
L'Autrice, sotto forma di diario, racconta la storia della sua secondogenita Chiara, chiamata affettuosamente dalla sorellina Chiarapunzel (ispirato a un personaggio di Disney) nata con la sindrome di Angelman, una malattia genetica rara e grave che si manifesta nei primi mesi di vita. Chiarapunzel non parla, ha un grave ritardo cognitivo e motorio, epilessia, iperattività, deficit dell'attenzione e disturbi del sonno. Nonostante tutte queste problematiche è vivace, in grado di apprendere, e i genitori (Emanuela e Paolo), i familiari, gli educatori e i terapisti sono impegnati ogni giorno, perché Chiara acquisisca nuove competenze, impari a camminare, comunichi e possa vivere una vita quasi normale. L'Autrice mette in evidenza nel suo racconto quanto di buono può esserci anche in una situazione difficile come la loro, al fine d'incoraggiare le persone che vivono una condizione analoga senza nascondere le paure e i dubbi che accompagnano questa esperienza.
L'ascesi cristiana descritta attraverso gli apoftegmi dei Padri del deserto ha un'eco tale che non cessa di raggiungerci ancora oggi. Così, la Parola di Dio, attraverso la voce di questi santi anacoreti, ci illumina e ci colpisce inaspettatamente con una verità profonda e stringente. Detti e sentenze che sono scaturite dall'esperienza spirituale e umana della pratica ascetica dei santi padri del deserto, per confortare un'umanità sofferente.
Scritta sulla base delle testimonianze di coloro che hanno conosciuto direttamente Massimiliano Kolbe, questa singolare biografia ne fa emergere un ritratto a tutto tondo", avvincente, vivo e , a tratti, curioso. "
La fede cristiana ama i paradossi: la forza nella debolezza, la gloria nella croce, la vita nella morte... e il titolo delle meditazioni ne ripropone uno. «La fede cristiana non usa questi paradossi per il piacere di provocare gli spiriti. Essa, in definitiva, sviluppa il paradosso dei paradossi che la fonda: Dio che si fa carne e la carne che diviene dio» (dal Preambolo).
A partire dalla contemplazione di Dio trinitario, attraversando poi il mistero dell'incarnazione e della Pasqua del Figlio di Dio, l'autore accompagna a comprendere come la povertà di ogni uomo possa essere trasfigurata in ricchezza.
Sommario
Preambolo. La povertà "essenziale" dei Tre. Prima meditazione. Verso il Cristo. Seconda meditazione. Il Cristo povero: la sua vita terrena. Terza meditazione. Il Cristo povero: la sua morte in croce. Quarta meditazione. Il Cristo povero: la sua risurrezione. Quinta meditazione. L'eucaristia. Sesta meditazione. La Chiesa. Settima meditazione. La povertà, le sue basi teologiche e la sua efficacia. Ottava meditazione.
Note sull' autore
Réal Tremblay è ordinario di teologia morale fondamentale all'Accademia alfonsiana e incaricato alla Pontificia università lateranense (specializzazione dogmatica, indirizzo cristologico). Nato in Canada, redentorista dal 1960, sacerdote dal 1966, ha conseguito il dottorato a Regensburg (1975) sotto la direzione dell'allora prof. J. Ratzinger. Ha pubblicato: Cristo e la morale in alcuni documenti del Magistero, Edizioni Dehoniane, Roma 1996, Radicati e fondati nel Figlio. Contributi per una morale filiale,Edizioni Dehoniane, Roma 1997; La manifestation et la vision de Dieu selon s. Irénée de Lyon, Münster 1978; Irénée de Lyon. «L'empreinte des doigts de Dieu», Roma 1979; L'«Homme» qui divinise. Pour une interprétation christocentrique de l'existence, Montréal-Paris 1993. Per le EDB ha pubblicato Voi, luce del mondo... La vita morale dei cristiani: Dio fra gli uomini (2003), «Ma io vi dico…». L'agire eccellente, specifico della morale cristiana (2005) e, insieme a S. Zamboni, ha curato Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale (2008).
Il tentativo di sintesi, qui offerto, si basa sulla storia e sugli autori sinaiti: per la storia, è stato fatto un lavoro di ricerca delle varie fonti attualmente accessibili, riportando i testi conosciuti, mentre per gli autori è stata posta l'attenzione soprattutto sui loro scritti, con l'intento di metterne in luce le caratteristiche proprie. Se il tentativo è riuscito, come mi auguro, acquista un po' di luce anche questo angolo di mondo, dove Dio è sceso a parlare con l'uomo e l'uomo, pur avendo visto Dio, non è morto (cfr. Es 33, 20). Gli studi sul monachesimo sinaita non sono molti; anche le fonti ne parlano poco e in modo molto frammentario. Mi è sembrato perciò utile il tentativo di raccogliere le diverse fonti e i vari studi su tale argomento e offrirne una sintesi. L'ambito in cui si sviluppa questa ricerca è limitato alle tre zone più conosciute della penisola sinaita: Faran, Raito e il Monte Sinai, mentre il periodo studiato è ristretto ai primi secoli.
