
In questo libro si presenta il ricco e denso pensiero di Guardini sulla Chiesa, usando come chiave di lettura lo stesso metodo a lui caro, cioè quello dell'opposizione polare (Gegensatz). Metodo che consiste nell'identificazione dell'unità degli opposti. Se l'essenza della Chiesa è senza dubbio da trovare nel Signore, la Chiesa è una realtà divino-umana perché continua l'incarnazione di Cristo nella Chiesa attraverso gli uomini. Così la realtà umana che sussiste nella Chiesa non è da disprezzare, ma anzi da apprezzare; è in essa che "si incarna continuamente" il Signore per la Redenzione del mondo.
Giovanni Paolo I è passato alla storia come il "Papa del sorriso". Assieme al suo sorriso spontaneo, non studiato né di circostanza, egli manifestava anche un'altra dote preziosa: la semplicità. Come emerge dalle tante testimonianze di quanti lo hanno conosciuto, riportate in questo volume, Albino Luciani aveva fatto della semplicità evangelica un programma di vita sin dai tempi del Seminario, a cui non aveva rinunciato né da vescovo di Vittorio Veneto né da patriarca di Venezia, pur essendo un uomo di grande cultura e un fine teologo. Ma è soprattutto nei suoi 33 giorni di pontificato che il mondo intero ha avuto modo di apprezzare la semplicità di questo Papa, in modo particolare durante le catechesi del mercoledì, dove egli si rivolgeva ai fedeli con un linguaggio semplice e fuori dai rigidi schemi protocollari. L'allora cardinale di Milano, Giovanni Colombo, di lui ebbe a dire: «Il nuovo Papa è un uomo colto assai più di quanto lascia scorgere. Il suo magazzino è incomparabilmente più fornito della sua vetrina». Questo libro, grazie anche ai ricordi personali dell'autore, Ponente della causa di beatificazione di Albino Luciani, ci fa toccare con mano la santità umile e semplice di questo Papa che, nonostante la brevità del pontificato, ha scritto una pagina importante nella storia della Chiesa.
Il volume, che raccoglie 48 lezioni sulla Cristianità occidentale, dalla predicazione apostolica al pontificato di Papa Francesco, è il frutto di un corso on line in tempi di pandemia. I relatori, cultori dei vari periodi storici, hanno poi dato forma scritta ai loro interventi, con l'intento, tuttavia, di mantenere, per quanto possibile, la freschezza del "parlato" e il tono spesso colloquiale; contributi, quindi, scevri degli appesantimenti dell'apparato scientifico, seppure mai semplicistici, ridotti all'essenziale, con puntuali indicazioni bibliografiche per l'approfondimento dei temi svolti. Gli studi trattano anche argomenti di carattere culturale e politico. La Cristianità occidentale, infatti, non è stata solo il frutto evidente dell'opera di evangelizzazione svolta dalla Chiesa, ma altresì il risultato culturale e giuridico che ha caratterizzato una società di battezzati, dove la fede ha dato vita, appunto, a una cultura che ha informato ogni aspetto dell'esistenza, cioè le relazioni tra le persone, il loro rapporto con il creato, con la Chiesa, con Dio. Un'opera collettanea, curata da Marco Invernizzi, Paolo Martinucci e Michele Brambilla, i cui personali saggi sono pure presenti, nella quale si potranno trovare i segni di una corretta teologia della storia, sorretta dalla verità storica, senza trionfalismi, senza negare gli errori e il male commessi anche da coloro che si professavano "fratelli nella fede", ma anche senza quei complessi d'inferiorità che il pensiero unico dominante vorrebbe fare penetrare nel cuore dei cristiani. Il libro è introdotto da una pregevole Premessa dello storico Alberto Torresani.
