
Il dono di una “miscellanea di studi” in onore di un Collega, giunto al prestigioso traguardo dell’ottantesimo genetliaco, è anzitutto un riconoscimento allo studioso e insieme l’occasione per ripercorrerne il profilo e l’esperienza di vita.
Per me è un privilegio presentare questa raccolta di contributi promossa dalla Pontificia Università Salesiana per il Card. Angelo Amato, avendo condiviso con lui fin dalla giovinezza gli anni degli studi, della specializzazione e dell’insegnamento nella sede romana del “Salesianum”, e successivamente la prima proiezione al servizio della Santa Sede come Consultore di importanti dicasteri della Curia Romana, fino a diventare Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede e infine Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Vedendolo da vicino, ho ammirato in Don Angelo la curiosità per la qualità e per la varietà, la passione per la scuola e per la didattica, con una tendenza innata e sempre più consolidata alla perfezione negli scritti e nella predicazione, ciò che suscitò per lui una universale stima. (…) Siamo davanti a un intellettuale che, innestato sulla tradizione dei Padri, ha sviscerato le ricchezze della Cristologia e della Mariologia, comunicandone la bellezza e lo splendore a schiere di discepoli.
Accompagnando poi il delicato e fondamentale lavoro della Congregazione per la Dottrina della Fede (2002-2008), come esperto “cooperatore della verità” ha contribuito a cesellare importanti documenti per guidare il popolo di Dio nella pluralità della ricerca teologica, con una rispettosa attenzione al dialogo ecumenico e interreligioso. Negli ultimi anni (2008-2018), la vita del Card. Amato è stata scandita dalle beatificazioni e dalle canonizzazioni che hanno comprovato pubblicamente la santità della Chiesa pellegrina nel tempo.
Auspico vivamente che il Card. Amato continui ad accompagnarci con la luce dei suoi scritti e con il gusto del vero e del bello riflesso anche nella produzione iconografica a cui si dedica con sorprendente ispirazione. “Ad Multos annos”!
(dalla Prefazione di S. Em. il Card. Tarcisio Bertone)
«La formazione è opera di amore. Il modello, il contenuto e il valore di riferimento è sempre Cristo, che non solo ha annunciato, ma in se stesso ha vissuto la radicalità della vita nuova del Regno.
L’appropriazione della sua persona, l’assimilazione, tramite un processo continuo e graduale di interiorizzazione, restano in ogni caso la via maestra del contenuto formativo».
L'autore
Vito del Prete, sacerdote, fa parte del PIME. Laureato in filosofia e in teologia, nel 1975 è partito per la missione in Bangladesh. Dopo lo studio della lingua inglese e bengalese, ha insegnato filosofia e teologia all’Istituto Teologico di Dacca. È Coordinatore del Progetto dell’Università statale della Cambogia e docente agli Istituti di Scienze Superiori di Nola, di Napoli e di Aversa. Attualmente è Segretario Nazionale della Pontificia Unione Missionaria, docente di Storia delle Religioni e di escatologia all’Istituto Scienze Religiose della diocesi di Aversa, e di Storia delle Religioni all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà di Napoli. Collabora con diverse riviste, tra le quali «Mondo e Missione», «Popoli e Missioni» e «Orientamenti Pastorali».
Il volume elegge come campo d’indagine l’epistemologia teologica di Edward Schillebeeckx, seguendone il progressivo assestarsi ermeneutico-critico e studiandone il maturo esercizio in campo cristologico. L’approccio al metodo del teologo domenicano non si ferma al rilevo critico dei punti di forza e dei lati più problematici dello stesso (trattati nella 1a parte), ma si sviluppa (nella 2a parte) in un intreccio, all’interno del quale Luigi Pareyson e Paul Ricoeur sono convocati e coinvolti per tentare di dar seguito ai “sentieri interrotti” di Schillebeeckx.
Destinatari
Studenti di teologia e filosofia.
Autore
VALENTINO SARTORI è un presbitero della diocesi di Verona. Ha studiato a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la licenza in Teologia fondamentale e difeso la tesi di dottorato in Teologia. Attualmente insegna Antropologia teologica presso lo Studio teologico San Zeno, introduzione alla Teologia fondamentale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Verona. È coinvolto nella formazione dei catechisti.
