
Nell'imminenza del terzo centenario dell'istituzione della Pontificia Accademia Teologica (1718-2018), la ricerca di L.M. De Palma costituisce uno strumento prezioso per la ricostruzione delle complesse vicende che hanno condotto alla fondazione e allo sviluppo di un organismo voluto dalla Santa Sede come centro di formazione, di studio e di ricerca teologica. L'opera di De Palma si distingue per l'attenzione rivolta non solo alle molteplici finalità e alle varie configurazioni organizzative che l'Accademia ha assunto nel corso dei secoli, ma anche ai diversi contesti culturali e alle numerose istituzioni universitarie ed ecclesiastiche romane con cui l'Accademia di Teologia si è di volta in volta relazionata in rapporti di fecondo scambio e reciproco arricchimento. Il tutto è trattato con grande chiarezza espositiva ed è corredato da un abbondante apparato di note esplicative e di rimandi alle fonti; infine, sono da segnalare le numerose appendici, che costituiscono una preziosa raccolta di documenti, lettere ed elenchi di soci. Un'opera di sicuro interesse per tutti coloro che sono appassionati alla storia della cultura e della formazione teologica dal Settecento ad oggi.
Partendo dalle fonti della letteratura teologico-spirituale, l’autore articola e giustifica i fondamenti epistemologici di un progetto di teologia spirituale che trova nell’esperienza vissuta il terreno di incontro con le altre discipline teologiche e il punto focale della propria specializzazione. La fede infatti si esprime attraverso l’esperienza vissuta ed è chiamata a svilupparsi in essa. L’esperienza, da parte sua, è frutto della fede, passa attraverso la fede e in essa si evolve.
Questo volume ha carattere didattico e introduttivo. È frutto di anni di insegnamento e condivisione con studenti e colleghi. Accenna appena a questioni ancora discusse nell’ambito dell’epistemologia della teologia spirituale, ma si preoccupa di offrire al lettore una articolazione logica e coerente circa l’intero impianto della disciplina, basandosi sulle convergenze ormai acquisite dai cultori della teologia spirituale. Il lettore è aiutato ad approfondire le singole questioni riguardanti la natura, il metodo, le fonti e il carattere intra e interdisciplinare della teologia spirituale. A questo sono mirati gli abbondanti suggerimenti bibliografici, l’indicazione degli obiettivi all’inizio di ciascun capitolo e la proposta di lettura ragionata di alcuni testi fondamentali.
Nell’elaborazione di questo studio, l’autore, – seguendo l’esempio di Giovanni della Croce, nel suo invito all’anima a salire il monte della perfezione –, vuole assomigliare al viaggiatore che si reca in terre nuove, lasciandosi guidare certamente dalle proprie conoscenze, sia pure avvolto nell’incertezza, ma anche dalle informazioni degli altri, nel tentativo di superare conoscenze precedenti (cf. 2N 16,8).
Jesús Manuel García è docente di teologia spirituale e direttore dell‘Istituto di Teologia spirituale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Nato a Moral de Hornuez (Segovia - Spagna), ha iniziato gli studi nel «Centro de Estudios Superiores» di Madrid e ha continuato l’iter formativo nell’Università Pontificia Salesiana di Roma. È Consultore della Congregazione dei Santi e membro del Comitato di direzione della rivista «Mysterion». L’ultima pubblicazione presso la nostra editrice è un’opera in collaborazione: Teologia e spiritualità oggi. Un approccio intradisciplinare, Roma, LAS, 2012.
Il Forum nazionale dei docenti di teologia spirituale compie in questo 2016 il quinto anniversario di celebrazioni ininterrotte, concluse con un raduno programmato presso l'Istituto di Teologia della Vita Consacrata, al Claretianum. Iniziate nel 2012 con l'incontro presso l'Università della Santa Croce, si sono dimostrate un efficace e fraterno appuntamento per condividere la fatica del lavoro universitario, ma soprattutto per scambiare punti di vista e contenuti attinenti alla disciplina e per favorire la mutua conoscenza.
