornita un'informazione dettagliata su come applicare la terapia, fondata sulla mentalizzazione nella pratica quotidiana. Rivolto ai professionisti della salute mentale, questo volume segna una nuova direzione nel trattamento dei pazienti borderline.
"Ho scritto questo libro per me, perché nulla quanto lo scrivere chiarisce i propri pensieri, sentimenti ed emozioni. Ho scritto questo libro per gli altri, perché confido che le mie riflessioni possano essere utili anche ad altre persone. Ho ritenuto di cercare di fondere insieme la conoscenza teorica con l'esperienza personale, la scienza e la testimonianza. Mi è sembrato che soltanto questa fusione consentisse di esaminare davvero la malattia nei suoi infiniti aspetti, che solo il malato può conoscere, e di andare, nello stesso tempo, oltre la propria personale e irripetibile esperienza." Una studiosa affermata, psicologa dello sviluppo, sperimenta su di sé la più traumatica delle esperienze.
L'uomo trascorre circa un terzo della sua vita dormendo e la ricerca psicofisiologica ha dimostrato che, nel sonno, la sua mente non conosce riposo. Una indagine sull'intrigante mistero della dimensione onirica. Mauro Mancia è professore emerito di Neurofisiologia all'Università degli Studi di Milano e membro didatta della Società Psicoanalitica Italiana.
L'ipnosi non è, come vogliono i miti e i pregiudizi, uno stato di perdita della coscienza, ma al contrario una condizione naturale che si avvicenda e si integra alla veglia; spesso attraversiamo stati di suggestione o di trance che ci aiutano a gestire meglio la realtà circostante. La trance ipnotica, inoltre, non è indotta con metodi magici e misteriosi, ma auto-indotta dal soggetto, mentre il ruolo dell'ipnotizzatore è solo quello di facilitare il processo. I saggi raccolti in questo volume disegnano una panoramica completa dell'ipnosi: la sua storia, i processi che la producono e regolano, i suoi usi. Per più di un decennio gli autori, quattro famosi terapeuti, ne hanno studiato le caratteristiche e sono giunti a elaborare nuovi metodi per impiegarla con successo in particolare nel campo della Terapia Breve. Proprio perché è "naturale" e si fonda sulle caratteristiche individuali del soggetto, infatti, l'ipnosi si è rivelata efficacissima per aiutare i pazienti a liberarsi dai propri comportamenti patologici grazie all'auto-persuasione, senza alcuna imposizione esterna. Lo studio ad esempio dimostra come in una sola seduta si possa ottenere una piccola magia: smettere di fumare. L'ipnosi non ha più segreti? Ne ha solo uno: il "vero interesse", cioè l'osservazione attenta e partecipe del soggetto e dei suoi comportamenti.
I genitori si preoccupano degli effetti che i media possono avere sui figli e hanno dubbi continui su come guidare bambini e ragazzi. Questi sembrano non essere mai sazi di "immagini", che possono anche suggerire modelli in competizione con quelli proposti dai genitori. Ma il mondo è dominato dai media, ragion per cui non basta "censurare" ciò che sembra più pericoloso per proteggere i nostri figli. In realtà, sostiene l'autore, oggi non è più sufficiente che i bambini imparino a leggere e a scrivere: bisogna dare loro fin da subito i mezzi per scoprire e saper interpretare le immagini.
Desmond Morris, lo studioso che per primo ha applicato le teorie e le tecniche di osservazione dell'etologia all'uomo, rivolge, in questo saggio, la sua attenzione al bambino e alla sua crescita e educazione.
Un testo che vuole essere una profonda riflessione su un tema scomodo e ineludibile come la scomparsa di una persona cara. Ostaseki parla della morte come di un momento di enorme valore psicologico, emotivo, spirituale, un momento di passaggio. Spiega come il rapporto con la morte dipenda da quello con il dolore, con se stessi, con i cari e con la propria concezione di divinità. Ostaseski fonde la critica buddhista e le moderne cure palliative nei suoi "hospice" strutture di accoglienza per malati terminali e i loro familiari: la sua esperienza é alla base di questo libro, uno spunto di riflessione per tutti, laici e credenti, su un tema difficile che l'autore vuole insegnare ad affrontare con serenità e compassione verso il prossimo.