
Il presente volume scaturisce da una recente esperienza: la costruzione di una chiesa come espressione della vita di una nuova comunità cristiana, la quale si identifica nella tradizione monastica e specificamente nel cenobitismo benedettino. La chiesa è quella della Trasfigurazione, a Orleans, Massachusetts; la comunità si chiama Comunità di Gesù (Community of Jesus), e fu fondata da due donne statunitensi tra il 1958 e il 1970; l’identità monastica e benedettina dei membri si manifesta nella koinonia – intesa come vita comune incentrata sull’integrità evangelica dei rapporti interpersonali –, come nella preghiera comunitaria e nell’ospitalità.
L’eccezionale interesse dei suoi membri per l’arte, l’architettura e la musica rientra nel carattere benedettino della comunità, ma con una peculiarità degna di nota. La Comunità di Gesù nasce nell’ambito della Riforma e ha diversi membri provenienti dal Protestantesimo, così che l’enfatizzazione artistica rappresenta una scelta maturata, non “naturale” come lo sarebbe in una comunità cattolicoromana o ortodossa.
Dopo l’introduzione del curatore mons. Timothy Verdon,un breve scritto presenta la storia della Comunità di Gesù e un saggio storico-teologico a firma di un membro della Comunità, il professor Martin Shannon, riflette sull’arte da essa realizzata.Altri saggi suggeriscono poi il pensiero sia cattolico (Anthony Ciferni) che riformato (Jérôme Cottin) intorno all’arte sacra nel contesto della vita e del culto dei cristiani. Infine due scritti stilati da artisti – quello del sacerdote d’origine slovena.
Destinatari
Religiosi
Autore
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maria nell’arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia (Mondadori, 2001). Per San Paolo ha pubblicato: L’arte cristiana in Italia. Tre volumi (I. Origini e Medioevo), 2006; II. Rinascimento, 2006; III. Età Moderna, 2007), La bellezza nella parola,Anno A – B –C.
Raccolta di riflessioni, corredate da puntuali richiami biblici e magisteriali, che aiutano il lettore a comprendere meglio la propria vita e a vederla nella prospettiva cristiana. Da dove vengo e verso dove vado? Chi mi ha fatto esistere? E perchè esisto?" Tutti siamo dei chiamati e qui sta la bellezza della vita, perchè vi è un bellissimo disegno di Dio che ci precede. L'Autore offre degli spunti preziosi che inducono a farci spalancare gli occhi per vivere una vita realizzata e felice, così come Dio ce la dona. "
L’idea d’invecchiare scatena infinite ansie e preoccupazioni. Sulla vecchiaia pesa la sentenza di essere un tempo di regressione, carente di aspettative e di progetti e abitata irrimediabilmente dall’amarezza e dalla nostalgia. Queste ansie scatenano una frenesia di viaggi, trattamenti cosmetici e ringiovanenti, frequenza ad associazioni, corsi, laboratori, conferenze, “università della terza età”. Tutto ciò conduce spesso a una vita vuota e stordita nel consumo e nell’esteriorità. Tuttavia, di fronte a questo immaginario sociale che fagocita, emerge il linguaggio biblico che ci sfida con le sue immagini di crescita e di fecondità: “Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi” (Sal 92). L’autrice accompagna passo passo a riconoscere nella vecchiaia, al pari delle altre età della vita, un potenziale da mettere a frutto. Come valorizzarlo a partire dalla spiritualità biblica è il suo obiettivo: accettandone i limiti, senza però rassegnarcisi, ma anzi recuperandone la bellezza, attraverso la capacità di progettualità, la focalizzazione sull’essenzialità, l’apertura alla spiritualità, l’attenzione alla dimensione trascendente, nonché la valorizzazione di risorse come il tempo e di aspetti come la capacità di ascolto… Ogni capitolo ha una struttura fissa: inizia con la proposta di un tema, poi stimola alla riflessione riportando brevi brani di autori contemporanei; inoltre invita alla contemplazione presentando diverse figure bibliche; inine offre testimonianze, racconti, poesie per favorire il dialogo.
