
I testi dell'Abbé Pierre più controversi, profetici, scomodi e censurati mai apparsi prima d'ora. "Icona del coraggio", "curato dei poveri", favorevole al sacerdozio delle donne, al riconoscimento delle coppie omosessuali e non contrario ai preti sposati, per più di mezzo secolo fu l'uomo simbolo del cattolicesimo progressista: una figura controversa, controcorrente, popolarissima. La voce del "prete della spazzatura" risuona in pagine di straordinaria attualità. Un testamento spirituale post mortem rimasto a lungo nascosto e ora finalmente disponibile. «Sono rimasto sconcertato di fronte a queste pagine. L'Abbé Pierre era assolutamente consapevole del destino dell'umanità ben prima della globalizzazione che sarebbe esplosa dopo il 1989. Aveva una coscienza planetaria, indispensabile oggi per resistere ai pericoli incombenti. Che la lettura di queste riflessioni sia un tonico per i lettori come è stato per me!» (Dalla prefazione di Edgar Morin)
IL LIBRO
Il 1° febbraio 1954, durante uno degli inverni più freddi del dopoguerra, l’Abbé Pierre rivolge un appello radiofonico ai francesi di buona volontà, dando avvio a quella che fu definita l’«insurrezione della bontà» e alla sua battaglia contro l’emarginazione e la povertà nelle nostre città e nel mondo.
Dopo cinquant’anni l’Abbé Pierre, ormai novantenne, si rivolge alle giovani generazioni e le invita a una nuova rivoluzione, capace di assicurare all’umanità intera un’autentica prospettiva di futuro. Egli conosce i loro tormenti interiori e il loro desiderio di costruire qualcosa di duraturo e profondo, la loro difficoltà a ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose e a trovare altre strade, i problemi concreti che assillano le famiglie, le ingiustizie che dividono il mondo e le società, e indica una rotta diversa.
Ognuno di noi, con il suo lavoro e il suo impegno, può costruire un mondo migliore, semplicemente facendo bene ciò che deve. Ma è anche necessario che si instauri un ordine delle cose più equo, che preveda una reale condivisione delle risorse e delle ricchezze. Il futuro dell’Uomo e della Terra dipende in buona misura dalla volontà di costruire giorno dopo giorno una più equilibrata convivenza tra ricchi e poveri, tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo.
Solo questo ci consentirà di controllare i grandi spostamenti di popolazioni che assillano e mettono in crisi le nostre società ricche e fiorenti e che, senza una decisa sterzata delle politiche economiche mondiali, non potranno che intensificarsi.
L'AUTORE
Henri Grouès – l’Abbé Pierre – nacque a Lione nel 1912. Ordinato sacerdote nel 1938, partecipò alle attività della Resistenza francese, divenendone presto uno dei capi. Dopo la guerra fu eletto deputato e fece parte dell’Assemblea Nazionale, ma, dopo qualche anno, abbandonò l’attività politica per dedicarsi ai poveri e ai bisognosi: nacque così Emmaüs, l’associazione dei «compagni», che attraverso il recupero dei materiali riciclabili e di tutto ciò che finiva nelle cantine e nelle soffitte delle famiglie finanziava le azioni di sostegno e aiuto ai più poveri, e che nel corso del tempo è diventata un’organizzazione articolata presente in tutti i continenti. L’Abbé Pierre è morto il 22 gennaio 2007.
Dieci anni di scambi epistolari, tra il 1954 e il 1965, accompagnati da visite reciproche, progetti e confidenze, che mettono in luce i molti aspetti comuni del percorso esistenziale di Albert Schweitzer e l'Abbe' Pierre.
Una raccolta delle uniche poesie scritte dall'Abbe Pierre in tutta la sua vita. Un quaderno scritto a mano, in francese, riemerge dopo tanti anni. Contiene poesie, le uniche poesie scritte dall'Abbe Pierre in tutta la sua vita. Sono nate durante lunghe notti insonni; erano 'grida' di collera, di passione, di fede". Foglie sparse. Forse e stato il vento a portarle sin qui. In questo libro sono raccolte, tradotte, amate. Ma queste foglie sono destinate a volare di nuovo. Cosi potranno arrivare al cuore di ciascuno di noi. "
Il libro raccoglie le uniche poesie scritte dall'Abbe Pierre in tutta la sua vita. Le foglie sparse, sono grida di collera contro l'ingiustizia e di amore e di passione verso i poveri, gli esclusi.
Il 1° febbraio 1954, durante uno degli inverni più freddi del dopoguerra, l'Abbé Pierre rivolge un appello radiofonico ai francesi di buona volontà, dando avvio a quella che fu definita l'«insurrezione della bontà» e alla sua battaglia contro l'emarginazione e la povertà nelle nostre città e nel mondo. Dopo cinquantanni l'Abbé Pierre, ormai novantenne, si rivolge alle giovani generazioni e le invita a una nuova rivoluzione, capace di assicurare all'umanità intera un'autentica prospettiva di futuro. Egli conosce i loro tormenti interiori e il loro desiderio di costruire qualcosa di duraturo e profondo, la loro difficoltà a ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose e a trovare altre strade, i problemi concreti che assillano le famiglie, le ingiustizie che dividono il mondo e le società, e indica una rotta diversa. Ognuno di noi, con il suo lavoro e il suo impegno, può costruire un mondo migliore, semplicemente facendo bene ciò che deve. Ma è anche necessario che si instauri un ordine delle cose più equo, che preveda una reale condivisione delle risorse e delle ricchezze. Il futuro dell'Uomo e della Terra dipende in buona misura dalla volontà di costruire giorno dopo giorno una più equilibrata convivenza tra ricchi e poveri, tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Solo questo ci consentirà di controllare i grandi spostamenti di popolazioni che assillano e mettono in crisi le nostre società ricche e fiorenti e che, senza una decisa sterzata delle politiche economiche mondiali, non potranno che intensificarsi.
