La tensione tra fede nell'incarnazione e svalutazione del corpo rispetto all'anima attraversa l'intera storia del cristianesimo. Ai giorni nostri la questione assume però nuove valenze: la pelle nuda di corpi eroticamente stilizzati è pressoché onnipresente. La presente raccolta di saggi cerca di riflettere da una prospettiva risolutamente teologica su questi sviluppi culturali. Con contributi di Regina Ammicht Quinn, Theresia Heimerl, Stefanie Knauss, Ulrike Kostka, Stefan Orth, Magnus Striet e Saskia Wendel.
Il volume è il frutto della Giornata di studio, svoltasi nel gennaio 2011 presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale. La domanda "Che cos'è il corpo?" interroga da sempre la riflessione cristiana, perché, come affermava Michel de Certeau: "L'interrogativo tormenta il discorso mistico. Ciò che il discorso tratta è infatti la questione del corpo". La domanda, ricondotta alla sua essenza è la seguente: qual è il ruolo del corpo nella ricerca di Dio? Ad essa alcuni autori hanno risposto che il corpo è ciò che deve essere guidato, corretto, disciplinato, per essere reso capace dell'avventura con Dio. Altri, invece, hanno percepito il corpo come una realtà che deve essere dimenticata, perduta, abbandonata se si vuole accedere all'incontro con Dio. In realtà, da sempre il cristianesimo ha visto nel corpo una realtà buona, uscita dalle mani del creatore, e crede che la salvezza riguarda l'uomo nella sua globalità di anima e corpo. Gli interventi raccolti nel volume si propongono di condurre un'indagine sull'uomo concreto e sulla qualità spirituale della sua esperienza, al fine di ritrovare la capacità relazionale, iscritta nel corpo stesso
Nel linguaggio odierno e nell'attuale dibattito culturale e politico il tema della "laicità" è contraddistinto da un elevato tasso di indeterminatezza: si parla di laicità negativa, di laicità neutrale, di laicità positiva, di "sana" laicità... D'altro canto, anche la nozione di "democrazia" sembra conoscere una profonda crisi identitaria: costituisce un valore ultimo oppure un valore strumentale? È autoreferenziale oppure suppone un quadro di principi e valori che la precedono? Questi problemi, accentuati dalle pressanti istanze di pluralismo e dall'incalzante emergenza democratica, rimandano a questioni che hanno una grande importanza politica e culturale, ma anche una forte rilevanza teologica e religiosa: il rapporto tra Stato e Chiesa, tra politica e fede, tra libertà civile e libertà religiosa... L'ATI, avendo coscienza che la "questione" della laicità "mette in questione" la teologia stessa, fedele allo spirito del Vaticano II e in particolare alla Gaudium et spes e alla Dignitatis humanae, con il presente volume vuole offrire un proprio apporto alla riflessione in atto. In chiave interdisciplinare, vengono offerti autorevoli contributi di storici (M. Guasco e D. Menozzi), sociologi (J. Baubérot e L. Diotallevi), filosofi (F. Conigliaro) e teologi (E. Genre, S. Dianich, P. Coda e C. Torcivia)
Sedotto dal pensiero del filosofo tedesco von Hildebrande e dalla sua fenomenologia realista, l'autore "interroga" il filosofo per approfondire il concetto di vizio capitale nella morale teologica cristiana. L'autore vuole promuovere l'intraprendere di un cammino morale autentico per ogni persona che si libera dal suo orgoglio e da ogni cecità interiore di fronte allo splendore del valore. Da questo riflessione prende forma quel cammino che ogni persona dovrebbe percorrere per arrivare al bene.
L'autore in questo scritto enuclea i molteplici motivi per cui l'anima è di vitale importanza per l'uomo. Essa è la totalità essenziale del suo conoscere; è la consapevolezza e la convergenza finalizzata di ogni proprietà antropologica. L'anima è il vedere nel buio del nulla. L'anima è realtà unitaria e sussistente; è il principio assoluto della vita che permea il soma corporeo dell'uomo e ne stabilisce funzioni e strutture. Ogni micro-funzionalità biologica e psichica è nell'immanenza un vero principio ordinante dell'anima, sin nelle sue più intime forme organizzate fisico-chimiche, con l'assoluta supremazia della logica. Mentre cervello e neuroni si sciolgono in polvere cosmica inerte nell'attimo in cui la consistenza sovrastante dell'anima scompare con le proprie mentali dinamiche e divine strutture, l'anima invece perdura.
