
«La sinodalità non è tanto il diritto di parlare, ma il dovere di ascoltare: ascoltare lo Spirito; ascoltare i fratelli; ascoltare lo Spirito ascoltando i fratelli». Così il cardinal Mario Grech, nella sua Prefazione, a ricordare come solo dall'ascolto possa venire un dialogo profondo, sincero e non scontato, quello stesso cui invitano gli autori di questo pamphlet in forma di "novena". «Le novene» - ci dicono - «nella tradizione popolare sono sempre state una forma di preghiera comunitaria semplice e profonda, che sosteneva la speranza, segnava non solo il senso di un'attesa, di un auspicio o di un ringraziamento, ma anche il ritmo comune, il passo del pellegrinaggio nel tempo ed era un concreto aiuto a stare esistenzialmente concentrati. E la preghiera è l'unica possibilità che abbiamo per inoltrarci in questo percorso di Chiesa, per mantenere la direzione e sostenerci lungo il cammino». Come usare questo libro, perché non vada perduto? «Sarebbe bello che oltre alla lettura, alla riflessione e alla preghiera personale, qualche sua pagina venisse letta e pregata in un gruppo, in una comunità, in una piccola o grande assemblea e favorisse una condivisione di pensieri, di speranza, di propositi in un percorso di "conversione" comunitaria». Prefazione di Mario Grech.
Avvento e Natale - spesso pensati e vissuti come due tempi che si susseguono l'uno dopo l'altro - formano un unico tempo, il tempo della manifestazione del Signore. Sono il dittico di un'unica grande opera: il mistero della venuta del Signore nella gloria alla fine dei tempi e nell'umiltà della carne a Betlemme. Per questo è oggi urgente recuperare una vera e propria spiritualità dell'Avvento e del Natale. Ciò non significa semplicemente entrare in chiesa per compiere riti secolari, ascoltare letture bibliche e preghiere antiche, ma molto più in profondità significa accedere a una dimensione dello spirito che ci appartiene. Non c'è vita piena là dove non c'è capacità e volontà di vegliare e di prendersi cura dell'altro. In queste pagine, dunque, si cerca di meditare il senso spirituale dell'Avvento e del Natale alla luce delle sante Scritture e in particolare del Vangelo, allo scopo di celebrare il mistero della manifestazione del Signore come mistero di vita, di desiderio, di attesa di salvezza.
Campioni dello sport di diverse discipline: donne e uomini dai quali ci aspettiamo il massimo e successi che ci fanno gioire e sentire orgogliosi. Ma non stiamo parlando di macchine, né di "funzionari dello spettacolo e del successo-: sono esseri umani che esplorano i limiti della capacità di dedizione, speranza e fiducia che è in ciascuno di noi. In questo libro, opportunamente interrogati anche sulla loro persona, sulla loro storia e sui loro valori, ci parlano di sé e dei successi più intimi, più decisivi: la solidarietà, la lealtà, la riconoscenza, il perdono, la generosità, la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Un incontro a cuore aperto e a mente lucida, nel desiderio di condividere non solo i frutti della propria fatica, ma la bellezza della propria capacità di amare. Con interviste a: Giorgio Chiellini, Alessandro Bastoni, Ciro Immobile, Luca Mazzitelli, Antonella Palmisano, Vanessa Ferrari, Francesco Moser, Oney Tapia, Valentina Rodini, Enrico Berrè. "La fatica fa parte del gioco, è una componente fondamentale, è un peso che ti spezza, ti logora e destabilizza, ma a quella fatica, che assume molteplici forme, va trovato un significato. Un senso. E allora il suo giogo si farà più lieve. L'atleta che, nella fatica, vede oltre, è come il santo che non accusa il peso e guarda lì dove gli altri non vedono... (Dalla Prefazione di Papa Francesco)
Le esperienze di premorte sono racconti di pazienti che hanno sfiorato i confini dell'aldilà e sono "ritornati alla vita" testimoniando l'accaduto. Tutte le vicende descritte appartengono a persone clinicamente decedute che raccontano di staccarsi dal proprio corpo abbandonandolo per entrare in un tunnel buio, dirigendosi verso una luce intensa che permette loro di raggiungere un luogo bellissimo, pieno d'amore e di gioia dove ritrovano i loro cari scomparsi. Le somiglianze e le coincidenze tra queste storie, di cui la medicina non è in grado di fornire una spiegazione, confermano che queste persone sopravvissute hanno viaggiato verso un'altra dimensione. Questo libro si propone di comprendere i fenomeni extrasensoriali, e successivamente il tema della Morte in tutte le sue sfaccettature in particolare nel paziente oncologico. Il nostro viaggio si concluderà affrontando il tema dell'anima. Un'analisi accurata degli elementi scientifici, psicologici e filosofici utili ad una riflessione critica sugli argomenti trattati grazie ai numerosi racconti, permetteranno al lettore di far luce sul misterioso fascino dell'esistenza e sulla questione della plausibilità dell'idea che esista qualcosa nell'aldilà per apprezzare ulteriormente l'importanza del grande dono che è la Vita.
Il tema della sofferenza e del dolore anche innocente è attuale più che mai. Guerre, malattie, epidemie, soprusi e ingiustizie: il dolore resta un mistero, così come lo scandalo di un Dio che si lascia ferire. Il saggio di don Agnelli ricostruisce un itinerario teologico che parte da quel Dio incarnato che partecipa nella croce ai dolori dell'umanità, per giungere a ridisegnare i sentimenti di Gesù. Un approccio esegetico che ricapitola in un'antropologia cristiana ispirata alla misericordia e all'amore per il prossimo la risposta necessaria e inevitabile alla sofferenza.
