
C'è una piccola rivoluzione copernicana in questo libro, un ribaltamento del punto di vista che fa trovare la felicità dove non la si era mai neppure cercata: la formula segreta del benessere è nascosta nei piccoli gesti quotidiani che compiamo senza dar loro nessuna importanza. È una forza insospettabile in grado di darci una gioia infinita, che però noi offuschiamo di continuo coi nostri ragionamenti e i nostri giudizi, col nostro ingolfarci di scopi e progetti. Dopo averci fatto capire che "Ciascuno è perfetto" e che "Non siamo nati per soffrire", Morelli propone in queste pagine un insegnamento, che definisce un approccio all'esistenza a tutto tondo, capace, nella sua elementare radicalità, di dare una vera svolta alla vita.
Perché la psichiatria ci attrae e spaventa allo stesso tempo? Alcuni terapeuti affermano che il fascino della psichiatria è dovuto al fatto che la malattia mentale dà volto e forma ai nostri demoni interiori: vediamo nella depressione una versione amplificata delle nostre tristezze, o assistiamo alla plateale ed esagerata perdita di controllo di uno squilibrato consapevoli (magari inconsciamente) di avere inibizioni che abbiamo paura, o il desiderio nascosto, di abbandonare. Quella della psichiatria è una storia travagliata, durante la quale i progressi della medicina e della scienza hanno sempre dovuto fare i conti con i risvolti sociali della malattia, con il pregiudizio e la paura del "diverso", scontrandosi continuamente con quel bellissimo mistero irrisolto che è l'essere umano. Una sfida che si è rinnovata ad ogni scoperta, perché la ricerca di ciò che significa "essere veramente umano" ha imposto un continuo ripensamento delle questioni filosofiche irrisolte (il libero arbitrio, il dualismo mente-cervello, il rapporto tra autonomia personale e obblighi sociali) che di solito mettiamo da parte per riuscire a vivere la nostra vita.
Costruito in funzione delle esigenze didattiche nei nuovi corsi di laurea, il volume è diviso in due parti: nella prima sono esaminati i fondamenti "teorici" della psicometria; la seconda è una rassegna dei principali metodi per l'analisi dei dati che dà particolare spazio alle applicazioni. Tutto è presentato in modo semplice, breve e diretto partendo da un problema reale di ricerca. Una introduzione ai fondamenti, ai metodi e alle applicazioni della psicometria che, evitando l'uso eccessivo di formalizzazioni, risulterà particolarmente utile a quanti si avvicinano alla materia per la prima volta.
La perdita di una persona cara è un'esperienza sconvolgente. Da un momento all'altro ci troviamo in balia di sentimenti intensi, contraddittori, inconfessabili, o in una spaventosa paralisi emotiva. Vengono messi in discussione i nostri punti di riferimento e le strutture su cui basavamo la nostra esistenza. Siamo disorientati, temiamo per la nostra salute mentale e i consigli che riceviamo non sono d'aiuto. La dottoressa Sibylle Krüll presenta l'elaborazione del lutto come un processo che non va subito passivamente, ma attraversato in maniera attiva e consapevole. Si tratta di un percorso psichico, mentale e spirituale che richiede lo svolgimento di alcuni compiti: accettare la realtà della perdita, attraversare i sentimenti del lutto, adattarsi a un nuovo contesto di vita, definire uno spazio in cui collocare il defunto e continuare a vivere mantenendo il legame affettivo. L'utilissima e ampia raccolta di possibili azioni concrete per facilitare l'elaborazione del lutto ci permette di scoprire il nostro percorso individuale, anche grazie a numerosi esempi di esperienze vissute. Un testo di facile comprensione, che costituisce un valido strumento di sostegno per chi si trova ad affrontare la crisi acuta del lutto o chi, con il tempo, ha sviluppato una reazione luttuosa complicata.
Un'opera che analizza a fondo la figura dei nonni e l'importanza che questa assume nello sviluppo e nell'educazione dei giovani. Con una profonda conoscenza del problema e grandissimo intuito psicologico, l'autore - famoso psichiatra e nonno felice - ci offre una completa ricerca sull'arte di essere nonni: un'arte che va appresa e che costituisce un importantissimo supporto alla funzione dei genitori, dando gioie e soddisfazioni profonde ai nonni e rendendo più completa la vita dei nipoti.
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Oggi assai diffusi, i gruppi di sostegno, di auto e mutuo aiuto, di supervisione rappresentano uno strumento efficace per contrastare gli effetti dello stress psicologico. Dalle persone con problemi di abuso di sostanze ai famigliari di malati cronici, alle varie figure professionali che lavorano con la malattia e il disagio fisico e psichico (infermieri, medici, psicologi): per tutti costoro il gruppo di sostegno si rivela uno strumento indispensabile nell'alleviare il disagio, purché condotto con perizia e consapevolezza. Questo volume si propone come una utile guida pratica per capire che cosa sono, perché sono importanti, come sono formati e come funzionano i gruppi di sostegno, di cui illustra con ricchezza di esempi concreti caratteristiche, strategie e dinamiche di conduzione. Un vademecum indispensabile per tutti i professionisti delle relazioni di aiuto: consulenti, psicologi, psicoterapeuti e operatori nel campo della salute e del sociale.
Keith Nichols ha insegnato nell'Università di Exeter; attualmente è Consultant Clinical Health Psychologist nel Royal Devon and Exeter Hospital. John Jenkinson, psicoterapeuta, lavora come counsellor per vari organismi fra cui il Cornwall Alcohol and Drugs Agency.
