
Attraverso le Scritture e i testi di grandi testimoni della Tradizione della Chiesa il significato teologico e mistico dell’abbandono e della morte di Gesù. La nostra epoca è caratterizzata dal “dilagare del nulla”. Il non senso è avvertito come un negativo, un galleggiare sul vuoto. Dove trovare la luce? Partendo da tale invocazione di senso, nella consapevolezza che l’esperienza e la teologia mistica riconoscono nel nulla di Cristo la rivelazione dell’essere di Dio che è Amore, il volume traccia un percorso di riflessione sull’abbandono e la morte di Gesù come via di conoscenza di Dio. I contributi interrogano la Scrittura e la grande Tradizione della Chiesa nei testi di San Paolo, Bonaventura, Giovanni della Croce, Teresa di Lisieux. La questione del nulla viene inoltre affrontata nella sua valenza speculativa entro la vicenda del pensiero occidentale (contributo del filosofo Massimo Donà).
Il racconto della nascita e dei primi trent'anni di vita della Fraternità san Carlo. Un piccolo libro, volutamente sintetico, che esige meditazione e riflessione. Un testo che sarà utile anche alle generazioni che verranno, testimonianza del pensiero di Camisasca sulle questioni fondamentali che riguardano la vita e la natura della Fraternità. Perché siamo nati? Che cos'è la Fraternità san Carlo? Qual è il volto a cui dobbiamo mantenerci fedeli? si domanda l'autore in questo volume. Queste pagine rappresentano inoltre la gratitudine di Camisasca a tutti coloro che hanno condiviso con lui l'esperienza della Fraternità e a cui deve il maturare della sua coscienza.
Il mistero della vita scorre nella polarità che intercorre tra la malattia e il sano, contrapponendoli, ovvero tra il patologico e il normale. La nostra stessa esistenza nasce e si definisce nel continuo passaggio tra i due stati. Il saggio rivisita allora le rispettive definizioni e interazioni alla luce di una civilizzazione della cura per il mondo dentro e fuori di noi, per riportare così l'anima personale verso l'anima mundi.
Come sempre con Antonietta Potente, le sue riflessioni non sono il frutto di introspezioni psicoanalitiche: nascono dall'esperienza esistenziale. Partendo da una conditio sine qua non: la capacità di stare soli, è una sollecitazione quasi «urgente» a guardarsi come si è, uscendo dal proprio io per poterlo fare adeguatamente. È quasi scrivere una sincera autobiografia, andando «oltre» la nostra stessa intimità. È questa la nostra rivelazione, il nostro contributo più vero all'umanità. Queste pagine aprono i nostri occhi su noi stessi, sulla nostra realtà perché possiamo così essere veri con noi stessi, con Dio e con la realtà in cui siamo immersi.
Il Nome di Dio è misterioso e quindi ineffabile. Non possiamo dargli un nome. Sarebbe come conoscere la sua persona, che rimane inconoscibile. Eppure possiamo “chiamarlo”, possiamo invocarlo, rivolgerci a lui: possiamo dargli un nome.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco di Bose e biblista, ha vissuto a lungo a Gerusalemme. Unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Presso le nostre edizioni ha curato alcuni classici della tradizione ebraica e ha redatto vari commenti biblici.
“Il tema intorno al quale ruota il libro è il discernimento. Quello di cui parla la Sacra Scrittura, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, e il cui oggetto è ‘la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto’ (Rm 12,2)”, afferma nella sua presentazione padre Pietro M. Schiavone. E aggiunge monsignor Giuseppe Russo: “Emerge dalla lettura di questo testo la testimonianza dell’intervento di Dio, puntuale, generoso, che allevia il dolore, dà sicurezza, libera dalla paura e dallo sconforto, e addirittura chiama chi si unisce a Cristo crocifisso-risorto a servire la sofferenza del prossimo con la propria preghiera e la generosa offerta di sé”.