Punti forti
Il merito di trattare con ricchezza il tema della vecchiaia, mettendone in luce gli aspetti positivi: ad esempio viene fatto l’elogio della lentezza e della debolezza. l La trattazione è in chiave spirituale e biblica. l Stile scorrevole, capace di unire alla gradevolezza una grande capacità di profondità e comunicazione.
Destinatari
Il testo si rivolge a tutti coloro che appartengono a questa fascia d’età. O a quanti si occupano di persone “adulte-anziane”.
Autrice Dolores Aleixandre, religiosa del Sacro Cuore di Gesù, è una teologa spagnola e, fino alla pensione, docente di Sacra Scrittura. Autrice di numerosi testi, collabora con riviste e tiene corsi e conferenze su temi biblici e di spiritualità.
Mi viene da pensare che in questa freschezza [biblica] rientri il prendere le distanze dal caos dei modelli culturali dominanti e il renderci responsabili dell’elaborazione di un modello cristiano dell’invecchiamento. (L’autrice)
Arte, cucina, moda, design, spettacolo, fiction, arredamento, grafica, comunicazione, insomma tutto quanto coinvolge la nostra vita viene confezionato con attenzioni estetiche persino ossessive. La seduzione è diventata un comandamento sociale. La bellezza ha riempito il mondo e plasmato i nostri occhi. Ma che sia anche in grado di salvarlo è tutto da vedere. Sembra piuttosto che, negli automatismi che regolano il nostro inconscio culturale, essa svolga una sorta di funzione riparatrice. Dove non sembra più possibile, per conclamata mancanza di esistenza, affidarsi a qualcosa di vero e reale, restano le strategie della simulazione estetica, dove tutto quello che conta - Dio, il senso, l'identità e i legami - diventa oggetto di una costruzione artificiale. La bellezza ha così preso il posto lasciato vuoto dalla verità. Una strabiliante industria dello spettacolo ci intrattiene con quelle mitologie, favole e narrazioni che secoli di paziente decostruzione hanno dichiarato defunte. La cultura artistica si è tramutata in una spiritualità laica e le religioni sopravvivono come offerta estetica. La congiunzione tra mercato e tecnica fornisce con prodigiosa efficienza quegli strumenti magici, soprattutto digitali, che sono indispensabili agli individui di questo tempo per modellare identità dove regnano incertezze. La cosmesi è così diventata la forma del nostro mondo. Ma si tratta solo di apparenza?
Un'antologia di testi, dalla Torah ai giorni nostri, sui grandi temi dell'esistenza. Una bisaccia da cui estrarre parole di bellezza per i viandanti del nostro tempo. Prefazione di Pierangelo Sequeri.
Siamo sommersi dalle notizie così da percepirle come un rumore di fondo che non scuote la nostra attenzione e il rischio più sicuro è che catturi l'attenzione chi grida di più, indipendentemente dallo spessore di quello che dice. In questo contesto come dire agli uomini e alle donne del nostro tempo che c'è una notizia sconvolgente, di quelle che possono dare o restituire un senso alla storia e alla vita personale, che possono permetterci di leggere le situazioni più diverse alla luce di una speranza incorruttibile? Eppure è proprio di una notizia così che la persona va in cerca; è per aver accolto questa bella notizia che donne e uomini di tutti i tempi hanno camminato nelle strade della verità, della solidarietà e della giustizia. Questo libro di S. Palumbieri rilegge il messaggio cristiano alla luce del mistero di Gesù che con la sua morte e risurrezione ha offerto una risposta definitiva alla domanda di verità, di pienezza e di pace che l'umanità si pone da sempre e che, fuori da questo mistero, rischia di rimanere inevasa.
Il volume presenta il racconto del Vangelo attraverso 170 vignette umoristiche.
