
Questo volume tratta di argomenti molto concreti che riguardano i bambini da 0 ai 3 anni: la loro sicurezza fisica, la prevenzione degli incidenti e dei rischi che si celano nella vita quotidiana dei bebè, tra le mura domestiche o nelle attività di tutti i giorni. Senza creare allarmismi, Francine Ferlande aiuta i genitori a sviluppare la consapevolezza dei possibili rischi, e soprattutto la sensibilità necessaria a coglierli e prevenirli nei vari momenti, luoghi e ambiti di vita dei loro bambini.
Destinatari
Genitori.
Autore
Francine Ferland, docente emerito di psicoterapia occupazionale presso l’Università di Montreal, ha sviluppato un modello d’intervento basato sul gioco come terapia per i bambini affetti da autismo o disabilità fisiche. È autrice di numerosi articoli e libri e il suo lavoro è conosciuto in tutto il Canada e nel mondo. Ha ricevuto riconoscimenti da molte università che periodicamente la invitano a tenere lezioni e conferenze. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Essere nonni oggi e domani. Piaceri e trabocchetti (2009) e Il gioco nel bambino (2011)
A chiunque cerca di fronteggiare l’emergenza educativa, qualunque sia l’ambito in cui agisce (familiare, scolastico, oratoriano, parrocchiale, associativo di tempo libero...), desidero proporre un orizzonte in cui credo con tutta me stessa. È quanto via via è maturato nel contatto col mondo giovane nella scuola e in variegati altri campi di esperienze di animazione giovanile.
Il vivere a lungo tra i giovani mi ha fatto sentire il polso dell’evoluzione delle generazioni, della società, della vita nel nostro tempo.
E mi ha avvertito della necessità di cambiamenti nella mia mentalità e nel mio rapportarmi a loro senza per nulla rinunciare o lasciare scadere la mia identità di educatrice.
Desidero condividere alcune convinzioni confrontate e rafforzate nei numerosi incontri di riflessione con genitori ed educatori a vari livelli, sulle problematiche psicologiche e pedagogiche di bimbi, fanciulli, preadolescenti, adolescenti e giovani.
Mi auguro che quanto cercherò di comunicare, possa essere di utilità a quanti di noi spendono il tempo e la vita nella educazione delle giovani generazioni.
Nel corso di questo testo vediamo quali sono gli ingredienti di successo per fronteggiare l’attuale emergenza educativa.
Destinatari
Insegnanti, genitori, educatori in genere.
Operatori massmediali.
Autrice
Rosetta Calì, docente di filosofia, pedagogia, psicologia e altre discipline. Educatrice, animatrice di giovani sia di educandato che di sistema scolastico, si occupa di numerose iniziative a favore del mondo giovanile. Ha una particolare sensibilità per il rapporto giovani e mass media e le implicanze pedagogiche ed esistenziali che ne derivano
"Puoi prendere l'Oscillococcinum mentre tolgo lo Skifidol dal termometro wireless? Lo trovi sulla piesse tra le Winx e God of War." "...cosa?" "L'abbiamo immaginato come una specie di guida turistica raccontata da chi in quel mondo ci sta dentro già da un po' (ma non necessariamente ha capito del tutto come funziona). L'abbiamo scritto pensando a genitori come noi imperfetti, sprovveduti e disorientati. Ci abbiamo messo dentro i nostri figli, le nostre vite, i loro eroi e le nostre complicazioni, nella convinzione che tutti i figli, le vite, gli eroi e complicazioni, finiscano per assomigliarsi". Un collettivo di scrittori, da Alessandro Baricco a Stefano Benni e Andrea Camilleri, da Cristiano Cavina a Lella Costa e Fabio Geda, e poi Ali Smith, Elena Varvello, Dario Voltolini, Sandro Veronesi e molti altri. Save the parents è una collana di libri che potrebbero sembrare manuali e invece sono storie.
Consultate questo libro e scoprite la collaudata efficacia di quelle che chiameremo "Storie per quando è troppo tardi". L'idea di fondo è semplice: il vostro bambino vuole la storia? Dategliela. Ma corta. Lui vince e voi non perdete. Tutti contenti. "L'abbiamo immaginato come una specie di guida turistica raccontata da chi in quel mondo ci sta dentro già da un po' (ma non necessariamente ha capito del tutto come funziona). L'abbiamo scritto pensando a genitori come noi imperfetti, sprovveduti e disorientati. Ci abbiamo messo dentro i nostri figli, le nostre vite, i loro eroi e le nostre complicazioni, nella convinzione che tutti i figli, le vite, gli eroi e complicazioni, finiscano per assomigliarsi": un collettivo di scrittori, da Alessandro Baricco a Stefano Benni e Andrea Camilleri, da Cristiano Cavina a Lella Costa e Fabio Geda, e poi Ali Smith, Elena Varvello, Dario Voltolini, Sandro Veronesi e molti altri. Save the parents è una collana di libri che potrebbero sembrare manuali e invece sono storie.
Si parla da tempo ormai di emergenza educativa: l'atto stesso di educare come trasmissione di valori e di conoscenze - è in crisi, appare come un problema e una sfida. Certamente una delle ragioni "forti" è la progressiva perdita di centralità dell'atto del pensare, ovvero l'atto sorgivo del pensiero e della fede. Attraverso la lettura diretta dei testi, il volume traccia un percorso storico tra i grandi pensatori del passato dall'antichità classica ad oggi - che hanno messo al centro della loro riflessione l'esercizio del pensare. Da Platone e Aristotele ad Agostino, fino a Kant, Hegel, Maritain: una rassegna di giganti del pensiero che ci consegna il tesoro del passato e della tradizione, capace di aprirci nuovi, fecondi orizzonti di vita e cultura per l'oggi e il domani. Uno strumento a servizio di quanti si dedicano al lavoro impegnativo ma appassionante della formazione.
