
Oggi risulta urgente la necessità di ricordare la verità dell'Eucaristia e la sua centralità, soprattutto per riaffermare l'identità "cristica" della Chiesa. Infatti, se è vero che la "Chiesa fa l'Eucaristia", è altrettanto vero che la natura del "Corpo di Cristo" dipende strettamente dal suo intimo rapporto con il sacramento che è "fonte e culmine" di tutta la vita cristiana. Conoscere e amare il "Mistero della fede" significa conoscere più a fondo la natura misterica della Chiesa ed imparare ad amarla con più ardore e devozione. Con questo saggio l'autore offre una teologia dell'Eucaristia ricollocata all'interno dell'orizzonte cristologico. La dimensione della presenza reale (transustanziazione) e del sacrificio sono dapprima studiati dal punto di vista storico e biblico e poi approfonditi in maniera sistematica, ma sempre partendo dalla persona e dall'opera di Cristo, centro propulsivo di tutta quanta la teologia.
Lungo tutta la tradizione cristiana non è mai venuta meno quella dialettica intergenerazionale che ne ha scandito sia le spinte evolutive sia i processi involutivi. Da qui nasce l'esigenza di guardare alla teologia del futuro, facendo i conti con alcune teologhe e teologi, di diverse chiese, che della stagione profondamente connotata dal Vaticano II hanno discusso le istanze e favorito la recezione. Soprattutto dopo un periodo in cui si è cercato di offuscarne la memoria. Da sempre la vita delle chiese dipende anche dalla qualità della riflessione teologica e, soprattutto, dalla sua capacità di guardare in avanti, preparando il futuro. La morte di alcuni teologi, uomini e donne, che hanno segnato la storia del pensiero nella seconda metà del Novecento e che hanno elaborato la loro teologia intrecciandola con le aspettative del preconcilio, gli entusiasmi del concilio e le fatiche del postconcilio, non può significare l'interruzione della trasmissione che, di generazione in generazione, assicura alla chiesa la sua fedeltà al vangelo e un'apertura alle ragioni del futuro. Da qui è nato questo libro in cui un buon numero di teologi e teologhe riflette su alcuni di quei protagonisti che, scomparsi di recente, si sono mostrati capaci di pensare nel loro tempo la chiesa e il mondo di domani. Postfazione di Cristina Simonelli.
L'importanza del tema della dignità umana è evidente, soprattutto se si considera come questa categoria risulti presupposta e impiegata nei dibattiti pubblici, e prima ancora nelle solenni Dichiarazioni degli organismi internazionali, dando quasi per scontata la sua portata semantica. Il rischio dell'usura delle parole, fino alla loro insignificanza, invade anche la prerogativa della dignità con la quale si è pensata la differenza antropologica e un corrispettivo criterio fondamentale per la relazione etica tra i soggetti umani. La dignità, non da oggi, rischia l'evanescenza in un puro concetto in cui rifugiarsi quando si è in difetto di più perspicue modalità argomentative. Coltivando magari l'illusione che la semplice posizione di un argomento di dignità riesca dirimente e in grado di chiarire situazioni la cui complessità imporrebbe una più pesata consequenzialità argomentativa. Se la dignità risulta un postulato, non di meno è necessaria un'operazione di pensiero per definirne la mappa concettuale delle potenzialità e precisare come essa possa essere riconosciuta, sostenuta e difesa nei differenti ambiti in cui prende forma l'attività e l'interazione dei soggetti umani. Questo volume, oltre che approcciare un nodo fondamentale dell'antropologia e della morale, raccoglie i contributi del progetto sulla "dignità umana" che ha impegnato il gruppo di ricerca in etica sociale "In dialogo".
Nella storia di Gesù abbiamo un Dio a portata di mano, che si fa uomo, proprio come noi, frammento, fatto di carne, completamente, quasi a dire che "Cristo è la ferita di Dio nel mondo". Gesù, nella sua esistenza concreta, storica, ha vissuto due orientamenti: verso il Padre, radicato nell'amore divino dal quale proveniva; verso di noi, a favore degli uomini e delle donne del suo tempo, predicando il perdono di Dio e la buona novella del Regno, e vivendo in pienezza la sua stessa umanità. Gesù, nella sua concretezza umana, è una persona dialogica, completamente rivolta verso di noi e pienamente in relazione con il Padre, origine della vita e fonte dell'amore. Si parla di un "certo Gesù" nella letteratura, nell'arte, nella musica, nel cinema, rilevando la bellezza della sua umanità e la capacità di compatire, ma poco s'afferma del suo essere Signore e Figlio di Dio. In Gesù, il Crocifisso-Risorto, si manifesta un "mondo altro" (più umano e amabile) e una partecipazione piena al mistero di Dio che è un mistero di Vita e di Amore, di Comunione inclusiva e di fedeltà (di Dio alle sue promesse) che crea futuro e apre il cuore alla speranza, al sogno di un'umanità rinnovata nella compassione e nel perdono, nella solidarietà e nella giustizia. Il presente saggio pone, essenzialmente, la questione del metodo dialogico e s'avvale, a mo' di completezza, di due indagini poste in appendice, rispettivamente, suIl dialogo interreligioso come segno dei tempie su Il Gesù della storia e il Cristo della fede.
