
Oggi più che mai è indispensabile orientare al Bene i sensi e la sensibilità che sono le vie che abbiamo a disposizione per percepire la realtà che ci circonda: dal suo aspetto più semplice fino a giungere a Dio. Eppure è straordinaria la superficialità e disattenzione con cui gestiamo risorse così preziose, al punto da non accorgerci che le stiamo perdendo: i nostri sensi sono come oscurati e smorti, e noi sempre più insensibili, indifferenti, tristemente realisti e sbadatamente sedotti dal nulla. In questo volume Cencini ci spiega come sia possibile il recupero pieno dei doni-possibilità che il Creatore ha fatto all'uomo sul piano fisico, morale, religioso-spirituale, affinché l'uomo sia veramente uomo.
Questo libro è dedicato a I Fratelli della Sacra Famiglia, congregazione fondata circa duecento anni fa da fr. Gabriele Taborin e diffusa in vari continenti. Il volume sottolinea in modo particolare la loro attività missionaria in Africa, soprattutto in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del mondo, dove ha operato lo straordinario fr. Silvestro Pia, piemontese, capace di piantare e far produrre uva anche nel deserto del Sahel! Questa attività missionaria si è riverberata anche in Italia, dando vita a un movimento missionario laicale che ha coinvolto migliaia di giovani.
Il primo volume di una nuova collana nata per raccontare la ricchezza dei carismi presentata attraverso i fondatori, le vicende storiche, le missioni delle congregazioni e delle diverse realtà che compongono il ricco mosaico della vita consacrata.
Destinatari
Religiosi, semplici credenti.
Autore
Domenico Agasso jr, nato nel 1979 a Carmagnola (TO), laureato in Scienze politiche, giornalista e scrittore. Scrive sul quotidiano La Stampa, e ha collaborato con Il Sole 24 Ore e Il nostro tempo (su cui ha tenuto le rubriche «Il vostro santo» e «Parole di vita»). Ha curato per il settimanale Famiglia Cristiana l’opera editoriale in tredici volumi «I Santi nella Storia», ed è autore di vari libri, tra i quali Un profeta dell’Africa. Daniele Comboni con una riflessione del card. Carlo Maria Martini (con Domenico Agasso sr, San Paolo); Il piombo e il silenzio. Le vittime del terrorismo in Italia (1967-2003) (con Renzo Agasso, San Paolo); Dentro la storia. Carlo Tancredi testimone di speranza (San Paolo); Il Risorgimento della carità. Vita e opere di uomini e donne di fede (con Domenico sr e Renzo Agasso, Effatà Editrice); Fratel Luigi Bordino (Effatà Editrice). twitter@agasso_domenico
Attingendo al ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi di Benedetto XVI, questo libro ripercorre i contenuti fondamentali della fede cristiana. Nella prospettiva dell'Anno della fede, il Papa guida a ravvivare e ad approfondire le verità cristiane, offrendo un'occasione propizia per iniziare quel cammino di conoscenza, conversione e preghiera al quale la Chiesa chiama i fedeli in questo anno di grazia. Un libro dedicato a tutti i cristiani, scritto in un linguaggio chiaro e diretto e pensato per aiutarli a vivere al meglio la fede.
Questa Piccola introduzione alla vita cristiana vorrebbe invitare, in forma semplice e breve, all’esperienza della “vita nuova” del discepolo che ha creduto all’amore del Dio di Gesù Cristo e ha acconsentito ad abbandonare a lui e al suo Spirito il proprio cuore, per vivere nell’umile sequela del profeta di Nazaret. Le brevi meditazioni intendono solo evocare qualcosa della bellezza e della responsabilità della vita cristiana, per suscitarne la sete di saperne di più e, soprattutto, di farne profonda esperienza. Il cristiano, infatti, è chiamato ad essere fedele al mondo presente e al mondo che verrà. Il “già” della salvezza lo impegna a costruire oggi, con i doni di Dio, il domani, organizzando la speranza nei giorni degli uomini; la promessa del “non ancora” lo stimola a non assolutizzare alcuna grandezza di questo mondo, a esercitare sempre la riserva critica della speranza più grande.
Come un fratello anziano, che dopo aver a lungo camminato guardando ai maestri che lo precedevano, si volge a quanti vengono dopo di lui per offrire loro la sua esperienza, così Enzo Bianchi ci insegna l’arte dimenticata della lotta spirituale, della scelta e della resistenza alla tentazione. Il relativismo etico e la cultura imperante, fanno sognare uno stile di vita esente dal rischio e della fatica e sembrano rendere fuori luogo e fuori tempo la riflessione sul- la necessità della lotta interiore. Eppure senza di essa, senza un esercizio di discernimento tra il bene e il male, non è possibile edificare una personalità umana e spirituale robusta. Per ogni credente la lotta spirituale è più che mai essenziale per pervenire a una vita piena e compiuta, per fare della propria vita un capolavoro.
