
La risurrezione è ardua da descrivere. Perché la presenza di Gesù si manifesta in un modo difficile da capire per gli stessi discepoli: c'è, ma non sempre lo riconoscono. Però cominciano a sentire dentro sé stessi una presenza che li porta a parlare dello spirito di Gesù nelle loro vite. Sanno di essere stati inviati a proseguire il cammino del Maestro. Ora sta a noi continuare a cercare. Siamo, perciò, gente in cammino, cercatori di Dio, degli altri e di noi stessi. In tutti gli aspetti del nostro cercare vi è l'alito dello Spirito. E impariamo a testimoniare Dio. Il libro si struttura in tre parti: la contemplazione immaginativa di un brano biblico, una riflessione spirituale che attualizza il messaggio, una preghiera. Estratto dal libro "La Passione".
Cosa succede quando due persone malate di SLA, l'uno credente e l'altro ateo s'incontrano? Come ci si può ritrovare in uno dei momenti più difficili della vita? E di cosa si possono riempire le conversazioni? Dialoghi con Giulio ci fa entrare in sette decisivi momenti, incontri, conversazioni, consegne di vita. Il credente non può non dire dove sta la Sorgente della sua forza, lo scoprirsi sempre e comunque amato. Dolore e forza, domande e ricerca, nonsenso e conflitto, accoglienza e rifiuto, vita e morte, sono trame che attraversano questi incontri e danno forza a una convinzione che attraversa il libro e si offre al lettore con la forza della testimonianza: accettare la "propria croce" è possibile, anzi può essere il dono da vivere. Un dono che porta alla consapevolezza di essere sempre e comunque piccoli strumenti nelle mani di Dio, anche e soprattutto nella sofferenza, quando la bilancia del dare/ avere pende vistosamente dalla parte del ricevere.
Depresso, pavido, violento, prevaricatore: l'immagine del maschile ha assunto, nelle narrazioni e nell'immaginario contemporaneo, tratti estremi, difficili da superare. E la tentazione che viviamo ai giorni nostri, anche di fronte alla violenza perpetrata dagli uomini nei confronti delle donne, sembra quella di voler neutralizzare il maschile per renderlo inoffensivo. Ma siamo sicuri che possa funzionare? Non stiamo forse vivendo una pars destruens che rischia di non lasciare più nulla da ricostruire, di azzerare senza proporre alternative? Riccardo Mensuali affronta un tema delicatissimo e non più rimandabile: ripensare il maschile per il benessere della società e delle relazioni. Una sfida cristiana che vale la pena di raccogliere e affrontare in tutta la sua complessità.
Una certa predicazione moralistica del passato ha fatto di tutto per deprecare i vizi, ma ha reso anche poco attraenti le virtù, rendendole pedanti e noiose. Si assiste dunque oggi a una sorta di stravolgimento per cui il vizio perde ogni impronta morale e si traveste in una sorta di moda. Più che vivere in un ambiente dove domina l'immoralità, ci troviamo immersi in un orizzonte in cui è comune l'amoralità, così che tutto è grigio, indifferente e le frontiere tra vizio e virtù sono ormai abbattute o rese molto mobili. Il testo propone un itinerario inedito lungo queste due strade. Si inizierà con quella più larga, comoda, pianeggiante e talora in discesa, tipica del vizio senza controlli morali. Successivamente si cambierà direzione, affrontando una sorta di scalata verso l'altura. Sarà la via della virtù: forse, come diceva il poeta greco Esiodo, la si percorrerà a fatica ma «quando si raggiunge la vetta, diventa agevole ciò che prima era arduo».
Inseguendo un misterioso segnale, il carismatico capitano Moses guida la nave intergalattica Elpis V e il suo audace equipaggio negli spazi siderali, spingendosi verso i confini più remoti dell'universo, alla ricerca di forme di vita extraterrestre. Approderà in un mondo in rovina, dominato da macchine implacabili dove, una serie di singolari incontri, cambieranno per sempre la vita dell'equipaggio. Affrontando pericoli esterni e scetticismo, Moses e i suoi compagni saranno chiamati ad analizzare e rivedere le proprie convinzioni.
In vista dell'anno santo, il p. De Bertolis ci invita a riscoprire la pia pratica dell'ora santa del giovedì notte, per vivere con rinnovato slancio l'invito alla compassione e alla riparazione, proprio della spiritualità del Cuore di Cristo, per imparare la misericordia e la compassione gli uni verso gli altri, in un mondo divenuto "senza cuore" (Papa Francesco, Dilexit nos). Inoltre ci propone di sviluppare questa devozione onorando la discesa agli inferi del Signore, il suo estremo abbassamento con il quale ha cercato l'uomo perduto, vegliando e pregando dal venerdì al sabato, facendo così memoria della sua deposizione nel sepolcro. Così facendo, impareremo a costruire varchi di luce in un mondo che pare per molti aspetti assai oscuro.
Questo volume non vuole e non può essere una raccolta completa dei tantissimi messaggi dati dalla Madonna a Padro Regis, ma è un percorso che parte dai primi messaggi dal 1987 al 1990, significativi per l'insegnamento della sana dottrina cristiana, e arriva ai più recenti mettendo in luce in modo particolare le profezie che nel corso del tempo si sono avverate. L'intento non è portare il lettore a cercare il sensazionalismo, ma a credere che veramente la Vergine Maria in tutte le sue apparizioni è l'inviata speciale del Cielo, la vera e unica messaggera dell'amore di Dio per l'umanità.
