
Il libro si sofferma a considerare alcune parole-chiave che esprimono in un senso più chiaro ed esplicito la realta della gioia neotestamentaria. Le parole con cui l'angelo comunica ai pastori la nascita del figlio di Dio che si è fatto uomo, che è venuto sulla terra a salvare il genere umano dal peccato, alla morte e dal potere del male sono appunto queste: "Vi annuncio una grande gioia" ((Lc 2,10). Da qui parte la convinzione che tutti i libri del nuovo testamento sono permeati da questa caratteristica cristiana. Nell'intera rivelazione neotestamentaria Gesù Cristo è il punto luminoso da cui proviene la gioia come fiducia nel progetto divino, come sicurezza di avere accesso alla salvezza che dio ha manifestato all'umanità. La persona e la missione redentrice del figlio sono segno di consolazione e di pace, di lieta serenita, pur nella consapevolezza che la via che porta alla gloria e alla felicita passa attraverso la croce.
Descrizione dell'opera
«Ridire la fede» è un dono e un compito. È il dono di un identità da condividere nella fatica quotidiana e nel testimoniare una differenza che punta alla qualità dell'esistenza, senza presunzione, né chiusure pregiudiziali. Ed è il compito che nasce dalla consapevolezza che il messaggio evangelico porta con sé una progettualità significativa, in grado di collaborare alla costruzione di una cultura nuova. Non è, forse, questa una delle caratteristiche e delle priorità della tradizione cristiana? Non appare sempre più urgente ridire la fede all'interno di un contesto culturale che esige di riscoprire il nesso tra fede e senso della vita?
Sono le domande che hanno accompagnato l avventura iniziata nei seminari propedeutici del 1999 e 2000 della Società Italiana per la Ricerca Teologica, che ha visto emergere, nello svolgersi di molteplici simposi, l importanza di un ripensamento dei contenuti della fede, espressi in modo essenziale ed esemplare nel Simbolo apostolico, scelto come cornice cognitiva dell'identità cristiana.
Il volume conclude il cammino e offre per la prima volta al pubblico italiano un antologia tematica delle molteplici riscritture del Simbolo che le comunità cristiane hanno realizzato nel corso del Novecento, quasi a ribadire il compito affascinante e inesausto di comunicare e tradurre ciò che si crede.
Sommario
Introduzione (C. Dotolo). ; Presentazione. ; 1. Ridire il simbolo della fede oggi. Il progetto della Sirt nell'ambito del progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana (V Sozzi). ; 2. Quando editoria e teologia si cercano. Il libro come luogo in cui si fa teologia (A. Filippi). ; I. Il cammino. ; 3. Il Simbolo. Una sintesi per la fede (R. Fisichella). ; 4. Il Simbolo, «confine» dell'educazione alla fede? (M. Crociata). 5. Il Simbolo e la cultura contemporanea: continuità e cesura (C. Dotolo). ; II. Le proposte. ; 6. Le ragioni di una riscrittura. Presupposti teologici, metodi, risultati (C. Militello). ; 7. Explicatio Symboli (C. Aiosa). ; 8. Apostoli e profeti per la confessio Trinitatis del popolo cristiano (C. Valenziano). ; III. Le sfide (F. Bosin e G. Montaldi). ; Introduzione. ; A. Simboli confessionali. ; B. Simboli di gruppi di comunità. ; C. Simboli individuali. ; D. Formule di confessione per il giuramento. ; ;
Note sui curatori
Fabrizio Bosin è docente di Cristologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum e socio ordinario della Società italiana per la ricerca teologica. Per EDB ha curato, con Carmelo Dotolo, Patì sotto Ponzio Pilato... (2007).
Gianluca Montaldi è socio straordinario della Società italiana per la ricerca teologica e insegna Teologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia. Ha pubblicato Meditazioni sul Simbolo apostolico (Queriniana, Brescia 2013) e ha tradotto in italiano alcune opere di Anselm Grün.
Il legame di coppia è caratterizzato da un dinamismo affettivo dal quale emerge la fedeltà coniugale come determinazione ad alimentare questa dinamica dello spirito umano. Essa eterna la gioia che ne scaturisce come perfezione della passione del dono, nella quale è adombrata la vita intima di Dio.
Babilonia, la volontà di autoesaltazione dell'uomo. L'umiliazione del sogno di sopraffazione come unica via di salvezza. Il volume costituisce uno studio esegetico di Isaia 47, con particolare attenzione alle valenze teologiche e antropologiche della caduta di Babilonia. La punizione della città donna è un monito contro ogni superbia; allo stesso tempo l'esperienza della umiliazione apre alla possibilità della salvezza.
Gli anni che precedettero l'avvio della missione pubblica non furono 'tempo perso': senza ciò che avvenne allora, non si potrebbe spiegare Gesù.
