
lesplorazione dei vizi capitali superbia, ira, invidia, lussuria, gola, accidia, avarizia e delle virtu`contrapposte, costituisce la spina dorsale dellavvincente e pratico itinerario che lautore propone, integrando sacra scrittura, tradizione e contributi della psicologia contemporanea. La santita e`lantidoto per cir che debilita la cultura contemporanea: il fuoco che illumina la via verso la guarigione e la pienezza di vita. Con uno stile agile e avvincente, e`tracciato un percorso pratico e allo stesso tempo affascinante per rispondere nella concretezza della vita allinvito alla santita, quella misura alta della vita cristiana che e`insieme dono e compito di tutti. Dono e compito perchi davvero un fuoco si accenda nel mondo: il fuoco dellamore, della verita, della trasformante novita del vangelo.ogni capitolo prende in esame uno dei vizi capitali e la virtu`che le si contrappone ed e`integrato dalla proposta di soluzioni pratiche". Conclude l'opera un capit olo con suggerimenti per elaborare una personale regola di v"
Quale vita oltre la vita?” non è un semplice saggio, ma una raccolta straordinaria di testimonianze autentiche provenienti dall’aldilà. Anime che hanno parlato dal mistero della morte, visioni mistiche di santi e rivelazioni soprannaturali si intrecciano in queste pagine, offrendo uno sguardo unico e profondo su ciò che ci attende dopo il tempo terreno. Il libro raccoglie e presenta con chiarezza i grandi temi dei novissimi – morte, giudizio, inferno, paradiso – senza dimenticare il purgatorio, luogo di misericordia e di speranza, descritto attraverso parole che provengono da chi lo ha visto o sperimentato in visioni celesti. Ogni testimonianza è un invito a guardare oltre il velo, a prendere sul serio l’eternità, a lasciarsi guidare da chi ha intravisto con gli occhi dello spirito la realtà ultima della vita. Un testo che consola, ammonisce e illumina: un dono per chi desidera approfondire il mistero della vita oltre la morte con la concretezza viva di voci e visioni che vengono dall’eternità.
Maria Valtorta è stata una mistica e scrittrice italiana. Nata a Caserta nel 1897 si stabilì a Viareggio al seguito del padre ufficiale di cavalleria. Fu una terziaria francescana e una terziaria dei Servi di Maria. Visse gran parte della sua vita costretta a letto dal 1934 e offrì a Dio le sue sofferenze in espiazione dei peccati del mondo.
Nel 1943 inizia a scrivere "il poema dell'uomo Dio" oggi edito come "il Vangelo come mi è stato rivelato". Ha sempre risieduto a Viareggio dove morì nel 1961. È sepolta nel chiostro grande della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze.
Questo libro è una sintetica biografia che presenta la vita e la grande esperienza spirituale di una delle più profonde mistiche del nostro tempo.
"San Porfirio è uno dei santi contemporanei più amati dal popolo greco. Al secolo Evangelos Bairaktaris, nacque nel 1906 in un villaggio nell'isola di Eubea, in Grecia, in una famiglia di contadini con molte difficoltà a mantenere la famiglia numerosa. Per questo il piccolo Evangelos, all'età di sette anni, va prima a lavorare a Chalkida in una bottega e poi si trasferisce al Pireo, in un negozio di alimentari di proprietà di un parente. All'età di dodici anni fugge di nascosto per il Monte Athos, mosso dal desiderio di imitare san Giovanni il Calibita, al quale era particolarmente affezionato da quando aveva letto la sua biografia. La grazia di Dio lo conduce all'eremo di san Giorgio, a Kafsokalyvia, sotto l'obbedienza di due anziani, che lo introducono nella vita monastica. Riceve ben presto carismi straordinari, che non lo portano al compiacimento di sé, ma a stupirsi di Cristo. A diciannove anni si ammala gravemente, tanto da dover abbandonare l'Athos. Ordinato sacerdote nel 1926, nel 1940 diviene cappellano del Policlinico di Atene. Qui rasserena gli animi e attutisce il dolore, offrendo in silenzio una consolazione che apre ad un altro mondo. Nel dicembre del 1991, Dio gli concede di tornare a morire nella cella in cui era stato consacrato monaco. Le sue ultime parole furono quelle che tanto amava e tanto spesso ripeteva: "Perché siano una cosa sola" (Gv 17,11). Il 27 novembre 2013, il Santo Sinodo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha deciso l'inclusione formale di Porfirio di Kafsokalyvia nella lista dei santi. La sua memoria si celebra il 2 dicembre."
