
Comprendere un po meglio il senso dell'Eucaristia e valutare la sua importanza per la nostra vita di fede nella Chiesa: ecco l'oggetto di questo libro
La Sofferenza e la Grazia sono le vere protagoniste del percorso esistenziale di Simone Weil. Questo lavoro e essenzialmente una narrazione essenziale di una biografia drammatica, espressiva di un intero passaggio d'epoca.
Non è mai bello ricevere una raccomandata, a meno che non si tratti di questo. Qui sono raccolte 20 "raccomandate spirituali" con... risposta pagata. Significa che chi le riceve può rispondere liberamente senza doversi accollare nessun onere. Dopo essere state ispirate dalla lettura e dall'approfondimento del Vangelo, passano nel cuore delle persone, dove risiede la scintilla divina, e qui possono generare un'ispirazione ed il desiderio di rivolgersi a Dio con fede rinnovata. Insomma, le raccomandate spirituali provengono da Gesù e a lui ritornano.
12 bellissime riflessioni che toccano una varietà di argomenti: il matrimonio, litigi e discordie, la malattia, le delusioni, i desideri, il perdono. Un curioso scambio online di opinioni sulla fede e sulla vita. Nella narrazione si avvicendano tanti interlocutori metaforici, da @ilGesuita a @Citazio, da @Puntodidomanda a @BigBubble, che rispondono, interpuntano e dicono la loro, aggiungendo ricchezza.
Riflessioni tratte dalla quotidianità che offrono spunti per ripensare alla vita, alle relazioni e alla spiritualità. Una lettura per l'anima, che stimola ad assumere nuove chiavi di lettura, a produrre idee, a interrogarsi. Al tempo stesso, la golosità di queste pagine non va a discapito della leggerezza: le vicende raccontate in questo libro, pur affrontando tematiche impegnative, sono rese più digeribili grazie a un vivace condimento di semplicità, freschezza e un pizzico di umorismo. Un micio dalla sorprendente simpatia accompagna il lettore nell'assaporare i vari testi, facendo da guida nel corso di questa lettura.
«Questo libro non è un'autobiografia. Non può essere neppure una confessione, dato che questa è coperta dal segreto del sacramento. È piuttosto una testimonianza detta cattolicità detta mia Ortodossia, messa per iscritto per obbedire non tanto ai miei superiori, ma ai miei amici».
In questa affermazione di Alexander Siniakov stanno tutta ta meraviglia e la prospettiva, originate e straordinaria, che questo figlio del comunismo sovietico, divenuto monaco ortodosso netta cattolica Parigi, consegna oggi ai suoi rettori. Un viaggio dello spirito verso un cristianesimo aperto e accogliente, capace di compassione (anche intellettuale); una fede nata nelle steppe, contemplando la Via lattea e maturata camminando insieme agli uomini e a due asini fattisi compagni di una scelta di vita.
Oriente e Occidente si intrecciano net racconto di questa semplice vita di un ragazzo che voleva conoscere le lingue del mondo e amare Cristo; e che oggi lavora nella Chiesa per una nuova Pentecoste cui tutti siamo, nell'amore, chiamati.
Premio di spiritualità in Francia, Siniakov ci regata un libro che sembra nato per scolpirsi nell'anima.
«Ho già raccontato le grazie ricevute lungo i miei anni di noviziato, a contatto con le mie asine e i miei cavalli. Qui racconto ciò che ho provato in maniera più approfondita dopo tutte le avversità di quelli che mi sono stati intorno, dopo la felicità di improbabili incontri, nella durezza dell'apprendimento e nella leggerezza delle epifanie Equestri. Dopo il dolore delle morti e l'illuminazione delle nuove nascite. Un tempo ero amico del mio gregge ma, alla prova del tempo, del mondo e della morte, ne sono diventato il pastore». Accanto alle bestie con cui condivide la sua vita di monaco, l'esperienza di Alexandre Siniakov ha dato vita a una nuova dimensione spirituale. Nella fatica dei lavori, delle prove e delle gioie quotidiane, egli persegue la sua riflessione sul rapporto tra l'uomo e l'animale, la natura, la gerarchia, il servizio, la fiducia. Un libro semplice e insieme toccante e luminoso.
Il detto giapponese, che dà il titolo al libro, è come una finestra aperta sul mondo: le parole di Christiane Singer hanno il tono libero di una conversazione intima. Profonda, senza mai essere inaccessibile. Ella tocca tematiche che ci riguardano tutti da vicino e che possono dare salute, gioia all'esistenza, o, altrimenti, tristezze infinite. Ci invita a riflettere e a condividere, parlando sul filo di una meditazione luminosa quanto sensibile, il mondo che viviamo, all'incrocio delle nostre emozioni e delle nostre attese.
«Voglio parlare d’amore in queste pagine, in tutte queste pagine.
Tutto ciò che sulla terra è stato scritto, detto, sussurrato, urlato, gridato, parla d’amore...
Per dire della forza della passione insediata nel profondo dell’anima, da dove giunge a coinvolgere anche i corpi in vorticose danze d'amore, Christiane Singer fa rivivere la storia di Eloisa, quintessenza dell’amante e mistica. Attraverso questa confessione insieme pagana e spirituale, questa singolare esaltazione del piacere e dell’estasi ci offre un testo di straordinaria intensità, una trasmissione di umanità amorosamente partecipe «passione» appunto «fra cielo e carne»
"È difficile nel vocìo della nostra "civiltà" che prova orrore per il vuoto e il silenzio ascoltare la breve frase che, da sola, può far vacillare una vita: "Dove corri?"" La brevissima e celebre frase di Silesius, posta a titolo del libro, è forse quella più ignorata, perché tenue, quasi incerta filtra tra le pieghe delle nostre affannate quotidianità. È illusoria, ingannevole, ma appare spesso più sbrigativa la via della fuga. "Dove corri?", ripete nel segreto, nell'intimo la piccola voce. E se provassimo a fermarci o cambiassimo, non potrebbe rivelarsi allora l'inatteso, l'insospettato? Ciò andiamo cercando all'esterno, attende di nascere in noi.