Un approccio che fonda, attraverso strumentazioni propriamente esegetiche, la complessa questione della percezione sensibile della trascendenza divina nella rivelazione biblica, cogliendone i tratti emblematici nell'Apocalisse.
Il testo costituisce uno studio sull'insegnamento cristologia di Pietro Lombardo condotto alla luce della teologia del suo contesto. In modo specifico, è analizzato il pensiero di tre importanti autori del XII secolo come: Abelardo, Ugo di San Vittore e Gilberto di Poiters, che assieme al Maestro delle Sentenze daranno l'avvio a quella rivoluzione teologica che porterà alla nascita della scolastica del XIII secolo. La ricerca, in particolare, si sofferma sulla cosiddetta dottrina del "nichilismo cristologia", un'eresia condannata da Alessandro III che ancora oggi viene troppo facilmente attribuita all'insegnamento del Maestro. Divenuto il manuale di base della teologia e commentate per quattro secoli le Sentenze di Pietro Lombardo formeranno la mens teologica dei più grandi pensatori dei secoli successivi tra cui Alberto Magno, Tommaseo, Bonaventura e tanti altri.
In questo libro l'autore cerca di decifrare i problemi e le sfide della Chiesa cattolica al suo terzo millennio di vita. L'identità del sacerdote, il senso del matrimonio, l'aborto, l'ateismo, la funzione del papato, il mondo islamico, il Concilio Vaticano II, sono alcune delle questioni prese in esame dal'autore, cristiano e filosofo. E il saggio si rivela così a metà strada fra l'apologetica moderna e la riflessione teoretica, un testo profondo nell'intenzione, anche provocatoria, di interpellare la coscienza dei cattolici presentando l'orizzonte religioso che si avvicina.
Il volume comprende due opere - La teologia mistica della Chiesa d'Oriente e La visione di Dio - che, considerate nel loro complesso, costituiscono una sintesi della teologia ortodossa fra le più illuminanti. Il primo testo, considerato un manifesto programmatico della Chiesa ortodossa nel mondo occidentale, è una esposizione sistematica della teologia come contemplazione di Dio ed espressione dell'Inesprimibile. Lontana dal minimizzare le divergenze dottrinali tra Oriente e Occidente, la penetrante analisi di Lossky mette in risalto gli elementi fondamentali delle posizioni dogmatiche più caratteristiche e le loro implicazioni nella teologia spirituale. Il secondo testo riprende e approfondisce i temi della prima opera e si sofferma sulla visione di Dio, senso e fine di tutta la vita della Chiesa. Qui la ricerca di Lossky mostra come il pensiero ortodosso abbia superato la dualità del corpo e dello spirito per giungere a una nozione esistenziale dell'incontro con il Dio vivente, con l'Inconoscibile che si fa conoscere.
Sommario
Introduzione (E. Lanne). I. La teologia mistica della Chiesa d'Oriente. 1. Introduzione. Teologia e mistica nella tradizione della Chiesa d'Oriente. 2. Le tenebre divine. 3. Dio-Trinità. 4. Le energie increate. 5. L'essere creato. 6. Immagine e somiglianza. 7. L'economia del Figlio. 8. L'economia dello Spirito Santo. 9. I due aspetti della Chiesa. 10. La via dell'unione. 11. La luce divina. 12. Conclusione: il banchetto del Regno. II. La visione di Dio. 1. La tradizione dei Padri e la scolastica. 2. La visione di Dio nel pensiero biblico e nei primi Padri. 3. Alessandria. 4. I Padri cappadoci. 5. I Siro-Palestinesi e san Cirillo d'Alessandria. 6. La visione di Dio nella letteratura ascetica. 7. San Dionigi l'Areopagita e san Massimo il Confessore. 8. San Giovanni Damasceno e la spiritualità bizantina. 9 La sintesi palmita. Indice dei passi biblici. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Vladimir Lossky (1903-1958) è stato uno dei principali testimoni dell'incontro tra Occidente e Ortodossia che il nostro secolo abbia conosciuto. Figlio del grande filosofo russo Nicolas Lossky, dopo l'espulsione dal suo Paese si trasferì nel 1924 a Parigi dove divenne discepolo di Étienne Gilson e un buon conoscitore del Medioevo occidentale e del pensiero occidentale in genere. In questo contesto nasce e si sviluppa lo studio sugli scritti di Maestro Eckhart che egli porterà avanti per tutta la vita. Fu tra i fondatori della rivista Dieu Vivant e addetto al Centre National de la Recherche Scientifique. Nel 1945 iniziò l'insegnamento di Teologia dogmatica all'Institut Saint-Denis, di cui fu decano, e poi ai corsi pastorali organizzati dall'Esarcato del Patriarcato russo in Europa occidentale.