Tensioni e preoccupazioni schiacciano "sottovuoto" le emozioni bloccate e contagiano l'isolamento nella stanza. Il barattolo di luce blu distende l'animo, diventa faro nel buio al centro della camera. Diventa ispirazione di preghiere e parole, illuminate dalla Parola quotidiana accendendo un sottile faro nell'incertezza e nell'attesa degli esiti e delle cure per guarire. Il barattolo blu è un sottile punto di luce che prepara una vita lontana da lockdown, attende di uscire dalla stanza, dall'obbligata solitudine; dal barattolo fuoriesce un fascio di luce blu che rimette il percorso della vita sui binari della fede, inaspettata e autentica speranza che ripara, riposa, riconcilia.
È sbocciata, dagli anni Sessanta in poi sotto la spinta del Concilio Vaticano II, una ricca e stimolante varietà di interrogativi riguardanti il cuore stesso della Fede cristiana: cerchiamo un Dio diverso? Qual è il Volto di Dio? Perché il silenzio di Dio? Dio è morto? Sostanzialmente nulla di nuovo; tutte le epoche si sono interrogate su Dio, ma la novità di ciò che è avvenuto dopo il Concilio Vaticano II è che esso è nato all'interno della stessa Chiesa, tra teologi, biblisti, studiosi e perfino tra vescovi; il che rende ancora più interessante lo studio di tale fenomeno religioso-culturale. Dio è morto? di Vincenzo Arnone analizza e unifica le varie Voci teologiche, poetiche, filosofiche, che hanno cercato il nuovo volto di Dio, nelle urgenze più drammatiche della nostra attualità.
"Perché mi cercate?" (Lc 2,49) è la domanda di Gesù adolescente, che chiede ai genitori, preoccupati per averlo perso di vista, quale sia il vero motivo della loro ricerca e dell’angoscia che li ha presi. Lo stesso interrogativo ispira l’Autore nella preparazione di questi esercizi spirituali, un percorso meditativo su alcuni testi del Vangelo di Luca che innescano, a loro volta, domande nel cuore di chi ascolta. Sono le stesse alla base di una ricerca che accomuna i cristiani di oggi, i quali, grazie al processo sinodale avviato da papa Francesco, non di rado mostrano anch’essi segni di angoscia, perché più cercano e più appare chiaro che il grande assente dalle loro iniziative, a volte, è proprio Gesù. Il libro raccoglie domande più che risposte, vuole essere una bussola più che una mappa, convinti che si cresce insieme quando si impara a lasciarsi interrogare dalla vita propria e altrui, quando si cerca assieme una strada nuova. Dio stesso ci ha lasciato le sue orme non perché ci incantassimo a guardarle, ma perché potessimo cercarlo e trovarlo.
Potremmo interrogarci sul nostro modo attuale di guardare: riusciamo a vedere Gesù nella nostra vita, nelle Scritture, nella liturgia, nel fratello o nella sorella della comunità? Oppure il nostro è uno sguardo confuso? Cosa si sta frapponendo tra noi e Gesù Cristo? Chiaramente il discernimento è il frutto dell'opera dello Spirito Santo in noi, nella comunità cristiana, nel mondo, ma richiede anche una lunga e faticosa educazione dello sguardo.
“Durante l’anno 2008 ho cominciato a ricevere tramite locuzioni, nel mio cuore, la storia della Vergine Maria riguardante la vita della santa famiglia a Nazareth… Sono stata subito colpita, come non mai, da questa commovente storia che la Vergine Maria mi faceva l’onore di rivelarmi. Fin dall’inizio, a contatto con la sacra famiglia, mi sono trovata immersa in una felicità tutta particolare… Che famiglia! Che esempio di amore, di dignità e di reciproca tenerezza!” (Rosa)
Note sull'autore
Rosa, madre di famiglia italiana ma residente in Francia da molto tempo, riceve messaggi dal Cielo (da Gesù e Maria, dagli angeli e dai santi) da più di vent’anni. Guidata da un padre spirituale italiano, ha dato vita a molte iniziative per l’evangelizzazione e per diffondere le richieste del Cielo, tra cui la fondazione di un’associazione, di gruppi di preghiera, di una famiglia spirituale, di una piccola rivista mariana e di un sito internet (http://lesapotresmisericordieux.jimdo.com). Scrivendo nella preghiera, ha pubblicato diversi libri di spiritualità sia in francese sia in italiano.
A chi ha una certa familiarità con i testi di Agostino non parrà fuori luogo definirlo un artigiano prolifico di aforismi indimenticabili, cioè di frasi concise e pregne di pensiero. Gli venivano spontanei. Ogni suo aforisma è un piccolo gioiello. Molti lasciano sorpresi e incantati, tanto sono geniali. Erano il suo linguaggio caratteristico e abituale usato con il composito pubblico, tanto da riconoscervi una sorta di marcatore dell'autenticità dei suoi interventi trasformati in opere letterarie. Del resto, l'arte della retorica, di cui era stato anche docente, gli ha consentito di scegliere, all'occorrenza, le parole più idonee; di intarsiarle modulandole tra di loro, obbedendo alla vibrazione del pensiero; di accostare sapientemente parole assonanti e di posizionare i pensieri in forma speculare; di condensarvi un pensiero importante e portante; di consegnare al pubblico una sintesi formidabile e accattivante, facilmente memorizzabile. La presente pubblicazione, dopo aver raccolto, con testo originario latino e traduzione italiana rigorosamente fedele al linguaggio dell'autore, oltre quattrocento aforismi e pensieri sapienziali di Agostino, selezionati tra i più significativi, sviluppa una serie di tematiche, a trama aperta, intessute appunto degli aforismi e dei pensieri sapienziali segnalati nella prima sezione. Ne risulta un ampio spaccato della teologia e dell'antropologia teologica di Agostino.

