
«Questo libro... è un testo di contemplazione... Le meditazioni si susseguono, quasi come acquerelli vari e sgargianti, uno più bello dell'altro, che allineano e moltiplicano quadri d'imprevedibili paesaggi, che accendono la mente di ulteriori e più ambite scenografie. Questo libro si potrebbe definire: tutto un panorama aperto sul mondo di Dio!» (Dalla Prefazione)
Che cos'è la fedeltà? Quali sono le relazioni forti che mi permettono di crescere? Cosa c'è in me di così stabile da permettermi di scegliere, di prendere una decisione di fronte alle piccole scelte di ogni giorno o alle grandi scelte della vita? Sono domande a cui don Luigi risponde indicando sei tappe, orientate in primis dalla parola di Dio e quindi da consigli e provocazioni per vivere nella propria vita degli esercizi di fedeltà quotidiana, ordinaria... e proprio per questo straordinaria. Il libro raccoglie i testi degli esercizi spirituali predicati alle monache benedettine di Ostuni, nel 2019, ma la sua attualità e concretezza ne fa un testo per tutti, qualsiasi sia il proprio stato di vita.
Anche le vacanze meglio programmate, quelle dove tutto funziona alla perfezione, rischiano spesso di essere solo una parentesi che nulla ha a che fare con la vita quotidiana. Abbiamo sì cambiato location, ma ci siamo portati dietro tutti i nostri stress replicandoli in cima a una montagna, in spiaggia o nel bel mezzo di una verdeggiante campagna. Se il tempo delle ferie non ci cambia non serve a nulla, anzi, torniamo al ritmo consueto più affaticati di prima. Non resta quindi che guardare le vacanze dritto negli occhi e provare a pensarle in una prospettiva diversa: non alienazione e fuga, ma rigenerazione per "concimare" il quotidiano che verrà. L'obiettivo di questo libro è proporre, anche in vacanza, qualche spunto per lasciarci illuminare dalla luce della Parola di Dio. Non resta che partire senza dimenticare questo libro: occuperà poco spazio nella valigia, ma potrà offrire orizzonti infiniti al "tempo buono" delle tue vacanze.
In questo volume il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione si misura con questo tempo vertiginoso, in cui il nulla incombe così potentemente sulla vita di ciascuno, insinuando il sospetto sulla positività del vivere e sulla consistenza ultima della realtà, per cui tutto sembra finire in niente, anche noi stessi. Un contesto che, paradossalmente, fa emergere l'insopportabilità di vivere senza un senso e il desiderio indistruttibile di essere voluti e amati. Un paragone avvincente con gli avvenimenti presenti e con i tentativi insufficienti di sopravvivere, tra distrazione e dimenticanza. La ricerca di una risposta che sia all'altezza della sfida: un «tu» che accolga il grido della nostra umanità, ridestando un amore a noi stessi e alla nostra vita. L'incontro con una comunità cristiana viva che rende affascinante il cammino insieme. La testimonianza di una fede che entra nell'esperienza presente, generando una conoscenza e una affezione nuove, una fede capace di valorizzare tutto ciò che di vero, bello e buono incontra lungo la strada.
«Sfogliando i libri biblici, ho avuto voglia di scoprire di che cosa queste essenze e profumi siano il nome, in quale paesaggio invitino il lettore, impegnato in una lettura credente, lectio divina, della Scrittura». Così nell'introdurre questa sua nuova fatica, suor Anne Lécu ci invita a entrare con lei in un mondo di straordinario fascino, quello delle essenze, dei balsami, delle resine odorose, che attraversano tutto il testo biblico, dalle descrizioni poetiche ed evocative di Genesi, fino all'offerta devota e mesta delle donne davanti al sepolcro il mattino di Pasqua. L'autrice indaga la Parola di Dio, la scompone e la ricompone in una lettura originale, rovesciando i ruoli e ricordando che i credenti sono tali perché possiedono il "profumo di Cristo", aroma dello Sposo, ma a volte anche odore del legno della croce, intriso del suo stesso sangue. Anne Lécu ci invita a fare i conti con i nostri sensi, a sporcarci con le provocazioni che Dio dispone sapientemente lungo il cammino dell'Alleanza, a costruire un balsamo di guarigione interiore che guardi all'unica medicina che il credente possiede e che il mondo ricerca, pur senza saperlo: quel Cristo incastonato fra la mirra dei magi alla nascita e il nardo della donna di Betania, prima della sua morte.
