
È ancora tempo di monaci?
Sì, è ancora tempo per offrire
alle donne e agli uomini di oggi
piste preziose per la ricerca di senso.
“Monaco è colui che si ritiene uno con tutti, abituato com’è a vedere se stesso in ognuno” (Evagrio). L’uomo contemporaneo vede indebolite le proprie capacità di divenire se stesso in una libertà autentica e di accogliere l'altro in una comunione sincera: un monachesimo cristiano cosciente della forza della Parola e della sapienza secolare della propria tradizione può aiutare gli uomini e le donne in mezzo ai quali vive a percorrere vie di senso e di dialogo. La lunga esperienza del monachesimo ha elaborato una vera e propria “arte della comunione”: vivere insieme come fratelli o sorelle che non si sono scelti per affinità elettive, ma che imparano ad amarsi come Cristo li ama, è annuncio dell’evangelo tra i più eloquenti.
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi, priore di Bose)
Michel Van Parys, per trent’anni abate del monastero di Chevetogne in Belgio e profondo conoscitore del monachesimo sia d’oriente sia d’occidente, è dotato di un grande discernimento nel leggere la presenza del monachesimo nella chiesa e nella storia e possiede un’esperienza della vita monastica tra le più ricche ed esemplari. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Incontrare il fratello.
In verità, non so in quali termini parlare specificamente della carità, poiché so che tutti i comandamenti del Signore germogliano da essa. Se molti, infatti, sono i rami delle opere buone, una sola è la radice della carità,
nel cui calore i malvagi non possono perseverare a lungo.
Giovanni Gualberto, già monaco nel monastero di San Miniato a Firenze, non è mosso dal desiderio di una nuova forma di vita monastica quando dà inizio alla piccola comunità nei pressi di Vallombrosa, ma si sottrae al governo dell’abate simoniaco per vivere una vita più autenticamente cristiana, con una grande fedeltà alla tradizione monastica, nella forma cenobitica, secondo la Regola di Benedetto. La volontà dei suoi discepoli di raccoglierne l’eredità spirituale nelle diverse fondazioni che erano nel frattempo sorte e l’avvio della prassi del capitolo generale portarono alla configurazione della congregazione vallombrosana tra la fine dell’xi e l’inizio del xii secolo. Il presente lavoro raccoglie testimonianze sull’esperienza personale di Giovanni e sui momenti fondamentali dello sviluppo della congregazione. Carità, obbedienza e distacco dal mondo appaiono l’eredità lasciata da Giovanni e raccolta dai suoi discepoli, che hanno fatto proprie le preoccupazioni che più lo avevano animato nella vita: l’amore fraterno, la comunione e la concordia nella comunità.
Alessandro Maggiolini è uno dei pochi vescovi italiani che ha dato un sostanziale contributo alla stesura del Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo volume è uno scavo profondo nei misteri della fede, che forma e rinnova l'esistenza umana...
Una ricca meditazione sui messaggi spirituali che si colgono nell'immensita' del deserto, quando lo si sa ascoltare. Hai bisogno per te o per i tuoi amici di riflessioni sull'essenzialità, la spiritualità, l'osare partire lasciando tutto, la povertà, la strada, l'hike, il camminare, il deserto, la bellezza, il silenzio, la preghiera, la meditazione, il servizio, l'attenzione all'altro, la fede vissuta, la comunità, la testimonianza, la responsabilità, la libertà e tanti altri temi..., allora questo libro è per te! E' esattamente quello che ti serve. Cosa cerchi? Te stesso? Allora l'avventura dei Raid Goum dovrebbe interessarti!
Questo libretto e' il frutto di numerosi incontri condivisi con tantissimi giovani in ricerca di fede, di luce, di un senso per andare avanti! La fede...ecco l'enigma! Quante volte ci ritroviamo con tanti dubbi davanti alle provocazioni della fede! Non si sa da dove cominciare e per dove passare per cogliere una risposta che possa dare luce e gioia. Lo scoraggiamento rischia di avere l'ultima parola. Alla fine, ci si arrende, tristi! Questo libretto è il frutto di numerosi incontri condivisi con tantissi giovani in ricerca di fede, di luce, di un senso per andare avanti!
Scritto ''sulla propria pelle'' dall'autrice, e' questo un libro d'immancabile presa e dal forte impatto emotivo. Un'edificante testimonianza, dove la vittoria sulla sofferenza e sul male diviene quasi urlata, per rammentarci che oltre il lutto del Venerdi' Santo, ci attende l'alba radiosa della Resurrezione, della Pasqua.Corredano il testo i contributi sul tema delle piu' autorevoli voci.
Questo libro non vuole solo portare un soffio di speranza alla vita consacrata femminile. Vuole fornire gli strumenti perchè ogni consacrata, ogni Congregazione o Istituto religioso possa analizzare le cause della propria stanchezza o sonno spirituale.
Con la libertà, la chiarezza e l'ironia che lo contraddistingue, Biffi fa piazza pulita di tutti i luoghi comuni, le inesattezze, le mediocrità che oggi vanno per la maggiore sulla Chiesa, sui sacerdoti e sul ruolo dei laici.
In questo saggio dedicato all'vento decisivo da cui ha origine il Cristianesimo si ritrova il nucleo fondante dell'annucnio cristiano. Un agile volume sulla Resurrezione che rende accessibile a tutti il risultato di un difficile lavoro di esegesi.
Visto che oggi ci affanniamo tanto nel programmare continuamente iniziative su iniziative nei minimi dettagli, perché non impegnarci altrettanto nel 'management' del patrimonio interiore?Questa e altre domande si pone l'autore, quasi sentinella del mattino, nelle pagine di un libro che intende scuotere gli animi contrapponendo a una sempre più invadente logica aziendale un'alternativa gestione spirituale, come via autentica verso la felicità e la pienezza della vita. In un incalzare di domande e di risposte con un ideale interlocutore si delinea una spiritualità alla portata di tutti. Una spiritualità 'sotto il cielo' che non vuole insegnarci a diventare angeli, ma semplicemente e totalmente creature umane, in un fiducioso e sereno abbandono nelle mani di Dio Padre che, come artista fantasioso, dirige la sinfonia della danza del creato sulle note sempre imprevedibili del suo Spirito di Amore.
Un laico scrive a un prete e un vescovo a un laico. Con taglio diretto, personale si narra il sentimento cristiano di stupore e gratitudine di fronte al mistero insondabile dell'amore del Padre. Dalla bellezza della chiamata, al mistero dell'eucaristia, al segno misericordioso della penitenza e della riconciliazione. Ma esiste uno stile "giusto" nelle relazioni tra preti e laici? Queste due lettere rinnovano corresponsabilità, comunicazione e speranza. Per coltivare una profondità interiore che nasce da un buon rapporto con se stessi e da una vita di comunione. Per essere, infine, lanterne e scintille. In un unico abbraccio: cielo e terra, eternità e storia.
Meditando su questi brani biblici scelti si accende nei cuori la speranza che Dio, possa intervenire ancora oggi per donare la maternità e la paternità alle coppie che desiderano diventare genitori e che faticano a vedere realizzato il proprio desiderio d’amore.