
UNA RIFLESSIONE SULLA SCELTA DEI VOTI RELIGIOSI CHE SI CONFIGURA COME UN LUCIDO TENTATIVO DI UNA TEOLOGIA SPIRITUALE DEI VOTI AL FEMMINILE. L'AUTRICE RIPENSA, CON FINE S ENSIBILITA FEMMINILE, IL SOSTRATO SCRITTURISTICO, PATRISTICO E MONASTICO DEI VOTI RELIGIOSI, DOVE L'OBBEDIENZA DIVENTA FIDUCIA TOTALE NEL PROGETTO DI DIO, LA POVERTA MOMENTO DI RIPOSO ESSENZIALE DAI BISOGNI E DALLA CULTURA DELLA MORTE, FINO ALLA CASTITA CHE, RIPOSO E SENSO TOTALE DEL CORPO, SI CONFIGURA COME CARISMA VERGINALE, CON ESPRESSIONI MARTIRIALI, STRATIFICABILI ED ERMENEUTIZZABI
le testimonianze di personaggi - da edith stein a giorgio la pira, da giovanni xxiii a madre teresa - illuminati dalla luce di cristo, sono oggi esempi dell amore nelle sue molteplici forme. IN UN TEMPO DI CRISI MORALE, SOCIALE, POLITICA, DOVE IL MALE SEMBRA PRENDERE IL SOPRAVVENTO SUL BENE, LA PRESENZA DI DONNE E UOMINI TESTIMONI AUTENTICI DI CRISTO, NEI DIVERSI CAMPI IN CUI IL SIGNORE LI HA MANDATI A DISSODARE E A SEMINARE, CI RIEMPIONO GLI OCCHI DI STUPORE. UNA RACCOLTA DI STELLE, QUASI METEORE SILENZIOSE E FUGGENTI, ACCENDONO LE PIU`RECONDITE NOSTALGIE DEI SOGNI. LA LUCE IMPROVVISA DELLE SELLE, INFATTI, SOMIGLIA MOLTO AGLI SQUARCI SILENZIOSI DELLO SPIRITO, CHE HANNO RIEMPITO DI SUSSULTI, PIANTO E AMMIRAZIONE LE COSCIENZE PIU`ATTENTE DI QUESTO NOSTRO SECOLO. I PERSONAGGI QUI PROPOSTI HANNO REALMENTE GRIDAIE DEI AMPI DI CONCENTRAMENTO (EDITH STEIN), L'AMORE CHE UN IFICA E LIBERA NEL NUCLEO FAMILIARE (IGINO GIORDANI), L'AMO RE COME IMPEGNO POLITICO E ANSIA CULTURALE FINO AL SCRIFIICIO (GIORGIO LA PIRA, VITTORIO BACHELET, GIUSEPPE LAZZATI), L AMORE COME UMILTA E DONO TOTALE (GIOVANNI XXIII, MADRE TERESA), FINO ALL AMORE CARDINE DELLA CIVILTA (PAOLO VI). "
BREVI PROFILI DI UOMINI E DONNE TESTIMONI DELLA FEDE. L'AUTRICE TRACCIA LE BIOGRAFI E DI PERSONAGGI CONTEMPORANEI CHE DURANTE LA LORO VITA HANNO DATO TESTIMONIANZA DI FEDE E DI AMORE. ESSI NELLA SOFFERENZA HANNO SAPUTO COGLIERE A PIENO L'AMORE DIVINO E OFFRIRLO
Un mio amico prete operaio mi raccontava il sentimento di vicinanza avuto col padre quando questi è morto. Al momento del trapasso ha abbracciato suo padre, e ha continuato a tenerlo stretto; a qualcuno che gli chiedeva di dargli l'estrema unzione lui ha risposto "gli do l'estrema unione". Quando un malato avverte di essere amato, questo fa sì che la sua vita sia ancora pienamente umana.
Cura è la parola del nostro tempo più richiesta e più dimenticata. La solitudine sembra essere la compagna più diff usa nella vita dei nostri contemporanei, che vorrebbero essere accompagnati nella vita da persone che si caricano sulle spalle le loro crisi e le loro incertezze. Purtroppo questo non sempre avviene in una comunità dove la vita assieme sembra sempre più faticosa. Cura è parola chiave anche in medicina, perché deve accompagnare la tecnica, che da sola spesso non raggiunge adeguati obiettivi di salute. La postmodernità ha costruito una società complessa che sembra non tener conto della relazione di cura. Ora l'umanità è arrivata a un bivio: deve comprendere se è in grado di salvarsi dall'autodistruzione provocata da egoismi, violenze, danni all'ambiente, guerre... Se però la cura diviene un atteggiamento diff uso può svolgere una funzione di salvezza, purché ci si impegni su vari piani per defi nire praticamente e teoricamente compiti e scopi di relazioni effi caci.
