
L'amore e i suoi conflitti, l'importanza di costruirsi una personalità libera da condizionamenti, le nevrosi della vita moderna?Temi di sempre, forse, ma approfonditi dall'Autore con una freschezza nuova. Con il desiderio di aprirsi e aprire alla bellezza della vita. Con il realismo di chi sa che l'esistenza non è scevra da difficoltà ma ha al suo interno valori che le permettono di trascendersi. Per questo V. Albisetti legge ogni cosa alla luce della Parola. E, facendo ciò, mette a nudo anche la sua anima.
Il libro affronta la complessità dell'intelligenza multidimensionale e va oltre i precedenti dati sicuri dei test e misurazioni degli artefatti statistici: operazioni su matrici, scale d'intervalli, analisi dei fattori, varianze residue e correlazioni non parametriche. Alcune nuove prove realistiche sulle prestazioni cerebrali "spediscono in soffitta" alcune ipotesi tecnologiche precedenti. Il tema dell'intelligenza tradizionale è ripensato formulando nuove ipotesi sui talenti e sulla molteplicità delle abilità esistenziali, costituendosi come un'ermeneutica al servizio di una moderna clinica "illuminata".
Le relazioni affettive, rappresentate dalle strette interazioni che si sviluppano tra i partner da un lato e tra genitori e figli dall'altro, possono essere facilmente il luogo privilegiato di tensioni. Cosa accade nel momento in cui si entra in un lungo circolo vizioso di disaccordi con il proprio partner? Quali sono le dinamiche che intervengono non solo a livello di coppia, ma anche, come genitori, con i propri figli? In questo volume le autrici affrontano il tema della gestione dei conflitti di coppia e genitoriali per approdare all'intervento di mediazione famigliare. Con ampio ricorso a casi concreti, vengono descritti gli elementi di base dei conflitti, con una particolare attenzione alla dimensione emotiva, per poi considerare le strategie di intervento e il processo stesso di mediazione. Un testo rivolto a tutti i professionisti della mediazione famigliare (consulenti, psicoterapeuti di coppia, operatori psicosociali, ecc.) che, a diverso titolo, si trovano coinvolti nel campo delle relazioni di coppia e, non ultimo, nel campo dell'affidamento congiunto.
L'albero o pianta miracolosa è una delle immagini archetipiche che ricorrono più di frequente nel folclore, nei miti e nelle fiabe, e in questo saggio Jung si propone di scandagliarne le molteplici valenze simboliche. Partendo dalla propria esperienza di terapeuta e dallo studio dell'alchimia medievale, il fondatore della psicologia analitica dimostra come dai prodotti spontanei dell'inconscio nell'uomo moderno affiori un archetipo che lascia riconoscere paralleli evidenti con la figura dell'albero in tutte le sue modificazioni storiche. Ai disegni spontanei dei pazienti, presentati nella prima parte del volume, fanno da contrappunto le dotte descrizioni dell'"arbor philosophica" degli alchimisti. Identica è la fisionomia simbolica che ne emerge: fonte di vita e di protezione, luogo della trasformazione e del rinnovamento, l'"albero" è di natura femminile e materna, è l'albero della saggezza e della conoscenza, simbolo della totalità del Sé.
Partendo da un'idea di Maurizio Costanzo, lo psicologo e psicoterapeuta Raffaele Morelli spiega come conquistare l'armonia interiore, sconfiggendo stress e ansie. Un volume agile, ricco di informazioni, di consigli e di indicazioni pratiche: uno strumento efficace per imparare a vivere bene sul posto di lavoro, per mantenere giovane il cervello, per rimanere in forma fisica e psichica senza inutili sofferenze. E per acquistare fiducia in sé stessi e sicurezza nelIa vita, riuscendo ad apprezzare al meglio i piccoli grandi piaceri che essa offre e trovando all'interno di se stessi le risorse per essere felici.
Quando, e in che modo, i lattanti di pochi mesi iniziano a entrare in contatto con gli stati affettivi degli altri? Il volume affronta tali interrogativi alla luce delle ricerche più attuali nel panorama internazionale. La prima parte mette a confronto le principali teorie sulle prime forme di intersoggettività, la seconda illustra le origini dell'esperienza intersoggettiva dal periodo neonatale ai dodici mesi di vita, mostrando che questa prima compartecipazione emotiva costituisce la base per la condivisione di ogni altro stato mentale che si manifesta nella comunicazione del bambino con gli altri.