L’istituto del “papa emerito” – giuridicamente – non esiste e, da nove anni, Benedetto XVI ripete: «Il papa è uno solo»… ma non spiega mai quale sia dei due. Nella Declaratio con cui si “dimise” nel febbraio 2013, autorevoli latinisti individuarono subito errori e imperfezioni di sintassi, ma papa Ratzinger ha affermato, tre anni dopo: «Ho scritto la Declaratio in latino per non commettere errori». Possibile che tutte queste stranezze provengano da un teologo coltissimo e adamantino, nonché raffinato latinista? E se davvero papa Benedetto avesse voluto abdicare, perché continuare a vivere in Vaticano, vestendo la talare bianca, conservando il nome pontificale e altre prerogative da pontefice regnante? Dopo due anni di inchiesta, pazientemente svolta dall’autore attraverso più di 200 articoli sulle testate Libero, Byoblu, RomaIT, questo gigantesco mosaico è stato lentamente ricomposto, tessera per tessera. Lo scenario che si configura è scioccante, di importanza millenaria, e non è stato smentito da nessuno, nemmeno dal Santo Padre Benedetto XVI in persona.
Attraverso la sua sottile forma di comunicazione logica, il “Codice Ratzinger”, il papa ci riconcilia con il Logos, la ragione che svela la verità, e fa comprenderla sua situazione canonica che avrà effetti dirompenti. Un libro-inchiesta destinato a laici e credenti, a tutti coloro che sono innamorati della verità.
Il divenire storico è di solito esaminato a partire dalla scansione degli eventi dirompenti, epocali, scelti fra le guerre, le invasioni, gli sviluppi economici e scientifici. Eppure la storia possiede anche una trama diversa, costruita sulle principali virtù: la carità, la solidarietà, la misericordia. Le ferite sociali, le miserie di ogni tipo, le emarginazioni diffuse, sono state spesso risolte dall'iniziativa motivata e razionale di persone e comunità che hanno profuso la loro vita per gli scopi più alti del bene comune e della dignità di ogni individuo. Il volume ripercorre, attraverso una pregevole sintesi, il progressivo articolarsi della storia della carità nel mondo occidentale.
Il volume ripercorre la nascita di quell'Europa cristiana composta da una pluralità di popoli. L'idea di Impero cristiano d'Occidente si ripresenta sotto Carlo Magno nell'800 e in seguito con gli Ottoni intorno all'Anno Mille. Ma la vera unità dell'Europa è forse frutto più dei grandi movimenti monastici che non di una effettiva realizzazione imperiale. La riforma di Gregorio VII unificherà la Chiesa, la liturgia e l'arte, ma l'Europa si stava già preparando alla divisione tra gli Stati nazionali. Il volume arriva alle soglie della Scolastica, vale a dire del maggior sforzo operato nello studio e nell'insegnamento della teologia, dopo le scuole dei monasteri e delle cattedrali.
Queste pagine - scrive Chiara Montini, che ha distillato la scelta delle lettere di Giovanni Battista Montini dal Carteggio completo - «raccolgono una selezione di pensieri, riflessioni personali, spunti che si amplificano quasi in preghiere ed invocazioni, sollecitazioni a seguire un determinato cammino, analisi di comportamenti, illuminazioni chiarificatrici del carattere, introspezioni, considerazioni lucide su eventi del tempo, dichiarazioni di affetti e di legami d'amicizia». Una sintesi, intima e affettuosa, che è anche un invito alla conoscenza di questa figura straordinaria e, attraverso essa, stimolo alla spiritualità e alla devozione.
In soli 33 giorni di pontificato ha conquistato il cuore della gente per la dolcezza del suo tratto e per la trasparenza della sua fede cristallina e comunicativa. Di lui ha scritto il grande Jean Guitton: «Passare come un fiore dei campi, lasciandosi dietro il profumo del sorriso, significa compiere una grande opera in questo momento di angoscia per l'universo». La "grande opera" della vita e del pontificato di Giovanni Paolo I troveranno una solenne conferma da parte della Chiesa il prossimo 4 settembre, quando sarà proclamato beato da Papa Francesco. È l'occasione per riscoprire la figura di questo grande Papa, la sua intelligenza, la sua bontà e il suo sorriso.
I malumori e le resistenze dei gruppi che non hanno mai accolto il Concilio Vaticano II, sedati apparentemente sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sono riesplosi con un'intensità nuova alimentata dal vento manicheo e apocalittico che spira in Occidente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001. Nel nuovo millennio occidentalisti e sovranisti, neoconservatori e tradizionalisti, hanno fatto del Papa il capro espiatorio, il responsabile della crisi del cattolicesimo odierno, il relativista buonista dal cuore tenero che, in tempi di guerra, antepone la Misericordia alla Verità. Il volume, con la sua raccolta di scritti, articoli interviste dal 2013 in avanti, accompagna il lettore tra cronaca e storia. Consente di entrare nel vivo di una dialettica giocata senza esclusione di colpi.