Due domande fondamentali percorrono tutta la Bibbia: «Chi è il Signore, come e dove lo incontro?» e «Chi è l’uomo?». L’esperienza spirituale biblica tocca contemporaneamente Dio e l’uomo. È teologica e antropologica insieme. In queste pagine l’autore si preoccupa di descrivere, in primo luogo, l’esperienza spirituale dell’Antico Testamento, così come si è configurata nelle diverse tradizioni storiche, profetiche e sapienziali, mostrando l’incidenza degli eventi vissuti dal popolo sulla spiritualità biblica. Segue la riflessione sul Nuovo Testamento, dove viene illustrato il percorso che dalla rivelazione di Gesù conduce alle diverse comunità cristiane. In un contesto variegato (giudaico, giudaico-pagano o ellenico, di persecuzione o di emarginazione) la ricchezza della Parola emerge con tutta la sua capacità di interpellare l’uomo nel suo “qui” e “ora”.
Destinatari
• Credenti e non credenti interessati al confronto con la fede cristiana.
L'autore
Bruno Maggioni, sacerdote della diocesi di Como, è docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso la FacoltàTeologica dell’Italia settentrionale, e di Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Autore di numerose pubblicazioni, tra i suoi libri ricordiamo: Un Dio fedele alla storia. L’esperienza spirituale nella Bibbia (Edizioni San Paolo, 2009), Pregare in Spirito e verità. La preghiera secondo la Bibbia (Edizioni San Paolo, 2009, con Raniero Cantalamessa), inoltre insieme a Mons. Gianfranco Ravasi ha curato la Bibbia Via Verità e Vita (San Paolo).
Agli antipodi di un cristianesimo triste e repressivo, Cencini conduce il lettore alla riscoperta dell’autentica dimensione della gioia, vero sale della vita del credente.
Cencini, approfondendo alla luce della parola di Dio e sotto l’aspetto psicologico il tema della gioia, afferma che essa "non la si può collocare tra gli optional della vita e della testimonianza credente, o ritenerla dote di natura o questione di carattere, e nemmeno semplice accessorio estetico che facilita l’approccio e rende simpatico l’annunciatore". La gioia è questione di contenuto, di maturità e solidità interiore, di esperienza e sapienza di vita, per cui i cristiani, uomini della gioia, del sorriso e del buon umore, devono diventare apostoli di un nuovo apostolato umanistico, quello dell’ottimismo cristiano, che nasce dalla speranza certa.
L'Autore
Amedeo Cencini, sacerdote, è docente dei corsi di “Formazione permanente” e di “Problematiche psicologiche della vita sacerdotale e religiosa” all’Università Salesiana e di “Accompagnamento personale: aspetti teorici e pratici” al corso dei Formatori Vocazionali; presso la stessa università insegna “Libertà e maturità affettiva nel celibato consacrato” alla Scuola di teologia e diritto, organizzata dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la trilogia sul celibato sacerdotale e religioso (Per amore, Con amore, Nell’amore, Dehoniane, 1994-1996- 2001) e la trilogia sulla vita comune (Com’è bello stare insieme, Come rugiada dell’Ermon, Come olio profumato, Paoline Editoriale Libri, 1996- 1999). Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Vita consacrata. Itinerario formativo lungo la via di Emmaus (1994, 2003); Come fuoco che divampa. Il consacrato aperto al dono dello Spirito (1998); Il respiro della vita. La grazia della formazione permanente (2002, 2003).
Alla base di questo libro vi è la consapevolezza che la rivelazione è un momento determinante del cammino che l’uomo compie per incontrare Dio. Per sostenere ciò Giuseppe Mazzillo ricorre a categorie di forte respiro biblico e antropologico.
L’intervento di Dio nella storia è un tutt’uno con la sua venuta in mezzo agli uomini questo perché il Dio della rivelazione cristiana è un Dio che si ama e si comunica come amore; la sua comunicazione è portatrice di vita, il suo dono è un progetto di pace che rischiara il nostro cammino.
Destinatari
Studenti di teologia e credenti in cerca di approfondimento.
Autore
Giovanni Mazzillo, nato nel 1948, ha studiato a Catanzaro, Napoli (Posillipo) e Würzburg. Ha conseguito il Dottorato presso Elmar Klinger, con una dissertazione dal titolo Subjekt-Sein der Armen in der Kirche alsVolk Gottes (Essere soggetto dei poveri nella Chiesa come popolo di Dio). Insegna Teologia fondamentale, Ecclesiologia e Scienza delle religioni presso l’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro. Collabora con la Pax Christi Italia e da alcuni anni è amministratore parrocchiale in Tortora (CS). Autore de La teologia come prassi di pace e Gesù e la sua prassi di pace, è impegnato nella pubblicazione di una Sistematica prevista in 5 volumi, dei quali il presente segue L’uomo sulle tracce di Dio (ESI,2004). Le altre sue pubblicazioni e i suoi interventi in campo teologico sono tutti reperibili nel sito internet da lui stesso curato: http://www.puntopace.net
L’ira è un “pensiero malvagio”, una suggestione del male che si insinua nella mente e nel cuore e ci porta a una vita più triste e difficile. E’ un sentimento oggi molto diffuso, che possiamo conoscere meglio e superare grazie all’esperienza dei grandi monaci.