Se l'obiettivo di una valida psicoterapia è quello di portare i pazienti ad ottenere "il massimo beneficio terapeutico nel modo più efficace possibile", la psicoterapia psicoanalitica, che può contare su una tradizione ormai consolidata, si pone oggi come una delle forme di cura più valide e sostenibili. Tale orientamento si segnala per la flessibilità, l'importanza attribuita all'alleanza consapevole fra terapeuta e paziente quale ingrediente fondamentale del processo terapeutico, l'apertura ad altre forme di trattamento. Forti di una lunga esperienza nel campo sia della ricerca sia della pratica clinica, gli autori illustrano in questo libro i principi, i metodi e le tecniche dell'approccio supportivo-espressivo, ricorrendo anche a numerosi esempi concreti. Approfondiscono poi il tema dell'integrazione con altri tipi di psicoterapie, e infine sintetizzano gli aspetti cruciali del legame vitale fra ricerca e psicoterapia. Una solida e consistente risorsa per tutti i professionisti che operano nel campo del benessere e della salute mentale.
Lester Luborsky è professore emerito dell'Università della Pennsylvania, dove ha svolto a lungo attività di ricerca sulla psicoterapia. Tra i suoi libri segnaliamo: "Principi di psicoterapia psicoanalitica" (Bollati Boringhieri, 1989) e "Capire il transfert" (con P. Crits-Christoph, 1992). Ellen Luborsky, psicologa clinica, si occupa di tematiche relative allo sviluppo primario ed è autrice di numerosi contributi sulla ricerca in psicoterapia e sulla terapia del gioco.
Saper ascoltare è un'arte assai difficile da apprendere. Per prestare ascolto nel modo giusto, infatti, bisogna partire da uno stato di calma interiore, occorre imparare a non farsi distrarre da ciò che ci circonda e a non sforzarsi di controllare l'altro, in modo da dimostrare un'attenzione distaccata e tranquilla. E necessario andare al di là delle proprie percezioni e dei propri pregiudizi, che si frappongono immancabilmente tra noi e il nostro interlocutore. Questo libro offre dei consigli utili e appropriati per migliorare la qualità dell'ascolto. Fornisce le regole della comunicazione sotto tutte le diverse forme e tecniche, e offre i principi fondamentali per aiutarci a stabilire un rapporto migliore tra noi e gli altri.
L'orientamento è un elemento cerniera fra il sistema dell'istruzione e quello del lavoro e può giocare un ruolo essenziale nell'avvicinare i cittadini alle dinamiche dell'apprendimento continuo, creando così nuove opportunità di inserimento o miglioramento professionale. Il compito che si attribuisce all'azione orientativa è dunque di notevole importanza: l'operatore deve supportare l'individuo nella costruzione della propria storia formativa e lavorativa, e sostenere la qualità e l'efficacia delle sue scelte. La prima parte di questo libro analizza il fenomeno dell'orientamento nei suoi aspetti legati alla governance, e si occupa delle strategie politiche che, attuate sul territorio, potrebbero favorire il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati nel dialogo tra il mondo della formazione e quello della professione. La seconda parte passa in rassegna i principali modelli teorici elaborati dalla letteratura disciplinare e avanza un'ipotesi di architettura dei servizi che valorizzi le professionalità degli operatori dell'orientamento in un'ottica di incremento della qualità. Il volume si chiude con i resoconti pratici di alcuni modelli operativi.
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Nell'isola di Okinawa vivono le persone più longeve del mondo: non è solo merito delle abitudini sane, ma anche e soprattutto di una vita sociale gratificante e intensa. In Occidente, invece, gli anziani si sentono un peso per la società e si ritrovano senza uno scopo con cui riempire le giornate. Come affrontare serenamente la vecchiaia? Da psicologa e da donna che ha appena superato i sessant'anni, Marie de Hennezel descrive con tono partecipe i tabù e i preconcetti sulla terza età, condanna la corsa insensata all'eterna giovinezza, suggerisce piccoli accorgimenti per accettare i cambiamenti inevitabili e imparare ad apprezzarli.
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L'infanzia e l'adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui si affrontano cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, affettivo e comportamentale. L'inserimento nella scuola, l'integrazione con i coetanei, l'apprendimento delle regole sociali dello stare in gruppo, i mutamenti corporei: questi sono solo alcuni degli scogli che un minore deve affrontare per crescere. E può accadere che le difficoltà possono arrivare a dare origine ad un disagio. Il disagio depressivo indica un insieme di sintomi con caratteristiche comportamentali, cognitive e neurovegetative ben definite che determinano una condizione emotiva abbastanza diffusa in infanzia ed in adolescenza. La prevalenza della depressione è tra lo 0,5 ed il 3% nell'infanzia e raggiunge il 10-15% nell'età prepubere. Si manifesta con un'alterazione del tono dell'umore, che risulta facilmente incline all'ira per la maggior parte del giorno e con alti livelli d'intensità. L'alterazione dell'umore si associa ad un'attribuzione negativa agli eventi della vita, ad un mancato interesse per le attività, ad una perdita del peso corporeo, a disturbi del sonno, etc. La comorbidità è frequente. Quando i sintomi non compromettono il quotidiano funzionamento ed il minore gode di risorse temperamentali e di condizioni ambientali favorevoli, la strategia dell'attesa è corretta; un trattamento è invece necessario con un disagio severo.