
Una domanda la si può consegnare all'odierno "Uomo Parabolico": è ancora udibile, oggi, il linguaggio di quelle "antiche" parabole mai sopite dalla storia e pronunciate duemila anni fa in un luogo periferico dell'impero romano? Il "Signore delle Parabole" può ancora parlare all'odierno "Uomo della Parabola"? È una sfida proponibile? Forse si potrebbe dire così: mentre con la "parabola di oggi" riusciamo a vedere il "Tutto" che succede nel mondo, con le "parabole di ieri", quelle narrate da Gesù di Nàzaret, forse riusciamo a "vedere" il "Tutto" di Dio, a scrutare, per quanto ci è possibile, i suoi "segreti", quelle "cose nascoste" da sempre, fin dalla fondazione del mondo, ma a noi finalmente svelate. E questa pare essere proprio una "bella notizia". Queste pagine, nella loro apparente semplicità, ci "intrigano", portandoci nel vortice dell'incontro col Mistero santo di Dio, inseparabilmente lontano e vicino, sovrano e umile, e ce ne fanno gustare il senso e la bellezza per la nostra vita di pellegrini nel tempo delle frammentazioni e delle solitudini, che è la nostra condizione post-moderna, inguaribilmente segnata - al di là di ogni apparenza - da una profonda nostalgia dell'Unico, il Totalmente Altro fattosi totalmente vicino a noi in Cristo Gesù.
Che grande potere ha la preghiera. Essa può raggiungere i nostri cari defunti, può alleviarli e liberarli. Prendiamo coscienza del tesoro che Dio ha messo nelle nostre mani: "essere intercessori per coloro che soffrono ed hanno bisogno della nostra compassionevole orazione". E' un'opera di misericordia spirituale pregare per i vivi e per i morti.
Il libretto è una semplice guida per la meditazione e la riflessione personale e comunitaria. I diversi temi, sviluppati secondo uno schema alfabetico, come elementi portanti su cui meditare, dopo una sintetica introduzione, sono completati da un breve passo biblico e da un brano di o su grandi uomini e donne di Fede.
San Pier Damiani è arrivato a comprendere in profondità la bellezza della vita solitaria, e se ne è talmente innamorato che vorrebbe, proprio come Romualdo di Ravenna, "trasformare il mondo cristiano in eremo", e vedere coloro che vanno alla ricerca di Dio, già conquistati alla vita angelica nei monasteri, andare fino in fondo alla loro speranza.
Questo spiega come mai Pier Damiani abbia scritto molto in lode alla vita solitaria, e l'abbia fatto mirabilmente, con grande competenza e con quella intelligenza del cuore che vede al di là delle forme e che indovina la presenza dello Spirito Santo.
Paolo VI si trovava ad essere capo della Chiesa in un'epoca in cui molte cose venivano rimesse in questione; in un'epoca in cui presso monaci e altri poteva introdursi una certa confusione tra diversi carismi, diverse tradizioni, differenti modi di rispondere alle incalzanti necessità dell'immediato. Era dunque importante che i fondamenti dottrinali di tutto il rinnovamento monastico venissero riaffermati con insistenza e in modo talvolta pressante. Paolo VI non scrisse - né era suo compito farlo - un trattato De monachatu.
Tuttavia dall'insieme di ciò che egli disse sarebbe possibile ricavarne uno il cui titolo potrebbe senza dubbio esprimersi pienamente così: De monachatu in Ecclesia Christi. Ciò che egli proponeva è, in realtà e soprattutto, una ecclesiologia del monachesimo.
In uno speciale anno giubilare il Rinnovamento nello Spirito Santo pubblica un libro-antologia che celebra i Quaranta anni dalla nascita del Rinnovamento in Italia. Una raccolta di testi preziosi e di splendide fotografie tratti dalle riviste ufficiali del RnS, Alleluia" e "Rinnnovamento". "
Un agile sussidio per la meditazione e la preghiera, che aiuta ogni discepolo del Signore a vivere la propria giornata in compagnia dello Spirito. Sono proposte pagine di autori spirituali antichi e moderni, da sant'Agostino a Carlo Maria Martini, da san Gregorio Magno a Raniero Cantalamessa. I testi non hanno un ordine preciso e possono essere letti e meditati quotidianamente oltre a poter essere utilizzati durante incontri di preghiera o celebrazioni.
Che cosa fa un direttore spirituale? Affianca la persona in cammino, la aiuta a discernere, le offre consigli frutto di saggezza e di esperienza, prega per lei. E tutto questo senza invadere il santuario della coscienza né condizionare in alcun modo la libertà. Questo libro contiene molta esperienza e sarà utile ai direttori spirituali. Non si ferma agli accorgimenti pratici su come gestire i colloqui. Molto più a fondo si domanda, come devono fare i direttori, di che cosa hanno bisogno le anime, quali sono le aspirazioni da suscitare in esse, quali i disturbi e le malattie più frequenti o più gravi. Per concludere che questo compito non si può svolgere se non a partire da una vita interiore profondamente radicata in Cristo. Ma per le stesse ragioni sarà altrettanto utile a chi riceve la direzione spirituale, che in queste pagine troverà orientamento per accostarsi ai colloqui adeguatamente disposto e per saper applicare i consigli alla pratica.
