
I nove schemi per la preghiera qui raccolti invitano a riscoprire le diverse sfumature dell'Eucaristia che si colgono nei momenti che compongono il rito liturgico.
"È diventato strada quello che era sofferenza" Jan Twardowski
Il commento al vangelo di Giovanni di questo volume vuole aiutare ad attuare ciò che ha insegnato Guido II il Certosino, monaco del XII secolo, invocando lo Spirito Santo: «La lettura senza la meditazione è arida. La meditazione senza la lettura si smarrisce. La preghiera senza la meditazione è priva di calore. La preghiera può essere simile a una contemplazione, ma giungere alla vera contemplazione senza avere molto pregato sarebbe una rara eccezione e quasi un miracolo». Nel libro troviamo pagine esegeticamente corrette per la riflessione personale, per la preparazione delle omelie e per l'esperienza dei ritiri e degli esercizi spirituali, in un 'deserto' abitato dallo Spirito.
Questo volume ci accompagna in un itinerario evangelico alla riscoperta dell'essenziale che è invisibile agli occhi, dell'uomo nascosto nel cuore. Il commento al Vangelo di Luca di queste pagine infatti, ci offre un itinerario di spiritualità per un corso di esercizi spirituali. Attraverso 37 tappe, ciascuna corredata da una scheda tematica, l'Autore ci conduce con il Vangelo di San Luca, tra spiritualità e testimonianza, alla conoscenza delle scritture. L'approfondire la conoscenza del Vangelo in un corso di esercizi spirituali fa parte di un'esperienza che è una vera terapia dell'anima: ci fa riscoprire la bellezza di Dio, la bellezza cui fa riferimento San Francesco nelle Lodi del Dio altissimo, l'espressione visibile del bene.
Continua l'opera di don Danilo Zanella, notissimo animatore di ritiri spirituali, con "Ipnosi del sensibile. Rigenerati dal Vangelo" di Matteo. Dopo il Vangelo di Luca, e prima degli altri due evangelisti, ecco il primo degli evangelisti sotto la lente di ingrandimento del sacerdote padovano, il quale conduce coloro che desiderano percorrere un cammino spirituale alla ricerca di sé stessi, di Dio e del prossimo, nella direzione della rigenerazione che viene dal Cristo. Sussidio utilissimo per chi per professione e vocazione è chiamato a svolgere la funzione di padre spirituale.
Il libro rivela la trama missionaria che ha caratterizzato e caratterizza ancora oggi la storia della Chiesa, mettendo a fuoco le sequenze di moltissime generose vocazioni missionarie e proponendole alle nuove generazioni. Al termine di ogni capitolo il volume offre spunti che permettono ai giovani di concretizzare nella loro vita quotidiana i messaggi ricevuti.
Un piccolo viaggio attraverso il Carmelo alla ricerca di se stessi.
Dalla sua nascita in Palestina tra il XII e il XIII secolo al Siglo de oro, dall'Ottocento materialista al Novecento preda dei totalitarismi, il Carmelo ha saputo sostare con stile eremitico e profetico ai crocevia di una vicenda umana trapassata dalla storia della salvezza. L'orazione e l'eremitismo, la riforma e l'autoriforma, lo slancio apostolico e il realismo dell'amore diventano, con i grandi santi carmelitani, "gesti" che provocano e interpellano.
In quali occasioni sperimentiamo in modo particolarmente incisivo la nostra umanità? Ci sono aspetti del vivere in corrispondenza dei quali la conoscenza di noi stessi e degli altri assume tratti di singolare pregnanza? Quale che sia la specifica risposta data alla domanda, la tesi dell’Autrice è radicale: «occorre per prima cosa prendere in considerazione il sentire».
Dedicata a questo aspetto originario della vita e al correlato mondo degli affetti, l’opera, insieme ai più celebri esponenti della ricerca fenomenologica del Novecento, riflette sui modi in cui un ordo amoris si costituisce e si manifesta, identificandone le diverse forme e i differenti ritmi.
