
L'ospitalità e l'accoglienza nei vangeli: i commenti, le riflessioni e i suggerimenti di queste pagine avvicinano ed evidenziano la semplicità, la suggestione e la freschezza dello stile di vita che Gesù di Nazaret ha portato nella storia degli uomini. Il Vangelo viene così riletto negli incontri di Gesù con Marta e Maria, con il giovane ricco, con gli apostoli nel momento in cui lava loro i piedi, con la donna adultera... In essi il discepolo di oggi può trovare la via per una fede essenziale e viva. Per ogni capitolo viene proposto un dipinto che rappresenta l'episodio narrato. Sono immagini in cui si apprezza la saggezza interpretativa degli artisti, che da persone intuitive presentano la loro visione delle vicende evangeliche mostrando "tutto" in un colpo d'occhio.
In questo libro Anselm Grün invita con grande semplicità e sapienza a sperimentare in modo nuovo la parola, il silenzio, l'ascolto, per giungere finalmente a "essere dialogo".
Un libro per tutti coloro che avvertono la necessita' di ritrovare le vie dell'interiorita'. I profondi cambiamenti culturali, in corso da molti decenni, hanno sconvolto modelli e categorie tradizionali della vita cristiana e conseguentemente della teologia. Il Concilio Vaticano II (1962-1965), prevedendo che tali sconvolgimenti avrebbero suscitato una congerie di problemi", aveva gia' sollecitato "nuove analisi e nuove sintesi". Problemi, analisi e sintesi che non riguardano solo i cattolici, e neppure solo i cristiani delle diverse denominazioni, ma anche tutti coloro che avvertono la necessita' di ritrovare, nel convulso intreccio degli attuali processi storici, le vie dell'interiorita'. Queste pagine sono nate da riflessioni proposte in diversi ambienti e dai confronti che ne sono seguiti. "
a prudenza è radicamento consapevole nella realtà, attenta valutazione delle circostanze ed equilibrio delle virtù. La prudenza è il segreto del dialogo. Cosa è necessario affinché il nostro cuore si incontri con quello dell'altro? Come deve essere il dialogo perché porti a unire? Di cosa abbiamo bisogno perché le parole dette e quelle ascoltate diventino pilastri di un ponte su cui incontrarci a metà strada, così da mettere a fuoco le rispettive esigenze, aspettative, sogni, timori e scoprire che, in fondo, stiamo cercando la stessa cosa? Giuseppe l'egiziano ci viene in soccorso per insegnarci cosa significa prendere una strada abbagliati dalla presunzione, per poi fallire, cadere, rialzarci, imparare a leggere tra le pieghe dei sogni, affidarci e incontrare di nuovo chi ci sta più a cuore.
Dio ci parla attraverso la sua Parola, per mezzo della natura, degli eventi o tramite le persone. Ma non riusciamo a comprendere le sue parole se non siamo capaci a farle echeggiare nella nostra intimità. Tutto diventa Parola, invece, se impariamo a leggere la nostra parabola personale. Le parabole contenute in questo volume sono storie che l'autore ha ascoltato negli anni del suo primo incontro con la fede, quelli dell'adolescenza, e poi ha trasformato, arricchendole con riflessioni, digressioni e dialoghi, in veri e propri racconti, a corredo dei quali propone agili approfondimenti esistenziali, esegetici e spirituali che accompagnano il lettore nella meditazione. Come tutte le parabole, anche quelle qui proposte possono essere raccontate ai bambini e ai ragazzi, ma sono scritte fondamentalmente per i grandi e per grandi(re), cioè per diventare grandi, per apprendere l'arte di osservare la realtà nelle sembianze di una fiaba.
Il giudizio ci permette di conoscere la realtà colmando lo spazio che c'è tra l'astrazione e la concretezza. Ma l'atto di giudicare si traduce molto spesso nella pratica di pensare male senza motivo. Nel Vangelo Gesù dice: «Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato» (Mt 12, 36-37). Attraverso riflessioni, approfondimenti e meditazioni, il volume consente di comprendere come giudicare male sia sempre una mancanza d'amore, poiché equivale a ignorare il cuore, la storia e il mondo di un'altra persona. Tutti noi siamo chiamati a guardare gli altri non attraverso i nostri occhi ma lasciandoci ispirare dal Signore.
"Tre libri in uno" non è soltanto una frase evocativa, ma descrive accuratamente questo lavoro che tesse insieme tematiche apparentemente separate ma profondamente interconnesse, tutte radicate nella Bibbia e focalizzate sull'impatto dell'esperienza pentecostale nella vita di un credente consacrato a Dio. L'autore trasmette in questo volume la sua profonda conoscenza e il suo impegno nel sottolineare l'importanza del battesimo nello Spirito Santo e dei doni spirituali nelle comunità cristiane. Attraverso le pagine di questo volume, i lettori avranno l'opportunità di esplorare e approfondire il proprio cammino di fede, arricchiti dalla saggezza e dall'esperienza di uno dei più influenti pensatori pentecostali.
