
Nei primi secoli del cristianesimo, la preghiera era spesso definita come un incontro con Dio, di cui serbare e alimentare il ricordo. I Padri della Chiesa, attraverso i loro scritti, testimoniano e insegnano che si tratta di un incontro sempre possibile e offrono consigli per riconoscere la preghiera come parte della vita. La preghiera è soprattutto da sperimentare ed effettivamente i Padri ne hanno spesso scritto trasmettendo la loro esperienza senza concedere troppo spazio alle riflessioni astratte, anche se queste non sono del tutto mancate. Questo testo cerca di interpellarci nella ricerca di spiritualità e di ravvivare la nostalgia dell'incontro con Dio, attraverso numerose citazioni patristiche tratte da vari tipi di opere: lettere, trattati, omelie, biografie, regole e anche apoftegmi, cioè i detti e i fatti delle Madri e dei Padri del deserto. «Beati coloro che provano la nostalgia dell'incontro con Dio, perché continueranno a cercarlo ogni giorno».
È possibile agire in maniera etica, vivere e lavorare in maniera cristiana, operando nel mondo degli affari, addirittura svolgendo un ruolo di manager in un'azienda? È la domanda cui prova a rispondere Etienne Perrot, che attinge a fondo dalla spiritualità di Sant'Ignazio di Loyola, proponendo un cammino quotidiano di discernimento interiore e di crescita spirituale, spiegato da Perrot con scrittura brillante e densità di esempi concreti, tratti sia dal Vangelo che dalla vita e dai problemi di oggi.
La spiritualita di Raffaello Delle Nocche, fondatore delle Discepole di Gesu Eucaristico", del quale e stato avviato il processo di beatificazione. "
Nel corso del '900 nessun autore dell'antichità cristiana è stato oggetto di una riscoperta tanto intensa e appassionata quanto Origene (185-254 ca.). A ritrovare il maggiore interprete della Bibbia nella storia del cristianesimo hanno concorso, in particolare, figure come Henri de Lubac, Jean Daniélou, Hans Urs von Balthasar e Karl Rahner, tutte capaci di mettere in luce la sua eredità teologica e il suo messaggio spirituale. L'attuale stagione degli studi tende a dare risalto all'immagine di un Origene pensatore della libertà, talora rivestendo il maestro di Alessandria dei panni del filosofo. Come appare da questo volume, che riunisce ricerche di uno degli specialisti più noti, la fisionomia intellettuale e religiosa di Origene è più complessa e il nucleo essenziale lo si coglie pienamente solo tenendo conto che il suo cuore batte sempre per la Scrittura. Ripercorrendo la biografia dell'Alessandrino e il profilo della sua vasta opera con i suoi temi dominanti, emerge l'assoluta centralità della Parola di Dio e con essa il compito del suo interprete, chiamato a sondarne, per quanto possibile, tutta la profondità ai fini di orientare la vita del fedele e della comunità ecclesiale all'incontro con il Verbo divino, lo Sposo del Cantico. Non a caso questo ritratto di Origene, che riflette la sua vocazione di esegeta e maestro spirituale, ha trovato un'inattesa conferma nel 2012, grazie alla scoperta delle nuove Omelie sui Salmi in un manoscritto di Monaco. La raccolta di studi rispecchia la stessa ricchezza esegetica, teologica e spirituale dei nuovi testi dell'Alessandrino, di cui l'Autore ha diretto l'editio princeps.
I contributi contenuti nel volume fanno emergere gli accenti di un monachesimo che insiste sul'ascesa sulla croce. I tratti di questo monachesimo, già insinuati dai legami con il monachesimo egiziano, sono qui precisati dal confronto col monachesimo palestinese contemporaneo.
Come si sente una donna (e una coppia) al cospetto del dramma della morte prenatale? Come si può vivere ed affrontare il mistero di un tale dolore? Questa testimonianza posa lo sguardo su chiunque abbia attraversato, o stia attraversando, la terribile prova del lutto prenatale, per portare comprensione, empatia, speranza. Fabrizia Perrachon, raccontando in prima persona la sua esperienza diretta, propone anche delle vie affinché venga costruita una cultura prenatale, soprattutto nei contesti cristiani, per dare un segnale forte di speranza, per non lasciare sole le persone, per affermare al mondo che la vita ha un valore ineluttabile sin dal principio.
L'occasione di un viaggio nella terra di Gesù è così singolare e preziosa che non può essere sprecata. Per un cristiano, infatti, non è semplicemente un viaggio, ma è "il viaggio". Un viaggio che è esteriore sì, perché compiuto con il corpo, con tutti i sensi che entrano in contatto con la terra, ma che via via plasma il viaggio interiore fino a farlo divenire il santo viaggio: l'itinerario che conduce all'incontro trasformante con il Signore Gesù, nell'esperienza della sua presenza nell'Incarnazione a Nazareth, della sua prossimità in Galilea, della sua condivisione della vicenda umana a Cana, a Gerico, a Gerusalemme, della sua donazione totale nell'Eucaristia al Cenacolo e nella morte di croce sul Golgota, della sua vittoria definitiva nella Risurrezione al Santo Sepolcro. Questa pubblicazione nasce dal desiderio di offrire uno strumento accessibile e maneggevole al pellegrino che desidera fare del suo viaggio in Terra Santa un itinerario di contemplazione e preghiera, un ritiro spirituale itinerante, un'occasione di conversione e di rinnovamento della vita.
