
Costanza Miriano alcuni anni fa ha scoperto, un po' per caso, la potenza della rete, capace di chiamare a raccolta, con un silenzioso squillo di tromba, un popolo unito dalla passione per le stesse battaglie, che per un cristiano hanno sempre due fronti. Il primo è quello interno, lì dove si lavora il proprio cuore, e si combatte in ginocchio. Il secondo è quello esterno, dove si cerca di costruire il mondo: là si combatte con articoli, manifestazioni, presenza pubblica, in difesa della vita e della famiglia, contro l'aborto, l'eutanasia, l'utero in affitto e le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. A coloro che vogliono ridurre il cristianesimo a un fatto privato e relegato nell'intimo, piccoli eserciti di fedeli hanno risposto ricompattandosi, e facendo sentire la loro voce in tanti modi. In questo libro sono raccolti, arricchiti da un diario inedito e da un capitolo introduttivo, i più bei post del blog di Costanza Miriano: storie di vita privata, appunti di cammino spirituale, interventi per il dibattito culturale. Insieme, i suoi pezzi compongono la mappa di una battaglia combattuta affinché il cristianesimo non sparisca dalla scena pubblica, testimoniando al tempo stesso una straordinaria storia di amicizia e comunione.
In questo splendido capolavoro della letteratura italiana si delinea l'immagine del ''Parroco di Campagna'', figura antitetica rispetto a un mondo deviato e sconvolto,il nostro mondo contemporaneo, che Nicola Lisi usa come metafora per richiamare la bellezza e la necessita' della rinuncia al proprio io tesa a riscoprire un rapporto armonioso con Dio, con gli uomini e con le cose del mondo.
Un ex fisico entrato in monastero racconta in prima persona la sua nuova vita. Uno stile avvincente in un testo che affronta in modo originale la questione sempre attuale del complesso rapporto tra scienza e fede.
Una vivace e puntuale cronaca teologica delle giornate della III Conferenza generale dell'Episcopato latinoamericano, svoltosi a Puebla (Messico) dal 27 gennaio al 13 febbraio 1979
"Non intendo rinnegare le preghiere tradizionali che ho detto per tutta la vita; ma le dico e non le sento... Vorrei scrivere una preghiera bellissima". Questo diario personale di Flannery O'Connor, scritto tra il 1946 e il 1947 ai tempi dell'università in Iowa e di recente ritrovato tra le sue carte in Georgia, è molto più di una raccolta di preghiere: è un singolare dialogo con Dio, il colloquio silenzioso e appassionato di una giovane donna intelligente alla ricerca della propria strada e determinata a metterla al servizio di una causa superiore. Una finestra sull'interiorità di una delle maggiori narratrici americane del secolo passato. Scavando nel profondo dei propri sentimenti e paure - di essere mediocre, stupida, presuntuosa - Flannery O'Connor si esercita in un costante confronto con la fede cattolica e i maestri che la ispirano come Freud, Proust e Rousseau. In questo documento, arricchito dalla riproduzione anastatica delle pagine del diario, già emerge l'umiltà e la sensibilità priva di retorica di un'autrice le cui ambizioni e valore letterari si intrecciano con una incessante tensione verso il divino e la grazia. Prefazione di Mariapia Veladiano.
Il desiderio di essere umile! Ecco che cosa tormenta Benoît Standaert fin da quando era giovanissimo: un'autentica passione, se così si può dire, per l'umiltà. A partire dall'agosto 2007 questo monaco benedettino, divenuto eremita, ha raccolto le sue esperienze e le sue riflessioni nelle pagine di un quaderno per approfondire la sua ricerca interiore. Sulle orme dei padri del deserto e di mistici fiamminghi come Ruysbroeck, ma anche al seguito del trappista belga André Louf, questo monaco di oggi ricorda che il segreto della fede, della gioia cristiana, ha solo un nome: l'umiltà. È con l'umiltà che si diventa poveri di cuore, ed è con l'umiltà che il vangelo vincerà tutte le resistenze, a cominciare dalle nostre!