Le Lettere circolari ai Salesiani di don Filippo Rinaldi (1856-1931), Rettor Maggiore dal 1922 al 1931 e III successore di don Bosco, sono raccolte in quest’opera unica, per cogliere la paternità del beato e l’originalità dell’attualizzazione del sistema preventivo, connessa tradizionalmente allo spirito salesiano di don Bosco, ma anche flessibile alle nuove sfidanti esigenze della modernità. Don Rinaldi viene eletto alla guida della Congregazione al seguito di don Albera dopo aver praticato il servizio di Prefetto generale per più di vent’anni.
Queste lettere sono «un monumento di saggezza e di ascetica salesiana; riscossero approvazioni ed elogi nel mondo dei confratelli, e suscitarono tensioni spirituali ed apostoliche, e risoluzioni di santità. Lo stile è piano e discorsivo, come quello di Don Bosco; la forma, semplice e senza orpelli di ingombrante cultura; la dottrina chiara e sicura. Il Rettor Maggiore fornisce notizie di famiglia, commemora e commenta avvenimenti e ricorrenze, e soprattutto anima e sprona alla pietà e alla perfezione» (Castano).
Marco Bay SDB, attualmente collabora con la Segreteria generale presso la Sede Centrale e ha pubblicato altre opere compilative per la editrice LAS con riferimento a don P. Chávez Villanueva, don J.E. Vecchi e don R. Ziggiotti.
Lo sviluppo teologico e il rinnovamento della teologia morale degli ultimi vent’anni, insieme al vasto consenso editoriale, hanno convalidato l’impianto logico e metodologico che questo volume – pubblicato per la prima volta nel 1991 – ha dato alla trattazione delle virtù teologali; al loro nesso con l’ontologia teologale; all’interazione con la dogmatica, la spiritualità e la sacramentaria cui, in modo proprio a ciascuna, la triade teologale inerisce; la loro comprensione in un quadro personalistico della morale e il loro apporto a una fondazione ed elaborazione personalistica della teologia morale. La nuova edizione, frutto di oltre due anni di lavoro, è stata centrata su: semplificazione del linguaggio; miglioramento della forma; integrazione dei contributi della teologia, del magistero e delle scienze nella stagione a cavallo dei due millenni; riattualizzazione nel vissuto della Chiesa e della società, con le sue sfide e le sue attese; aggiornamento bibliografico.
Destinatari
Seminaristi, studenti di scuole teologiche.
L’autore
Mauro Cozzoli è professore di Teologia Morale: Ordinario nella Pontificia Università Lateranense, Invitato nell’Accademia Alfonsiana e nella Facoltà Teologica Pugliese. Svolge molteplici lezioni e conferenze in Italia e all’estero. Collabora a varie riviste, tra cui Lateranum, Studia Moralia, Rivista di Teologia Morale, Rivista di Scienze Religiose. Autore di numerosi studi, saggi e articoli di Teologia Morale apparsi in libri e riviste, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato:ChiesaVangelo e Società. Natura e metodo della dottrina sociale della Chiesa (1996), Etica teologica della libertà (2004). È coautore di diverse opere in collaborazione e dizionari, con contributi in particolare a: Dizionario di Pastorale Vocazionale (2002), Nuovo Dizionario di Bioetica (2004), Dizionario di Bioetica e Sessuologia (2004), Dizionario critico di Teologia (2005).
Il presente volume raccoglie gli interventi ufficiali tenuti da Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario militare in Italia, negli ultimi tre anni.
Alcuni testi sono interventi che intrecciano pagine dolorose della vita della nazione; altri sono la testimonianza del lavoro di formazione e catechesi che egli ha proposto ai sacerdoti e a quanti, diversamente impegnati in questa pastorale, accompagnano la vita quotidiana di una comunità cristiana nel succedersi dei tempi liturgici e delle feste. Queste pagine sono un valido aiuto per quanti desiderano vivere con intensità e in comunione con tutta la Chiesa la grazia dell’Anno della fede
ed essere confermati nell’impegno di testimonianza. Una via per affrontare con audacia l’entusiasmante sfida della nuova evangelizzazione.
