
Il mondo oggi chiede alla Chiesa non figure convenzionali ma persone convinte, generose e decise. Questa è la meta a cui dobbiamo arrivare: fare conoscere a tutti la vocazione alla santità per spingere alla corrispondenza massima cioè a un cristianesimo di profondità.
Guglielmo Giaquinta
Oggi non si può vivere pienamente
il dono della santità
se non in modo ecumenico.
È il medesimo Spirito
che fa maturare i distinti carismi
e fa sprigionare l'unità profonda
La santità, nella sua accezione più comune, indica separazione, alterità, distanza. Tale è il significato che la Scrittura attribuisce al termine parlando del Dio “tre volte santo”. Ma si tratta di una differenza – è ancora la Scrittura a rivelarlo – che non esclude, ma che anzi si fa nuova via di comunione. Dio è santo, ma la sua santità diventa luogo di incontro con l’uomo; vi sono uomini santi, ma quella loro differenza – riflesso dell’unica santità di Dio – si manifesta in una smisurata compassione per tutta la creazione. La santità cristiana è infatti manifestazione dello Spirito santo e partecipazione dell’uomo alle sue energie; e lo Spirito santo è Spirito di comunione e non di divisione. I contributi qui riuniti – redatti da teologi d’oriente e d’occidente per il V Simposio intercristiano – rendono conto di questa realtà: la santità non ha confini e non erige steccati; non separa il divino dall’umano, né gli uomini o le chiese tra di loro. Anzi, quando è autentica, la santità appare come potenza di comunione, potenza dell’unico Spirito che è santo.
In questo volume sono pubblicati, a cura di Paolino Zilio e Luisa Borgese, gli atti del V Simposio intercristiano, tenutosi ad Assisi, dal 5 all’8 settembre 1997. Il Simposio intercristiano fra alcuni docenti della Facoltà teologica dell'Università “Aristotele” di Tessalonica e dell’Istituto Francescano di spiritualità dell'ateneo Antonianum di Roma è nato come forum di interscambio sulla vita spirituale delle due tradizioni cristiane: occidentale latino-cattolica, orientale greco-ortodossa.
La nuova edizioni di un libro di grande successo giunto alla 8° edizione. I profili dei santi giorno per giorno, secondo il calendario. Brevi biografie, note, curiosità, spiritualità, tradizioni e storia.
La nuova edizione del Grande libro dei Santi.
Con Chiara Lubich in Medio Oriente
Il Santuario dedicato a Sant'Antonio, a La Spezia, sorge accanto al convento intitolato a San Francesco. È una chiesa grande e luminosa, amata dai fedeli e dai pellegrini, che si rivela adeguata sia per le grandi celebrazioni liturgiche che per la preghiera personale più intima. Negli anni Sessanta del secolo scorso è stato restaurato e arricchito di pregevoli opere artistiche. Il complesso è immerso nel verde del Parco della Rimembranza e nel silenzio della natura.
L'autore, come in tutti i suoi testi, si sofferma sulla necessità di costruirsi una personalità armonica. Una armonia tra le componenti fisiche e psichiche senza trascurare la parte spirituale. Perciò, il rispetto del corpo, l'ascolto del corpo. E poi le paure da superare nelle situazioni della vita. La vita vista come viaggio, con tutte le incognite da superare (alla maniera dei viaggi iniziatici). E tutte le cose hanno un senso perché Dio è in ogni cosa, in tutte le vicende umane.
Poche pagine, testi brevi e piccole storie, scelti da A.M. De Rosa tra i tanti scritti di A. de Mello, per aiutare chi legge, ad andare oltre le apparenze e cogliere la realtà con gli occhi innocenti e meravigliati di un bambino.