Contenuto
Si stanno moltiplicando le ricerche su etica sessuale e coniugale che intendono arricchire gli ambiti di approfondimento su questa delicata materia. Questa quarta edizione, rivista e aggiornata, si ripropone comunque come opera utile soprattutto per la globalità dell’impostazione, pur nella essenzialità e completezza della trattazione della materia e la ricchezza dei riferimenti bibliografici per l’approfondimento delle singole tematiche. La preoccupazione dell’Autore è stata quella di trattare la materia tenendo conto delle difficoltà sempre crescenti, oggi, in ordine al vissuto concreto, in una società molto segnata dal relativismo. Importante, quindi, partire da quanto viene evidenziato dalle scienze umane e dall’esperienza di vita per proporre motivazioni e orientamenti antropologici e biblico-teologici con impostazione e linguaggio che rendano trasmissibili concetti spesso non recepiti perché astratti.
Destinatari
Per studenti di teologia morale in Istituti di Scienze Religiose, Scuole di Teologia per laici, e pure Scuole di Teologia dei Seminari.
Autore
LUCIANO PADOVESE, è docente di teologia morale presso l’Istituto Teologico di Pordenone affiliato alla Facoltà Teologica del Triveneto e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Portogruaro. È giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto e dirige il Centro Culturale Casa A.Zanussi e il mensile di cultura «Il Momento». Da molti anni partecipa, con relazioni e interventi, specie su tematiche di carattere culturale e teologico-morale, a convegni e dibattiti in diverse città italiane. E’ autore di molti studi e varie opere a carattere manualistico.
Il libro presenta i risultati di un lavoro biennale di ricerca dedicato al confronto tra psicologia e teologia o spiritualità. Si cerca di spostare il dibattito dal piano teorico a quello pratico, chiamando in causa la tradizione spirituale.
978882631772 Il volume è stato pensato come uno strumento utile ai fini della comprensione del Pentateuco e dei Libri Storici della Bibbia ebraica. Esso nasce dall'insegnamento e mira a facilitare l'approfondimento dei testi e delle problematiche che si affrontano nei percorsi di formazione degli Istituti Superiori di Scienze Religiose e delle Facoltà Teologiche, non mancano studi seri e approfonditi su questi argomenti; più raro è, invece, disporre di un manuale che tratti in maniera accessibile e, allo stesso tempo, scientifica le principali questioni in rapporto alla ricerca sul Pentateuco e sui Libri Storici, e che comprenda al suo interno anche alcuni saggi di esegesi. L'intento del manuale è quello di porre ordine nell'ampio e intricato quadro degli studi biblici sulla Tôrâ e sui libri della tradizione storica, esponendo sia le principali acquisizioni e le questioni sulle quali è ancora aperto il dibattito, sia due «focalizzazioni» attorno ai temi della terra e della Legge, temi ritenuti fondamentali per una sintesi teologica dei testi. Due sezioni compongono il volume, nella prima si affrontano le questioni fondamentali quali: i problemi letterari e la paternità mosaica del Pentateuco con la storia relativa agli studi sulla sua formazione e compilazione. Anche in rapporto alle tradizioni del Deuteronomista e del Cronista si presenta lo status quaestionis e le attuali convinzioni degli autori. Nella seconda parte del manuale si collocano sette brani di esegesi. Infine, quattro excursus raggruppati nell'appendice (sulla storicità degli avvenimenti dell'esodo, sul genere letterario, sulle quattro fonti e sul metodo storico-critico) racchiudono argomenti importanti sui quali spesso, nella didattica, è stato necessario indugiare ai fini di una migliore comprensione delle questioni.
Sebastiano Pinto, è nato a San Vito dei Normanni (BR) ed è presbitero della diocesi di Brindisi-Ostuni. Ha conseguito la Licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, il Dottorato in Teologia con Specializzazione Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana e la Laurea in Sociologia presso l'Università degli Studi di Lecce. È docente di esegesi dell'Antico Testamento nella Facoltà Teologica Pugliese presso l'Istituto Teologico Pugliese (Molfetta) e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Brindisi.
È impossibile, in senso stretto, comprendere la Parola espressa dalla Bibbia se non se ne è compreso l’equivalente oggi nelle nostre vite. […] La fede non è la chiamata a fare o dire le stesse cose di chi ci ha preceduto, ma a riconoscere in essi ciò che ci spinge, dall’intimo, a esprimerci in modo nuovo, a partire dalla nostra cultura.
