
Le vittime dell'anoressia sono, spesso, ragazze adolescenti o preadolescenti, figlie modello di "buona famiglia" che si sentono spesso imprigionate da mete irraggiungibili e aspettative irrealizzabili. Sembrano chiuse in una "gabbia d'oro" di privilegi nella quale sentono di non essere al proprio posto e di non poter sopravvivere. La manifestazione principale della malattia è sconvolgente e comporta perdite di peso catastrofiche; la terapia è difficile e la guarigione incerta; i meccanismi di formazione della patologia non sono ancora definiti. Hilde Bruch, utilizzando numerosi esempi della propria casistica, disegna un quadro delle cause, degli effetti e della possibile terapia che, per essere efficace, necessita di una diagnosi precoce.
Da un medico e ricercatore di lunga esperienza, un libro che a metà tra il racconto e il saggio offre al grande pubblico le ultime conoscenze su tutti quegli stati di coscienza modificati, non patologici, che si possono ottenere, con un accurato e paziente allenamento. Stati di coscienza particolari che, iniziando dalla veglia rilassata, passando per molte situazioni di rilassamento corporeo e mentale, arrivano fino all'ipnosi e all'autoipnosi, con delle incursioni anche negli stati meditativi e mistici. Lo scopo è offrire "spiragli di luce" sulla propria esistenza, mezzi per dare un "senso alla vita" nel nome di una più ampia condivisione umana.
Il libro vuole essere un inno alla femminilità per come lo vive l'inconscio nelle sue molteplici espressioni, in particolare i sogni e tra questi i "sogni a occhi aperti". Un vero inno alla femminilità e a tutto ciò che la accompagna lungo la strada della vita, dal momento della riscoperta della luce, alla nascita, al momento del ritorno alla nuova luce dell'altra realtà. Un inno alla Grande Madre, alla Terra, a Gaia, alla natura incontaminata, all'Amazzone, alla Sacerdotessa, alla Principessa, per poi proseguire in tutti i sottotipi o varianti. Gli Archetipi possono essere considerati delle "orme divine" che, di solito inconsapevolmente, ci accompagnano lungo il percorso della vita fino a giungere esattamente là dove la via era già segnata.
Gli autori spiegano, alla luce delle ultime teorie in campo multidisciplinare, dalle neuroscienze, alla psicologia, alla filosofia, alla teologia, fino alla spiritualità, come si possa avvicinare, conciliare ed armonizzare lo studio dell'Autocoscienza. Ne uscirà una teoria unificata, che si orienta a molti campi dello scibile umano, per arrivare ad incontrare la nostra più profonda interiorità, in una visione umanistica, che abbraccia l'essere umano nella sua completezza di corpo, mente e spirito. L'approccio filosofico-teologico, pur essendo in se stesso molto differente da quello scientifico, è pienamente convergente con il precedente e concorre a delineare una visione del soggetto non rinchiuso nei limiti della materialità, ma aperto, mediante il dinamismo della sua autocoscienza, ad un continuo trascendimento della realtà empirica e di sé medesimo, in un'incessante tensione verso quell'Assoluto che le religioni teistiche chiamano Dio e che viene raggiunto con il ritorno consapevole al proprio sé.
Perché gli individui si comportano in modo diverso in situazioni analoghe? Alcuni studiosi cercano di rispondere a questa domanda risalendo alla diversità dei caratteri, dei temperamenti o delle personalità; altri tentano di ricondurre le differenze individuali ai processi cognitivi di base, cioè alle diverse modalità di percezione, elaborazione delle informazioni, decisione in determinati contesti. Ma le due dimensioni sono complementari. La comprensione della personalità individuale, infatti, non può prescindere dai contributi della psicologia cognitiva e della psicologia sociale.
Il testo descrive l’esperienza di vita dell’autrice, una giovane donna che ha vissuto e superato l’anoressia, e si rivolge direttamente, con uno stile confidenziale, diretto e personale, a chi sta sperimentando la stessa sofferenza, o perché direttamente colpito, o perché a contatto con una persona che la vive.
Accanto alla narrazione dell’esperienza vissuta, il libro presenta concreti suggerimenti per aiutare ad uscire dalla malattia; per offrire una solida speranza a chi spesso crede di averla perduta; per comprendere da un punto di vista cristiano il cammino pasquale di riconciliazione e risurrezione, che permette di guarire definitivamente dalla malattia e, soprattutto, di uscirne profondamente rinnovati.
L’esperienza dell’anoressia coinvolge oggi un numero sempre crescente di persone: anche se colpisce in prevalenza giovani donne, è un problema che riguarda una numero sempre in crescita di persone. Mentre molti si limitano a considerarla quasi come una mania estetica, tanti hanno compreso che è invece una sofferenza psicologica. Manca, tuttavia, una profonda comprensione dell’aspetto spirituale di questo dramma sempre più diffuso.
Destinatari
Persone che vivono direttamente questo problema, in quanto ne sono affette.
Persone che vivono indirettamente la malattia: famiglia, amici, insegnanti, educatori, sacerdoti, animatori.
Professionisti del settore.
Autrice
Clara Brunello è lo pseudonimo adottato dall’autrice, che è una giovane donna del Nord Italia, che ha vissuto l’esperienza dell’anoressia attorno i 25 anni. Da allora cerca di offrire una speranza e una testimonianza a persone che sperimentano la stessa sofferenza. Svolge un’attività artistica a livello internazionale ed è autrice di diversi libri.
Il pensiero narrativo - ossia quel pensiero che costruisce infiniti mondi possibili con le parole, le immagini, le invenzioni e soprattutto con il ricordo autobiografico - è l'essenza della nostra natura. Kafka, Einstein, Joyce, Picasso, non hanno trovato i loro mondi già definiti nella realtà "oggettiva" ma li hanno resi possibili in quanto li hanno inventati. Sulla base delle ricerche in materia di teoria letteraria, linguistica, antropologia simbolica, psicologia cognitiva ed evolutiva, Bruner esamina gli atti mentali che rientrano nella creazione immaginativa di mondi possibili, e mostra come l'attività del mondo immaginario permea di sé le scienze umane, la letteratura e la filosofia, e perfino la nostra percezione dell'Io.
Il testo presenta tre contributi al campo della "psicologia culturale", che studia il modo in cui la cultura e la psiche si costituiscono reciprocamente nel corso della storia individuale e collettiva. L'approccio di Bruner alla psicologia culturale si incentra soprattutto sui modi in cui la psicologia 'popolare' contribuisce alla costruzione quotidiana dei significati. Secondo l'autore ogni cultura crea la propria psicologia popolare, la quale viene costruita ed espressa attraverso narrazioni.