
La cura della salute ha accompagnato lo sviluppo dell’umanità fin dagli albori. Il libro recupera alcuni degli elementi più significativi che in tutti i tempi hanno caratterizzato questo percorso:dall’elaborazione filosofica alla pratica clinica,dall’educazione all’attività legislativa. Si tratta di un vero e proprio viaggio nell’integralità della persona e nella rivalutazione delle risorse che ciascuno ha a disposizione per tracciare la propria via della salute,intesa come valore in sée non solamente come diritto e mezzo per realizzare la vita personale. Una particolare attenzione è dedicata alle risorse arte e musica, le cui potenzialità sono evidenziate da ricerche e studi scientifici e dalle testimonianze di persone che non sono artisti di professione. Il volume si articola in quattro capitoli:La medicina nel tempo,Dalla prevenzione della malattia alla cura della salute,Arte e salute,Testimonianze.
AUTRICE
Rossella Semplici, laureata in psicologia, svolge l’attività di psicologa clinica come libera professionista. Comandata presso l’università di Verona,ha condotto ricerche psico-pedagogiche relative all’età dello sviluppo;è docente ai corsi FSE (Fondo Sociale Europeo Formazione e sviluppo delle risorse umane) e autrice di numerosi articoli su tematiche psicologiche e mediche pubblicati in riviste,siti specialistici e divulgativi.
Un moto espressivo - un movimento della mano, un sorriso non controllato - può modificare drasticamente il senso di un messaggio verbale, che d'un tratto viene interpretato in maniera ben diversa: è scherzoso, sarcastico, o incerto? La pragmatica della comunicazione è una dimensione complessa: l'effetto che si ottiene non dipende semplicemente dal "significato" di quello che si dice (e comunque raramente il "significato" è univoco e ben definito), ma da come lo si dice, dal rapporto tra gli interlocutori, dal contesto e da molti altri fattori ancora. E anche se in genere sappiamo destreggiarci bene nel comunicare con i nostri simili, molte situazioni non si possono affrontare con leggerezza: nell'intimità, sul luogo di lavoro, in presenza di differenze culturali forti, in scambi con persone ostili, quando è in atto un conflitto o un negoziato. Situazioni che sono il centro d'interesse di questo libro, in cui Margherita Ragni studia gli effetti della comunicazione sul comportamento e i modi in cui i rapporti si creano e si modificano mediante i processi comunicativi.
Diversamente dal soggetto aggressivo, che scarica la frustrazione all'esterno, il depresso la tiene tutta per sé. Si ritrae al proprio interno, si nasconde, non vuole avere nulla a che fare con il resto del mondo e, di conseguenza, riceve anche molta meno attenzione. In questo libro il famoso medico e terapeuta Rüdiger Dahlke analizza la psicodinamica della depressione, che in ultima analisi risulta seguire uno schema semplice: quello di una discrepanza tra le aspettative individuali e la realtà percepita soggettivamente dall'interessato. Quello che il depresso considera il significato, lo scopo della sua vita, va perduto, o comunque non si realizza. Dahlke si propone di illustrare i fattori individuali e collettivi che portano a ritirarsi nello stato depressivo, a renderli evidenti ai diretti interessati. Solo liberando dall'ombra desideri e progetti frustrati è possibile indirizzare la vita in una direzione più corretta. Il volume contiene una serie di esercizi pratici in grado di aiutare a liberare le energie vitali bloccate e a riconquistare sicurezza.
Il bambino vuole essere compreso per sentirsi amato. Tale esigenza trova spesso l'adulto impreparato in quanto non riesce più a comunicare con quei "segni" e "gesti" emotivi, corporei e verbali con i quali il bambino si esprime. L'autore, nel tentativo di fornire agli adulti gli strumenti tecnici e umani che facilitino la comprensione e quindi il dialogo con il bambino, ha raccolto in questo volume alcune riflessioni sistematiche sulla psicoterapia infantile, sui suoi presupposti teorici e umani e sugli strumenti di intervento.
Attenti a non pensare che le carte delle emozioni di questo libro siano uno strumento utile solo a divertirsi. Le emozioni sono una cosa seria e il diffuso analfabetismo emozionale suggerisce di muoversi con cautela, altrimenti quella delle emozioni rischia di divenire una moda. Per evitare questo occorre mettersi in gioco con le proprie emozioni e, per quanto possibile, a carte scoperte, con l’intelligenza dei tempi e delle disponibilità da parte di ciascuno. Ecco allora che le carte delle emozioni possono divenire un sussidio ludico di straordinarie potenzialità, utilizzabile nei contesti più disparati, specie in quello educativo.
Le attività con le carte, qui proposte dopo un’ampia e collaudata sperimentazione, divengono uno spazio nel quale ciascuno può conoscere meglio se stesso e gli altri, apprendere la gestione dei conflitti, sviluppare una competenza nella costruzione di relazioni sociali positive.