Régine Pernoud, la grande storica che ha fatto uscire il Medioevo dall'ombra, parla in questo libro, che esce ad un anno dalla sua morte, degli incontri illuminanti che l'hanno influenzata: Giovanna d'Arco, Matisse, padre Perrin... Per dire ai più giovani che i secoli passano ma si assomigliano tra di essi. Per dire soprattutto, che avere degli esempi da seguire, dei testimoni della luce, migliora la propria esistenza.
Quante volte ci è capitato di dire: «Credo in Dio, ma...»? Quanti «ma» nascono come sospetti verso Dio davanti alle contraddizioni della vita, come perplessità, come dubbi in grado di mettere in crisi la nostra fede? Eppure, le risposte della fede le abbiamo tutte nella Sacra Scrittura. In questo calendario perenne, ogni giorno c'è un dubbio e una risposta: in certi mesi, la risposta è tratta da versetti della Scrittura, in altri mesi, è tratta dalle parole dei santi, in altri, dalla preghiera liturgica.
“Tra i tornanti dell’anima” è un cammino di riflessione che si snoda lungo un percorso di brani meditativi ispirati a frasi della Scrittura, che aiutano (in Avvento e non solo), a procedere affidandosi a Lui, nel quotidiano incontrare “curve improvvise e paesaggi interiori sempre nuovi”.
In queste pagine una serie di piccoli consigli, che ognuno potrà fare suoi, per parlarne con il Signore e calarli nella propria situazione di vita. Vanno letti lentamente, magari solo uno o due per volta. Molti si rivolgono con il “tu” direttamente al lettore, come se si trattasse di un dialogo. Di chi sono questi consigli? Di tanti sacerdoti (che hanno preferito rimanere ignoti), dell’autrice, di molti santi. Insomma, quella che da sempre si chiama direzione spirituale, cioè aiuto per camminare “a piccoli passi verso l’orizzonte”. Buona lettura!
Note sull'autore
Stefania Perna è laureata in lettere classiche e ha conseguito il dottorato in letteratura cristiana antica su sant’Ambrogio presso l’Università di Bari, città in cui vive con il marito e tre figli. Docente di lettere di ruolo e diplomata in pianoforte superiore, è un’appassionata ricercatrice del legame tra fede e vita quotidiana. Negli ultimi nove anni ha pubblicato un libro all’anno: al primo, intitolato “50 preghiere per cercatori di speranza” (Effatà, 2013), sono seguiti “Strada facendo: tutti sogni o tutti segni?” (Cantagalli, 2015), “Diario di Elena. Quarant’anni: perdersi o ritrovarsi?” (Ancora, 2016), “Con tutto l’amore possibile. Il desiderio senza tempo di don Antonio Spalatro” (Effatà, 2017), “Diario ad alta quota” (Parva, 2018), “Tra i tornanti dell’anima. In cammino con la Parola” (Edizioni Segno, 2019), “Spunti quotidiani in cerca di Autore” (Edizioni Segno, 2020), “Il calendario dei Ma” (Tau, 2021) e “Un pellegrino russo alla stazione in una mattina di autunno” (Edizioni Segno 2022).
Una donna “spazza la casa e cerca attentamente finché non ritrova la dramma (la moneta che aveva perso)... e dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine dicendo: ‘Rallegratevi con me!’” (Luca 15,8-10). Il dramma è superato e la dramma è ritrovata!
E noi? Cosa può “rallegrare” le nostre giornate? Quale “moneta” di grande valore abbiamo perduto? Dove e come “cercarla attentamente”? Nel nostro quotidiano e nei gesti più comuni (spazzare la casa!), si nasconde un tesoro preziosissimo, la dramma, che può farci superare ogni dramma! È la presenza di Dio, nella nostra vita ordinaria e nelle nostre case: là “Dio ti sfiora e ti tocca... e nel deserto del sempre uguale, ti imbatti nell’inaudito” (E. Ronchi).
Stefania Perna è laureata in lettere classiche e ha conseguito il dottorato in letteratura cristiana antica su sant’Ambrogio presso l’Università di Bari, città in cui vive con il marito e tre figli. Docente di lettere di ruolo e diplomata in pianoforte superiore, ha al suo attivo la pubblicazione di dieci libri di argomento spirituale.
Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “50 preghiere per cercatori di speranza” (Effatà) ed in seguito ha scritto un libro ogni anno: “Strada facendo: tutti sogni o tutti segni?” (Cantagalli, 2015); “Diario di Elena. Quarant’anni: perdersi o ritrovarsi?” (Ancora, 2016); “Con tutto l’amore possibile. Il desiderio senza tempo di don Antonio Spalatro” (Effatà, 2017); “Diario ad alta quota” (Parva, 2018); “Tra i tornanti dell’anima. In cammino con la Parola” (Edizioni Segno, 2019); “Spunti quotidiani in cerca di Autore” (Edizioni Segno, 2020); “Il Calendario dei Ma” (Tau, 2021); “Un pellegrino russo alla stazione in una mattina di autunno” (Edizioni Segno 2022); “A piccoli passi verso l’orizzonte” (Edizioni Segno 2022).