
Il volume raccoglie una settantina di testi di Bobbio definibili - per occasione, contenuto e stile - come "scritti d'impegno civile": quelli cioè in cui con maggior nettezza emerge il problematico rapporto tra l'etica e la politica. Frutto di una selezione estrema, i testi sono raggruppati in tre grandi sezioni: "Compagni e maestri", "Valori politici e dilemmi etici", "Le forme della politica". All'interno di esse gli scritti si dispongono secondo uno schema binario, per coppie antifrastiche o contigue, secondo un caratteristico modo di procedere del pensiero di Bobbio: cultura e politica, libertà ed eguaglianza, democrazia e dittatura, pace e guerra, socialismo e comunismo, destra e sinistra. Saggio introduttivo di Marco Revelli.
Il volume raccoglie una settantina di testi di Norberto Bobbio - filosofo, storico, politologo, grande maître à penser del Novecento - definibili (per occasione, contenuto e stile) come "scritti d'impegno civile": quelli cioè in cui con maggior nettezza emerge il problematico rapporto tra l'etica e la politica. Frutto di una selezione estrema, i testi si dispongono secondo uno schema binario, per coppie dilemmatiche o contigue, secondo un caratteristico modo di procedere del suo pensiero. La scelta dei testi e la ricca curatela sono firmate da Marco Revelli, noto storico, sociologo, professore "antiaccademico" e saggista.
a partire dalle vicende attuali, l autore tocca i nodi del rapporto tra etica e politica; non e`in gioco soltanto la moralita personale dei politici, ma il progetto politico stesso e con esso la centralita della persona umana. Il tema dei rapporti tra etica e politica si e`fatto incandescente nel momento in cui la magistratura, con l'appoggio d ei mass media e dell'opinione pubblica, ha messo a nudo gli intrecci tra politica e fenomeni imperanti di corruzione nella pubblica amministrazione, nell'economia, nella finanza. Sono emersi financo legami tra politici di rilievo e criminalita organizzata. A partire da queste vicende l'arrupe toc ca i nodi del rapporto tra etica e politica; non e`in gioco soltanto, come sembrerebbe a prima vista, la moralita personale dei politici, ma il progetto politico stesso e con esso la centralita della persona umana. Tre linee di rifl essione si intrecciano e si illuminano a vicenda. Gli eventi attuali della politica italiana e dei suoi attori, le soluzione proposte nel corso della storia al nodo dei rapporti tra etica e politica, la dignita della persona umana quale metro e canone della politica. Si tratta della dignita di tutti e singoli i cittadini: il rispetto di essa esige che la politica garantisca a tutti i diritti di liberta, i quali diventano effettivi solo quando sono coniugati indissolubilmente con i diritti sociali e con i diritti delle minoranze. Dalla riflessione si passa alla valutazione delle proposte politiche sul tappeto, perche`esse rispondano alla centralita della persona umana, di ogni uomo/donna, soprattutto degli emarginati.
La crisi della politica affonda le sue radici in uno spazio povero di riflessione culturale. Le scelte dell'Europa, dopo le due guerre mondiali, pesano come macigni sul futuro dei giovani i quali si trovano disorientati dalla crisi della politica e dell'economia dovuta, secondo l'Autore, alla loro separazione dall'etica. nel libro viene auspicato un rinnovamento di fondo della concezione della politica, per realizzare il bene comune e promuovere la coscienza morale concretizzando una democrazia matura.
Questo volume della collana "A cesare e a Dio - gli incontri di Norcia" è dedicato alla crisi economica e alle possibili vie di uscita. Una strada impervia piena di ostacoli e di incognite ci aspetta per abbandonare questa difficile situazione economica, politica, sociale e legislativa. Superare la crisi è un'urgenza generale ma non basta. Occorre per superare questo momento difficile fare tesoro dell'esperienza passata e riavviare un meccanismo di crescita e sviluppo che non prescinda da un etica dei comportamenti condivisa e da una nuova stagione delle riforme necessarie per riavviare il volano del lavoro e dell'economia. Il profitto e il mercato, fuori da un codice di comportamento di ordine morale, si ritorcono inevitabilmente contro l'uomo e quindi contro il bene comune. L'imperativo è quindi quello di trovare strade che ci conducano fuori dalla crisi terribile che attanaglia il nostro paese in armonia con un codice etico e con una rinascita culturale e politica.
