
La libertà d'espressione è associata al mezzo che ne rende possibile l'esercizio, la stampa, al punto che il "contenitore" gode delle stesse tutele del "contenuto". La centralità strategica e le modalità di diffusione dell'informazione fanno sì che non sia sufficiente concepirla solo come l'espressione di un diritto individuale, ma rendono necessarie nuove regole per chi crea, diffonde e fruisce delle idee. Secondo l'autore chi vende informazioni deve sottostare alle stesse regole di chi vende altri beni, mentre la libertà individuale deve essere potenziata tramite un allargamento delle fasce di utenti che hanno accesso alle fonti e alle reti di telecomunicazioni.
Per gran parte della storia umana la principale forma di interazione è stata la comunicazione faccia a faccia. L'avvento di Internet, della telefonia mobile e dei media digitali sta conducendo a un rovesciamento di questa situazione. Il volume illustra le più recenti ricerche e riflessioni della psicologia dei nuovi media o "ciberpsicologia". Punto di incontro tra scienze umane e nuove tecnologie, questa disciplina ha come oggetto la comprensione, la previsione e l'attivazione dei processi di cambiamento individuali, professionali e sociali determinati dall'interazione con i media digitali. A partire da esempi concreti, come il commercio elettronico e la formazione a distanza, l'autore delinea le tendenze emergenti in questo settore.
Le dinamiche di opinione interessano sempre più le imprese, le istituzioni, il ceto politico, il mondo dei media. All'opinione pubblica si fa riferimento per prendere decisioni, per legittimare scelte, per interpretare gli orientamenti collettivi o per denunciare i rischi crescenti di una sondocrazia. Il volume mette a fuoco questo fenomeno così tipico delle nostre società occidentali, evidenziandone sia le origini storiche sia il ruolo politico e sociale attuale. Attraverso la presentazione dei principali modelli teorici elaborati nel corso del Novecento, vengono poste le basi per analizzare l'opinione pubblica nei suoi elementi costitutivi, nel funzionamento concreto e mediante l'uso degli strumenti più idonei per misurarla.
L'invasione dell'immaginario televisivo nella costruzione della mente, l'orientamento degli stili di vita per mezzo della pubblicità, la manipolazione della memoria attraverso l'informazione, la spettacolarizzazione dell'intimità, la simulazione della realtà resa possibile dal computer: la comunicazione massmediatica pervade la vita quotidiana, producendo una serie di rischi e di opportunità. Una sintesi chiara dei contributi apportati dalla psicologia alla comprensione del complesso legame tra le persone e i media, dalla stampa alla televisione, dal telefono a Internet.
Come due fratelli che non si parlano ma sono costretti loro malgrado a convivere insieme. Informazione e pubblicità sono da sempre due rotelle di un meccanismo elementare quanto difficile: il giornale è il mezzo e la pubblicità… paga il biglietto. E il tutto è mal sopportato da giornalisti e pubblicitari. L’autore, giornalista di lungo corso, affronta in stile diretto il rapporto tra questi due attori del nostro vivere quotidiano e, con la penna tagliente quanto basta, incide là dove fa più male, scoprendo bubboni da tempo sepolti sotto “sani conformismi”. Il libro si mette in linea con questa logica ospitando al suo interno delle inserzioni pubblicitarie, cercando di lanciare un sasso che qualcuno, speriamo, raccoglierà: per un’informazione più aderente e una pubblicità più creativa, entrambe più consapevoli della loro responsabilità sociale
Il libro ricostruisce i più clamorosi casi di censura televisiva degli ultimi due anni. Documenti inediti e interviste ai protagonisti permettono di tratteggiare il quadro dell'informazione giornalistica in Italia, a partire dall'occupazione della RAI da parte degli uomini Mediaset, fino al caso Biagi, "reo" di aver intervistato Montanelli e Roberto Benigni in campagna elettorale. E poi Michele Santoro e la squadra dei giornalisti di "Sciuscià", smembrata e "mobbizzata"; Daniele Luttazzi, Massimo Fini, Sabina Guzzanti ed Enrico Deaglio. E ancora: Paolo Bonolis, Paolo Rossi, Giovanni Minoli e le censure ai TG. Un viaggio nelle verità taciute sull'informazione in TV.
Evitando di sposare una specifica teoria dell'opinione pubblica, questo volume discute tutto quello che sull'argomento è indispensabile sapere. I temi passati in rassegna attingono a una molteplicità di discipline: la nascita e la storia del concetto, i diversi modi di intendere i due termini che lo costituiscono, alcuni problemi classici, le dinamiche sottese alla formazione dell'opinione pubblica e gli attori che vi partecipano, le tecniche di ricerca usate per rilevarla.
C'è un unico modello professionale di giornalismo o se ne possono individuare diversi a seconda dei vari contesti politici? Un'indagine comparativa tra le democrazie liberali dell'Europa occidentale e del Nordamerica, sulle interrelazioni tra sistemi politici e sistemi di comunicazione e sulle loro conseguenze per la vita democratica.
Questo volume cerca di studiare le possibilità di interscambio tra media e formazione, sostenendo la tesi di un'educazione ai media intesa come nuova sfida di quell'educazione liberale che dovrebbe accomunare tutti i soggetti in crescita.
Questo libro si rivolge a chi si avvicina al giornalismo on air per la prima volta e agli addetti ai lavori desiderosi di approfondire la propria capacità di utilizzare al meglio i tempi e il parlato di una rubrica giornalistica. Il testo offre consigli teorici e pratici sull'intera attività della redazione radiofonica e fornisce informazioni tecniche sul lavoro quotidiano del cronista, del redattore e del conduttore. Come raccogliere le notizie e quale linguaggio usare nel presentarle "a strati", come costruire e condurre interviste, come strutturato un notiziario e come sfruttare al meglio lo studio e il palinsesto radiofonico per la diretta di news e rubriche giornalistiche.