
Prima o poi l’ansia e l’angoscia entrano a fare parte della vita di tutti noi. È un’esperienza universale, ineludibile. E, tuttavia, sempre unica. Sofferenza dalle mille facce, essa va letta nella storia di ognuno.
Ma, come riuscire a vivere la propria angoscia in un modo diverso, che ci consenta di superare il disagio che essa comporta? È mai possibile trarre profitto da questa esperienza? Darle valore e significato in un mondo qual è il nostro, in cui va scomparendo ogni punto fisso di riferimento? Il dottor Masquin, forte di una lunga pratica psicoterapeutica, ci aiuta a guardare con occhi diversi le sofferenze che l’angoscia comporta, e a darle un senso che consenta, a chi ne è afflitto, di andare avanti con fiducia.
Una volta esaminata l’angoscia sotto il profilo medico e psicologico con le relative possibilità terapeutiche, egli l’affronta sotto l’aspetto spirituale – troppo spesso trascurato quando si parla di tale malattia – giungendo a offrire valide indicazioni per un cammino di guarigione.
Louis Masquin è neuropsichiatra, già direttore clinico della Facoltà di medicina di Marsiglia. È sposato, ha un figlio e tre nipoti. Ha animato seminari sulla depressione e sulla lettura spirituale di essa. Insieme con la moglie fa parte della famiglia della Communauté des Béatitudes.
Chi è Maria? Chi è l'Immacolata? Si tratta, forse, di una «fotomodella dello spirito» assolutamente irraggiungibile? Questo libro tenta di offrire un ritratto veritiero della Madre di Dio accompagnando il lettore in una «Novena all'Immacolata». Giorno dopo giorno, attraverso la contemplazione delle Beatitudini e la meditazione della Salve Regina e del Magnificat, si andrà delineando una comprensione più profonda e particolareggiata della Madonna. Tutti abbiamo assolutamente bisogno del suo sguardo per sfuggire al senso di inadeguatezza che ci attanaglia. Le relazione con Maria e le sue emozioni ci accompagnano attraverso scene evangeliche della sua vita fino a immergerci nel mistero del suo Cuore Immacolato, dal quale sgorga ogni grazia e, in particolare, l'esperienza reale e avvolgente della misericordia di Dio.
Un piccolo libro dedicato al “problema linea” affrontato e risolto con l’aiuto di pensieri sapienziali, riflessioni, citazioni e notizie per corroborare lo spirito e smagrire il corpo in un colpo solo. Un libro fatto soprattutto per riflettere sul rapporto con il cibo in modo più ampio, al di la della ostinata ricerca a tutti i costi della perdita di peso.
Quando si confronta con la psicopatologia l'essere umano mette in luce, per contrasto, un'acuta nostalgia dell'esistenza autentica, del progetto di vita da cui, per i motivi più vari, si è fortemente allontanato. In questa dimensione, l'individuo sofferente è spiritualmente più vicino alla sua sostanza antropologica di quanto non lo siano le persone cosiddette "normali". Il sentiero sicuro che si intravede in lontananza è fatto di pensieri semplici, ma così profondi da sembrare scolpiti nella roccia: ad esempio, riconoscere l'esistenza del Mistero che ci circonda; ridare dignità e onore alle figure genitoriali con cui siamo entrati frettolosamente in conflitto; riportare armonia nella nostra vita sessuale e nel rapporto con i beni materiali; ritrovare l'equilibrio psichico. Gradualmente, allora, le "dieci parole" tornano ad affacciarsi nel nostro panorama mentale e ad indicarci la Via, il percorso sicuro per realizzare pienamente la nostra umanità. I dieci comandamenti hanno la loro dimora nel cuore dell'uomo.
Gli scritti spirituali di Don Domenico Masi (1880-1964). Nato a San Clemente (Forlì) nel 1880, prete dal 1905, fu cappellano militare in Libia (1911) e poi tenente della sanità in Friuli durante la prima guerra mondiale. Fatto prigioniero a Caporetto, è condotto in campo di concentramento in Germania. Tornato in Italia, inizia (1915) la pubblicazione del periodico Ramoscello d’olivo e nel 1925 fonda la congregazione delle suore “Sorelle dell’Immacolata” e successivamente, tra il 1926 e il 1945, orfanotrofi, case di riposo, case religiose e altre opere assistenziali, che dovrà ricostruire dopo la seconda guerra mondiale. Per aiutare i giovani e gli operai apre una tipografia, una falegnameria e una fabbrica di mattonelle. Nel 1960 si ammala gravemente, finché muore il 1° aprile 1964.