La prima parte del volume, dedicato alla vita religiosa e consacrata, propone una serie di riflessioni suggerite dalle situazioni del vivere quotidiano. La seconda parte, più interpretativa della creazione, è offerta a conferma indispensabile per dare credibilità a uno stile sereno di abitare il mondo, che Dio offre alla nostra fatica ma anche alla nostra contemplazione.
Un itinerario sulla traccia della vicenda di Gesù per esplorare la segreta aspirazione che attraversa la vita di ogni uomo. L'intento di questo breve saggio non è presentare un'analisi esegetica: si avvale di studi esegetici per esplorare un'esperienza unica, per misurarne il significato nella sua incomprensibile esemplarità. Un incontro per rapide suggestioni con la figura di Gesù, per avvertirne il richiamo, per sondarne il mistero.
Perché l’uomo va in montagna? Che cosa lo spinge a camminare per ore, ad arrampicarsi su pareti impossibili e a rischiare la vita? Chi e che cosa cerca lassù, in quei luoghi alti e austeri? La montagna è il luogo del silenzio, della meraviglia, del limite e il luogo privilegiato da Dio per rivelarsi e parlare all’uomo. In questo libro l’autore opera una sintesi tra letteratura teologica e letteratura di montagna svelando come la montagna parli al cuore dell’umano in modo unico e singolare. L’uomo che ama e va per le montagne cerca di dare un senso profondo alla vita, di placare una sete di spiritualità mai sopita e oggi più viva che mai.
Destinatari
Tutti e in particolar modo gli amanti della montagna.
Autore
Alberto TREVELLIN (Padova 1988), laureato in scienze religiose prima a Padova, poi a Venezia, è insegnante di religione. Sostiene che i bambini salveranno il mondo e che senza di essi non potrebbe vivere. La mattina, quando si sveglia, guarda verso il monte Grappa, per il quale ha un amore smisurato. Ama camminare tra le alte cime delle Dolomiti, correre in mezzo ai boschi, andare per sentieri sconosciuti. È sposato con una donna che crede affidatagli da Dio e ha due bambine bellissime quanto vispe.
La corsa come ricerca spirituale e forma di ascesi, la corsa come preghiera. Partendo dalla sua esperienza personale, dal suo correre fin dall’infanzia, l’autore approfondisce il significato teologico della corsa, di alcune eminenti “corse bibliche”, degli aspetti più spirituali e ascetici che riguardano il correre. Suggerisce che questo gesto atletico, vissuto in una determinata maniera, può divenire esperienza spirituale profonda e preghiera integrale, capace di coinvolgere l’uomo nella sua totalità. Una domanda, infatti, percorre tutto il libro: dove va l’uomo che si mette sulla strada e sui sentieri? Qual è la sua meta? Cosa vuole raggiungere attraverso la fatica e la bellezza delle sue falcate? Verso cosa o verso “Chi” sta correndo?
Il volume presenta in modo organico attraverso un contributo a più voci, la vita, la teologia e la spiritualità del monaco benedettino Henri Le Saux, che, arrivato missionario in India nel 1948, ha prima fondato l'ashram cristiano di Shantivanam e poi condiviso la vita dei sannayasin indù fino a vivere esperienze mistiche profondissime che rappresentano una pietra miliare del dialogo intrareligioso con l'induismo.
storia di femminismo, cattolico e laico,di donne alla ricerca di un antropologia della reciprocita, di una cultura dell equivalenza che non vede la realizzazione della donna nel suo divenire come un uomo, ma che mira all uguaglianza di valore. Firmare un millennio, anche al femminile, e`incontrarsi per cercare radici comuni. E questa e`la storia, raccontata dall'interno, di un incontro, tra femministe storiche e le suore, cominciato, tra molto stupore e poco affidamento dell'op inione pubblica, l'8 marzo de l 1996, passato per la conferenza dell'onu a pechino e che in qualche modo vuole continuare ancora. Storia di femminismo, cattolico e laico, storia di donne alla ricerca di un'antropologia della rec ealizzazione della donna nel suo divenire come un uomo, ma che mira all'uguaglianza di va lore ed alla reciprocita. Ma soprattutto e`storia di una scoperta reciproca che vuole superare schemi del passato e preconcetti del presente per disegnare una rete tra d"