
Nelle carte geografiche italiane come dell'intero continente europeo ancora oggi abbondano toponimi che rimandano ad antichi nomi di abbazie, capitoli, conventi, priorati, eremi.
Luoghi in cui sorsero e spesso prosperarono per secoli altrettante colonie monastiche. Certosini e cistercensi, solo per citare due ordini molto noti, hanno provveduto a proseguire l'opera di "dissodamento" del suolo agricolo e del terreno culturale preparato dagli ordini tradizionali dei benedettini e dei monaci agostiniani.
Dall'Italia alla Francia, dalla Spagna al Portogallo, dalle Isole britanniche alla Germania, fino alla lontana Scandinavia, le principali abbazie hanno svolto un ruolo insostituibile nel tramandare attraverso codici e manoscritti, spesso finemente miniati, il sapere degli antichi, diffondendo al tempo stesso nuove pratiche che hanno contribuito a edificare le basi del nostro essere e sentirci oggi europei.
La scelta che il monaco compie entrando in monastero è una scelta d'amore, d'amore per Dio. Per questo - secondo l'autore di queste pagine - non ci dovremo stupire di trovare una terminologia comune e una comune atmosfera sentimentale nel Commento al Cantico dei Cantici di Bernardo di Clairvaux, monaco e poeta d'amore sacro, e nei romanzi di Chrétien de Troyes, il più celebre dei cantori dell'amor profano del XII secolo. Ma c'è di più: uomini come Bernardo non hanno mai visto in opposizione l'amore per gli esseri umani e quello per Dio, ma sono riusciti a sublimare il primo nel secondo. Di qui il fascino perenne delle loro opere.
Il cuore della spiritualità russa pulsa grazie al fecondo rapporto tra misticismo e teologia, che si illuminano l'uno con l'altra e diventano esperienza vissuta. I mistici russi vivono ancora oggi nella tradizione dei padri del monachesimo antico, fondandosi sui capisaldi della preghiera e della custodia dei pensieri. A partire dal XV secolo, sono presentate in questo volume le figure più significative del misticismo russo di area monastica, da san Nilo di Sora al vescovo Ignatij Brjančaninov, con uno sguardo d'insieme che abbraccia personalità più note, come Paisij Veličkovskij e Serafino di Sarov. Vite intense, temperamenti diversi ma che ci fanno trovare spunti di crescita personale nello spirito.
"In Maria vediamo l'immagine vivente dell'uomo e della donna che credono, guardando a lei possiamo capire come stare di fronte a Gesù, come vivere con lui, come seguirlo". "In questo piccolo libro ho voluto raccogliere alcune mie riflessioni sui misteri più importanti della vita di Maria e il commento alle principali preghiere e antifone mariane. In questo modo, desidero aiutare i miei lettori a percorrere con Maria il cammino stesso di Gesù, il cammino della fede, della carità e della speranza". (M. Camisasca) Una riflessione sui misteri della vita di Maria e un commento alle principali preghiere e antifone mariane.
Il testo in oggetto presenta un contenuto originale: spiega i misteri del Rosario, precisamente i misteri della gioia, dal punto di vista di una donna adulta, nel ricordo delle spiegazioni che sua nonna le forniva da bambina a tale riguardo.
I misteri raccontati si fondono con la storia di Gesù e offrono alla nonna occasione per svelare alla nipotina la sua vita, ricca di esperienze umanamente difficili e impegnative, sostenute dalla fede e aperte al “mistero” dell’Assoluto. Si delinea da sé un profilo di donna forte, quello della nonna, che con “piglio autorevole” compie inconsapevolmente una “iniziazione” della nipote non solo al Mistero per eccellenza che è l’Incarnazione, e a ciò che da esso deriva, ma anche ai misteri della vita. In tal modo la Buona Novella, insieme ai racconti delle fiabe e del quotidiano familiare, si affaccia alla “mente bambina” della protagonista, divenendone parte costitutiva. Il libro è pervaso dal sentimento della gioia (quello proprio dei misteri gaudiosi, appunto), cui la protagonista, ieri bambina e oggi donna, si abbandona. Ogni meditazione è chiusa da una breve preghiera per le mamme, anche adottive o affidatarie.