Dall’amore – ricordano concordemente Hildebrand, Scheler e Stein – l’identità umana resta segnata in modo indelebile, mentre è chiamata alla fatica della coerenza e a riconoscere la propria e altrui singolarità, altrimenti inattingibile alla conoscenza.
Letto come un ultimo risultato della sempre ricca e vitale scuola fenomenologica o interpretato come un esercizio personale, attento e profondo di ricerca del senso, Immagini del sentire fa notare ciò che ogni persona non può ignorare: l’esigenza di apprendere la propria “grammatica del sentire”, l’insieme dei modi genericamente “possibili” e quindi antropologicamente ammessi per strutturare, nella logica di ricettività e responsività, un’esistenza intera.
L'analisi del complesso rapporto fra santità femminile, isteria e altri disturbi mentali fra Medioevo ed età moderna: questo l'importante e affascinante oggetto di cui tratta questo libro. Si indaga se le estatiche, le visionarie e più in generale le mistiche - sante, beate o venerabili -, lungi dall'essere in preda a estasi e visioni, fossero in realtà affette da disturbi della personalità e del comportamento. Attraverso una rigorosa analisi delle fonti, l'autore osserva da vicino il comportamento delle donne mistiche con la lente del moderno codice medico e arriva a concludere che la loro condotta può essere spesso ricollegata a standard e profili patologici più o meno documentabili. Un complesso e articolato lavoro di 'intersezione' di fonti agio-biografiche (cronache monastiche, diari, relazioni inedite, resoconti nosografici dei medici coevi alle mistiche censite) e iconografiche (statuette e oggetti devozionali), documenti poco noti ma attendibili e assai convincenti.
Alle radici della Spiritualità di Comunione. Il volume è frutto della lunga esperienza di Zanghì accanto a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Con lei l'autore ha partecipato all'attività del centro culturale del Movimento, la Scuola Abbà. Il testo cerca di fare emergere le novità culturali del Carisma della Lubich. La lettura si fonda sulle intuizioni che la fondatrice ha vissuto a seguito di un'esperienza mistica chiamata "Paradiso del '49", per l'intensità raggiunta e la data in cui essa ha avuto luogo. Tale esperienza si è conservata in alcuni scritti nei quali, sotto la forza della luce divina, la Lubich andava annotando quanto era chiamata a vivere in quei giorni, pagine che costituiscono "radice e vertice" della spiritualità dei Focolari e che introducono ad una comprensione profonda del carisma e del messaggio che sottende la missione dell'Opera di Maria fondata sul comandamento nuovo di Gesù "che tutti siano uno".
Per troppo tempo, infatuato soprattutto dal pensiero utopico, l'uomo occidentale si è perso dietro a modelli costruttivisti che sono stati la negazione completa delle società aperte. Queste pagine ripercorrono un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, partendo da quella prima formulazione romana che, non a caso, sarà alla base di speculazioni come quelle di Montesquieu, Vico e altri, che hanno gettato le premesse di quei sistemi liberali nei quali, pur tra tanti problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, tra mille difficoltà, sono alla fine riuscite ad affermarsi in alcuni paesi dell'Occidente mostrando quanto sia delicata la libertà e come sia necessario difenderla.
La provvidenza non è argomento di moda. Neppure tra i discepoli di Gesù. Negli ultimi secoli gli uomini si sono sentiti sempre più padroni della storia e artefici delle fortune personali. Oggi, però, il ricco Occidente sta attraversando una profonda crisi dominata dalla paura del presente e dall'incertezza del futuro. Questa stagione in cui si sbriciolano tutte le sicurezze non potrebbe essere l'occasione per riscoprire la divina provvidenza? I capitoli di questo libretto sono piccole finestre che si affacciano su un orizzonte spirituale misterioso: riflessioni, aneddoti, brani scelti (da Agostino a Caterina da Siena a Manzoni), profili dei grandi "santi della provvidenza", preghiere al Dio provvidente.