Le carte, insomma, non sono tarocchi per costruire storie o per prevedere il futuro, ma uno strumento per stimolare la dimensione progettuale che si sprigiona quando impariamo ad accogliere le emozioni della vita.
Si può partire anche da un gioco, in fondo, per migliorare le relazioni.
Nell'immaginario collettivo, gli adolescenti che commettono un reato grave appartengono a un mondo a parte, fatto di volta in volta di follia, violenza ambientale e familiare, disattenzione dei genitori. Gli episodi che riguardano il lato oscuro dei ragazzi ritornano periodicamente con clamore sui media, che offrono facili spiegazioni moralistiche o sociologiche che spesso non bastano a spiegare i veri perché di questi episodi. Questo libro, invece, scritto da uno psicologo che da anni ha scelto di lavorare nei servizi che sono in "prima linea" nell'affrontare il grave disagio adolescenziale, si interroga e approfondisce i percorsi che hanno scandito le fasi che precedono e accompagnano il verificarsi di atti di violenza verso se stessi o verso gli altri. Vuole entrare nell'intimo della bufera che, spesso sopita, senza segnali, si agita sotto la superficie di vite uguali a quelle di tanti altri ragazzi. È una raccolta di casi di adolescenti che uccidono, raccontati e interpretati nella loro dinamica interna spesso con l'aiuto di testimonianze dirette.
Tra operatori, ricercatori e decisori politici esiste una notevole confusione sull'intercultura, che viene erroneamente identificata con la questione dell'immigrazione; l'intercultura ha invece a che fare con i cambiamenti che riguardano tutti, autoctoni e immigrati, in un mondo che diventa sempre più globale e plurale. Anche intercultura e multicultura vengono confuse tra loro e invece sono due strade opposte, perché la multicultura accetta le differenze ma le chiude dentro le loro supposte "comunità" etniche o religiose, mentre l'intercultura evita gli stereotipi e si occupa di come le persone mescolino pratiche, usi e lingue diverse nella loro vita quotidiana. Nel volume si presentano alcuni aspetti dell'intercultura, dalla questione del plurilinguismo e di una supposta "lingua madre" alle trasformazioni dell'identità" religiosa, dalla ricerca sul territorio alla prospettiva di una psicologia clinica interculturale, dalla mediazione alla valutazione delle competenze interculturali. Il testo è un utile strumento per lo studente, l'operatore ed il ricercatore perché collega le esperienze pratiche con i modelli e le teorie che le sostengono.
Il volume intende porsi come un valido punto di riferimento per quanti vogliano avere una panoramica delle basi neurocognitive del linguaggio. È diviso in sei parti. Nella prima parte, di carattere introduttivo, viene ripercorsa la storia della neurolinguistica e vengono delineati i rapporti che la legano ad altre discipline come la linguistica generale, la psicolinguistica e le neuroscienze cognitive. La seconda parte è dedicata alla presentazione dei fondamenti della ricerca neurolinguistica, dalle osservazioni neuropsicologiche all'uso delle tecniche di stimolazione corticale o di neuroimmagine funzionale. Nella terza e quarta parte, l'attenzione viene concentrata sulle caratteristiche di alcune patologie del linguaggio in pazienti adulti e in età evolutiva. Le ultime due parti del libro, infine, sono dedicate alla neurolinguistica del plurilinguismo ed alla descrizione del network neurale della elaborazione del linguaggio.
Un libro di sconcertante attualita' per chi vuole capire fino in fondo i meccanismi d'azione, gli effetti fisici e psicologici, i metodi piu' efficaci di cura e prevenzione delle tossicodipendenze.
Il metodo Feuerstein è una strategia per lo sviluppo delle strutture cognitive apprezzata e ampiamente utilizzata a livello internazionale. In questo libro il celebre psicologo presenta, nella prima traduzione italiana, i fondamenti teorici e le applicazioni pratiche di questo metodo. Il programma ha due obiettivi fondamentali: arricchire il repertorio dell'individuo di strategie cognitive che portano a un apprendimento e a un problem solving più efficace, e sviluppare strategie in individui con ritardo mentale. Può così essere usato sia come programma di recupero per individui con bisogni speciali, sia come programma di arricchimento per individui con prestazioni normali. Il metodo Feuerstein può essere applicato in tutte le situazioni in cui è necessario favorire un incremento delle prestazioni individuali e accrescere la flessibilità di risposta rispetto al cambiamento.
Ruth Ammann, forte della doppia esperienza di architetto e psicoterapeuta, coniuga la concezione reale di giardino come elemento naturale con quella simbolica di "giardino dell'anima", ossia luogo terapeutico, archetipo della vita, immagine interiore positiva, fonte di energia e speranza, spazio vitale. Ricordi di gioventù, momenti di vita, sogni, viaggi e accenni alla pratica professionale accompagnano il racconto dell'affascinante relazione che lega l'autrice al giardino, per poi abbracciare in modo più ampio l'analisi di quel magico influsso benefico e rivitalizzante che la natura esercita sull'essere umano.