
L'imperfezione è il tema centrale di questo libro in cui Battista Borsato si discosta dagli argomenti affrontati nelle sue precedenti pubblicazioni. Accettare di sbagliare, vivere il senso del limite, saper convivere con le proprie imperfezioni ci rende più umani e anche più capaci di relazionarci con gli altri perché animati dal sentimento liberante della misericordia e della "compassione". Gesù non è venuto per i giusti (i perfetti), ma per i peccatori (gli imperfetti). Molte parabole ed episodi del Vangelo ci aiutano a entrare in questa nuova logica. L'uomo sviluppa le sue potenzialità vivendo più il senso del limite e dell'imperfezione che tendendo ansiosamente alla perfezione. Il "liberarsi dalla perfezione" sembra indulgere alla propria indolenza e al disimpegno. Invece l'impulso allo sviluppo del proprio potenziale umano è una realtà da valorizzare. La crescita umana, però, non avviene seguendo un'immagine ideale di sé, coltivando un'ideale sproporzionato, ma vivendo quello che ciascuno è, senza competizioni esasperanti e senza dover rincorrere mete al di fuori o al di sopra delle proprie capacità e delle proprie originali possibilità. Il diventare se stessi, senza sottostare a schemi, accettando i propri limiti e anche gli errori e le sconfitte è il contenuto dell'etica dell'imperfezione.
Una ricognizione, con l'aiuto della psicanalisi, degli inciampi che si possono incontrare sulla via della fede. I consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza orientano una pedagogia dell'umano.
Un libro che supera i confini della fede cristiana e che propone punti di riferimento fondamentali per i seguaci di ogni religione e per tutti coloro che compiono un lavoro su se stessi. Umanizzazione e spiritualizzazione sono strettamente legate, eppure capita, spesso inavvertitamente, che i contenuti e le pratiche della fede diventino addirittura ostacolo al percorso umano del credente, limitandone la libertà o rafforzando atteggiamenti negativi. L’autrice si serve di alcuni elementi della psicanalisi per far luce sulle derive che si possono incontrare sulla via della fede, e individua nei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza una pedagogia efficace per la crescita umana di chiunque.
Autore
MACHA CHMAKOFF è psicologa e psicanalista, oltre che pittrice, e si divide tra queste attività. Si è formata all’Ecole des Beaux Arts e ha studiato teologia all'Institut catholique di Parigi.
Edith Stein è icona del suo tempo perché la sua esistenza, la sua vicenda interiore, la sua ricerca filosofica e quella di Dio, divengono simultaneamente radiografia della storia coeva e, in un frangente di tenebre, testimonianza luminosa che supera la barriera degli anni per giungere intatta fino a noi. La ricerca si sviluppa seguendo i fili del racconto autobiografico, della riflessione filosofica, degli scritti spirituali, in stretto confronto con le testimonianze delle persone a lei prossime: familiari, amici, carmelitane. La sua vita personale, nella minacciosa e assurda Shoah, si trasfigura in esperienza epocale, storia trasformativa, mentre la sua figura acquista il valore di significativo paradigma interpretativo della condizione della persona umana. Ormai Edith Stein è nell'"Ewig nun", nell'eterno presente, e si dona come parete translucida: quando entra la luce esce il mistero, ormai trasfigurato nella sua completezza, immersa nel Risorto, immenso Roveto Ardente.
In una società confusa e disorientata come la nostra, "la Parola di Dio è fonte di vita per tutti" perché "parla al cuore dell'uomo, lo aiuta a scoprire i propri desideri e a comprendere a fondo la propria personalità". Di fronte a questa Parola il cardinale Martini, dopo anni di studi, riflessioni e preghiera, non smette di stupirsi. Una meraviglia - racconta - simile a quella di un bambino che per la prima volta spalanca gli occhi davanti a un panorama alpino, attratto da una bellezza e da una forza imponente: "Il cristianesimo è per ciascuno di noi occasione di continua scoperta e gioia". E colme di questa meraviglia sono le omelie qui raccolte, pronunciate dall'ex arcivescovo di Milano negli ultimi anni: non soltanto commenti ai passi delle Scritture proposti dalla liturgia, ma meditazioni semplici e intense, interventi brevi ma ricchi di stimoli, per aiutare a comprendere a fondo il messaggio universale di amore e accoglienza proclamato da Gesù e narrato nei Vangeli. Quello del cardinale Martini, infatti, è un percorso che seguendo il calendario liturgico ricompone il racconto della vita di Cristo, ed è insieme un invito, aperto a tutti, credenti e non, a riscoprire l'autenticità del "farsi prossimo" per chi è distante, ciò che nel Vangelo viene annunciato a ogni uomo, nessuno escluso. Ma nel contempo è anche un personale itinerario dalla parola al silenzio, un progressivo abbandonarsi alla volontà del Padre, lasciando che sia proprio la Parola di Dio a illuminare l'esistenza umana.
