
In questo saggio Neale Donald Walsch instaura un dialogo apparentemente impossibile fra Dio e l'uomo, un "incontro" toccante, sincero e venato di un sottile umorismo, che non elude i temi cruciali su cui né la ragione né la fede hanno ancora dato una risposta definitiva. Chi siamo? Esiste un aldilà? Perché c'è il dolore? Un libro per tutti coloro che si sono impegnati nella ricerca della verità con cuore sincero, spinti da un anelito dell'anima e con una mentalità aperta; un libro che potrebbe essere definito "l'ultima parola di Dio sulle cose".
William Thomas Walsh in questo libro pubblicato per la prima volta nel 1947 raccoglie l'esito delle sue ricerche sugli eventi prodigiosi di Fatima. Da insigne storico quale era, egli racconta in modo appassionante e documentato le apparizioni della Vergine ai tre umili pastorelli, la profezia dello scoppio della II Guerra mondiale e dell'avvento del comunismo, la sua implorazione di penitenza da parte dell'umanità e la promessa della pace e della conversione della Russia qualora il suo messaggio fosse accolto.
A considerare miti e racconti, il viaggio fa parte dell'avventura umana. Il viaggio è la parabola della ricerca umana, del bisogno di relazione con il misterioso, ed è anche il simbolo della vita terrena stessa, dentro il mondo, dentro la storia. In un tempo come il nostro, in cui il viaggiare fa parte del quotidiano, Wang Yipei, scrittore e specialista di letteratura occidentale, richiama con sensibilità i temi dell'esilio interiore e delle migrazioni che sono onnipresenti nei testi della tradizione cinese. Olivier Bleys, giovane romanziere e viaggiatore, attinge dalla letteratura occidentale e dalla storia il senso e la varietà semantica del viaggiare, con particolare attenzione agli "incontri" che questo procura e di cui offre personale testimonianza.
La vera secolarizzazione è avvenuta con una cultura centrata sull’individuo. L’individuo è lo scoglio contro il quale si è frantumata ogni impostazione teologica, pastorale, della vita spirituale, dell’ecclesiologia, di tutto. E ogni tentativo di aggiustare l’individuo, di sottolineare il mistero dell’uomo, di mettere al centro la solidarietà, la comunità, la condivisione – tutte queste realtà si sono dimostrate impotenti perché non sono in grado di superare ontologicamente l’individuo. Si sono semplicemente spostate a livello dei valori desiderabili. È come se avessimo paura di ripartire dalla teologia nel senso squisito e di ripensare il nostro approccio al mistero fondante che è la Trinità, dove l’amore, la solidarietà, la condivisione, la comunione non sono valori etico-morali da raggiungere, ma sono la realtà fondante di ciò che teologicamente viene chiamata persona. Kallistos di Diokleia ha colto dal didentro la crisi verso la quale la nostra cultura, la nostra storia ci portano sempre più decisamente ed ha avuto il coraggio esemplare di ripartire dal mistero centrale della nostra fede. Proprio per la sua capacità comunicativa, egli rende fruibile in modo gustoso le grandi aperture che fanno respirare una visione dell’uomo organica, unitaria, divino-umana, dove la comunione è veramente l’ontologia dell’antropologia.
Un testo di grande bellezza dedicato alla preghiera esicastica, scritto da Kallistos, vescovo di Diokleia, già noto nel mondo anglosassone in quanto traduttore del testo completo della Filocalia. Ricco di riflessioni e suggerimenti pratici, si ispira alla tradizione del monachesimo ortodosso risalendo fino ai Padri.
Un piccolo libro in cui Kallistos di Diokleia, con la maestria di sempre, tocca una delle nozioni centrali della fede cristiana – quella della salvezza. Tutti facciamo esperienza del peccato e dei suoi effetti nella nostra vita, e per questo avvertiamo il bisogno di qualcuno che ci guarisca. Questa guarigione tuttavia non trasforma semplicemente la corruzione e la morte in sopravvivenza, ma offre una nuova possibilità di vita che è quella che Dio stesso nella sua incarnazione ha inaugurato. Salvezza vuol dire allora redenzione: il Figlio di Dio è venuto per riscattarci dalla schiavitù del peccato e della morte. Ma salvezza vuol dire anche vita nuova. Cristo, Dio-uomo, è Lui in persona la nostra salvezza, la nostra nuova esistenza, ed è nella sua risurrezione che si manifesta il compimento della nostra redenzione, come vittoria finale sulla morte e apparizione della nuova creazione, la possibilità per noi del modo di esistenza trinitario: la vita come dono di sé nell’amore. E siccome viviamo e pecchiamo, allora ci è indispensabile pentirci, continuare a pentirci e rimanere in questo “stato salvifico” per tutta la vita, giacché il pentimento crea quell’atmosfera spirituale indispensabile nella quale solo si può incominciare, accrescere e conservare la vita nuova. Un testo che, pur essendo breve, non è meno completo di un manuale. Tutti i temi dell’antropologia sono presenti in modo organico, uno rimanda all’altro, e sono sempre sostenuti dall’esperienza dei santi della tradizione spirituale.
Indice: Prefazione (Michelina Tenace) • 1. Come siamo salvati? La comprensione della salvezza nella tradizione ortodossa • 2. “Dobbiamo pregare per tutti”: La salvezza secondo san Silvano del Monte Athos
Vera e propria enciclopedia pratica della preghiera cristiana.
Testimonianze in cui i protagonisti, avendo vissuto esperienze eccezionali sono indotti a cambiare vita, da sregolati o atei a convertiti. In tutti è presente Maria che guida ognuno sulla strada che porta a ritrovare se stessi. Il libro porta anche il lettore al confronto senza schermi o maschere con la verità della propria vita. La coscienza è come folgorata e la verità si impone. Nella bibbia ci sono fatti che fanno da spartiacque della storia così che gli eventi si differenziano per essere accaduti "prima" o "dopo". Il primo è la cacciata dal Paradiso terrestre, poi il diluvio universale con Noè, in seguito l'Incarnazione del Verbo e la sua morte e risurrezione. Oggi forse sta per giungere un altro cambiamento epocale... I mistici l'hanno chiamato L'Avvertimento.
Frasi celebri di grandi autori, brevi riflessioni raccolte secondo il tema di ciascun libretto e illustrate con delicatezza, completamente a colori. Un piccolo regalo e un modo originale per dire la propria vicinanza agli amici nei momenti importanti della vita.
La dimensione religiosa è complessa e assume forme diverse a seconda delle caratteristiche individuali delle persone e dei contesti in cui si colloca. Questo libro offre un valido contributo all'analisi psicologica della dimensione religiosa e spirituale, che segue tre principali linee di indagine: le esperienze, le pratiche e le credenze. Il testo, con uno stile chiaro e puntuale, offre un'ampia panoramica di prospettive, integrando quella biologica e neuroscientifica a quella sociale, cognitiva, psicoanalitica e della personalità. La teoria è supportata dai risultati di recenti ricerche, facilitando la comprensione applicativa dei fenomeni studiati. Grazie a queste caratteristiche, il libro si rivolge sia agli studenti universitari sia ai lettori interessati a uno sguardo psicologico sulla complessità dell'esperienza religiosa.