Alla morte di Pio XII, nel 1958, tutti i documenti del pontificato furono rinchiusi negli archivi vaticani: impedendone la consultazione agli studiosi si sono così la - sciati a lungo senza risposta interrogativi che nel tempo non hanno potuto che infittirsi, facendo di Eugenio Pacelli uno dei papi più controversi della storia. Nel 2020, dopo decenni di pressioni, quegli archivi sono stati finalmente aperti e il vincitore del Premio Pulitzer David Kertzer è stato tra i primi storici a potervi accedere. Il risultato è sorprendente. Con il supporto di migliaia di documenti inediti, Un papa in guerra rivela l'esistenza di negoziati segreti tra Hitler e Pio XII già a poche settimane dalla fine del conclave; racconta in che modo Mussolini abbia fatto affidamento sul clero italiano e sulle istituzioni religiose per ottenere l'appoggio popolare all'entrata in guerra; dimostra come tanto il Duce quanto il Führer siano riusciti a manipolare a proprio vantaggio il pontefice; e spiega perché, pur avendo prove inconfutabili dello sterminio in corso degli ebrei, Pio XII non abbia mai denunciato le atrocità naziste. David Kertzer getta nuova luce sul periodo più cupo della nostra storia e disegna il drammatico ritratto di un papa pronto a dismettere i panni di guida morale pur di preservare il millenario potere della Chiesa.
Negli ultimi decenni gli abusi sessuali del clero sono stati occasione di scandalo in quasi tutti i paesi cattolici, che hanno avviato inchieste indipendenti per misurare l'ampiezza del problema. Solo in Italia e in Spagna le conferenze episcopali si rifiutano di collaborare, all'interno di una Chiesa in cui l'abuso è tuttora considerato una trasgressione del sesto comandamento senza tuttavia che il diritto canonico ne consideri l'effetto e le conseguenze per le vittime. Le autrici di questo libro, redattrici o collaboratrici di "Donne Chiesa Mondo", mensile dell'Osservatore Romano, per la prima volta cercano di capire la situazione italiana, confrontandola anche con quella degli altri paesi, a partire dall'unico archivio sugli abusi disponibile in Italia, quello della "Rete L'Abuso", fondata e diretta da una vittima. Ne emerge un quadro molto preoccupante, di fronte al quale la Chiesa sembra non muoversi. Quali sono state le posizioni dei papi degli ultimi anni, Benedetto XVI e Francesco? E da dove possiamo ripartire? Occorre anzitutto l'esplicita condanna degli abusi e un ripensamento della sessualità, cui segua una riconciliazione con le vittime che passi anche da indennizzi economici per aiutare le persone a ricostruire la propria integrità. Solo così la Chiesa potrà riacquistare credibilità di fronte ai fedeli.
Parigi, febbraio 1253: alcuni fatti di cronaca nera danno la stura a una feroce polemica a proposito della presenza degli Ordini mendicanti nel corpo insegnante dell'Università di Parigi e nelle attività pastorali ordinarie delle diocesi. La disputa, senza esclusione di colpi, che riguardo anche aspetti biecamente materiali e durerà fino al 1257, coinvolgerà addirittura Luigi IX, il re santo, e i pontefici del tempo. In effetti, essa costituisce un inevitabile momento di svolta nella concezione della Chiesa, sull'onda lunga della riforma gregoriana. I tre testi principali che ne costituirono la base non sono mai stati avvicinati fra loro in un unico volume. E' quanto ci si propone di fare in questo libro, dotando le traduzioni (due delle quali appaiono per la prima volta in italiano) di un articolato apparato di rimandi, consapevoli che le riflessioni sulla povertà di cui questi scritti sono costellati hanno ripreso vigorosa attualità.
CARLO DEZZUTO, sacerdote della diocesi di Biella, laureato in Fisica.
dottore in Diritto canonico e licenziato in Teologia con una tesi sui Prologhi latini del XII secolo ai Commentari al Cantico dei Cantici, ha tra l'altro insegnato Storia della Spiritualità Medievale al Centro di Studi di Spiritualità della Facoltà Teologica
dell'Italia Settentrionale di Milano.