
Il corpo che cambia, la scoperta della sessualità, il distacco dai genitori, la difesa della propria autonomia di giudizio, ma anche il mimetismo del gruppo dei coetani, nessun'altra età della vita va incontro a cambiamenti così radicali e a compiti di sviluppo così impegnativi come l'adolescenza. Sfrontati e fragili, idealisti e cinici, ostili e desiderosi di affetto, gli adolescenti sono una sfida per gli adulti, ma soprattutto per loro stessi, alle prese come sono con la costruzione del proprio io e del proprio ruolo sociale. Ogni generalizzazione, come insegna questo libro, produce soltanto pregiudizi.
Scritto dai massimi esperti nel campo (tra cui Otto Kernberg), il volume descrive dettagliati modelli di trattamento ed esamina gli interventi sistematici finalizzati a risolvere i confl itti, comuni ai disturbi di personalità, che ostacolano il normale sviluppo adolescenziale. Il testo si apre con una panoramica sulla psicopatologia e sullo sviluppo adolescenziale normale, da una prospettiva psicodinamica. La sezione successiva descrive gli approcci terapeutici, soffermandosi sull'analisi delle principali finalità e strategie della psicoterapia focalizzata sul transfert, su valutazione clinica e assessment, sulla definizione di una cornice per il trattamento e sulla collaborazione con i genitori. L'ultima sezione passa in rassegna le fasi del trattamento, occupandosi delle competenze di cui un terapeuta dovrebbe essere dotato per condurre con successo una terapia basata sul transfert. Prefazione di Fabio Madeddu.
Ancora oggi è presente una viva inquietudine tra i genitori e gli insegnanti, uniti a far fronte a certi giovani i cui comportamenti provocano una sorta di malessere comune più o meno diffuso. I giovani spaventano quando non sono il riflesso delle proiezioni degli adulti, quando osano mettere in atto quelle pulsioni che gli adulti hanno rifiutato. Pierre G. Coslin guida i lettori alla scoperta della diversità dei comportamenti di questi adolescenti che sbandano e aiuta a comprenderli meglio, stimolando la riflessione sui modelli di riferimento che la società potrà proporre loro.
Il libro rappresenta la prosecuzione della ricerca iniziata con Generazione Z. Guardare il mondo con fiducia e speranza (2018). L'obiettivo è guardare gli adolescenti utilizzando un approccio che mette in primo piano non gli aspetti deficitari, bensì le loro risorse, le capacità e gli interessi: essi dipendono dalle caratteristiche proprie di ciascun adolescente, ma possono trovare la massima espressione solo se il contesto in cui i ragazzi crescono è in grado di sostenerli in questa difficile sfida. Come lente di lettura è stato adottato il "Positive Youth Development", un approccio nato nell'ambito della psicologia di comunità che ha fornito spunti di riflessione interessanti in ambito di ricerca e di formazione. L'intento è rispondere alla domanda: Che cosa è "di valore" per la Generazione Z?
Nella fase dell'adolescenza una quota assai significativa di ragazzi mette in atto comportamenti devianti (cioè contrari alle leggi o comunque alle norme sociali). La psicologia ha fornito un'interpretazione individualistica del fenomeno in termini di disturbi psicopatologici del deviante. La sociologia sceglie di fare riferimento alla posizione sociale dell'individuo (classe, genere, gruppo etnico, provenienza geografica). Emler e Reicher propongono una nuova ipotesi di lavoro basata sulla nozione di "gestione della reputazione". In questa prospettiva, la devianza non è l'esito di un processo di sviluppo incompleto o distorto, ma l'approdo di scelte consapevoli compiute da individui non diversi da quelli che scelgono di essere onesti.
Un nuovo libro della Comunità di Caresto – specializzata e conosciuta per gli incontri e i corsi matrimoniali collegati alla famiglia e alle sue problematiche – che affronta uno dei temi più avvertiti, come l’affettività e la sessualità, soprattutto tra gli educatori alla fede e coloro che hanno a cuore la felicità dei ragazzi.
Si tratta di due libri in uno: una parte è rivolta all’educatore mentre un’altra parte è rivolta al ragazzo. Un’audace e intelligente proposta di accompagnamento in undici tappe che non parte dalle esigenze degli adulti bensì dalla vita stessa dei più giovani e delle difficoltà che devono affrontare.
Michela ha 16 anni ed è una studentessa diligente. Ma un giorno è tentata dall'idea di copiare il compito di italiano, ingannando i genitori e l'insegnante che tanto la stimano. È sabato sera e Riccardo ha appena preso la patente. Gli amici lo invitano a bere: ma lui è consapevole dei rischi che corre mettendosi alla guida dopo aver bevuto. Cosa fare? Sono due esempi di scelte che quotidianamente gli adolescenti affrontano, alle prese tra bisogni e desideri personali da un lato, e principi e norme dall'altro. Come si sviluppa, in quella delicata fase della costruzione della propria identità, la capacità di pensare in termini morali? Qual è il ruolo della famiglia, della scuola, dei coetanei nel favorire o anche ostacolare, lo sviluppo morale degli adolescenti?
Linguaggi cifrati compresi solo dalla tribù degli amici, bronci, segreti, passioni totalizzanti e cocenti delusioni, fitte al cuore, bugie, porte sbattute in faccia. È l'adolescenza, indecifrabile limbo tra lo stato di grazia dell'infanzia e l'età adulta. Ogni equilibrio è sovvertito. Non sono consentite certezze né punti fermi. Nemmeno per i genitori, che non riescono a trovare un dialogo e temono che i figli possano non farcela. Eppure, c'è sempre un modo per riprendere in mano le redini, valorizzare le risorse, riattivare le energie, partendo dal cemento che lega genitori e figli: l'amore incondizionato. Il metodo del coaching ci allena a capire come muoverci, attraverso una modalità molto pragmatica. A volte è necessario prendere consapevolezza delle lenti deformanti con cui guardiamo la realtà, fare un passo indietro per andare avanti e gettare un ponte verso il futuro. Ecco allora un terreno di confronto sulla gioventù, una zona franca dove sperimentare parole e strade nuove che aiutino i ragazzi a specchiarsi nelle proprie inquietudini -l'ansia e la paura di cambiare - e i genitori a ritrovare il ruolo di guide cui hanno abdicato smarriti. Attraverso una serie di casi pratici, il coaching offre il punto di vista esterno spesso necessario per rimettere a fuoco gli obiettivi, per darsi il tempo di capire, di ascoltare e individuare dentro di sé le potenzialità inespresse. Ricostruendo un percorso educativo sereno.