Un libretto d'auguri dedicato alla mamma per esprimere i sentimenti più cari con l'aiuto di brevi pensieri di autori di ogni tempo e paese.
Beatrijs, una giovane e nobile suora, bella d'aspetto, cortese nei modi e diligente nella devozione, adempie al proprio dovere di sacrestana nella più completa dedizione. Tuttavia l'amore che nutre per un giovane la porta ad abbandonare il convento. Per sette anni i due amanti vivono nella ricchezza e dalla loro unione nascono due bambini. Ben presto però giunge la povertà. Beatrijs viene abbandonata con i suoi figli e per sette anni è costretta a prostituirsi per sopravvivere, finché, in sogno, la voce di un angelo la invita a tornare al convento, dove scopre che nessuno si è accorto della sua assenza poiché la Madonna l'ha sostituita in tutto e per tutto per quattordici lunghi anni. La leggenda della sacrestana è contenuta in un codice miniato che risale con ogni probabilità alla seconda metà del XIV secolo. Poema scritto in medio neerlandese da autore anonimo, è un testo di profondo significato religioso e di notevole bellezza e raffinatezza psicologica che si può leggere come una riscrittura medievale della parabola del figlio prodigo. In "Beatriijs" il lettore osserva la protagonista nel passaggio da uno stato di innocenza incosciente alla conoscenza del peccato e dal peccato al desiderio di salvezza, qui reso in sublime poesia.
La felicità è la piena realizzazione personale sono un desiderio di ogni giovane, un'aspirazione per la vita di ogni uomo o donna. Ma è davvero possibile raggiungere questo obiettivo? Ripercorrendo il "Discorso della montagna", Bortolo Uberti si concentra sulle Beatitudini: la via sicura da percorrere che Gesù ha indicato e spiegato a ciascuno di noi per conseguire una gioia piena e duratura già a partire da oggi, da qui.
“La pagina delle beatitudini è rivoluzionaria. Fa venire voglia di cambiare il mondo: per questo, prima di tutto, deve cambiare noi stessi; coinvolge tutti in un’avventura straordinaria”. L’uomo è un inguaribile cercatore di gioia, grande o piccola che sia. Tutto ciò che l’uomo pensa, decide e compie ha come scopo la felicità. Paradossalmente, anche quando sbaglia l’uomo agisce in ragione della propria felicità, magari distorta. Gioia è l’altro nome che si può attribuire al senso della vita, perché il senso della vita è essere felici. Il senso è quella forza che dà ragione alle nostre azioni, ai nostri desideri, alle nostre scelte, a ogni nostra battaglia. Il senso è ciò che ci permette di guardare avanti, verso il domani, con la certezza che sarà promettente. Ci permette di non smarrirci nel caos, di non rassegnarci al caso, di non sprofondare nel fango di ciò che non va e di ciò che fa male e fa del male.
Nei dieci capitoli del libro c’è tutto questo e anche di più. C’è la mucca di Chagal, il Fil al posto del Pil (felicità interna lorda), la grande G della Giustizia, il Faruest, Massimo Troisi e tanto altro ancora.
Un libro che si rivolge in prima battuta ai ragazzi ma non solo a loro, perché la ricerca della felicità, del senso, è una ricerca che non conosce età.
Una particolarità del volume è la presenza di QR code, che permettono l’accesso via smartphone e tablet a contenuti multimediali aggiuntivi.
Ciascuno di noi è alla ricerca di vie e soluzioni per rendere più bella la vita. Ma è un’impresa tutt’altro che facile. E se la risposta fosse nella Beatitudini? L’autore, a partire dal testo evangelico, costruisce un itinerario di vita nuova, fatto di domande, provocazioni e suggerimenti di preghiera.
Un aiuto, come cristiani e come francescani, a mantenere quelle condizioni climatiche spirituali favorevoli perche', col vento, col fuoco e col sangue, possiamo rinascere dallo Spirito e far si che da noi scaturiscano fiumi d'acqua viva". Per la gioia del mondo. "