Introduzione ricca, variegata e appassionata della spiritualità e del carisma del laico domenicano. Il laico domenicano non è un frate, ma è un battezzato, giovane o adulto, celibe o sposato, che è chiamato a vivere il carisma della Parola di Gesù nel suo contesto sociale e lavorativo.
I laici domenicani sono stati molti, alcuni anche molto noti: come Giorgio La Pira, professore universitario e sindaco di Firenze, Titina de Filippo, attrice e sorella di Peppino ed Edoardo, Piergiorgio Frassati, Aldo Moro, la beata Margherita da Città di Castello, la beata Osanna Andreasi, e santa Caterina da Siena, per limitare il nostro esempio alla sola Italia.
Come attrezzare i giovani a camminare nella fede? Come aiutarli a crescere con una spiritualità robusta e intelligente, capace di porsi domande e insieme cercare risposte? Il percorso che don William propone in questo aureo libretto intende raccogliere questa sfida, invitando i giovani lettori a guardarsi dentro senza ricadere nell'intimismo, a guardare al Signore senza inventare un "Dio a modo mio", a guardare in faccia i fratelli senza scuse.
"Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l‘'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi? Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari" (Sal 8, 4-9)
Abbruzzese William nato a Erba (Co) nel 1977.
Ordinato presbitero nella Chiesa di Milano nel 2005.
Licenziato in Sacra Teologia con indirizzo spirituale presso. la Facoltaà teologica dell'Italia Settentrionale nel 2018. Attualmente e vicario di pastorale giovanile presso la Comunità pastorale san Giovanni Battista con sede a Oggiono (Lc).
Questo testo è un piccolo strumento per i giovanissimi e per chi ha voglia di cercare Gesù che nasce a Betlemme. Esso nel suo procedere ha come scopo di provocare un percorso di maturazione umano-spirituale attraverso l'esperienza di Pinocchio, che sembra possa incrociare le nostre vite e provocarle a un serio cammino di discernimento in grado di aprire orizzonti che permettono di realizzare la nostra esistenza non come fi glia del caos ma proveniente dall'amore di Dio rivelatosi in Gesù Cristo e continuamente presente nel suo spirito alla nostra coscienza.
Questo piccolo libro è dedicato al tema della pazienza, definita come “virtù necessaria alla vita” ed è nato per rafforzare, confermare, incoraggiare quanti hanno capito di essere ogni giorno quasi costretti a “vivere di pazienza”. La pazienza è un’arte, una virtù da apprendere e da praticare.
L’argomento è svolto in maniera estremamente semplice e accattivante: aneddoti, apologhi, citazioni dalla letteratura universale, riferimenti a situazioni concrete della vita di ogni giorno,
A conclusione, alcuni Contributi alla riflessione: breve raccolta di racconti che hanno come motivo conduttore l’esercizio della pazienza, dell’abbandono, della fiducia…
Reinhard Abeln, nato nel 1938, ha studiato filosofia, psicologia, pedagogia e antroposofia. Ha lavorato come giornalista per testate a carattere religioso-ecclesiale e come coordinatore di programmi per la formazione degli adulti.
Questo libro è un cammino per una vita guidata dalla fede e dalla fiducia nella potenza di Dio e invita il lettore a percorrere la strada che conduce alla libertà. Un percorso verso la pace, la felicità, e di conseguenza, la guarigione del cuore. Una proposta per iniziare una vita nuova, un’esperienza nella quale, sulla base delle proprie scelte, sarà possibile raggiungere la pienezza spirituale.
Destinatari
Ampio pubblico
Autore
Jonas Abib è nato nel 1936 nella città di Elias Fausto (San Paolo, Brasile). Laureato in teologia presso l’Istituto Teologico Salesiano Pio XI, è stato ordinato sacerdote nel 1964. Dopo un’esperienza di insegnamento nella Facoltà di Scienze e Lettere di Lorena (San Paolo), nel 1971 è entrato in contatto con il Rinnovamento Carismatico Cattolico e nel 1978 ha fondato la Comunità Canto Nuovo, con la missione di evangelizzare attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Nel 1980 la comunità ha dato il via alle trasmissioni di Radio Canto Nuovo in Brasile, all’inizio come emittente AM e oggi presente anche in FM e come web radio. Nel 1989 è nata Canto Nuovo TV, diffusa dapprima in Brasile e successivamente in Portogallo e come web TV. Nel 1993 è stata fondata la Editora Canção Nova, casa editrice del movimento. Nel 2007 padre Abib ha ricevuto il titolo di monsignore da Benedetto XVI, su richiesta del vescovo di Lorena. Numerose le pubblicazioni all’attivo, tra cui, in italiano, La lotta personale per risolvere i problemi della vita interiore (Amen, 2006); La bibbia giorno per giorno (San Paolo, 2011); Guariti per amare (San Paolo, 2012).