Note sull'autore
Antonella Luberti è nata nel 1966 a Roma, dove vive con il marito Vittorio Gennaro. Dopo aver lavorato per molti anni come modella e scenografa nel mondo dello spettacolo e come architetto d’interni in tutto il mondo, nel 2004 scopre la Misericordia in un momento difficile della vita e rinasce spiritualmente. Impegnata a parlare di Gesù Misericordioso, è spesso ospite in importanti trasmissioni televisive. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato “Non affannatevi dunque per il domani...” (2017).
Il nocciolo e la scorza due immagini per un'unica metafora: quella della vita. L'Autrice traccia linee inedite per un cammino che ci porta a leggere in modo più profondo la realtà che ci circonda, offrendo una metodologia sapienziale per interpretare lo scorrere dei giorni tra autenticità e formalismi. Siamo tutti chiamati a cercare il senso profondo di ciò che viviamo oltre la superficie, oltre la falsità, oltre la legge priva di spirito, oltre il formalismo religioso e sociopolitico.
Il giornalista Philippe Harrouard modera il dialogo tra il Nobel per la medicina Luc Montaignier e padre Michel Niaussat, monaco cistercense impegnato nella difesa dei diritti dei carcerati, proponendo temi e spunti per il confronto tra due personaggi dalle vocazioni molto diverse. Nel silenzio e nella pace dell'abbazia della Trappe (nell'Orne) il discorso si muove toccando argomenti che spaziano dall'origine dell'universo e della vita al progresso scientifico e alla fede, fino agli scottanti temi di attualità posti oggigiorno dalla bioetica (procreazione assistita, clonazione, eutanasia), mettendo in luce le esperienze, le battaglie e i punti di vista dei due protagonisti. Il tono e lo stile colloquiale di questa intervista a tre voci fanno sì che i temi filosofici, etici e scientifici affrontati siano accessibili anche al grande pubblico
Una conversazione sul mistero del Natale che non ci parla solo della nascita di Gesù Bambino: è una riflessione che dal presepe arriva alla risurrezione attraverso la croce e ci fa comprendere come l’itinerario di ogni credente si intrecci con l’itinerario stesso di Gesù.
L'esordiente scrittrice Susy Federico ci propone una storia di Natale insolita, divertente, quasi un giallo. Il mondo dimentica il Natale nel momento in cui un gruppetto di tre amici lo pone in discussione. E se il Natale fosse tutta invenzione? A quella domanda, ecco che il piccolo Marco si ritrova in un mondo senza luci, senza doni, senza alberi di Natale, senza biscotti fatti in casa... tutta la magia del Natale all'improvviso scompare. Nessuno ricorda cosa sia Natale. Ma poi, ecco che qualcosa accade... Sarà Babbo Natale o il cuore di Marco a salvare la festa? Un libro da leggere tutto d'un fiato. Ricco di tavole da colorare. Età di lettura: da 6 anni.
Padre Enzo Fortunato propone un percorso di arte e fede attraverso sette meditazioni con le antifone maggiori. Le riflessioni hanno lo scopo di raccontare come può agire la grazia nell'uomo e ha, come numi tutelari, san Francesco, Bergoglio e Giotto e la su arte. Una lettura edificante al termine della quale chiederemo al Signore altri la sapienza del cammino e la sapienza del viaggio. Quella di Francesco che esce dalle chiese per raggiungere le piazze. Quella di Giotto che dal chiuso della sua bottega raggiunge i cieli delle chiese gotiche. Quella di Bergoglio che tra le prime parole del suo pontificato ha indicato a tutti l'importanza del cammino, proponendo tre verbi: camminare, edificare, confessare. Un libro strenna con la riproduzione di alcuni tra i bellissimi affreschi realizzati da Giotto per la Basilica superiore e la Basilica inferiore.
Dai testi inediti della Madre Anna Maria Cànopi (salita al cielo il 21 marzo 2019) un libro audace e solenne per indagare nel nostro io tutte le dimensioni dell’amore.
Un testo sorprendente, profondo e autentico per prepararsi alla solennità del Natale.