
La straordinaria avventura di Bernardina Floriani (1603-1673), figlia di un povero pittore di Rovereto, bambina gracile e donna «trafitta dai dolori», perseguitata dalla Santa Inquisizione e poi fondatrice di monasteri e mistica (con le stigmate) venerata dai poveri e dai potenti del tempo.
Sullo sfondo della terribile peste «manzoniana» del Seicento un racconto avvincente: infanzia vita e morte della «beata Giovanna», una donna scomoda, che parlava con Dio e curava gli uomini.
In questo libro ciascuno può trovare la chiave giusta per divenire una persona felice. L'autrice ci insegna come pregare per ottenere delle guarigioni sia fisiche che spirituali. Svuotando il nostro cuore di tutto ciò che appartiene al mondo potremo riempirlo di Dio. Egli è Padre e come tale vuole solo il bene dei propri figli. Leggendo questo libro arriveremo a gridare con S. Paolo: "Non sono più io che vivo, ma Ceisto che vive in me".
Questo libro mette in luce una «chiave di lettura» nuova e coinvolgente della vita comune del cristiano, la filiazione divina appunto, offrendo un testo così pratico da diventare un deposito, ricco e accessibile, per la meditazione personale (pp. 240).
La famiglia, cellula fondamentale del tessuto sociale, subisce oggi un crescente attacco che mira a destabilizzarla e confonderla con altre forme di associazioni umane incompatibili con la sua natura. Non c'è più un'educazione alla crescita, alla solidarietà e all'amore: la nostra società, infatti, sembra essere interessata solo al benessere personale e a considerare il rapporto con gli altri solo in relazione al nostro piacere. L'autore di questo libro propone una soluzione per evitare la deriva: uomini e donne devono riscoprire le loro radici profonde. Solo la famiglia può proteggere e trasmettere in modo efficace questi valori derivati da simili radici, contribuendo alla costruzione del Regno di Dio e di una società armoniosa.
"Ogni mattina, quando mi sveglio, mi trovo di fronte all'immensità dell’amore di Dio e cerco di coglierne un frammento, per poi restituirlo al prossimo."
Poche pagine, piccole storie e preghiere, scelte da S. Prandini per aiutare chi legge, a riscoprire il senso e il valore profondo della fiducia come bene universale.
In una società dall’individualismo sempre più sfrenato e dai continui, rapidissimi cambiamenti siamo ancora capaci di fidarci, affidarci e avere fiducia, negli altri e in noi stessi? Elio Meloni ci propone un percorso tra letture, riflessioni e pratiche quotidiane di diverse tradizioni spirituali per distillare alcuni tratti essenziali della fiducia, dono che si nutre di apertura così come di rischio.
Base di ogni relazione umana, la fiducia è un dono. Un dono che, tuttavia, comporta per definizione un rischio, a volte un salto nel vuoto. Nondimeno la consapevolezza che la gratuità è la via maestra di ogni vita umana piena apre alla possibilità di avere rispetto e cura di quanto la vita ci offre: storie, incontri, relazioni, animali, cose.
Lasciando andare il desiderio di possesso riusciamo ad aprire la mano e ad accedere a relazioni autentiche, a lasciare l’accampamento e avventurarci lungo i sentieri della fiducia. Quello che Elio Meloni ci offre è un percorso lungo questi sentieri all’interno di diverse tradizioni spirituali, per recuperare pratiche che aiutino a «pulire» la relazione con gli altri e a ritrovare la fonte della propria solidità interiore che, sola, consente di fidarsi.
Pandemia globale, cambiamenti climatici e catastrofi naturali, nuove guerre, difficoltà economiche e lavorative, instabilità e fragilità delle relazioni, denatalità... Come è possibile custodire un senso di fiducia nel futuro di fronte a uno scenario dai toni apocalittici? Padre Grün, attingendo alla sapienza benedettina e coltivando un dialogo fecondo con la cultura contemporanea e il sapere umanistico, accompagna il lettore in un percorso rigenerante a ritrovare un sano equilibrio esistenziale. Allenarsi a un cambio di sguardo sulla realtà è l'unica via per sperimentare la ferma fiducia, vera fonte dell'impegno per il bene a cui ognuno è chiamato.