L'insegnamento, che il beato Mario Eugenio impartisce in questo libro, è al cuore della sua esperienza personale e della sua dottrina spirituale. Egli è amico dello Spirito Santo, insegna la via della preghiera silenziosa che ci consegna all'azione trasformante dello Spirito. Lo stesso Spirito, del resto, è sempre pronto ad afferrare una persona per donarla alla Chiesa. Prefazione di François-Marie Léthel.
Quinto volume della serie "L'Equipe", L'io rinasce in un incontro prende in considerazione gli anni 1986 e 1987. Il 26 aprile 1986 a Chernobyl, in Ucraina, l'esplosione di un reattore provoca la fuoriuscita di una nube di materiali radioattivi che contamina vastissime zone, raggiungendo anche la lontana Italia. Giussani riprende l'immagine dell'accaduto in una memorabile diagnosi sulla situazione dei giovani di allora: "È come se i giovani di oggi fossero tutti stati investiti dalle radiazioni di Chernobyl: l'organismo, strutturalmente, è come prima, ma dinamicamente non lo è più. Vi è come un plagio fisiologico operato dalla mentalità dominante", la cui conseguenza è una debolezza di coscienza, un'astrazione nel rapporto con se stessi e una profonda fragilità affettiva, l'io rischia di perdere se stesso, di fluttuare in balìa della sola evidenza della moda. "Dove la persona si può ritrovare?" La risposta rivendica per sé il peso di una legge universale: "La persona ritrova se stessa in un incontro vivo", imbattendosi cioè in una presenza che sprigiona un'attrattiva, che provoca e "sconvolge per una corrispondenza alla vita secondo la totalità delle sue dimensioni".
Contenuto
Le grandi tradizioni sapienziali affermano che senza consapevolezza della morte non c’è consapevolezza della vita. Oggi abbiamo completamente dimenticato quest’arte, eppure autorevoli studi scientifici confermano che ignorare la morte non ne allontana l’angoscia, semmai ne aumenta il terrore. In queste pagine l’autore propone l’attualità delle intuizioni di sapienti e profeti, santi e filosofi antichi: insegnano a non dimenticare la morte, a imparare ad amare la vita fino in fondo, e arrivare così forse a scoprire che la morte non esiste: esiste solo vita. Perché Tutto è Vita.
Destinatari
* tutti * familiari, volontari, pazienti, malati * formatori, medici
Autore
Guidalberto BORMOLINI, sacerdote e monaco, laureato alla Pontificia Università Gregoriana e dottorando in Teologia Spirituale presso l'Ateneo Sant’Anselmo a Roma. È docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova. Si occupa della formazione sui temi della spiritualità e del dialogo interreligioso nel fine vita presso numerosi Hospices, Asl e strutture ospedaliere. È fondatore e presidente di TuttoèVita Onlus.
Contenuto
La pandemia da Covid ha evidenziato nodi irrisolti della nostra civiltà: la morte in solitudine, la nostra fragilità, la nostra relazione con la natura. Siamo esseri fragili: quando tutto va bene, tendiamo a sentirci onnipotenti, ma basta un virus per vedere crollare tutte le nostre certezze e le nostre convinzioni. Abbiamo visto il volto del trauma e abbiamo visto morire in silenzio. Abbiamo visto gli occhi di chi muore da solo. In un’epoca che ha rifiutato la morte, dare dignità e calore a chi muore diviene l’estrema forma di cura, quando nulla è più possibile allo sforzo medico e alla scienza. Non si tratta di eroismo ma di semplice umanità, che appare come qualcosa di eccezionale in un mondo molto disumanizzato. Restare con la morte significa dar valore alla vita: aver profondo rispetto per il momento della morte è un modo per custodire la vita stessa.