"Sperare è più difficile che credere" era solito ripetere padre David Maria Turoldo a chi faticava sulla strada della ricerca religiosa. Poteva permettersi di dirlo, perché lui. sempre inquieto e insoddisfatto, "sempre a sognare i grandi sogni di umanità e giustizia", in realtà aveva una fede incrollabile: in Cristo e nell'uomo. È quanto emerge dalle brevi ma intense riflessioni raccolte in questo volume, che ci ripropongono, di Turoldo, la fiammeggiante capacità di attualizzare la parola di Dio, dare mordente al messaggio biblico, mettere in guardia contro ogni genere di rozza e subdola idolatria. Per padre David il Crocifisso non rappresenta solo il mistero di una salvezza eterna, non è soltanto l'immagine di un Dio rifiutato: è, prima di tutto, l'idea di uomo che il mondo non riesce ad accettare e che perciò emargina e uccide; e l'uomo non è soltanto colui che per orgoglio, per il costante desiderio di sopraffare, si perde nel "grumo nero della storia": è, prima di tutto, fattore di evoluzione, poiché a lui, e alla sua intelligenza, il mondo intero è affidato.
Immagine del destino dell’uomo che si allontana da Dio e vi fa ritorno, la parabola del Figliol prodigo termina, nel Vangelo, dinanzi a una porta aperta... e continua nella vita di ciascuno.
Il Figlio è tornato a Casa... Il perdono è stato dato, e bisogna continuare a vivere con quel passato che non si dimentica, con quel Padre vicino e amorevole, con quel fratello lontano e freddo.
Giocando su numerosi temi biblici ed esistenziali, questo “romanzo” fruga nell’universo intimo di quel Figlio ritornato, esplora le difficoltà relazionali fra quei tre universi di sensibilità e propone un itinerario affinché, d’ora in poi, i dolorosi legami che uniscono i due fratelli (come quelli che uniscono ciascuno degli esseri umani) non li trascinino all’inferno.
Destinatari
Un ampio pubblico.
L’autore
Guy Luisier è nato il 2 ottobre 1961 a Saillon, nel canton Vallese. Nel 1982 è entrato nella vicina abbazia di Saint-Maurice d’Agaune, dove è stato ordinato sacerdote nel 1988. Nello stesso anno si è laureato in teologia a Friburgo, e nel 1992 in lettere a Ginevra. Dal 2008 è parroco di Salvan, un paese di circa mille anime non lontano dall’abbazia e facente parte della sua giurisdizione. Nel 1998 ha pubblicato un “Itinerario per le messe d’Avvento all’abbazia di Saint-Maurice”.
Argomenti di vendita
Un’idea originale che incuriosisce il lettore e lo conduce di pagina in pagina. Uno stile di scrittura poetico per un romanzo luminoso come pochi.
Questo non è un diario, una cronaca dei fatti, un quaderno di memorie, né tanto meno un insegnamento sul monachesimo. Alex Corlazzoli ha sostato per lungo tempo in un monastero e in questo libro offre ai lettori la propria esperienza. La sua è la semplice e onesta narrazione di ciò che ha vissuto a contatto giorno e notte con i monaci. Grazie a un acuto spirito di osservazione e a una grande capacità di interpretazione, l'autore ci consegna la vita monastica letta da occhi che hanno saputo vedere, osservare, cogliere e da orecchi che hanno saputo ascoltare, discernere, comprendere. Presentazione di Enzo Bianchi.
La nuova edizione di "Diario asiatico" di Thomas Merton viene proposta ai lettori italiani in occasione del Centenario della nascita del monaco trappista americano (Prades - Francia - 31 gennaio 1915). "Diario asiatico" è il resoconto del viaggio che Thomas Merton intraprese verso l'Asia negli ultimi mesi del 1968 in occasione della sua partecipazione a un convegno monastico internazionale a Bangkok. Il Diario evidenzia l'interesse per una conoscenza maggiore del monachesimo buddista, non solo per attingere alla ricca tradizione orientale ma anche per contribuire ad una possibile rinascita dell'ideale monastico occidentale di cui Merton ne sosteneva il bisogno essenziale. Il volume è corredato da un glossario dei termini religiosi, da una nuova introduzione a cura di Antonio Montanari, docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale e una postfazione di Alessandro Barban, priore generale dei monaci camaldolesi. La cura del testo nel suo complesso è di Mario Zaninelli, fondatore dell'Ass. Italiana Thomas Merton.