Gesù aveva proprio voglia di diventare uomo come tutti, nascendo come ogni uomo nasce. Necessitava di un grembo di donna dove il seme dello Spirito potesse germinare. Aveva voglia di essere portato a spasso dal grembo della sua mamma, prima culla naturale per ogni essere umano. Voleva sentir battere il cuore
di colei che lo custodiva con amore e abituarsi a quel battito che nessun bimbo dimentica più nella vita. Aveva voglia di sentire il respiro, il soffio di colei che aveva risposto di sì a un altro Soffio
L’AUTRICE
Enza Paola Cela è psicologa e psicoterapeuta e lavora nella ASL della sua città, Foggia. Madre di tre figli, è autrice di studi scientifici pubblicati su riviste italiane e straniere, riguardanti i temi della comunicazione in ambito educativo (familiare, scolastico) e clinico e il tema della pace, dal punto di vista psicologico (Psicologia e Nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, 1991). Attualmente si occupa di psicologia della nutrizione (abitudini alimentari e prevenzione dei disturbi dell’alimentazione) e dei tumori in ambito preventivo. Ha esordito in narrativa con Angeli sulla mia strada. Storie vere (Paoline, 2007), proseguendo poi con Caro Don Michele (La Meridiana, 2010).
Un saggio illustrato che si legge come un romanzo, in cui Marcello Simoni svela i segreti nascosti negli affreschi che decorano l’abbazia, una vera e propria “Bibbia di pietra” in cui convivono diavoli, mostri ed episodi dalle scritture. Simoni rintraccia le fonti di questo labirinto di simboli, e suggerisce una lettura sorprendente di uno dei capolavori dell’arte medievale. Un viaggio - illuminato dai disegni dell’autore - nella bellezza di un luogo dal fascino immutato, che racchiude mondi letterari e artistici tutti da scoprire, rivelati dalla scrittura appassionante dell’autore italiano di thriller più tradotto al mondo.
Quando la Madonna le apparve la prima volta, l'11 febbraio 1858, Marie-Bernarde Soubirous, chiamata Bernadette, allora quattordicenne, piena di stupore e di timore, tirò fuori il suo rosario per iniziare la recita con il segno della croce. Le fu impossibile! Ci riuscì soltanto quando l'apparizione ebbe fatto il segno con la croce del suo rosario. Con questo comportamento sorprendente sembra che la Madonna abbia voluto insegnare a Bernadette il modo di recitare il rosario. Ognuno potrà trovare in questo testo qualche ispirazione per la sua preghiera, meditando i misteri del rosario con Bernadette di Lourdes.
Il testo propone la recitazione del Rosario della Vergine Maria meditando i misteri del Vangelo in compagnia di don Bosco. Per ogni mistero viene citato un testo del Vangelo o del Nuovo Testamento, seguito da un aneddoto della vita di don Bosco oppure da una sua riflessione o meditazione in riferimento al mistero del Rosario. Infine viene proposto un "frutto" del mistero per la nostra vita personale sotto forma di riflessione, di preghiera o di insegnamento tratti dagli scritti di don Bosco. In questa proposta, non si deve ricercare una corrispondenza stretta tra i venti misteri evangelici e la vita di don Bosco. Si tratta di semplici suggerimenti destinati soprattutto a favorire la preghiera e la meditazione.
Un volume che intende far conoscere i Missionari di san Vincenzo de Paoli, ma accenna anche a tutte le altre realtà che si rifanno idealmente al santo francese della carità: i Missionari Vincenziani, le Dame della Carità, le Figlie della Carità e tutti coloro che si rifanno all’insegnamento e all’esempio di San Vincenzo de Paoli mettono sempre al primo posto la carità, perché è il modo migliore per servire ed essere più vicini a Dio; il santo infatti affermava che: La carità è superiore a tutte le regole e ad essa deve tendere tutto il resto: è una padrona generosa che decide quello che si deve fare sul momento.