Destinatari
Tutti
Autore
Guidalberto Bormolini, sacerdote e monaco, laureato alla Pontificia Università Gregoriana e dottorando in Teologia Spirituale presso l'Ateneo Sant’Anselmo a Roma. È docente al Master “Death Studies & the End of Life” dell’Università di Padova. Si occupa della formazione sui temi della spiritualità e del dialogo interreligioso nel fine vita presso numerosi Hospices, Asl e strutture ospedaliere. È fondatore e presidente di TuttoèVita Onlus. Stefano MANERA, medico chirurgo, specialista in anestesia e rianimazione, è da sempre impegnato nell’ambito delle emergenze e della medicina subacquea e iperbarica. È inoltre esperto di medicina integrata, nutrizione e omeopatia. È accompagnatore spirituale nel fine vita e nella malattia, si interessa di tecniche meditative, terapie biodinamiche e bioenergetiche somatorelazionali. Ines TESTONI, filosofa e psicoterapeuta, professoressa di psicologia sociale all’Università di Padova dove dirige il master in Death Studies & The End of Life, ricercatrice all’Università di Haifa, coordina da anni percorsi di death education misurandone gli effetti positivi sugli allievi di tutte le età e diffondendo i risultati di tali ricerche a livello internazionale. Per le competenze in questo campo è annoverata tra le 100 esperte, ovvero tra le scienziate più importanti a livello nazionale.
Questo libro inizia con uno sguardo generale sulla vita e sull'opera di Cassiano il quale visse in diversi paesi ricoprendo svariate mansioni, ma la costante nella sua vita straordinaria è stata una vocazione monastica vissuta a servizio della Chiesa.
Questo libro è stato scritto per due tipi di lettori che in parte si sovrappongono: da una parte, monaci e monache e coloro che sono attratti dalla spiritualità monastica; dall'altra gli studiosi della prima era cristiana. L'autore ha sempre avuto presente coloro che guardano a Cassiano come ad un maestro della vita monastica.
L'obiettivo di Cassiano è quello di raggiungere la purezza del cuore; questo significava porsi in una posizione contemplativa nei riguardi di tutta l'esperienza umana, inclusa l'esperienza di Dio. Il suo insegnamento sull'interazione fra contemplazione e azione ci conduce ad una sfida perenne insita nella vita monastica.
L’emergenza sanitaria covid-19 ha improvvisamente cambiato il mondo e la nostra vita personale. Questo piccolo volume affronta la crisi generata dalla pandemia di coronavirus. I contributi raccolti sono firmati da: Mark-David Janus; Thomáš Halik; Walter Kasper; George Augustin; Kurt Koch; Bruno Forte. Gli autori, partendo dalla loro esperienza personale, raccontano la loro esperienza esistenziale e di fede vissuta nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. La prefazione è a firma di Papa Francesco. La postfazione è del cardinale Walter Kasper.
George Augustin, nato a Palai il 30 settembre 1955, è un presbitero e teologo indiano naturalizzato tedesco. Dopo aver studiato biologia, filosofia e teologia in India a Nagpur, entra nell’Ordine Pallottino nel 1978. Sacerdote dal 1981ì, ha completato i suoi studi in Germania conseguendo a Tubinga il dottorato in teologia con Walter Kasper con una tesi sulla teologia di Wolfhart Pannenberg. Nel 2005 ha fondato il Walter Kasper Institute, di cui ha assunto la direzione; l'obiettivo principale del lavoro dell'istituto è quello di continuare scientificamente il lavoro teologico del cardinale Walter Kasper, in particolare nei settori della teologia, dell'ecumenismo e della spiritualità. Nel 2008 Augustin è stato nominato consulente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. Nel 2017, Papa Francesco lo ha nominato consulente della Congregazione per il clero.
Walter Kasper, nato ad Heidenheim an der Brenz, 5 marzo 1933, è un cardinale, vescovo cattolico e teologo tedesco. Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani; attualmente è membro della Congregazione per la dottrina della fede, di quella per le Chiese orientali, della Segnatura Apostolica, del Pontificio consiglio per i testi legislativi e del Pontificio consiglio della cultura.
La preghiera migliore è quella che nasce dal cuore e usa parole proprie, parlando al Signore come parla un amico con l'amico, un figlio al Padre. Tuttavia a volte è utile usare qualche preghiera scritta da altri, perché interpreta bene i nostri sentimenti e mette in evidenza aspetti importanti della fede. La maggior parte delle preghiere sono scritte dall'autore seguendo l'itinerario ignaziano della storia della salvezza: l'interiorità, il silenzio, la ricerca di Dio, il significato della Scrittura, il bisogno di perdono e di guarigione; altre sono anonime, in fogli volanti; altre ancora sono state composte da santi e grandi autori.