
Conoscere Gesù, uomo della prossimità, implica affrontare la questione del corpo e del toccare come ci viene presentata nei racconti evangelici. Gesù ha guarito, incontrato gli altri toccando il loro corpo; le folle, e le donne in particolare, a loro volta hanno osato toccare Gesù: gesti tutti che rivelano l'estrema libertà di chi tocca e si lascia toccare. Con un'attenzione particolare al testo originale dei vangeli, il volume offre uno studio inedito sul gesto del toccare, presentato attraverso diversi approcci, narrativo, semantico e linguistico. L'incontro con un Gesù incarnato pone ciascuno di noi di fronte alla scelta di vivere la nostra umanità facendo cadere ogni confine grazie al tocco di una mano tesa.
In quest'opera i due autori - un cristiano e una musulmana - si avventurano in un fecondo esercizio che essi chiamano "teologie in dialogo": ciascuno secondo la propria tradizione, ma in maniera congiunta, pensa teologicamente la differenza di fede a partire dall'esperienza dell'incontro spirituale con un altro che crede, ma diversamente, nel Dio unico. Essi scrutano nella propria tradizione ciò che le permette di "leggere" l'altro nel disegno di Dio, con fedeltà alla propria fede e apertura alla religione dell'altro. Il libro offre risposte a domande oggi ineludibili: cosa dicono il Corano e la teologia musulmana dei cristiani e degli altri? Come vede il cristiano, in base alla sua fede in Gesù Cristo, i musulmani e tutti i non cristiani? Cosa significa la fratellanza umana, nella sua dimensione interreligiosa e universale, dal punto di vista della fede, e quali sono le sue conseguenze spirituali, etiche e pratiche?
Un itinerario affascinante verso l'interiorità e la visione di Dio, sotto la guida di un antico monaco: infatti, il tesoro nascosto della conoscenza divina è sepolto nel campo dell'interiorità, a cui si accede dalla via dello stupore, della meraviglia e dello sgomento. I destinatari diretti delle Lettere di Giovanni erano dei monaci, tuttavia chiunque è assetato di Infinito trova coinvolgente la lettura di questi testi, che cantano con una lirica appassionante l'esperienza d'incontro con Dio. L'esperienza di Giovanni, seppur vissuto in tempi e latitudini così distanti, risulta ancora molto significativa e capace di coinvolgere e suscitare desideri di ricerca.
Parole come ''inferno'', ''dannazione eterna'', sono ormai quasi scomparse dal vocabolario teologico. Dio, la fede, l'eternita', diventano sempre piu' affari privati dell'uomo. L'uomo si orienta da se' nelle sue scelte e Dio molto spesso viene ''piegato'' ai suoi interessi, ai suoi desideri di perdono a buon prezzo. Si fa leva sovente sulla misericordia di Dio: un Dio buono non potrebbe condannare nessuno all'inferno. Per molti oggi l'inferno e' ''vuoto''. La parola di Gesu' - confermata dal Magistero della Chiesa - invece, chiaramente insegna la verita' dell'eterna perdizione per chi muore nel peccato che provoca la morte, per chi rifiuta Dio.
Il volume raccoglie e presenta un colloquio a più voci sul tema dell'agire, intrinseco alla riflessione morale. I grandi temi che riguardano l'agire: l'azione che rivela la persona, la persona che si compie nell'azione e la novità di Dio nell'azione umana - suddividono la prima parte del libro, che offre al lettore un pregevole panorama degli studi dei relatori invitati, che hanno costituito la base su cui si è sviluppato il confronto. Chiude ed arricchisce il volume una seconda parte, in cui è riportata una serie di contributi, suggeriti e suscitati dal tema del colloquio, che si aggiungono alle riflessioni precedentemente proposte sul mistero dell'agire.
Questo libro affronta il problema della Trinità con singolare profondità e con una peculiare attenzione per l'orizzonte metafisico. In questo libro sono raccolti alcuni articoli così come furono pubblicati tra il 1974 e il 1995, che affrontano il problema della Trinità. Gli insegnamenti di Josemaria Escriva hanno costituito una fonte primaria di ispirazione degli argomenti principali. Per quanto riguarda l'orizzonte metafisico, le nozioni fondamentali sono quelle del pensiero di Tommaso d'Aquino.
"Siamo di fronte alla sfida di dispiegare oggi la potenzialità di senso della parola «Dio» e di declinare in forme pubblicamente accessibili quella tradizione in cui tale parola trova il suo significato. Ma quale spazio trova Dio nell'agorà pubblica? La domanda non è scontata se si pensa come nel passato la parola ecclesiale è stata proposta in forme integriste e irrispettose delle posizioni altrui. Di qui la necessità di una teologia che si connoti essenzialmente come ecumenica capace di dialogo con una pluralità religiosa diffusa e pervasiva, e di conseguenza capace anche di articolarsi di fronte al pensiero laico. Riflettere su una teologia dal carattere pubblico vuol dire, dunque, interrogarsi su come essa possa prendere la parola in ambienti altri in maniera significativa, non arrogante, incisiva, ma nello stesso tempo all'altezza della complessità inedita della società post-secolare."
Immerso nel vivace dibattito contemporaneo sul significato e l'importanza della tradizione, questo volume si distingue per offrire una riflessione profonda su un tema spesso trascurato. Attraverso il resoconto del seminario tenuto a Friburgo dall'Istituto di Teologia ecumenico-patristica «San Nicola» di Bari nel settembre 2022, docenti e studenti esplorano le intricate sfaccettature della tradizione, sia da un punto di vista antropologico che teologico. Dopo quattordici incontri preparatori dedicati a esaminare la tradizione in tutte le sue sfumature, il seminario si è focalizzato sul confronto tra le diverse confessioni cristiane, cattolici, protestanti e ortodossi, con l'obiettivo di individuare le divergenze e le convergenze su questo tema cruciale. Il risultato è una preziosa raccolta di nove contributi, tre per ogni tradizione teologica, che si confrontano con domande fondamentali: cosa rappresenta realmente la tradizione? In che modo influisce sulla teologia e sui suoi contenuti? E, infine, come si articola il rapporto tra la tradizione e le varie tradizioni, e quali sono i criteri per comprendere la loro diversità?