
Il libro è indirizzato a tutti i cercatori di Dio, a coloro che sanno ricominciare ogni giorno il cammino, senza mai illudersi di essere giunti alla meta; in particolare, è rivolto a chi ha "più dubbi che certezze" e desidera intravvedere i contorni di un progetto capace di unificare l'esistenza e percepire la vita come un gioioso, irrinunciabile compito. La metafora del cammino ne accompagna le pagine, progettate come un piccolo itinerario alla scoperta della vita buona del Vangelo. Il punto di partenza non è un'"idea teorica", ma lo stupore di percepire, con gli occhi di un viaggiatore e la sete di un cercatore di verità, di essere importanti per Qualcuno. Il punto di arrivo è la consapevolezza che la "scommessa della Fede" può illuminare il senso dell'esistenza e rinnovare il rapporto con i compagni di viaggio e con se stessi; senza sterili moralismi e mossi da una convinzione di felicità che attraversa le parole di vita eterna del Vangelo.
La vocazione del cristiano, del prete, del laico. E' questo un libro di tracce" di meditazione, il cui testo scritto riesce a conservare la collaudata funzione comunicativa che e dell'autentico pra-edicare, coinvolgendo chi ascolta e concretizzandosi in domande precise, esigenti, ineludibili, alla luce della pedagogia di Dio. L'opera e maturata per la formazione dei seminaristi, ma e fruibile anche da un uditorio piu ampio, perche il predicatore ha sempre davanti a se il cuore dell'uomo, "sintesi di tutto quello che ci qualifica - tutti - come creature di Dio". "
Il Natale oggi è minacciato da un falso natale, che prepotentemente ci invade, ci insidia e ci narcotizza fi no al punto da non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale. Come una piccolissima stella, questo volume del Cardinale Comastri vuole umilmente far luce sulla strada che conduce a Betlemme, per ritrovare il senso autentico del Natale di Gesù. Oggi la via di Betlemme è ostruita da tanti detriti d'orgoglio, di vanità, di egoismo, di indifferenza, di violenza. Per questo tante persone non riescono ad arrivare a Betlemme per far rifornimento di speranza e di pace. Bisogna ripulire la strada! Forse bisogna fare qualcosa di più: bisogna che ognuno di noi diventi la strada che conduce a Betlemme. Bisogna che ognuno di noi mandi il profumo della povertà lieta e benedetta, il profumo della semplicità senza orpelli e senza maschere, il profumo dell'ospitalità che non si apre ai personaggi ma alle persone, il profumo della gioia che non ha bisogno di sbornie ma di ebbrezza suscitata dalla sorpresa del Natale: la culla improvvisamente e inattesamente abitata dal Divino Bambino!
«Il Vangelo mi rivela che la vita è una caccia al tesoro, la ricerca di una perla da tanto tempo desiderata, un viaggio nell'anima. Stare fermi significa spegnersi, avvilirsi, far diventare la fede un museo da custodire mentre, invece, è un giardino da coltivare. Allora rileggo ciò che vi scrivo e continuo a cercare Dio, dopo averlo già trovato. E, alla sua luce, tento di trovare me stesso. E il senso della vita». "Dio c'è ed è bellissimo", recitava il titolo del primo libro del teologo Paolo Curtaz. Tuttavia, ad oggi, la stragrande maggioranza delle persone, anche coloro che si professano credenti, è convinta che la religione serva a fornire una sorta di guida per diventare «buoni», un'indicazione etica, un (limitante e noioso) percorso morale e che, in fondo, Dio ce l'abbia un po' con tutti noi. Altrimenti, perché ci succedono cose brutte e le nostre preghiere non si avverano mai? Ne sa qualcosa proprio Curtaz, che dall'uscita del primo libro ha dovuto affrontare diversi gravi problemi di salute, e che convive ora con un dolore diventato una costante nella sua vita. E allora come si può, quando ci capitano tragedie improvvise e inspiegabili, continuare a pensare che Dio c'è, è bellissimo e, addirittura, ci ama? In questo nuovo libro, l'autore ci mostra che è proprio nei momenti più bui, quando con più forza cerchiamo la fede, che scopriamo che Dio non ce l'ha con noi, e che il cristianesimo non è una questione di rettitudine, ma di innamoramento: Dio c'è, ed è innamorato. Con il suo stile ironico e unico, Paolo Curtaz ci accompagna alla scoperta del Vangelo, spronandoci ancora una volta a riflettere con lui sulla verità del messaggio cristiano, scevro dalle false credenze e dai pregiudizi che ne celano il senso più puro.
Questo sussidio, attraverso la lettura della parola di Dio e del Magistero della Chiesa, propone una meditazione sui doni dello Spirito Santo e offre un cammino di preparazione alla solennità della Pentecoste e alla celebrazione del sacramento della confermazione.
Il volume vuole accompagnare il lettore alla scoperta della bellezza che germoglia tra le pieghe della vita cristiana. Prima ancora che essere «buona»,la vita di chi segue Cristo è intimamente «bella».Con l’attenzione e la delicatezza poetica che lo contraddistingue, l’Autore mostra come all’origine della fede – e la fede è, innanzitutto, innamoramento, scelta d’Amore – si annidi il germe della bellezza. Un libro per scoprirsi «cercatori di bellezza» e quindi cercatori – e trovatori – di Dio. Dobbiamo riscoprire la bellezza di Dio, proporre un Dio in forma attraente:che avvinca,leghi,muova,incanti.Davanti all’indifferenza che ci circonda, non basta più dire che Dio è vero e buono, occorre mostrare che Dio è bello.
AUTORE Ermes Ronchi dell’Ordine dei Servi di Santa Maria, dirige il Centro culturale Corsia dei Servi a Milano.Docente al Marianum,è autore di diversi testi. Per Paoline Editoriale Libri ha pubblicato diversi volumi.
Un libro pocket per insegnare ai nostri bambini a pregare. I brevi testi orazionali, arricchiti da fotografie e da illustrazioni vivaci dove i protagonisti sono sempre i più piccoli, insegnano in particolare a dire: "Grazie Gesù!", ad essere gentili con gli altri, a rispettare la creazione e il silenzio, a sforzarsi di partecipare alla Messa domenicale... e altro ancora! Ideale per un dono simpatico e significativo.
Il card. Comastri ci esorta a vivere la Quaresima come il periodo più favorevole a raddrizzare le cose storte del quotidiano che, scavando profondamente nel nostro animo, ci impediscono di aprire il cuore a Dio e al prossimo.
Ogni Via della Croce è un cammino d'amore in cui ravvivare nel cuore di noi discepoli la Passione di Gesù. Dire "Tu sei la mia passione" significa riconoscere in Cristo il centro di gravità dell'esistenza che dà senso all'amare e al soffrire, alle scelte e ai desideri, all'impegno e alla testimonianza. Ma anche Gesù dice a noi: "Tu sei la mia passione. Ho dato la mia vita per te, perché sei prezioso ai miei occhi. Tu vali la mia Passione e tutto il mio amore". Le stazioni di questa Via Crucis vogliono accendere o ravvivare nel nostro quotidiano la stessa Passione di Gesù che ha dato la Sua vita per noi "fino alla fine".