Scopo del libro è contribuire a diffondere l'idea che la pluralità è oggi la norma entro la nostra società. In questo ambito, l'approccio interculturale può costituire una straordinaria risorsa in campo educativo per la crescita e lo sviluppo della persona.
Nella rinnovata collana dei documenti, in un tempo in cui il tema della responsabilità educativa si fa sempre più urgente ed è ritenuto fondamentale dalla Chiesa italiana, il vescovo di Carpi rivolge un'accorata lettera a famiglie e genitori.
Il dialogo e la comunicazione si qualificano come eventi legati all'universo vitale dell'essere e dell'agire umano. Soprattutto in educazione, comunicare significa attingere alla ricchezza espressiva della retorica, intesa come teoria dell'argomentazione persuasiva. Seguendo la partizione classica di Aristotele, sono qui esaminate alcune categorie fondative della riflessione teorico-educativa, accostando all'inventivo e all'eloquio il discorso collaborativo. Emerge così la duplice possibilità di un'educazione retorica eticamente sostenuta e di una retorica educativa orientata all'intesa, entrambe consapevoli della complessità comunicativa. In gioco è l'educazione come dialogo comunicativo
È il 2008. Gli alunni di una quarta elementare romana scrivono al Ministro della Pubblica Istruzione una lettera con una richiesta particolare: non vogliono che la loro maestra vada in pensione perché, "anche se ha quasi settantanni, quando insegna non è vecchia". La maestra in questione, all'epoca la più anziana d'Italia, si chiama Gisella Donati e in questo libro ci racconta, in una sorta di fedelissimo diario di viaggio, la sua lunga carriera tra i banchi: tutto inizia sui monti della Sardegna, all'inizio degli anni Sessanta, quando poteva capitare di raggiungere una scuola a dorso d'asino e gli insegnanti erano ancora, insieme al medico condotto e al maresciallo dei carabinieri, le personalità del paese, a cui regalare le parti più pregiate del maiale. Dalla Sardegna, poi, Gisella si sposta a Roma, dove si confronta con la realtà problematica delle periferie e sperimenta con i suoi bambini metodi di insegnamento sempre innovativi e pionieristici, spaziando dal teatro al linguaggio dei media. E così, tra piccoli barbieri improvvisati che tagliano di nascosto i capelli ai compagni durante le lezioni e alunni a cui si trova involontariamente a fare da mamma, la maestra Gisella affronta per quasi mezzo secolo, con grinta inesauribile, le sfide che la scuola continua a porle. Ripercorrendo in questo libro ironico e commovente la storia di una vita e, insieme, quella di una delle istituzioni fondanti dell'identità italiana. Per ricordarci che, nonostante tutto, la scuola è bella.
Che oggi la scuola sia in grave difficoltà è un'evidenza sotto gli occhi di tutti. Eppure mai come adesso ci si è preoccupati tanto dell'istruzione e si sono spese tante risorse e riposte tante aspettative in essa. Si è insomma di fronte a quello che Frank Furedi chiama "il paradosso dell'istruzione": mentre investiamo sempre di più nell'insegnamento, e sempre di più vorremmo ricavarne, le nostre scuole chiedono sempre meno agli studenti. Basse aspettative nei confronti dei ragazzi, la tendenza a infantilizzarli attraverso una forte psicologizzazione del rapporto educativo e un infinito maternage, la ricerca ossessiva delle loro motivazioni, il declinare dell'autorità degli adulti producono l'esatto contrario di ciò a cui l'istruzione dovrebbe mirare, cioè la formazione di persone autonome, critiche, capaci di una propria visione del mondo. La tesi controcorrente di Furedi è che l'istruzione è importante per se stessa, per i contenuti che veicola. Apprendere le conoscenze e le scoperte frutto di esperienze fatte da altri, in luoghi anche remoti e in situazioni storiche diverse da quelle cui sono abituati, permette ai giovani di sviluppare le imprescindibili capacità di pensare, conoscere, immaginare, osservare, giudicare, interrogare.
Il volume espone i principali elementi introduttivi di statistica descrittiva, quel ramo della statistica che si occupa di criteri di rilevazione, di classificazione, di sintesi delle informazioni relative ad un campione o ad una popolazione oggetto di studio. Le informazioni si organizzano in distribuzioni e si sintetizzano descrittivamente attraverso gruppi di misure come la tendenza centrale, la variabilità, la forma, le relazioni statistiche. La statistica descrittiva ha come finalità principale l’organizzare, il riassumere e il presentare i dati in modo ordinato. Gli strumenti presentati (ad es. tabelle e grafici) permettono quindi di sintetizzare e presentare i dati. Nel testo è presentata una rassegna delle fonti e dei principali organismi internazionali, europei e nazionali, ufficiali e privati, preposti a fornire dati e informazioni autorevoli. La pubblicazione è rivolta agli studenti iscritti a insegnamenti integrativi per i curricoli di base delle facoltà di scienze dell’educazione e della formazione che hanno la necessità di conoscere i concetti introduttivi e di applicare le procedure elementari di elaborazione per apprendere la metodologia corretta e per stilare rapporti di ricerca empirica.

