
Cos’è la tenerezza? come spiegare quel piegarsi di un cuore verso un altro cuore? e soprattutto, siamo ancora capaci di tenerezza?
Lo abbiamo chiesto a Chandra Livia Candiani, forse perché solo un poeta può accompagnarci nella comprensione del nostro sentire e riesce a dare parole a quelle sfumature del cuore per noi difficili da interpretare.
Chandra Livia Candiani
È nata nel 1952 a Milano dove vive.
Ha pubblicato: Io con vestito leggero, Campanotto (2005); La nave di nebbia. Ninnananne per il mondo, La biblioteca di Vivarium (2005); Bevendo il tè con i morti, Interlinea (2015); La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore, Einaudi (2014) vincitore premio Camaiore 2014; Ma dove sono le parole? a cura di C.L. Candiani con A. Cirolla, Effigie edizioni (2015); Fatti vivo, Einaudi (2017). Traduce testi buddhisti e libri per bambini, conduce seminari di poesia nelle scuole elementari delle periferie milanesi, nelle case alloggio per malati di aids e per i senza casa. Guida gruppi di meditazione.
Un libro sull'amore, illuminato dalla sapienza biblica - in particolare dal Cantico dei Cantici - e dall'esperienza umana. Il messaggio di queste pagine è semplice: l'essere umano è bisognoso di amare e di essere amato. Una mirabile sintesi di tutta la filosofia tomista ripresentata in queste pagine con un linguaggio semplice e accattivante.
Gli autori di questo libro affrontano insieme il problema dello stress e come questo possa ostacolare la ricerca della vera felicità. Si tratta forse di un problema irrisolvibile? Dobbiamo rinunciare alla ricerca della felicità per ridurre le tensioni e i conflitti che proviamo? Queste pagine dicono di no, cercando di dimostrare come le preoccupazioni, le tensioni e lo stress di tutti i giorni possano favorire, anziché ostacolare, la nostra ricerca della felicità.
Riflettere oggi sul tema del combattimento spirituale, risulta utile e urgente in un momento in cui bisogna equipaggiarsi bene per affrontare la battaglia della vita, dove bisogna allenarsi a riconoscere i nemici, antichi e sempre nuovi, che tendono a narcotizzare la coscienza per accogliere passivamente tutto ciò che, falsamente e a basso prezzo, promette successo e felicità, lontano da Dio e dal suo progetto di amore. La posta in gioco è molto alta, per questo bisogna conoscere bene le dinamiche del combattimento per capire chi, come, e dove combattere, imparando ad impugnare le armi adeguate ed efficaci, non quelle del mondo che procurano solo morte e distruzione, ma quelle spirituali, pensate da Dio per generare vita e salvezza. Tentati, ma non vinti propone un percorso di fede che aiuta a non abbassare la guardia, per evitare di scivolare nel baratro dell'accidia spirituale. Tentati, ma non vinti per vivere da cristiani audaci, da veri lottatori, che non si arrendono di fronte alle difficoltà e alle prove della vita, che sanno distinguere il bene dal male, riconoscere le tentazioni, le loro sottili dinamiche, per imparare a combatterle e superarle con fortezza cristiana, sull'esempio di Cristo.
«Ci auguriamo di aiutare i cristiani a situare nel quadro di una relazione con Dio quelle esperienze importanti che sono la malattia e la guarigione. Che cosa infatti rivelano della nostra condizione? Qual è la funzione positiva che esse possono svolgere nella prospettiva della nostra salvezza?».
Descrizione
Queste pagine pongono le basi di una teologia cristiana della malattia, della sofferenza, ma anche della guarigione e della salute. Jean-Claude Larchet realizza una sintesi formidabile e senza precedenti, basandosi sugli insegnamenti originali e fondanti degli antichi Padri della Chiesa, letti sul fondo della sacra Scrittura.
L’autore, filosofo e teologo francese, aspira a dischiudere o a richiamare quelle prospettive che possono aiutare l’uomo e la donna di oggi a comprendere in un’ottica spirituale la malattia e le diverse forme di sofferenza che vi sono collegate. Vuole altresì aiutare a comprendere il senso profondo delle terapie, dei modi di guarigione e della salute stessa, collocando tutto questo in una cornice più ampia di quella generalmente offerta dalla nostra civiltà, che è dominata dalla tecnica e da uno sguardo piattamente orizzontale sull’esistenza.
Attraverso riflessioni ed esperienze questo libretto fa comprendere l’importanza di frequentare periodicamente il cimitero, per sostare in “ritiro spirituale” presso la tomba dei propri cari e/o di persone defunte sconosciute, per meditare sul mistero della vita, sulle grandi domande dell’esistenza umana, sulla fine del tempo e sull’aldilà. Nel nostro cuore c’è un totale rifiuto della morte come un salto nel nulla. Ascoltandoci in profondità, scopriamo il bisogno di vita infinita, il bisogno di rincontrare i nostri cari defunti.
Tradotto in una ventina di lingue e venduto in quasi due milioni di copie, questo libro deve il suo successo al fatto di riconoscere nell'amicizia la base di tutti i rapporti. Nella sua attività di psicoterapeuta, l'autore ha infatti riscontrato nell'amicizia un vero potere rigenerante. Con molti riferimenti a casi clinici e ad aneddoti su persone famose come Howard Hughes o C.S. Lewis, McGinnis spiega come: approfondire le relazioni, coltivare l'intimità, gestire le emozioni negative senza distruggere il rapporto, salvare un'amicizia vacillante.