La montagna per sua natura ha sempre avuto un aspetto attrattivo e un grande legame simbolico con il mondo della Bibbia e con la fede cristiana. Nel presente volume sono magistralmente presentati i principali aspetti di questo millenario rapporto con grande ricchezza di fotografie anche inedite.
Temi trattati:
– la montagna nella Bibbia, Sinai, Oreb, Monte Carmelo Ararat. Punti di incontro con Dio;
– santuari d’alta quota, luoghi santi sulle cime dei monti dove fede e memoria si incontrano;
– un Papa in Adamello, Giovanni Paolo II teologo della montagna;
– i Papi alpinisti, Pio XI, Giovanni Paolo II;
– santi e beati alpinisti, don Carlo Gnocchi, don Gnifetti, Contardo Ferrini;
– la picozza di Frassati, il beato Pier Giorgio Frassati ha scalato molte cime;
– Croci di vetta, punti di arrivo sulle cime e simboli di fede e vita;
– l’esperienza della Giovane Montagna, associazione e rivista nata ai primi del 900;
– la montagna nell’arte, lo sguardo degli artisti, da Leonardo a Cézanne;
– preghiere e canti di montagna, (preghiere e cori alpini);
– sacri Monti luoghi di preghiera, luoghi di preghiera eretti tra il XVI e il XVII secolo;
– alpini testimoni di fede, il più antico corpo di fanteria da montagna del mondo.
Un libro riccamente illustrato per tutti gli amanti della montagna. Una lettura avvincente per quanti vogliano scoprire quanti legami ci siano nella storia tra fede e montagna.La prefazione è del card. Gianfranco Ravasi.
Autore: Alfredo Tradigo giornalista, scrittore e poeta milanese è autore di numerose pubblicazioni tra cui Icone e santi d’oriente, L’uomo della Croce (San Paolo) e per l’editrice MIMEP: I Miei santi di Angelo Montonati.
Un idea viaggio in versi nella vita e nei luoghi di Gesù, per rileggere una volta di più la sua storia e lasciarsi ispirare dagli insegnamenti e dall'esempio del Figlio di Dio.
Adriana Traini Sanseverinati è nata a Centobuchi di Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno (nelle Marche), dove tuttora risiede nella casa paterna in cui è nata.
Ha conseguito il diploma di "Assistente sociale", studi triennali presso l'Università degli Studi di Urbino con il massimo dei voti e ha insegnato per quarantuno anni educazione tecnica nella scuola media statale in provincia di Ascoli Piceno,
Con le edizioni Segno ha pubblicato "Il coro degli angeli".
Una raccolta di versi che, nella loro semplicità e immediatezza, toccano l'animo del lettore, stimolano la riflessione su piccoli e grandi temi quotidiani e invitano a osservare con occhi nuovi la bellezza e il mistero del creato.
Padre Vittorio Trani, da ormai cinquant'anni, è un vero e proprio testimone vivente delle trasformazioni avvenute (e di quelle mancate!) in un mondo, quello del carcere, che per tanti resta, purtroppo, un oggetto ancora misterioso. Lo scopo del libro - conversazione appassionata e appassionante fra un cappellano e due giornalisti -: far luce sull'aspetto umano dell'esperienza detentiva e sulla necessità - che impegna tutti, nessuno escluso - di approcciarsi ai temi della pena e dell'esecuzione penale nel solco tracciato dalla nostra Carta Costituzionale. Una sorta di diario del carcere e sul carcere scritto attraverso l'incontro quotidiano con le persone recluse e con le loro storie intrise di sofferente umanità. Prefazione di Pietro Parolin. Postfazione di Antonio Rizzolo.
Potremmo interrogarci sul nostro modo attuale di guardare: riusciamo a vedere Gesù nella nostra vita, nelle Scritture, nella liturgia, nel fratello o nella sorella della comunità? Oppure il nostro è uno sguardo confuso? Cosa si sta frapponendo tra noi e Gesù Cristo? Chiaramente il discernimento è il frutto dell'opera dello Spirito Santo in noi, nella comunità cristiana, nel mondo, ma richiede anche una lunga e faticosa educazione dello sguardo.
Una meditazione sul tema della morte alla luce della fede e della risurrezione di Cristo. Con la sua risurrezione la morte diventa un passaggio per la rinascita. Così possiamo sentire la vicinanza dei nostri morti anche se non sono più visibilmente con noi; sentirli così perché essi continuano ad essere vivi. Con numerose citazioni di scrittori, filosofi, poeti, teologi e mistici l'autore ci guida nel difficile cammino di affidarci a quanto Cristo ci ha rivelato con le sue parole, le sue opere e la sua stessa vita a riguardo dell'ultimo passaggio terreno, non una definitiva scomparsa come può sembrare alla nostra percezione sensibile ma un passaggio ad una dimensione più piena e definitiva di vita.