
«Giovanni Cristini è uno dei più immediatamente fruibili tra i poeti cristiani del nostro Novecento, che sono tanti e alcuni davvero grandi: da Ungaretti e Luzi a Quasimodo e a Cristina Campo, a Rebora e Turoldo, a Bertocchi e Caproni, a Elena Bono. Nella grande famiglia, Cristini è uno dei meno noti, ma dei più comunicativi» (dalla Presentazione).
Pur essendo - come lo definisce Accattoli - «tutto e solo comunicazione», il volumetto non era originariamente destinato alla pubblicazione. Si tratta infatti di uno scritto dichiaratamente familiare e privato, consegnato sotto l'albero natalizio, che ha come destinatari i quattro figli di Cristini - Jacopo, Nicola, Luca e Giovanna - cui egli affianca, come ideale ispiratrice, la moglie Annamaria. Egli li invita a fare memoria, per la vita, della vocazione cristiana che ha tentato di trasmettere loro. E raccomanda di mettere l'amore prima di tutto e sopra tutto, di farne il segreto di una felicità che non cede neanche di fronte al dolore.
Un testo attuale anche per la serrata discussione sulla montante laicità che Cristini ingaggia con i figli, un testo da raccomandare a chiunque abbia a cuore il passaggio del testimone cristiano da una generazione all'altra.
Sommario
Presentazione (L. Accattoli). Prefazione (L. Santucci). LE ARINGHE DI CHARLOT. LETTERA AI FIGLI. Chi di voi… (Mt 7,9). 1. Dai loro frutti… (Mt 7,16). 2. … Uno solo… (Mt 23,8). 3. … Che l'uomo dorma o vegli… (Mc 4,27). 4. Guardate gli uccelli del cielo… (Mt 6,26). 5. E com'ebbe assaggiato l'acqua… (Gv 2,9). 6. Non chiunque mi dice… (Mt 7,21). 7. … E il grano, invece… (Mt 13,30). I PESCI DI GENEZARET. Simone gli rispose… (Lc 5,5). 1. Appena scesi a terra… (Gv 21,9). 2. «Anche nel Vangelo c'è un lago…». 3. «Ma nel Vangelo c'è un'altra pesca…». 4. «Le aringhe affumicate di Charlot…». Poesie familiari. Postfazione (M. Beck).
Note sull'autore
GIOVANNI CRISTINI (1925-1995), bresciano, si era trasferito a Milano nel 1955. Qui ha svolto un'intensa attività giornalistica ed editoriale. Ha diretto il mensile bibliografico e culturale Il Ragguaglio Librario. Come autore ha esordito in poesia a 25 anni con La strada della croce (Il Gallo, Genova 1950). Tra le sue raccolte di liriche ricordiamo: Cartoline dalle Dolomiti del Brenta: poesia a due voci, in collaborazione con Aldo G.B. Rossi (I.P.L., Milano 1985); Weekend in terra straniera (I.P.L., Milano 1986); Poesie (1978-1995) (I.P.L., Milano 1997). Ha pubblicato tra gli altri: due saggi sui favolisti Perrault e I Grimm (La Scuola, Brescia 1954 e 1966); Invito alla lettura di Luigi Santucci (Mursia, Milano 1976); un libro per ragazzi, I grandi poemi dell'umanità (Rizzoli, Milano 1964); un libro di prose autobiografiche, Sulle rive del lago (Edizioni Paoline, Milano 1990).
Quante volte ci sentiamo a disagio in un mondo in cui si grida, ci si scontra, si perdono le buone maniere e le virtù? Quante volte proviamo il desiderio di recuperare quei valori che una volta ci appartenevano? Questo testo al confine tra virtù cristiane e virtù umane, ci offre un galateo in cui i gesti esteriori rispecchiano il cuore e la volontà interiore; alla ricerca di un’umanità sobria e serena, che sembra così tanto fuori moda, ma a cui tutti vorrebbero abbeverarsi.
L’autore
Vivien Reid Ferrucci si è laureata con lode in psicologia all’Università di Sydney (Australia). Ha lavorato come psicologa in vari enti statali, ad esempio il dipartimento della sanità, quello dei servizi di comunità, e in diversi istituti d’istruzione professionali come counselor. Dopo la laurea ha seguito corsi di Religione Comparata presso la stessa università. Ha scritto articoli per varie riviste, e in particolare una serie di saggi per il rotocalco spagnolo Mente Sana. Ha tradotto in inglese alcuni libri, fra cui quattro opere di Piero Ferrucci. Vive vicino a Firenze con il marito e due figli.
