
James Martin, in questo libro, ci introduce a varie forme di preghiera e di meditazione e ci aiuta a ritrovare il centro dell'orazione, che è semplicemente parlare con Dio. A partire da un assunto che sintetizza in questo modo: A volte i libri parlano di preghiera pratiche, tecniche, tradizioni, senza dire ciò che i principianti vogliono sapere di più: Che cosa succede quando una persona prega?, Che cosa dovrebbe succedere dentro di me?, questo Martin aiuta il lettore a non aver paura di porsi le domande essenziali sulla preghiera, così da poter entrare nel colloquio umano divino senza più timori. Con un occhio teso alle persone che sono nuove alla preghiera e, insieme, a incoraggiare le persone che già pregano, Martin risponde alla domanda di fondo che è il centro di ogni nostra relazione intima con Dio, per poi aiutarci a trovare, ciascuno, la propria maniera di pregare, secondo le ricchissime proposte che ci vengono dalla tradizione.
Quattro percorsi per riscoprire la sfumatura squisitamente affettiva della relazione con Gesù. Il primo prende in esame la sua denominazione di «amico dei peccatori»: connivenza, complicità o cos'altro? Il secondo mostra come le dinamiche dell'eucaristia rendono i discepoli «non più servi ma amici». Nel terzo, dai testi della passione e risurrezione si risale al desiderio frustrato di compagnia di Gesù e alla ripresa dei rapporti a Pasqua. Il quarto s'interroga sul senso dell'attendere Gesù nella Parusia: cos'ha in serbo per i suoi amici?
felici voi atei! volentieri sarei uno di voi
eppure eppure: non posso
Kurt Marti
sanguina da ogni ferita
viene violentata ancora e ancora
è tradita calpestata frantumata decapitata
torturata squartata disintegrata
membra perdute sono state
sostituite da protesi mostruose
è alienata da se stessa da noi e da tutto
è schizo e neuro e psico
trapassata di nuovo e di nuovo da aghi con i quali
sono state iniettate sostanze aliene
agonizza senza fine
è forse già morta o non ancora o
tuttora discute il consilium dei medici
e DUNQUE divenne la parola DIO
l'ultima delle parole
il più depredato di tutti i concetti
la più svuotata metafora
la proletaria del linguaggio
riflessioni, meditazioni e preghiere sulla figura di gesu`cristo, tratte dai brani evangelici e approfondite da citazioni di autori celebri (larranaga, kierkegaard, merton, canopi, zarri, bello...). IN QUESTO LIBRO TUTTI I CAPITOLI CONVERGONO NEL TENTATIVO DI METTERE IN LUCE LA SIGNORIA DI GESU, NELLA SUA PIENEZZA DIVINA E UMANA. IL TESTO SI DISPIEGA SU UN ORIZZONTE DI AMPIO RESPIRO, NELL'AMBITO DEL TENTA TIVO DI INTERPRETARE I SILENZI DEL VANGELO, SPIANDO DENTRO IL MISTERO DI CRISTO. IL LINGUAGGIO E`NARRATIVO, VOLUTAMENTE SEMPLICE E SCORREVOLE, RICCHISSIMO DI RIFERIMENTI BIBLICI E DI MESSAGGI EVANGELICI. VANNO LETTI QUASI IN SILENZIOSA MEDITAZIONE, TRA QUEGLI ADAGI DELL'ANIMA, DOVE LA MENTE E IL CU ORE SI EDIFICANO IN GAUDIO E RICCHEZZA. I BRA NI DEL VANGELO OFFRONO GIA DI PER SH MOLTI SPUNTI DI MEDITAZIONE, SENZA RICORRERE AD ULTERIORI COMMENTI, TUTTAVIA AL BRANO DEL VANGELO E`AGGIUNTO UN BREVE COMMENTO, ESTRATTO DA AUTORI SCELTI E AUTOREVOLI. INFINE UNA PREGHIERA IN CONS ONANZA CON L'ARGOMENTO DEL VA NGELO CHIUDE OGNI CAPITOLO.
In questo libro l'autore approfondice in maniera aperta e chiara temi di attualità scottanti, fornendo spunti e idee utili alla discussione in casa, con i figli, fra gli amici.
S.E. Mons. Luis Maria Martinez ci indica il modo per accogliere degnamente Gesù Eucaristia nei nostri cuori.
DAL TESTO:
“Abbiamo molte mancanze? Non importa, il luogo in cui Gesù nacque era sporco. Non abbiamo virtù per adornare le nostre anime? Non importa, il luogo in cui Gesù nacque era nudo e vuoto. E’ certo che Gesù, nascendo, non trovò ricchezze, nè alcuna delle cose che gli uomini stimano tanto, trovò una stalla povera ma calda. Ma più che calda per quel bue che secondo la leggenda scaldava col suo fiato il corpo tenerissimo di Gesù, era calda per l’amore di quelle anime, per la tenerezza di Maria e Giuseppe. La stessa cosa deve trovare Gesù nei nostri cuori: l’amore.
Per amore Egli scelse ciò che era più disprezzabile!”.
Ecco una scrittura immediata, vitale, a tratti poetica, segno di una verità che passa attraverso l'esperienza vissuta dell'Autore e si traduce in uno stile comunicativo, un tu per tu che sa mettersi nudo e arrivare al cuore.
Un nuovo modo di proporre la vita della Madonna, nel suo mondo, coi costumi ebraici dell'epoca splendidamente illustrati, nella sua magnifica realtà di donna, di prescelta, di madre santissima.
Scritto per chi soffre perché la speranza non muoia mai, anche con l'aiuto del sacramento dell'unzione dei malati.
DESCRIZIONE: Il libro documenta, con la pubblicazione delle lettere della corrispondenza fra Eligio Cacciaguerra e don Primo Mazzolari, la storia di una profonda amicizia tra due anime fraterne, in un tempo di grandi tensioni ideali, come quello del secondo decennio del Novecento. È il periodo drammatico della prima guerra mondiale, a cui ambedue i protagonisti del carteggio partecipano: Eligio come ufficiale, don Primo come cappellano militare, incontrandosi sia nelle pagine della rivista «L’Azione» della Lega Democratica cristiana (1915-1917), sia nel fitto scambio di lettere di un epistolario di alta qualità spirituale e nello stesso tempo letteraria e culturale. Quando l’Italia entra in guerra, Cacciaguerra e Mazzolari, pur insofferenti del nazionalismo, risentono del clima accesamente patriottico e si schierano apertamente per l’intervento, un interventismo democratico, nel quale ha grandissima parte la cristiana solidarietà con i soldati al fronte. La realtà della guerra è filtrata da una sensibilità che la tensione mistica di quelle grandi anime ispira ed esalta: la sofferenza di uomini e popoli ha valore di espiazione e redenzione, e prepara, nelle doglie del parto, un mondo nuovo e purificato, alla cui edificazione anche i democratici cristiani porranno mano e non da ultimi. I documenti epistolari vengono collocati nel contesto degli articoli de «L’Azione» scritti dai due corrispondenti, e del Diario di don Primo Mazzolari, testi che svelano la personalità appassionata di questi confidenti spirituali e confortatori dei soldati al fronte. Emerge, come tema di fondo, l’auspicio che, dopo la fine della guerra, si verifichi un rinnovamento della società e anche della politica, che cominci dai cuori rinnovati dalla fede in Cristo.
COMMENTO: Un prezioso inedito delle lettere di Mazzolari sulla nascita della rivista «L'Azione».