Il cammino di questo testo dispone a cinque percorsi di meditazione scanditi da corrispettivi passaggi biblici. Cinque icone, cinque immagini mistagogiche e graduali di accesso al Dio vivente, attraverso le quali ci poniamo sulle tracce della Sua conversione verso ciascuno di noi. Credo si debba cessare di porre troppo lo sguardo su di noi, sul nostro piccolo io e sulle sue pretese volontaristiche conversioni, magari da esibire come trofei per 'non essere come gli altri uomini' (Cf Lc 18,9-14) [...]". (dall'Introduzione) "
Carlo Nesti, giornalista sportivo e volto noto della televisione italiana, è ormai da qualche anno un apprezzato autore di volumi di spiritualità destinati al grande pubblico. In questo suo nuovo libro, Nesti affronta il tema della fede proponendo al lettore un vero e proprio alfabeto che, dalla A alla Z, si propone di mettere in evidenza i segnali che la Bibbia offre a credenti e non credenti e tramite i quali indica la strada per il paradiso. La stessa Bibbia infatti può essere letta come un “Alfabeto della Felicità”, una sorta di navigatore satellitare che dall’alto guida l’uomo nel suo cammino a volte incerto.
Destinatari
Un libro per tutti i credenti.
Autore
Carlo Nesti nasce a Torino il 10 maggio 1955. Nel 1974 comincia a collaborare col settimanale «Calciofilm». Nella primavera 1975, diventa corrispondente da Torino del «Guerin Sportivo» e, in estate, del «Corriere d’Informazione»; l’anno successivo viene assunto da «Tutto- sport». Nel gennaio 1980 entra in Rai. Come telecronista, nelle mansioni di inviato speciale segue 6 campionati mondiali, a cominciare dal 1982, e 6 campionati europei di calcio. Dal 1991 al 2002 commenta tutte le partite della Nazionale Under 21. Il 28 febbraio 2010, dopo 30 anni, lascia la Rai, e diventa libero professionista, collaborando con Dahlia TV e Telelombardia. Come scrittore, nel 1983 realizza con Claudio Gentile e Marco Tardelli il libro Dietro il silenzio-stampa, sui retroscena del Mundial azzurro. Nel 2005 firma l’opera autobiografica Calcio, rievocando, in chiave esistenziale, 42 incontri di football. Nel 2007 pubblica per le Edizioni San Paolo il romanzo Viaggio di ritorno, nel 2008 è autore, sempre per le Edizioni San Paolo, del saggio Il mio psicologo si chiama Gesù, best seller in Italia e all’estero. Nel 2010 pubblica Il mio circuito si chiama paradiso in cui rilegge la propria vita alla luce della fede. Nel 2002 ha dato vita al sito Internet “NestiChannel” (carlonesti.it), una sorta di “oratorio virtuale”, dove discutere di sport e fede.
«La tristezza è un inquilino dannoso, un confidente funesto, un anticipatore dello sradicamento, nostalgia della famiglia, un compagno dell’angoscia, un congiunto dell’accidia, un lamento esasperante, ricordo delle offese, oscuramento dell’anima, umiliazione morale, prudente ebbrezza, antidoto ipnotico, appannamento delle forme, un verme della carne, afflizione dei pensieri, prigione di un popolo».
Evagrio Pontico
L'autore Adalberto Piovano, monaco benedettino del monastero della SS.Trinità a Dumenza (VA), ha conseguito i suoi studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali (Teologia dogmaticopatristica). Ha pubblicato su opere collettive e su riviste vari contributi e saggi soprattutto sul monachesimo e sulla spiritualità russa. Ha curato circa trecento voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium (Città Nuova). Con le Edizioni San Paolo sono in corso di pubblicazione i volumi della serie “Pensieri malvagi”.
In tempi in cui si annunciano “bizzarre apocalissi”, queste pagine si soffermano sull’attesa cristiana. La Chiesa è tutta protesa verso il ritorno del suo Signore. Gesù ritornerà. La storia avrà una conclusione. Gesù parlando ai discepoli sull’andamento dei secoli a venire previde guerre, rivoluzioni, terremoti, carestie, segni tutti che ricordano quanto profonda sia la malattia del mondo. Il mondo, infatti, non è pienamente redento: la redenzione è solo il lievito nascosto nelle pieghe della storia, che il ritorno del Signore rivelerà e porterà a compimento. La Chiesa non conosce il giorno e l’ora del ritorno del Signore ma desidera con tutta l’anima andargli incontro con la lampada accesa della fede, della speranza e della carità. L’unica scelta veramente sapiente non è quella di cercare la data della fine del mondo ma quella di incamminarsi sulla via della penitenza e della conversione
L'autore Angelo Comastri, arciprete di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, è stato ordinato sacerdote nel 1967. Chiamato a Roma per lavorare nella Congregazione per i vescovi, ricoprì contemporaneamente il ruolo di padre spirituale nel Seminario Romano Minore. Nel 1971 lasciò Roma per assumere la direzione del Seminario della sua diocesi. Consacrato vescovo di Massa Marittima-Piombino nel 1990, fu nominato nel 1996 Delegato Pontificio per la Santa Casa di Loreto. Qui visse un’intensa esperienza di accoglienza dei pellegrini e un ricco e apprezzato ministero di predicazione. Contemporaneamente fu nominato presidente della Conferenza episcopale marchigiana, del Comitato per i congressi eucaristici nazionali italiani, del collegamento nazionale dei santuari italiani. Nel 2000 fu nominato presidente del Comitato italiano del Grande Giubileo. Benedetto XVI lo ha insignito della porpora cardinalizia nel 2007.