Una proposta alternativa alla stanca spiritualità dei nostri tempi, una proposta che riprende la saggezza della tradizione. Padre Serafino Tognetti dice tra l'altro nella prefazione: "L’ideale di vita proposto in questo libro di Aurelio Porfiri non è un nostalgico ritorno al passato, ma una valorizzazione del presente rivisto e rivisitato con quello spirito, che poi è l’unico cattolico, cristiano: essere figli di Dio umili e combattivi, semplici e convinti, nell’accettazione serena della figliolanza divina in Cristo, avendo presente l’ordine voluto da sempre. La vita non l’inventiamo noi, anche se siamo capaci di andare sulla luna (ma cos’è mai poi la luna, nei confronti dell’universo e delle stelle fisse?): quando nasciamo ci troviamo inseriti in un ordine di natura che si dà da sè, che siamo chiamati a contemplare e in qualche modo ad obbedire. Dio ci dà la libertà e ci insegna ad usarla per il bene.... Quale figura di cristiano propone il nostro autore? La figura del cristiano come monaco-cavaliere. Non con la bardatura, cavallo bianco e spada sguainata, ma in giacca e cravatta negli uffici, con vesti usuali negli uffici, nelle case, nelle scuole, nelle parrocchie, ovunque. Persone che rimettono tutto in equilibrio: Dio prima di tutto, poi l’ascolto della sua divina Parola, la contemplazione della vita e dell’ordine delle cose, quindi di conseguenza l’amore vero per il prossimo, lo spirito di sacrificio, la preghiera, il servizio". Insomma, tornare indietro per riprendere il futuro.
Il testo, rimasto anonimo fino al 1946 - anno in cui Romana Guarnieri ne identificò l'autrice nella beghina Margherita Porete - è vicino, per tensione spirituale, al pensiero del coevo Meister Eckhart, all'origine della mistica speculativa. Introdotto da tre saggi sugli aspetti storici, estetico-letterari e filosofico-teologici, il testo consiglia a coloro che già hanno messo in pratica i precetti evangelici di limitarsi a praticare soltanto quello dell'amore, diventando in tal modo pienamente liberi (ma non libertini!) e sperimentando la perfetta gioia dello spirito che nasce dalla sequela amorosa del Signore. Questa tesi, in sé perfettamente ortodossa, venne fraintesa e portò la sua autrice al rogo. La versione italiana è accompagnata, a fronte, dal testo medio francese (Quattrocento).
Questo libro analizza e approfondisce dieci promesse di Gesù rivolte ai suoi discepoli. Un nutrimento positivo, oggi, per la fede e la vita quotidiana del credente.
Ogni nuovo giorno ci offre la possibilità di riscoprire il valore della fede nella nostra vita quotidiana. Non in astratto, ma attraverso gesti concreti di carità verso il prossimo. È infatti grazie alla carità che la fede diventa viva, si fa carne della nostra carne e sangue del nostro sangue. La carità illumina la fede, la anima, la muove verso orizzonti di purissimo bene, fino a farci scoprire Dio nelle persone che incontriamo lungo il nostro cammino. Queste preghiere ci invitano a essere testimoni credibili della carità incarnata.