L'autore
Vincenzo Pelvi è stato Vicario generale e Vescovo ausiliare dal 1999 al 2006. Giornalista e direttore del settimanale diocesano, ha insegnato per oltre vent’anni Teologia dei sacramenti, Teologia liturgica e Antropologia teologica presso la Facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Ha pubblicato testi di dogmatica e di spiritualità, scrive per «L’Osservatore Romano» e l’«Avvenire» e collabora con varie riviste. Segretario generale del XXX Sinodo, dal 1981 al 2006 è stato Consulente dell’USMI diocesana. Delegato per l’Ordo virginum della Diocesi di Napoli dal 1998 al 2006, ha approfondito il carisma della verginità consacrata e ha tenuto relazioni a diversi incontri nazionali. Dal 14 ottobre 2006 è Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Alle vergini consacrate (2009) e Nella verità la pace (2010).
Antonio Possevino, gesuita, fu protagonista della Controriforma in tutta Europa. Un suo carattere particolare è l'interesse quasi maniacale per i libri, da lui donati, suggeriti, elencati, censurati, arsi sul rogo. L'autore ne fornisce dunque un ritratto 'bibliografico', oltre che umano, alla luce dei suoi capolavori (Bibliotheca selecta e Apparatus sacer). Si aggiunge un innovativo census delle edizioni posseviniane nelle biblioteche britanniche. Informazione e persuasione divengono gli strumenti di una drammatica "guerra dei libri".
Oggi gli antropologi, consapevoli che il processo di inculturazione esistente in Africa nel nostro continente non è ancora iniziato, si mettono umilmente in ascolto del significato delle altre culture, per dare avvio a una maggiore capacità di ascolto di esse sul piano della fede in modo tale che fede e cultura si possano legare insieme, senza lacerazioni e senza sovrapposizioni artificiali dell’una sull’altra. A questa istanza fondamentale il presente libro risponde con chiarezza metodologica attraverso un filtro non fatto di opposizioni e di differenze, ma di possibili integrazioni e assunzioni. È un libro che, pur trattando con competenza di stregoneria, magia e altro, aiuta a capire profondamente una cultura diversa.
Destinatari
Studiosi di scienze antropologiche e sociali.
Autore
J. NDHUM, sacerdote della diocesi di Douala in Camerun. Ha studiato teologia al seminario di Douala e ha conseguito i titoli in licenza e dottorato in Teologia liturgica-pastorale presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di "Santa Giustina" a Padova. E' docente di liturgia presso il seminario di Douala.
Un volume composto da numerosi studi multidisciplinari, che omaggia l'impegno del prof. Giorgio Giordani nella predicazione della parola di Dio e la sua capacità educativa nel suscitare l'impegno profetico.
Cos'è la fede? Qual è il suo oggetto formale? La conoscenza della verità prima può avvenire in modo naturale o dev'essere soprannaturale? C'è stato un tempo in cui la teologia, per rispondere a queste domande e argomentare sempre nuovi quesiti in grado di assecondare la vis theoretica della razionalità filosofica, seppe approntare un apposito trattato denominato de analysi fidei. Era il XVI secolo: albeggiava il sole barocco e infuriava la controversia apologetica nell'Europa lacerata dalla Riforma protestante, raggi e risvolti confessionali fecondarono la struttura del Tractatus che si accingeva a instradare la riflessione teologica secondo un metodo e una scansione tematica ben definiti. Ma, a oggi, cosa resta di questa mirabile architettura concettuale? Quale metabletica ha conosciuto l'analysis fidei nei secoli successivi? E' stato accertato un esito proficuo della metamorfosi che ha investito la teologia della fede? "Quanti arriveranno alla fine saranno ripagati non solo per aver appreso delle tesi, bensì per aver respirato lo spirito di un’epoca, che ha ancora tanto da dire alla nostra" (dalla Prefazione di Giuseppe Lorizio).
La comunicazione della fede rappresenta da sempre il nodo centrale dell'azione pastorale della comunità cristiana. Fin dalle origini essa ha trovato il suo fulcro in una dinamica: il racconto di un'esperienza. Oggi la sfida che si intravede, anche alla luce del Cammino Sinodale della Chiesa italiana, è quella di fare della narrazione della fede non solo una tecnica, ma un vero e proprio stile, personale e comunitario. È ciò che questo studio vorrebbe mettere a tema.