Gerusalemme ha rappresentato nella vita del cardinal Martini, secondo le sue stesse parole, "un'esperienza tutta spirituale, direi quasi mistica, l'esperienza di un'appartenenza di cui non mi sapevo dar ragione, se non una ragione misteriosa, indicibile e insieme fortissima". È la città delle tre religioni, la città in cui Dio si è rivelato. E sotto il segno di questo luogo unico al mondo vanno gli scritti raccolti in questo volume che propone la prima sezione del Meridiano: tre corsi di esercizi spirituali che mettono a fuoco alcune tra le più significative figure bibliche (Abramo, Davide, l'evangelista Giovanni) e un gruppo di interventi legati al ruolo di Gerusalemme e del popolo ebraico. Un insieme di testi preziosi per chiunque voglia recuperare l'originalità e la profondità del pensiero di un grande protagonista della spiritualità contemporanea.
"Ho potuto verificare quanto dice san Paolo, ossia che lo Spirito di Dio non tiene prigionieri nella paura, ma è spirito di amore, di confidenza e di mutua fiducia." Voce a servizio della Parola, Carlo Maria Martini ha voluto nel suo lungo episcopato risvegliare la fede e renderla sempre più "personale e matura". Perché se il patrimonio della fede non è ancora spento, corre però il rischio di estinguersi nell'affidarsi soltanto alla tradizione di gesti e di pratiche, in una vita che perde ogni giorno il proprio ultimo scopo. Riprendendo le parole di san Carlo, ribadisce che va risvegliata l'"assopita pietà" nella civiltà contemporanea, stanca di cristianesimo, in cui va ridestato lo stupore della fede cristiana. Compito della Chiesa è quindi oggi più che mai mettere i cristiani in condizione di vivere l'incontro salvifico. Il cammino compiuto da Martini nella sua personale esperienza e nell'incontro continuo con credenti e non credenti è ripercorso in questo volume attraverso i più significativi passaggi tratti dalle sue opere: da "La scuola della Parola" a "Conversazioni notturne a Gerusalemme", dalla meditazione sul "Discorso della montagna" a "Le età della vita", ad altri testi che testimoniano la grandezza di una personalità costantemente in ascolto della Parola di Dio e in dialogo con le ragioni umane. A un anno dal suo spegnersi, la voce di Martini, che risuona in queste pagine, diventa sempre più nitida e profonda, un forte richiamo per tutte le coscienze.
San Serafino di Sarov (1759-1833) è, con san Silvano del Monte Athos, uno dei santi russi più venerati, almeno i più conosciuti in Occidente. È l'uomo della parola orale. Testimone della sofferenza delle molte persone che si recano da lui a chiedergli conforto, egli parla loro della pace interiore, capace di cambiare il volto di un mondo tormentato. Prendendo spunto dalla sua opera di grande originalità, di estrema elevazione mistica, Michel Evdokimov - prete della Chiesa ortodossa e autore di vari libri sulla spiritualità russa propone in questo piccolo libro 15 meditazioni per illuminarci nella nostra vita quotidiana.
Esistono parole capaci di accompagnare che ha vissuto il dolore lacerante di una perdita? L'Autrice del libro ha provato a cercarle...
L'originalità di questo studio scaturisce dalla fusione di due pensieri sui misteri fondamentali della fede cristiana, espressi nella riflessione teologica di Papa Benedetto XVI sul Credo, e nell'esperienza mistica di Concepcion Cabrera de Armida, simbolizzata nella Croce dell'Apostolato.
Un versetto biblico per ogni giorno dell'anno.
Questo testo classico della spiritualità, attraversa i tempi con la sua dottrina fondata su san Benedetto e su tutti coloro che costituiscono ancora oggi un punto di riferimento per un cammino cristiano. L'ideale della santità cristiana consiste nell'accettare in modo sincero e totale Gesù Cristo, per mezzo della fede, la quale si integra con la speranza e la carità. La proposta che san Benedetto rivolge ai suoi è una proposta di vita cristiana: la fecondità soprannaturale straordinaria, propria della regola benedettina nel corso dei secoli, si spiega col carattere essenzialmente cristiano che ne forma l'impronta. La fecondità soprannaturale, straordinaria, propria della regola benedettina nel corso dei secoli, si spiega con il carattere essenzialmente cristiano che ne forma l'impronta.
Per intraprendere il viaggio nel potere di Adesso abbiamo bisogno di lasciare da parte la nostra mente ed il falso sé che questa ha creato: l'ego. Sebbene il viaggio sia pieno di sfide, Eckhart Tolle ci guida con un linguaggio semplice. Per molti di noi, lungo la via, vi sono nuove scoperte da fare: noi non siamo la nostra mente. Possiamo trovare l'uscita dal dolore psicologico. L'autentico potere umano si trova arrendendosi all'Adesso. Scopriamo anche che il corpo è in effetti una delle chiavi per entrare in uno stato di pace interiore, così come lo sono il silenzio e lo spazio intorno a noi. Infatti l'accesso è disponibile ovunque. I punti di accesso, o portali, possono tutti essere usati per portarci nell'Adesso dove i problemi non esistono.