Dell’Ira un grande autore monastico come Evagrio Pontico scriveva: «rapina della prudenza, distruzione di una condizione, confusione della natura, un modo di fare da selvaggi, una fornace del cuore, una fiamma che erutta fuori, una legge della irascibilità, collera per le offese, madre di belve, un conflitto silenzioso, impedimento alla preghiera».
In questo libro, che fa parte di una serie dedicata agli otto pensieri malvagi, Adalberto Piovano ci insegna non solo a vincerla, ma a trarne occasione per imitare Colui che si è proclamato «mite e umile di cuore».
Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali (Teologia dogmatico-patristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa trecento voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium (Città Nuova). Con le Edizioni San Paolo sono in corso di pubblicazione i volumi della serie “Pensieri malvagi”.
Ghislain Lafont, monaco benedettino francese, cominciò negli anni del Concilio a studiare la Chiesa per capire a che punto si trovava e che cosa stava nascendo di nuovo. Decenni di studi e insegnamento lo portarono alla pubblicazione di Immaginare la Chiesa. Linee e approfondimenti per un nuovo “dire” e un nuovo “fare” della comunità cristiana (1995; ed. it. 1998), di cui questo libro può essere considerato la continuazione. Qui l’autore, con precise analisi storiche, spiega com’era la Chiesa prima del Concilio, le prospettive che si sono aperte, i progressi raggiunti e lo stallo in cui ci si trova attualmente. Un libro appassionato e documentato, di un grande conoscitore del Concilio Vaticano II.
L'AUTORE Ghislain lafont, nato a Parigi nel 1928, è monaco benedettino dell’abbazia di La Pierre-qui-vire. Ha cominciato a insegnare nel 1954, tenendo corsi in Francia e a Roma (Pontificia Università Gregoriana,Ateneo Sant’Anselmo); vanta numerose pubblicazioni tradotte in diverse lingue e l’affetto di una generazione di studenti che ha goduto della sua caratura intellettuale e della sua capacità di coniugare immagini e idee, spiritualità e astrazione, fedeltà alla tradizione e spirito di scoperta. Uno dei suoi temi dominanti è quello della Chiesa nella modernità. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo: Storia teologica della Chiesa. Itinerario e forme della teologia (San Paolo, 1996); Immaginare la Chiesa cattolica [vol. I]. Linee e approfondimenti per un nuovo“diree un nuovo“farenella comunità cristiana (San Paolo, 1998); La teologia tra rivelazione e storia. Introduzione alla teologia sistematica, con R. Fisichella e G. Pozzo (EDB, 1999); Eucaristia. Il pasto e la parola (Elledici, 2002); Che cosa possiamo sperare? (EDB, 2011).
Il Direttorio spirituale (Praxis cultus interni) fu scritto a Milano nel 1590 e destinato all’uso pratico dei formatori e di coloro che si applicano al cammino di perfezione. Ma è uno strumento utile anche per chi si trova nella necessità di riprendere vigore spirituale, particolarmente per coloro che percorrono la “via purgativa”. La fonte della dottrina esposta nell’opera è costituita in primo luogo, naturalmente, dagli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola.
Achille Gagliardi (1538 o 1539 1608), gesuita della seconda generazione, teologo, predicatore e soprattutto direttore spirituale, fu autore di una ponderosa produzione ancora in gran parte inedita. Con il Breve compendio di perfezione cristiana ebbe un influsso decisivo sul cardinale Pierre de Bérulle; attraverso di lui, la sua dottrina ebbe un peso determinante sulla spiritualità francese e non solo. Fu riscoperto nel sec. XIX ad opera di Jan Philip Roothaan, preposito generale fra il 1829 e il 1853, che dispose la pubblicazione di alcuni suoi scritti sulla dottrina spirituale della Compagnia di Gesù.
La misericordia non è un optional per il cristiano, è invece una virtù da coltivare sempre. L’umanità non conosce destini paralleli; siamo inestricabilmente legati gli uni agli altri. La misericordia è la presa d’atto di questa originaria comunione, cementata – dal punto di vista della nostra fede – dallo stesso Spirito di Dio. I nodi problematici della vita: mangiare, bere, vestire, ricevere, visitare, insegnare, ammonire, consolare, perdonare, pazientare vengono scandagliati con attenzione, in un saggio dalla lettura agevole.
Cettina Militello ha conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Palermo e la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ricopre vari ruoli d’insegnamento in Sicilia e a Roma. È direttrice presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum della Cattedra “Donna e Cristianesimo” e, dal 1983, dell’Istituto Costanza Scelfo per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa. Già presidente della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT), è membro del direttivo della Pontificia Accademia Mariologica Internazionale (PAMI). Ha all’attivo un cospicuo numero di pubblicazioni.