I nodi centrali dell'attuale dibattito ecumenico
Il confronto tra protestantesimo e cattolicesimo romano
Il confronto tra le diverse denominazioni protestanti
Ferrario ripercorre i principali nodi del dibattito ecumenico concentrandosi sul confronto tra protestantesimo e cattolicesimo romano da un lato e tra le diverse espressioni del mondo evangelico dall'altro.
Ne emerge un movimento ecumenico che, pur costretto a lasciarsi alle spalle gli entusiasmi iniziali, non rinuncia a sperare.
Dalla quarta di copertina
In questo volume, Fulvio Ferrario ripercorre alcuni nodi chiave dell'attuale dibattito ecumenico concentrando l'attenzione intorno a due punti focali: il confronto tra protestantesimo e cattolicesimo romano da un lato, e quello tra le diverse espressioni del mondo evangelico dall'altro.
Oltre ai tradizionali temi di discussione (la visione della chiesa, dei sacramenti, della salvezza), Ferrario affronta il dibattito tra fede e ragione, la recente politica ecumenica del Vaticano, il rapporto tra le chiese e la crisi del processo di unificazione europea.
Ne emerge l'immagine di un movimento ecumenico che ha dovuto lasciarsi alle spalle, spesso non senza dolore, gli entusiasmi giovanili, ma che, a dispetto di ogni difficoltà, non vuole rinunciare a sperare.
Quali sono gli elementi fondamentali dell'economia? Si puo parlare di morale economica? Il libro risponde a una serie di domande fondandosi sul pensiero del Premio Nobel per l'economia, l'indiano Amartya Kuman Sen. Questo libro del Domenicano P. Marco Tommaso Reali cerca di rispondere ad alcune domande su uno dei problemi piu assillanti dell'uomo di oggi: il rapporto tra lo sviluppo economico dell'attuale societa e i diritti della persona. E lo fa prendendo come guida uno dei massimi economisti contemporanei, l'indiano Amartya Kuman Sen, Premio Nobel per l'economia (1998). Sulla base del pensiero di Sen vengono date pertinenti risposte a domande di grandissimo interesse: Quali sono gli elementi dell'attuale economia?"; "Si puo parlare di morale economica? E che spazio occupano nell'economia la persona e la liberta?"; "L'economia e veramente al servizio della persona?". "
Il presente saggio è frutto della ricerca dottorale dell'A. Il tema indagato è quello della spiritualità laicale. La ricerca si muove quindi a partire dalla questione della spiritualità, ritenuta fondamentale per favorire nei laici una piena consapevolezza della propria vocazione e per formare ultimamente laici non solo generosamente impegnati, ma anche cristianamente maturi. A fronte delle numerose, e a volte contrastanti, pubblicazioni al riguardo si è ritenuto opportuno affrontare le domande di fondo: "cos'è spiritualità?"; "quale spiritualità riguarda i fedeli laici?". L'indagine si svolge interpellando il Vaticano II, il concilio che per primo ha dedicato attenzione alla figura laicale, che di essa si è interessato soprattutto per stimolare una maggior vita spirituale, che ha costituito contemporaneamente una sintesi della teologia precedente e suggerito sviluppi nuovi per la riflessione successiva.
Nono titolo della collana "Forum ATI", a cura dell'Associazione Teologica Italiana, per chiunque voglia interrogarsi sul rilievo e sulla posizione da accordare al testo biblico nella pratica della teologia. A distanza di cinquant'anni dal Concilio Vaticano II la coscienza del credente è chiamata a un esame di coscienza: quali la consistenza e l'efficacia dei percorsi di conoscenza, di autocoscienza e di autoconfigurazione della vita alla luce del testo biblico?