Con una sincerità che sorprende, Beatrice Fazi - la Melina di "Un medico in famiglia" - racconta il suo incontro con Gesù e la conversione religiosa che l'ha salvata da un profondo stato di disordine emotivo e alimentare, anche a seguito di un aborto praticato a vent'anni. Beatrice racconta del suo cuore diventato di pietra, incapace di provare sentimenti, e di quel pozzo senza fondo in cui era caduta, tormentata da una fame inestinguibile, fisica e psichica, che non riusciva a saziare in alcun modo. Dopo un periodo difficile in cui aveva persino iniziato a fare uso di stupefacenti, l'incontro casuale con una compagna di università la riavvicina a Dio. La catechesi sui Dieci Comandamenti, l'inserimento in una comunità del Cammino Neocatecumenale, un pellegrinaggio a Medjugorje e l'incontro con Pierpaolo, poi diventato suo marito, l'aiuteranno a recuperare un ritmo di vita regolare e un ordine nella quotidianità scandito dalla preghiera. In questi anni ha stretto legami con gli amici del Rinnovamento nello Spirito Santo, e si ritrova spesso nelle diocesi di tutta Italia per celebrazioni liturgiche e testimonianze. Il Presidente del Rinnovamento, Salvatore Martinez, l'ha soprannominata "Catecumena Rinnovata", con il compito di annunciare quella misericordia di Dio che abbraccia tutti coloro che tornano a Lui con cuore sincero. Prefazione di Franco Nembrini.
Il processo di beatificazione sembrava su un binario morto, ma per espressa volontà di papa Francesco si è finalmente sbloccata una delle cause canoniche più lunghe e spinose della storia ecclesiastica. La Chiesa cattolica fa salire agli onori degli altari un martire simbolo per tutti i cristiani, come mostra l'attenzione della Chiesa anglicana, che ha posto la statua di Romero nella facciata della cattedrale di Westminster, accanto a quelle di Martin Luther King e Dietrich Bonhoeffer. Oscar Arnulfo Romero venne ucciso con un colpo di pistola il 24 marzo del 1980, a San Salvador, mentre celebrava la messa. Denunciando gli atti di disumana crudeltà perpetrati contro i campesinos dai gruppi estremisti della dittatura salvadoregna, si era messo contro gli "squadroni della morte", che decisero di eliminarlo dalla scena. In questo libro vengono presentati gli scritti più potenti del vescovo, tratti dalle dichiarazioni fatte ai microfoni della YSAX, l'emittente radiofonica dell'arcivescovado, insieme ad altri brani che attingono ai messaggi pastorali, alle lettere e alle omelie. Sono invettive coraggiose e profetiche, che - dal febbraio 1977 al marzo 1980 - denunciano lo scandalo dei desaparecidos, lo sfruttamento dei contadini, l'ingiustizia sociale ignorata dall'oligarchia, a cui monsignor Romero rivolse molti appelli, difendendo il diritto del popolo alla protesta e al sindacato.
Da vescovo ausiliare ad arcivescovo di Milano. Chi è Mario Delpini? Papa Francesco lo ha scelto per essere il pastore della diocesi ambrosiana dopo i cardinali Martini, Tettamanzi e Scola, di cui è stato stretto collaboratore. Una nomina che ha colto molti di sorpresa, ma in linea con le ultime scelte del pontefice: figura non ascrivibile a nessuna cordata, sacerdote dedito alle famiglie e agli ultimi, vescovo mite e lontano dall'identikit del manager. Classe 1951, uomo dal temperamento cordiale, ottimo rapporto con i fedeli, Delpini è stato segretario della Conferenza episcopale lombarda e si è occupato a lungo di formazione del clero, ma negli anni si è rivelato anche un acuto osservatore del mondo che gravita attorno al campanile parrocchiale, alla canonica, all'oratorio con tutti i suoi attori e comprimari: giovani, anziani, poveri, volontari, catechiste, devoti zelanti e critici, suore e seminaristi... Un'umanità variegata, a tratti ferita, bisognosa di attenzione e cure. In un racconto denso di curiosità e particolari, il vaticanista Paolo Rodari ricostruisce il percorso umano e spirituale di quello che si preannuncia un "grande vescovo": affettuoso, informale, che non dimentica gli amici e i collaboratori che gli sono stati vicini. Lanciando uno sguardo sul futuro, il nuovo pastore di Milano pone i capisaldi della missione che lo attende: le sue idee sull'accoglienza agli immigrati, sul rapporto con le altre religioni e le altre confessioni cristiane, sulle prospettive della civiltà italiana e della Chiesa nei prossimi anni.