365 esortazioni alla virtù per un intero anno, da meditare quotidianamente, per intraprendere un cammino virtuoso. Questo libro invita a vivere una virtù ogni giorno dell'anno, proponendo un percorso di crescita personale e spirituale. La virtù, spesso vista come un concetto datato e moraleggiante, è in realtà la disposizione a scegliere e praticare il bene nella vita quotidiana. Non si tratta di perfezione, ma di umanità, di un cammino verso una vita più piena e autentica. Con un focus concreto sulla pratica delle virtù, il libro offre uno strumento per affrontare i propri limiti e accogliere la vita come dono e compito. L'Autore ci ricorda che, oltre agli sforzi umani, la grazia divina ci sostiene in questo cammino, permettendoci di espandere l'amore che riceviamo per costruire una Civiltà dell'amore.
Nel terzo volume dei suoi diari, l'autrice abbandona in parte il resoconto di episodi di vita personale per far spazio ad approfondimenti più teorici. Non manca il racconto del rapporto intimo con Gesù, che si esprime soprattutto attraverso il dialogo e la preghiera contemplativa del cuore, ma si alterna a riflessioni di carattere generale. Queste nascono dal desiderio di sviluppare l'insegnamento di alcuni particolari argomenti, come il saper vivere la messa, l'affacciarsi alla preghiera silenziosa del cuore, il bisogno di chiedere e ricevere il perdono, la necessità di liberarsi dai propri peccati. Tutto questo, naturalmente, senza nessuna pretesa teologica, ma nella consapevolezza di condividere lo stesso cammino.
Il tema della giustizia è quanto mai attuale, ma è utile uno sguardo di misericordia e redenzione sulla vita di quanti hanno commesso gravi errori tanto da finire in carcere. Mazzolari è maestro di umanità e cerca di leggere il cuore, non si ferma all'apparenza o al pregiudizio. Egli anticipa il principio della fraternità di papa Francesco. Pur senza affermarla in modo esplicito, la prospettiva di don Primo è la stessa che sostiene la giustizia riparativa: bisogna educare più che condannare, dare opportunità più che chiudere porte, perché «chi non crede alla redimibilità di una creatura umana non è cristiano».
Il mental coach è una figura professionale contemporanea che indirizza e accompagna le persone in un percorso di crescita. Percorso che può, ovviamente, essere molto diverso in base all'età, alle esperienze, allo stato emotivo dei soggetti o alle loro esigenze professionali; tuttavia, ci sono alcuni passaggi che risultano comuni alla maggior parte delle situazioni. Il punto di partenza è l'acquisizione o l'incremento di consapevolezza di sé e di ciò che si desidera ottenere. Una volta individuato il proprio punto di arrivo ideale, questo viene articolato in obiettivi specifici da raggiungere. L'azione di Gesù come mental coach è evidente e presente in molti passi dei Vangeli. Gesù punta dritto all'interiorità, alla sostanza, spingendosi oltre le semplici apparenze; mira all'uomo nella sua interezza, corpo e anima. Le sue parole e i suoi atti, in qualunque situazione, non s'ispirano a una dottrina di facile applicazione o a una teoria valida in generale: il suo sguardo giunge in profondità ed è tutta la tua esistenza a entrare in gioco. Questo libro è ricco di esortazioni spirituali e consigli pratici dati in base alle tipologie di persone che l'autore, in 35 anni di sacerdozio, ha incontrato. Tali consigli sono stati seguiti da tante persone per le quali don Stanzione è stato per anni consigliere spirituale constatandone sempre progressi e miglioramenti graduali verso un benessere integrale.
365 parole "sgorgate dall'intelligenza del cuore", come le definisce nella postfazione a questo libro il Cardinale Mauro Gambetti, Presidente della Fondazione Fratelli tutti, scelte e riscritte da altrettanti autori, esponenti delle Istituzioni civili ed ecclesiastiche, credenti e atei, Premi Nobel, artisti, giornalisti, scrittori di spicco, rappresentanti delle imprese e del mondo del lavoro e giovani missionari digitali. Questo libro è stato curato dalla Fondazione, che ha preso vita dalla enciclica omonima di Papa Francesco, la Fratelli tutti appunto, ed è stata istituita in seno alla Fabbrica di San Pietro. Come simboleggia il suo logo, composto da persone in movimento che formano l'abbraccio del colonnato del Bernini, la Fondazione si pone sulla "soglia" tra la Basilica di San Pietro e la città per promuovere fraternità e amicizia sociale. "Il vocabolario della fraternità", dunque, aspira a operare in questo orizzonte: come nelle parole del Segretario generale della Fondazione Francesco Occhetta, si pone "il compito di ispirare i lettori a un percorso di crescita interiore e a un'apertura verso la fraternità e tutto ciò che di buono e di umano esiste". Una parola al giorno, per accompagnare un anno di riflessioni e riscoprire il valore di far parte di una comunità e la necessità di "essere umani" oggi. Insieme.