
Chi è la bambina senza stella? Una bambina, in cui si cela l'autrice, sfortunata, ma non troppo. Seguendo il filo dei suoi ricordi, sedotto da una scrittura suggestiva e poetica, il lettore potrà ritrovare, per consonanza, tratti perduti della propria infanzia, là dove risiede il cuore pulsante della vita e la parte più autentica di sé. Cresciuta, come molti altri, negli anni tragici del fascismo, della guerra e delle persecuzioni razziali, che la coinvolgono in quanto nata da padre ebreo, la bambina ne uscirà intatta avendo preservato la magia dell'infanzia e la voglia di crescere. Le sue vicende, rievocate con flash della memoria e puntualmente commentate da una riflessione competente e partecipe, svelano le sofferenze dei bambini, spesso colpiti dai traumi della separazione, dell'indifferenza e del disamore. E il dolore infantile non cade mai in prescrizione. Negli squarci di un passato che non passa possiamo cogliere però, con l'evidenza della vita vissuta, anche le meravigliose risorse con le quali l'infanzia può attraversare le difficoltà della vita: il gioco, la fantasia, la creatività e l'ironia. Risorse che, attualmente, un'educazione ansiosa e iperprotettiva rischia di soffocare.
Tutti i problemi della prima infanzia affrontati in modo sereno e semplice. Un libro tutto domande e risposte: una finestra aperta sul mondo dei bambini e dei genitori. Un mondo ricco e affascinante, ma che troppo spesso rimane chiuso all'interno della famiglia dove la solitudine ingigantisce i problemi e alimenta l'ansia. Le pagine accompagnano lo sviluppo del bambino dalla nascita alla scuola materna, soffermandosi sui passaggi critici e i momenti più significativi. L'avventura straordinaria dei primi anni di vita e la consapevolezza che ogni crisi può essere superata acquisendo fiducia nelle proprie capacità e nelle risorse del proprio bambino.
Molti dei comportamenti violenti messi in atto dagli adulti sono agiti nelle relazioni di coppia e omicidi e femminicidi avvengono spesso per mano del partner. Quali aspetti entrano in gioco? Come si combinano tra loro innescando una possibile escalation tragica? Sono alcuni dei quesiti a cui il volume risponde facendo riferimento al ruolo svolto dalla regolazione emotiva, dall'attaccamento e dalle pregresse esperienze traumatiche nel determinare le dinamiche, i fattori di rischio e gli elementi che portano ad agire la violenza all'interno dei legami sentimentali.
Il mondo della psicoanalisi ha bisogno di ritrovare la propria validità dopo essersi liberato da concezioni superate, pregiudizi e stereotipi culturali. Questo libro nasce dalla complessa polifonia di tanti compagni di viaggio dell'autrice: maestri, colleghi e artisti che hanno contribuito a mantenere viva la speranza nel bene e nel bello. Una bellezza, quella della psicoanalisi, alimentata dalla speranza di tornare a sognare, dopo aver affrontato l'orrore dei traumi che compromettono la percezione della bontà degli oggetti dai quali dipende la vita.
Descrizione dell'opera
Il testo vuole essere un invito a soffermarsi sull’importanza di vivere il più possibile in armonia con se stessi e con gli altri. A partire dall’esperienza sul campo di carattere psico-pedagogico, l’autore riprende il meglio delle scuole psicologiche più diffuse per proporre una propria lettura dell’essere e del relazionarsi della persona.
Attraverso testimonianze personali arricchite da vicende di pazienti in terapia, offre al lettore piccoli spaccati di realtà quotidiana, perché diventino spunti e occasioni di riflessione. Le esperienze descritte sono autentiche e lo stesso lettore può certamente ritrovarcisi.
Sommario
Premessa (H. Bucar). Introduzione. Parte prima. 1. La famiglia. 2. Due storie emblematiche. 3. La quotidianità. Parte seconda. 4. L’angelo dei sogni. 5. Comprendere per vivere meglio. 6. Vivere in modo concreto. 7. Messaggi. Conclusione.
Note sull'autore
Antonio Ventre, psicologo psicoterapeuta, lavora nel servizio psichiatrico dell’ospedale Molinette di Torino. Docente presso alcune scuole, da molti anni collabora con i gruppi di volontari vincenziani del comprensorio di Torino. Presso le EDB ha pubblicato Il segreto della felicità. Per una psicoterapia del quotidiano (22004) e La relazione d’aiuto. Alla ricerca della propria umanità (22005).