Per la prima volta, nel panorama dell'editoria italiana, compare un testo di Stefano di Salley, inedito fino ad ora, sia in italiano, sia in latino. Il giovanissimo Stefano entra come novizio nell'abbazia cistercense di Fountain - fondazione della linea di Clairvaux - e rapidamente ne diviene il cellerarium. Le doti personali, la sua capacità di leggere il cuore umano e "l'alta scuola" di due grandi abati resero ben presto Stefano in grado di guidare una comunità monastica. Stefano divenne così abate di Salley. Probabilmente scrisse lo Speculum Novitii durante il decennio in cui fu abate di Salley ed è possibile ritrovare nel testo l'esperienza di un uomo che, conoscendo se stesso - i propri desideri e le proprie debolezze -, cerca di analizzare quali sono i moti dell'animo dei fratelli e di indicare loro atteggiamenti e mezzi per progredire verso la santità. Stefano è entrato in monastero circa un secolo dopo l'ingresso di Bernardo a Cîteaux: tempi e luoghi diversi, diverso il clima e il livello culturale e diversa l'atmosfera spirituale. Stefano si presenta, però, come un degno figlio di san Bernardo: porta con sé l'essenza dell'eredità ricevuta e i frammenti del nuovo e del diverso che si fanno presenti nella storia.
Dopo il femminismo, movimento sociale di cui la de Souzenelle sottolinea e la necessità storica e i limiti, e dopo lo sfruttamento pubblicitario della femminilità, è giunto il tempo per l'umanità uomini e donne uniti in una medesima ricerca dell'umano di riscoprire il senso del "femminile". La Bibbia contiene, secondo la de Souzenelle, la chiave che può aprirci la porta su questa dimensione essenziale, trascurata dalla nostra società. Partendo dal testo ebraico, fonte ispirativa cui Annick ci ha ormai abituati con i suoi precedenti libri, ci parla della nostra esistenza e della nostra vocazione attraverso la storia e il significato delle figure matriarcali e femminili bibliche o anche di personaggi maschili con "valenza" femminile, per arrivare ad esporre la prospettiva cristiana ortodossa che afferma la mistica sponsalità della chiesa o dell.anima nella relazione con Dio.
Una lettura del Vangelo
fatta con semplicità e sottovoce
ma capace di indicare Gesù
che passa per le nostre strade
Gesù passa per le strade nel quotidiano più quotidiano della vita di donne e uomini, sfiora i loro sguardi, parla al cuore, suscita interrogativi e desideri profondi, spinge a fare della vita una ricerca insonne, mai conclusa. Gesù ha occhi capaci di stupore, ama la freschezza di ogni incontro e sogna davanti all’altro: egli così ci insegna a vivere. L’itinerario tracciato da queste pagine, scritte in uno stile semplice e poetico al tempo stesso, è un invito a farsi nomadi e pellegrini, “quelli della via”, alla ricerca dell’acqua viva, nella bellezza di una vita che abbia in sé il sapore e il profumo del regno di Dio.
Angelo Casati (Milano 1931), presbitero della diocesi di Milano dal 1954. Dopo aver insegnato al seminario diocesano e aver esercitato il ministero a Busto Arsizio e a Lecco, è stato per oltre vent’anni parroco a San Giovanni in Laterano a Milano. Presso le nostre edizioni ha pubblicato la raccolta di poesie Nel silenzio delle cose.
L'Azione Cattolica Ambrosiana, realtà tradizionalmente attenta alla formazione dei laici, e la Formazione Permanente del clero, istituzionalmente preposta alla cura della formazione dei sacerdoti, insieme, riflettono sulla necessità di approfondire dentro la Chiesa ambrosiana una spiritualità di comunione e di corresponsabilità. Una sfida e un impegno che si inseriscono nel profondo cambiamento ecclesiale in atto, con la nascita delle Comunità pastorali, e che chiedono non semplicemente un riassetto organizzativo della pastorale ma la costruzione di nuove relazioni tra le diverse vocazioni. Nella crescita di un rapporto di comunione ecclesiale tra fedeli e pastori c'è poi un contributo specifico portato dall'Azione Cattolica, in forza della sua storia e del suo impegno di riflessione in tal senso.
siste nella vita della donna un momento di passaggio in cui si verifica l’esperienza affettiva più importante. Quel momento è la maternità, colto da Concepción Cabrera de Armida in una storia che coinvolge in primo luogo se stessa, prima madre di famiglia numerosa, poi ispiratrice di opere ecclesiali, e infine partecipe della fecondità del Padre.