Ecco un saggio affascinante per l’intenzione che lo anima di comprendere la risurrezione al cuore di un’epoca segnata dalla cultura scientifica, dall’individualismo e dalle preoccupazioni per l’ambiente. L’autore inizia col tracciare un ritratto della nascita del concetto di risurrezione, e dunque di un certo tipo di rapporto con l’aldilà, per giungere, al termine del suo itinerario, a riformulare la nozione di tale concetto e le sue relative implicazioni etiche per i cristiani di oggi. André Myre propone un’opera coraggiosa e libera, in cui fa appello contemporaneamente alle proprie competenze professionali e alla propria esperienza umana.
Costellata di espressioni evocative e di esempi tratti dalla vita quotidiana, quest’opera esigente e impegnata non potrà non scuotere le certezze dei lettori, provocando una riflessione sulla risurrezione cristiana.
ANDRÉ MYRE, biblista, ha insegnato esegesi alla facoltà di teologia dell’Università di Montréal per più di trent’anni. Ha partecipato alla Nouvelle traduction de la Bible edita nel 2001.
Il volume raccoglie le riflessioni sull'escatologia cristiana a partire dal pensiero di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI, figura che da sempre esercita una grande attrazione. Il tema, come sottolinea padre Federico Lombardi nella Prefazione «è stato trattato con grande ampiezza e varietà di prospettive bibliche, cristologiche, ecclesiologiche e con la partecipazione di rappresentanti dell'ebraismo». Sono presenti i contributi di tutti i Cardinali membri del Comitato Scientifico della Fondazione stessa: le loro Eminenze Angelo Amato, Kurt Koch, Gianfranco Ravasi.
Uno studio storico-teologico sul sacramento della Confermazione che approfondisce la celebrazione nel suo complesso individuando nel contesto celebrativo gli elementi necessari ad una piena comprensione. Il punto di partenza è la storia della Parola di Dio in relazione al sacramento della Confermazione partendo dal Lezionario dell'Ordo confirmationis. Successivamente l'autore approfondisce le modalità con cui la Chiesa ha fatto propria la Parola di Dio e l'abbia rielaborata dando vita ai testi eucologici soffermandosi sui testi dei formulari della Messa In conferenda confirmatione. Il cuore del volume è rappresentato dall'esame del rito della Confermazione attraverso i testi eucologici proposti dall'Ordo per l'amministrazione del sacramento e dei gesti e gli elementi tipici che vengono utilizzati per significare il dono dello Spirito Santo. Lo studio è concluso dalle considerazioni dottrinali emerse lungo le diverse fasi del lavoro.
Il volume presenta uno studio sulla regalità di Maria Regina nel pensiero di Emanuele di Gesù Maria. L'Autore colloca l'opera di Emanuele di Gesù Maria nel suo ambiente storico - la Napoli del '600 - e nella tradizione ecclesiale, specificatamente carmelitana, circa il mistero della regalità della Vergine. Prima di prendere in esame il Mariale di Emanuele e successivamente, altre opere che riflettono le idee in ecco contenute, mi è sembrato opportuno riprendere la tradizione della Chiesa circa questo mistero di Maria di Nazareth per comprendere quanto era stato espresso fino a'600 e come la tradizione carmelitana leggesse questa condizione della Madre di Gesù.
Il testo esamina il significato e la portata obbligatoria dei precetti generali della Chiesa e il loro valore pastorale. I sei capitoli sono dedicati alla valenza giuridica complessiva dei precetti, alla partecipazione eucaristica festiva, al riposo festivo, al precetto pasquale, alla santificazione del tempo penitenziale e alla sovvenzione alle necessità della Chiesa. Ogni contributo parte da una contestualizzazione e problematizzazione delle questioni legate al precetto; esamina l'origine e lo sviluppo storico del relativo ordine ecclesiale, analizza la genesi, l'ermeneutica e la sistematica della normativa vigente (cann. 1246-1248, 989, 920, 1249-1253 e 222 CIC); cerca di sviscerare l'impostazione del debito, il contenuto delle spettanze e i relativi compiti (anche istituzionali) e discende quindi agli spunti di carattere propositivo (in genere formativo-pastorale). L'interesse principale dell'analisi è legato alla dimensione di giustizia iscritta nella realtà ecclesiale e recepita nella determinazione e fissazione ecclesiastica. Una certa attenzione è prestata pure al contesto pastorale attuale e all'incremento e alla sollecitazione della pratica dei praecepta Ecclesiae.