Gli scritti proposti in questo libro hanno in comune l'interesse per la relazione dell'essere umano con Dio e la considerano sotto diversi profili: quello della sua origine, quello del suo configurarsi, quello della mèta verso cui tende. L'attenzione teologica dell'autore si dirige verso il 'cuore' dell'esperienza cristiana, che è comunione di vita con Dio, resa possibile e donata continuamente dal Padre per mezzo del Figlio nello Spirito agli uomini.
È ancora necessaria una teologia del papato dopo i due concili del Vaticano? Le provocazioni della «Ut unum sint», l'attualità ecumenica e la riflessione in ambito cattolico dimostrano il bisogno di rileggere il ministero del vescovo di Roma e confermano il contributo determinante di Tillard.
In prima edizione italiana il volume di Lonergan che tratta dell'incarnazione. Prendendo in esame le diverse tesi che hanno attraversato la storia della chiesa.
Descrizione dell'opera
La giustificazione per grazia mediante la fede è il tema simbolico del conflitto che ha separato cattolici e luterani al tempo della Riforma. Oggi è tornata a essere l'oggetto di un dialogo condotto in un clima di reciproca benevolenza ritrovata e coltivato nella speranza di una piena riconciliazione fra le Chiese. Il volume presenta il dossier di questa vicenda, che si estende su cinque secoli, e costituisce anche un contributo teologico, di teologia sistematica e di teologia ecumenica. Si tratta di uno strumento di lavoro assai documentato e insieme di un tentativo d'interpretazione, sia del passato sia della situazione attuale.
La sintesi e il bilancio offerti dall'autore - coinvolto da quattro decenni nel dialogo ecumenico - sono strettamente coerenti con la sua radice ecclesiale: un cattolico che propone il suo lavoro a cattolici e protestanti con l'intento di fornire una nuova occasione di dialogo.
Un testo rilevante per completezza e chiarezza, nonché per l'attualità che il tema assume nei rapporti tra le Chiese.
Sommario
Introduzione. I. IL CONFRONTO (1517-1580). 1. Lutero e l'articolo su cui la Chiesa si regge o cade. 2. Da Lutero a Trento: il tempo dei dibattiti e delle conferenze. La Confessione di Augsburg e il Libro di Ratisbona. 3. Il concilio di Trento: preparazione, metodo e interpretazione. 4.Il decreto della sessione VI del concilio di Trento. Commento dottrinale. II. VERSO LA RICONCILIAZIONE (1918-1999). 5. I primi dialoghi teologici sulla giustificazione. Karl Barth, Hans Urs von Balthasar, Louis Bouyer, Hans Küng e Henri Bouillard. 6. Il contributo dei dialoghi ecumenici dopo il concilio Vaticano II. 7. La dichiarazione luterano-cattolica di Augsburg (1999). 8. L'Evangelo della giustificazione oggi. Conclusione prospettica: quale sèguito per la «Dichiarazione comune»? Abbreviazioni. Indicazioni bibliografiche. Indice dei nomi citati.
Note sull'autore
BERNARD SESBOÜÉ, gesuita, è professore emerito del Centro Sèvres, la facoltà dei gesuiti di Parigi. È stato membro del Gruppo di Dombes dal 1967 al 1996, è consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. La sua ricerca teologica è dedicata soprattutto alla cristologia e all'ecumenismo, con particolare interesse alla riespressione attuale della fede e dei ministeri nella Chiesa.Ha diretto una Storia dei dogmi in 4 voll. (1994-1996), ha scritto Hors de l'Église pas de salut (2004, ed. it. 2009), Invitation à croire II (2009, ed. it. 2010).
Descrizione dell'opera
Il presupposto che accomuna i saggi raccolti nel volume è che la teologia fondamentale, per non accontentarsi di essere un vago aggiornamento dell'apologetica, deve implicare un'estetica, intesa inscindibilmente come teoria dell'arte e del sentire. Solo così la sostanza teologica della rivelazione e la forma antropologica della fede possono essere adeguatamente vagliate, alla luce del sentire umano. Affinché la promessa cristiana ci appaia degna di fede non basta considerarla ragionevole, occorre saperla 'immaginare': impegnare cioè nei suoi confronti le risorse della sensibilità e dell'immaginazione.