L’essenza della chiesa è il dono della vita di Dio fatto agli uomini in Cristo. La chiesa ortodossa russa ha sempre manifestato questa realtà spirituale ed escatologica nella sua vita liturgica, nella sua storia di santità: “Acquista lo Spirito, e mille intorno a te saranno salvati”, annunciava san Serafim di Sarov. Ma questo dono spirituale ha saputo anche trasformarsi in un’avventura umanissima, nell’annuncio del vangelo nelle mille lingue e culture che popolano gli immensi spazi del nord e della Siberia, fino alla Cina e al Giappone, dal medioevo alle soglie della Rivoluzione d’ottobre e fino ai nostri giorni: nei grandi santi missionari russi l’incontro con la buona novella ha saputo farsi ascolto della ricerca di Dio che abita ogni uomo e ogni cultura. Il XIV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa ha cercato di mettersi in ascolto della vita missionaria della chiesa russa, proprio in un tempo come il nostro in cui la domanda di senso che abita l’uomo contemporaneo non può essere elusa dai cristiani.
Il sussidio ufficiale, predisposto per tutte le parrocchie, per prepararsi all’iniziativa del 28 marzo : La giornata del perdono con Papa Francesco.
«Dio ci perdona sempre, non si stanca di perdonare. E noi non dobbiamo stancarci di andare a chiedere perdono». Di continuo, nei suoi insegnamenti, Papa Francesco ci ricorda questa verità essenziale della nostra fede.
La Chiesa, per lui, deve essere innanzitutto casa della misericordia, dove ognuno può sperimentare l’amore di Dio e la gioia del perdono. Proprio per dare il maggior risalto possibile a questo aspetto fondamentale della vita cristiana, Papa Francesco ha deciso di dar vita a un’iniziativa straordinaria: “24 ore per il Signore”.
In concomitanza con la Quarta domenica di Quaresima, Dominica in Laetare, liturgicamente adatta a celebrare la misericordia del Signore, Papa Francesco vorrebbe che in tutte le diocesi e le parrocchie si dedicassero momenti particolari alla celebrazione del Sacramento della Penitenza. Egli stesso, venerdì 28 marzo, presiederà una celebrazione penitenziale nella Basilica di San Pietro.
Conclusa questa celebrazione, a Roma, ma dovrebbe essere così in tutta italia, le chiese rimarranno aperte per accogliere quanti desiderano incontrare il Signore e fare esperienza della sua misericordia. Questa celebrazione, unita all’adorazione eucaristica, continuerà fino al pomeriggio di sabato 29 marzo, per concludersi con la celebrazione dei Primi Vespri della Dominica in Laetare. L’intento del Papa è quello di poter creare una felice tradizione, che annualmente troverà riscontro nella Quarta domenica di Quaresima.
Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, a cui Papa Francesco ha affidato l’organizzazione dell’evento, ha predisposto il sussidio pastorale per consentire a tutte le parrocchie, comunità ecclesiali e religiose, di preparasi a vivere con il maggior frutto possibile l’iniziativa “24 ore per il Signore”.
Suddiviso in tre parti il sussidio offre:
1. Schede con spunti di riflessione sul peccato e il sacramento della confessione come incontro di amore, utili soprattutto per la preparazione individuale o per gli incontri di catechesi, affinché si possa cogliere il senso dell’iniziativa;
2. Proposte di preghiera e di lectio divina da utilizzare durante il tempo di apertura delle chiese, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preparazione;
3. Uno schema di esame di coscienza per accompagnare il singolo penitente a vivere in maniera consapevole l’incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale; il rito della celebrazione individuale del Sacramento della Penitenza.
Si rinnova anche quest’anno l’iniziativa – fortemente voluta da Papa Francesco – 24 ore per il Signore. Il tema scelto quest’anno proviene dalla Lettera ai Colossesi: Per mezzo di Lui abbiamo il perdono (cfr. Col 1,13-14).
Per l’occasione il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha realizzato questo sussidio ufficiale che offre alcuni suggerimenti per consentire alle parrocchie e alle comunità cristiane di prepararsi a vivere l’iniziativa 24 ore per il Signore.
Nella prima parte si presentano alcuni pensieri (con testi di Papa Francesco e Mons. Fisichella) che aiutano a riflettere sul per- ché del Sacramento della Riconciliazione. La seconda parte può essere utilizzata durante il tempo di apertura della Chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano es- sere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.