Resoconto intimo ma non strettamente personale di tutte queste realtà, Essere madre introduce a un Mistero trinitario, mariologico ed ecclesiologico che coinvolge tutti i battezzati. Un Mistero di possesso dello Spirito Santo che, personalizzato in Maria e condiviso da tutta la Chiesa, si trasforma in grazia per una missione di maternità spirituale.
Attraverso gli esercizi e i dialoghi mistici tenuti da Concepción nell’epoca più matura della sua vita spirituale, l’opera si propone come un messaggio di invito all’incarnazione mistica: grazia per eccellenza di offerta reciproca, trasformante e unitiva, che permette di accostarsi al Padre e cogenerare frutti di vita eterna.
La morte di un figlio è la peggior perdita che un genitore possa subire. Ecco una guida per genitori che piangono il proprio figlio, un aiuto semplice e valido per l’elaborazione del lutto nelle sue varie fasi. L’esperienza di chi ha già vissuto questi momenti difficili aiuta ad affrontare il lutto, a sopportare, accettare e convivere con questa immensa perdita.
Destinatari
Chi vive nel lutto o chi desidera offrire un aiuto a parenti e amici.
Autore
THERESA M. HUNTLEY, assistente sociale presso i Children’s Hospitals and Clinics di Minneapolis, Minnesota (USA), è anche counselor specializzata in terapia del lutto e dei minori in lutto. Tra gli altri suoi libri segnaliamo "Quando vostro figlio perde una persona cara", anch’esso pubblicato dalle Edizioni Messaggero Padova.
Un testo pragmatico e sensibile che sviscera le emozioni e le difficoltà che vedovi e vedove si trovano ad affrontare quando guardano al futuro prospettandosi una vita senza i propri compagni. Mildred Tengbom offre consolazioni spirituali e ragioni di speranza prospettando la riorganizzazione di una nuova vita.
Destinatari
Chi vive nel lutto o chi desidera offrire un aiuto a parenti e amici.
Autore
MILDRED TENGBOM è autrice di oltre venti libri e ha collaborato con oltre cinquanta riviste. Nei suoi scritti ha spesso affrontato la tematica del lutto e della perdita. Vive a Claremont, in California.
Tutti viviamo esperienze di perdita. Che si tratti della morte di una persona cara, di un divorzio, di difficoltà sul lavoro o di altri tipi di perdite, tutti ci troviamo a dover superare quel dolore che è una naturale reazione a perdite, sofferenze e cambiamenti. Dalla sua prima edizione, nel 1962, "Elaborare la perdita" è ormai divenuto un classico per coloro che si trovano ad affrontare l’esperienza di una perdita. Con sensibilità, saggezza e profonda conoscenza dell’animo umano, Westberg guida il lettore attraverso i «dieci stadi» dell’elaborazione del lutto.
Destinatari
Chi vive nel lutto o chi desidera offrire un aiuto a parenti e amici.
Autore
GRANGER E. WESTBERG, un pioniere del concetto di medicina olistica e dell’interrelazione tra fede e medicina, ha ricoperto per decenni una cattedra interdisciplinare di teologia e medicina presso l’Università di Chicago, e di medicina preventiva presso l’Università dell’Illinois. È stato anche il fondatore del Parish Nurse Program, divenuto oggi un movimento internazionale.
Quando la morte bussa alla porta di casa nostra, o, passando accanto, rapisce una persona cara, provoca nel cuore smarrimento, sofferenza, rabbia. E affiora, inquietante, la domanda: «Dove sei?»
Le pagine che seguono, semplici e brevi, offrono spunti di riflessione e di preghiera a chi, davanti al buio e al silenzio della morte, cerca uno spiraglio di Luce e una Parola di speranza.