L'AUTORE
Giuseppe Guerra, nato a Napoli nel 1944, è stato ordinato sacerdote nella Congregazione della Missione di S. Vincenzo de Paoli nel 1968. Laureato in filosofia e teologia, ha insegnato nella Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Ha scritto Credere e capire (1987), Senza dualismi (1996); Storia dei Missionari vincenziani nell’Italia meridionale (2003), Oltre la persona individuale (San Paolo, 2009). Dirige la rivista «Informazione Vincenziana».
Il miracolo è un tema che da sempre affascina l’uomo. Pochi sanno che il miracolo è anche la prova dell’enorme potenziale della coscienza. La tesi può sembrare rivoluzionaria, ma è basata su ricerche scientifiche accreditate, in particolare nel campo della fisica quantistica e della psicologia del profondo, ma anche della medicina.
Il miracolo consiste non già in un’eccezione alle leggi di natura, bensì nella applicazione di leggi di natura ancora poco conosciute. Di conseguenza, in linea di massima, il miracolo è sempre possibile. La chiave di volta per accedere a tale potenzialità consiste nella scoperta della natura essenzialmente spirituale dell’essere umano. Il cristianesimo correttamente inteso è infatti una scienza, in quanto basato sull’esperienza.
In questo saggio avvincente sono raccontati molti casi, tutti recenti e rigorosamente documentati, di guarigioni, eventi straordinari, prodigi, normalmente considerati “miracolosi”, ossia “inspiegabili” secondo i canoni della scienza tradizionale. Ogni case history è poi supportato da efficaci esegesi che spiegano la visione della vita e l’atteggiamento psicologico necessari per ottenere un miracolo.
Un libro capace non solo di infondere speranza, ma anche di aprire il cuore e la mente a una visione più alta dell’uomo, a una prospettiva più ampia delle sue possibilità, tanto ottimistica quanto scientificamente testata.
Gesù nella sua vita ha compiuto numerosi miracoli guarendo persone malate. Ma la stagione dei miracoli è finita con l’Ascensione di Gesù? Sono molti a crederlo. Invece suor Briege in questo libro racconta come i miracoli di guarigione accadono davvero anche ai nostri giorni. Lei ne è testimone diretta. Il potere risanatore di Cristo, attraverso la preghiera e l’eucaristia, raggiunge ancora gli uomini e le donne che a Lui si rivolgono con fede profonda e speranza incrollabile.
«Da sempre ho amato viaggiare alla scoperta di luoghi nuovi, assaporandone la ricchezza e la bellezza tra paesaggi, storia, arte e cultura. Un mio caro zio di Udine si presentava a Padova suonando il campanello per "rapirmi" e portami senza preavviso a [...] scoprire le meraviglie nascoste di città o paesini vicini». Con queste parole don Davide Banzato, volto noto e amato della televisione e sacerdote da decenni impegnato con l'Associazione Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante, ci introduce in un libro che è un percorso nelle vite di tre straordinari personaggi, tutti francescani, che hanno, ciascuno a suo modo, cambiato il mondo: san Francesco, sant'Antonio e san Pio da Pietrelcina. Prendendo spunto dal fortunato programma televisivo "I viaggi del cuore", in onda su Canale 5, don Davide racconta la vita dei santi, i luoghi dove hanno lasciato una traccia indelebile e un poco anche di sé, della propria avventura spirituale sulle tracce dell'Assoluto. Il libro è arricchito da riflessioni di Chiara Amirante, che traduce per ciascuno di noi, per la nostra vita non sempre facile, gli spunti forniti dai tre santi e dalle loro vite dedicate all'Amore.