Presentazione di Mons. Bruno Forte.
«Questo libro di Mons. Michele Giulio Masciarelli parla del “cuore” in chiave storico-teologica, biblica e spirituale, ed è a sua volta scritto col “cuore”, perché l’Autore dimostra in maniera convincente di essere stato afferrato in profondità dal tema della Sua indagine e tende a parlare al “cuore”, unendo alla documentazione ampia e rigorosa un approccio esistenziale che vuole raggiungere il lettore e coinvolgerlo in scelte di fede e di amore» (dalla Presentazione di Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto).
«Questo importante libro di Mons. Masciarelli sarà certamente un libro amico che farà una grande compagnia spirituale a quanti intuiscono che il cuore è tutto per l’uomo: il sacrario della sua vocazione, la fonte della sua umanità, la culla delle sue
virtù. Questo libro sa dire tutto questo con la sua struttura sinfonica, che armonizza, in modo splendido e interessante, i grandi sensi teologici, spirituali, pastorali, culturali ed educativi di una paideia del cuore, preziosa per tutti, ma anzitutto per le generazioni nuove» (dalla Prefazione breve di Sr Mariagrazia Mancini, Madre Generale
dell’Istituto Ravasco).
Un ampio quadro della teologia di Ireneo di Lione, recentemente proclamato dottore della Chiesa per il suo contributo all'unità nella fede, apre la raccolta con l'intento di far conoscere una esemplare sintesi e lezione di metodo teologico. Seguono poi studi su Ambrogio (il paradiso terrestre, la creazione dell'uomo e della donna), Girolamo, Gregorio Magno e Agostino letto dai medievali; completano la raccolta due questioni pastorali: il senso della domenica e l'arte di evangelizzare.
Il presente volume fornisce a ciascuno di noi tutte le risorse necessarie per crescere verso una spiritualità trinitaria. I numerosissimi riferimenti biblici e del Magistero, i racconti e le esperienze personali, unitamente al linguaggio semplice e immediato, danno a questo testo un valore kerigmatico (kerygma" è la proclamazione della morte e risurrezione di Cristo). Una sorta di primo annuncio per chi si accosta alla fede, un percorso conciso ma puntuale nelle verità fondamentali del Cristianesimo, una serie di risposte precise alle domande più comuni sulla fede."
Il Vangelo di Giovanni è Vangelo «simbolico». Come decifrarne il senso profondo? La tunica e la rete sono simboli di un'unità che resiste a tensioni laceratrici. La tunica evoca la morte di Gesù, la rete l'azione di Pietro sul mare di Tiberiade. L'unità degli uomini è opera di Cristo e si attua in una correlazione inestricabile (le maglie della rete), in cui ciascuno ha bisogno dell'altro e tutti dipendono da una chiamata più alta. Nel quarto Vangelo tutto prende luce dalla preghiera di Gesù «perché siano una cosa sola come io e te siamo una cosa sola». Ogni episodio e i diversi simboli evocano una esperienza spirituale, insieme personale e comunitaria, a cui questo commento intende guidare.
Io, gli altri, la famiglia, il creato: tutto parla della Bellezza! Siamo umanamente portati a sottolineare lo straordinario nelle nostre vite, quegli eventi che accadono ogni tanto. E nel frattempo? La vita, quella vera, quella di ogni santo giorno, cos'è? La sala d'attesa in cui ci accomodiamo fino al prossimo evento importante? E poi, cosa e chi definisce l'importanza di un evento? I giorni "normali" hanno lo straordinario in sé, anche solo per il fatto di essere unici, sono ogni volta un'opportunità in più per dire Grazie. Da questa prospettiva, tutto sembra meno scontato ed anche il gesto più insignificante assume il suo valore.