Nel procedere delle pagine che si fanno via via più coinvolgenti, il lettore finisce per identificarsi col protagonista della narrazione, il barbone alla ricerca della vita. Il suo è un viaggio interiore, che avanza dentro di sé e anche verso il Dio operante in lui.
«Ha ragione Gesù! Se non amo me stesso non riuscirò mai ad amare gli altri. Il nostro "barbone" lo esprime così: "La bontà è la capacità di stare con gli altri in modo gentile, dopo aver scoperto il piacere di vivere per se stessi". Oppure: "Le persone spesso vogliono cambiare, ma il vero cambiamento è accettare quello che si è"» (dalla Prefazione).
L'autore coniuga in modo armonico la propria competenza di psicoterapeuta con la visione cristiana della vita che lo anima, per aiutare ad aprire alla dimensione dell'amore, del dono di sé come unica via della completa realizzazione di se stessi e quindi della felicità.
Sommario
Prefazione (mons. G. Fiandino). Dodici racconti.
Note sull'autore
ANTONIO VENTRE è psicologo psicoterapeuta, responsabile del servizio di psicologia delle organizzazioni presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Molinette S. Giovanni Battista di Torino. Docente di master universitari, si occupa di violenza di genere e di stalking. Collabora con il Volontariato Vincenziano ed è consulente del Telefono Rosa di Torino. Presso le EDB ha pubblicato: Il segreto della felicità. Per una psicoterapia del quotidiano (22004), La relazione d'aiuto. Alla ricerca della propria umanità (22005) e Vivere e interpretare la relazione (2008).
Spesso cerchiamo la felicità rivolgendoci all’esterno di noi stessi, anziché guardarci dentro, ascoltarci, sentirci, emozionarci e apprezzare appieno come siamo: persone create per vivere in modo amorevole la propria esistenza nel momento presente, nel «qui e ora».
Gli strumenti forniti nel libro sono rivolti a tutti coloro che sono interessati al proprio benessere personale: si ha necessità di «nutrire» il bisogno di amare la vita, di riscoprire il bello che c’è in sé. Le emozioni represse possono essere recuperate proprio come un reperto archeologico, per essere valorizzate.
Attraverso la lettura di brevi frammenti di storie si possono risvegliare in noi le parti vitali e creative a cui non abbiamo dato ascolto. Pur non essendo nello studio dello psicoterapeuta, il lettore potrà vivere l’esperienza dell’analisi, sarà lui a decidere se abbandonarsi all’introspezione spontanea per ascoltare i propri ricordi e i propri vissuti. Potrà, con delicatezza, ascoltare cosa accade dentro di sé, cogliere le similitudini delle storie riportate e scoprire come alcuni processi di ricerca interna siano somiglianti ai propri, rafforzare l’idea che anche nei momenti più difficili si possa fare qualcosa per vivere meglio. Il libro guida alla riscoperta di una dimensione umana, proponendosi di stimolare lo sviluppo della capacità di cogliere in sé e negli altri il «bello» dell’esistere in modo amorevole, solidale e interdipendente.
Il volume illustra una procedura di analisi delle interazioni familiari messa a punto attraverso studi che ne hanno testato la validità in famiglie non cliniche, con l'individuazione di costrutti specifici. A partire dai risultati emersi, la TIAP (Triadic Interaction Analytical Procedure) è stata applicata anche nel contesto psicoterapeutico. Durante una psicoterapia, la TIAP consente di generare nuove ipotesi in quanto, concentrandosi sulle interazioni familiari osservabili, permette l'accesso alle storie vissute, facendo luce su aspetti del funzionamento familiare che non emergono nella storia raccontata dalla famiglia. Nell'ambito della valutazione della genitorialità, la TIAP consente di mettere in evidenza la soggettività del minore rispetto alla relazione con i genitori, mostra come la coppia gestisce l'intreccio tra asse coniugale e asse genitoriale e promuove interventi a sostegno della genitorialità.
Lo scopo del volume e di offrire un contributo alla costruzione di un ponte tra psicologia e psicoterapia, e spiritualita. L'ambito in cui cio e possibile e quello della psicologia transpersonale.
Il libro propone una chiave di lettura di alcuni percorsi dello sviluppo psicologico: dall'infanzia all'adolescenza si descrivono i percorsi evolutivi tipici come punti di partenza per comprendere alcuni dei principali disturbi dello sviluppo, come l'autismo e il ritardo mentale. Il volume è rivolto a quanti lavorano con i bambini: educatori e insegnanti sia di classe sia di sostegno; psicologi e psicopedagogisti.