Nel pensiero politico di John Stuart Mill, uno dei maggiori teorici del liberalismo moderno e della democrazia rappresentativa, si incontrano i temi cardine dell'ethos democratico: la sovranità del giudizio individuale; la scelta del sistema elettorale che meglio si concili con il principio dell'eguaglianza politica fondamentale e della più larga rappresentanza delle idee; la tensione tra politica e burocrazia, potere legislativo ed esecutivo, partecipazione e rappresentanza; i modi del processo di formazione del consenso e il ruolo del conflitto; i rischi mai domati di dispotismo, tanto nelle relazioni private ed economiche quanto attraverso l'invisibile influenza delle opinioni della maggioranza.
Pochi filosofi o storici della cultura hanno saputo restituire l'essenza del Romanticismo come Isaiah Berlin. L'età romantica rappresenta la sintesi definitiva del suo accurato lavoro. In sei illuminanti capitoli, Berlin spazza via con decisione i luoghi comuni su quella che egli considera la più grande rivoluzione culturale dell'Occidente moderno, e rintraccia nel Romanticismo le origini del lessico e dei concetti centrali della politica moderna e contemporanea. Dopo aver distinto un Romanticismo "temperato" e un Romanticismo "senza briglie", egli addita le ramificazioni politiche del Romanticismo nel corso del Novecento, da quelle devianti (sfociate nel fascismo) a quelle più autentiche che sviluppano le idee romantiche di libertà, identità e democrazia, parole chiave della nostra stessa vita contemporanea.
Ancora un decennio fa nessuno avrebbe immaginato che la polarizzazione tra la Russia - e più in generale l'Asia - e l'Unione europea e gli Stati Uniti si sarebbe concretizzata lungo l'antica faglia, quasi dimenticata, che delimitava le due tradizioni europee, quella latina occidentale e quella post-bizantina. Invece oggi, ancora una volta, la storia è richiamata e usata a fini geopolitici: ma come si giunge ai confini tra Est e Ovest? E quanto continuano a ridefinirsi e a riposizionarsi? Cosa è accaduto e continua ad accadere agli stati che si trovano sulle linee di frattura che dal Baltico attraversano l'Ucraina e arrivano fin dentro i Balcani? Non possiamo più permetterci di distogliere lo sguardo dalle cesure della storia. Il confine dentro l'Europa è come una faglia che attraversa e condiziona la nostra storia, in una continua ridefinizione della quale ci accorgiamo solo nei momenti di crisi.
In confronto, Berlusconi era normale. Coi suoi doppiopetto, la sua faccia fintamente pensosa, la sua commovente devozione alla "bienséance". Ma Renzi? La camicia bianca con le maniche rimboccate, l'uso aggressivo dei social network, l'imitazione di Fonzie, la doccia gelata per i malati di SLA, l'eloquio infarcito di cool, smart e storytelling... In meno di un anno, Matteo Renzi ha cambiato lo stile e il linguaggio della politica italiana. Tra interviste, comizi, talk-show, libri scritti da lui o dai suoi ghost-writer, ce n'è ormai più che abbastanza per una fenomenologia: quella che Claudio Giunta ha affidato a questo saggio esilarante, spietato e, insieme, sorprendentemente simpatetico.
La responsabilità etica in politica è un tema fondamentale nell'agenda attuale. E Helmut Schmidt - ex cancelliere tedesco e figura di primo piano nel panorama internazionale del dopoguerra - lo affronta ripercorrendo a ritroso la sua vita privata e pubblica. Testimone e attore principale della storia degli ultimi cinquant'anni, l'autore propone in questo libro un'intensa riflessione sul ruolo della politica, rileggendo la propria esperienza alla luce di alcuni interrogativi fondamentali per un amministratore della cosa pubblica: quali sono i doveri di un leader? Come agire quando si verifica uno scontro tra due o più interessi? Deve sempre prevalere l'interesse pubblico? Ma, a venticinque anni dal ritiro ufficiale dalla scena politica, Schmidt si confronta anche con alcune questioni centrali nell'assetto globale di oggi quali il ruolo internazionale degli Stati Uniti, l'incerta tenuta dell'Unione Europea, l'ascesa delle nuove potenze economiche (Cina, India, Brasile), il confronto-scontro tra Oriente e Occidente, l'eredità storica del pesante passato della Germania e le prospettive future del suo paese. Ricco di aneddoti e retroscena inediti, più che una convenzionale autobiografia, il volume è una vivida testimonianza che entra nel tessuto del panorama politico contemporaneo, sviscerandone problemi e contraddizioni, crisi e possibili soluzioni grazie all'ineguagliabile esperienza di chi li ha vissuti in prima persona sempre da protagonista.