Sommario
Introduzione (S. Knauss - D. Zordan). I. APERTURE. Religione nel «cultural turn»: prolegomeni a un'estetica teologica per l'oggi (G. Larcher). Logiche dell'estetico: ritrattazioni teologiche (P. Sequeri). L'estetico e l'idea cristiana di Dio. Attrazioni e disaffezioni di un rapporto inquieto (M. Neri). II. SENSI. L'estetica della soggettività (A.D. Ornella). La soggettività, la persona e l'arte moderna. Riflessioni teologiche su Jacques Maritain e Charles Taylor (W. Dyrness). Il sentimento. Il teologico cristologico come verità dell'estetico alla luce della rifl essione di F. Schleiermacher e R. Otto (R. Maiolini). «Aisthesis»: i sensi e la teologia (S. Knauss). Il corpo di Dio: implicazioni estetiche della rivelazione cristiana di Dio (P. Lia). Sensi spirituali e anime di materia: del come la sapienza ci dice qualcosa di sé (S. Morra). III. SGUARDI. Immagine di culto - scrittura - corpo - arte. Riflessioni per una teoria elementare dei media nel monoteismo (E. Nordhofen). Lo spazio tra immagine e parola: il viaggio dalla «Deposizione» di Rogier van der Weyden a «Sliding Time» di Walter Verdin (D. Apostolos-Cappadona). Vedere l'invisibile, sentire il visibile. Interiorità e apprezzamento estetico in Kandinsky, riletto da Michel Henry (D. Zordan). Il mago come teologo: le 'Costellazioni' di Juan Miró (C. Pickstone). Vedere la luce: la contemplazione e le opere di James Turrell (J.L. Kosky). IV. PRATICHE. Arte, congenialità, contemplazione. Sulla possibilità di una relazione fra estetica e rivelazione a partire da Luigi Pareyson (A. De Santis). Calvino e Ricoeur. Da un'estetica del segno a un'estetica del senso (J. Cottin). Arte sacra, autonomia e servizio. Cinquant'anni dopo la «Sacrosanctum concilium» del Vaticano II (F. Boespflug). Senso teologico della liturgia e riscoperta dell'estetica rituale. Considerazioni sul Movimento liturgico del XX secolo (A. Grillo). Teo-drammatica come prassi di liberazione (R.S. Goizueta).
Note sui curatori
STEFANIE KNAUSS, dottoressa in teologia, ha studiato presso le Università di Freiburg i.Br., Manchester e Graz ed è attualmente ricercatrice presso il Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler. Si occupa soprattutto del rapporto tra teologia e cultura e della corporeità nelle religioni e nella teologia.
DAVIDE ZORDAN ha ottenuto il dottorato in teologia presso l'Institut d'Études Théologiques di Bruxelles ed è ricercatore presso il Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler. Insegna inoltre teologia fondamentale al Corso superiore di scienze religiose di Trento. I suoi studi riguardano in particolare l'estetica teologica e le dinamiche del credere nel contesto contemporaneo.
Descrizione dell'opera
«Il tema proposto da questa 61ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale, ultima della serie realizzata dal Centro Orientamento Pastorale, ha subito attirato la mia attenzione per l'attualità che la tematica scelta, «Educarsi alla corresponsabilità - I battezzati nel mondo alla prova della vita quotidiana», riveste nel quadro degli orientamenti pastorali della Chiesa italiana in questo decennio. È così che ho prontamente accolto la proposta di organizzare a Firenze, i lavori della Settimana. Si tratta di un tema certamente urgente e coinvolgente per la sua importanza e consistenza» (dalla Prefazione).
La 61ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale prosegue l'attività di ricerca già avviata dal COP e invita a riflettere sulla relazione pastorale per aiutare le comunità cristiane a elaborare esperienze e percorsi formativi.
Sommario
Prefazione (G. Betori). Studi. Promozione dei laici e pastorale del COP (G. Bonicelli). Il laicato in parrocchia. Linee di tendenza (G. Villata). Dall'analisi dei dati all'assunzione dei compiti (L. Ammannati Martini). Corresponsabili perché battezzati (G. Savagnone). Essere laici: corresponsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa (G. Campanini). Corresponsabilità nella cultura e nell'impegno educativo (P. Bignardi). Corresponsabilità laicale nella cittadinanza (G. De Palo). Corresponsabilità nella fragilità e nella vita affettiva (P.M. Blasetti). Approfondimenti. Educhiamoci alla corresponsabilità. Introduzione alla tavola rotonda (U. Ughi). La comunicazione della fede attraverso l'arte (T. Verdon). I cristiani in campo (M. Livia). La famiglia risorsa della società e della Chiesa (D. e M. Bellomaria). Postfazione (U. Ughi). Riflessioni spirituali. Corresponsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa ( S. Manetti). Prospettive pastorali. La corresponsabilità è una vocazione esigente. Lettera al laico (D. Sigalini).