
Qual è stata la prima volta che ho incontrato Dio? Con questa domanda Paolo Curtaz apre una nuova serie di letture bibliche intorno al tema giubilare della misericordia. "Forse che la donna si dimentica del suo lattante, cessa dall'aver compassione del figlio delle sue viscere? Anche se si dimenticasse, io non ti dimenticherò". Dio è misericordia, una parola che sin dalle antiche Scritture sta a indicare la pietà e la compassione unite allo slancio fisico, all'azione in soccorso di colui per cui si provano questi sentimenti. Intrecciando la meditazione su testi dell'Antico e del Nuovo Testamento con testimonianze contemporanee di uomini e donne che hanno incontrato la misericordia del Signore nella propria vita, questo libro diventa un'ottima occasione per conoscere un po' più da vicino il vero volto di Dio.
Illustrazione dei dipinti antoniani (a colori su carta patinata) con la ricostruzione della loro storia. In questo viii centenario della nascita di antonio di padova l'antica comunita francescan a del tempio di san lorenzo in vicenza, desidera offrire agli amici ed estimatori il presente libro. Vi si illustrano i dipinti antoniani che furono in san lorenzo e quelli reperibili nelle chiese del centro storico cittadino. La possibilita di lettura e`duplice: le schede erudite e precise ricostruiscono la storia, le vicende, gli intrecci e, talora, i drammi dell'opera pittorica; la r iproduzione del dipinto ci conduce quindi ad ammirare l'epi sodio antoniano, l'apparizion e celeste, il gesto affettuoso offerta di intercessione. Il silenzio pensoso si trasforma in preghiera che unifica l'op
Il libro ripercorre la storia e traccia un profilo spirituale della comunità ecumenica visitata da milioni di giovani. Nutrita dalle preghiere e dai testi di Frère Roger sparsi nel volume, l'opera aiuta ad aprirsi allo spirito di pace, riconciliazione ed ecumenismo che abita questo luogo.
L'autore di Conversazioni con Dio ci accompagna lungo un percorso di rinnovamento spirituale che ci condurrà ad abbracciare il vero scopo della vita: Ri-Creare la consapevolezza di noi stessi. In questo libro Walsch ci prende pe mano e ci guida verso la svolta della nostra esistenza: seguendo i principi con una serie di semplici esercizi, diventeremo ben presto in grado di tradurre nella pratica le rivelazioni riguardo il processo di trasformazione di noi stessi in "portatori di luce".
Capita di accorgersi di aver smarrito la strada o di sentire il bisogno di fermarsi, per guardarsi dentro e ripartire. La Quaresima ha senso se vissuta così, come tempo per conoscersi più a fondo e discernere l’essenziale. Le meditazioni qui raccolte ci fanno riscoprire il contenuto spirituale profondo di questo tempo liturgico: giorno dopo giorno ci portano al cuore del mistero, mettendo in luce le nostre malattie spirituali perché in Cristo non siano più impedimento alla comunione.
Con Abramo, Dio riprende la storia della salvezza dopo la tragica dispersione di Babele. Il primo grande patriarca diviene così l'archetipo dell'uomo chiamato a ritrovare se stesso. Ciò richiede però un lungo cammino, che porta anzitutto alla scoperta di sé, della propria identità vocazionale, di chi ci è prossimo e, non da ultimo, di Dio, nel quale si scopre il senso dei giorni e delle opere.Abramo, per ritrovarsi, dovrà lasciare la sua terra, i suoi beni e i suoi legami familiari; dovrà lasciare - in una parola - ogni sicurezza. Ma questa rinuncia aprirà per lui un cammino di fecondità insperata. Egli diverrà infatti una «benedizione» per tutte le genti. L'esodo proposto al patriarca è perciò un invito a crescere verso il compimento di sé secondo il disegno di Dio. Il cammino di Abramo - paradigmatico per ogni credente - diviene così la sfida che Dio ripropone continuamente a ogni uomo affinché divenga soggetto responsabile della propria storia.
Un testo originale sulla preghiera e la spiritualità personale, scritto in stile colloquiale e moderno. L’Autore propone un itinerario meditativo con indicazioni pratiche ed esercitazioni per la vita quotidiana. La riflessione ha inizio dall’opera di Anthony de Mello, ma è solo un pretesto iniziale per un nuovo approccio alla spiritualità che rivolge un’attenzione particolare anche alle dinamiche del corpo e della mente.
L'Autore
Thomas G. Casey, gesuita, è stato decano della Facoltà di Missiologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma. Già direttore del Centro Cardinal Bea per gli studi giudaici, ha insegnato anche a Gerusalemme e a Dublino, occupandosi di filosofia della cultura e di teologia. Tra le sue pubblicazioni: Paul’s Jewish Matrix (2011, curato insieme a Justin Taylor); Music of Pure Love (2006); Life and Soul: New Light on a Sublime Mystery (2005), Humble and Awake: Coping with our Comatose Culture (2004). Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Dalla paura alla serenità. Un percorso con Anthony de Mello (2012).
L'opera che abbiamo tra le mani è una guida a "vedere" e non solo a "guardare", è una sorta di collirio che purifica gli occhi dell'anima, simile a quello offerto da Cristo alla Chiesa di Laodicea, sorella di tante nostre comunità «stiepide, cioè né fredde né calde»: «Ti consiglio di comperare da me collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista» (Apocalisse 3,18), una vista sporcata da tante immagini vane e contaminate. Ed è particolarmente suggestivo che a sostenere quest'opera di catarsi non sia solo il glorioso e necessario insegnamento delle Scritture Sacre o dei Padri della Chiesa, qui ampiamente introdotti con le loro voci diverse che consolano e inquietano. [...] Padre Zelinskij convoca una folla inattesa di testimoni, spesso tenuti fuori dal tempio, eppure segnati dai "semi del Verbo" o dall'ansia della domanda e dell'attesa. La lista è sterminata: da Camus alla Weil, da Goethe a Heidegger, dalla Tsvetaeva a Bulgakov, da Pascal a Brodskij, da Dostoevskij a Stendhal, da Buber a Mandel'_tam, da Rilke a Quasimodo e cosi` via per almeno un centinaio di presenze che attestano non solo l'attrezzatura culturale dell'autore, ma anche ci ricordano che esiste un "cortile dei Gentili", ove si guarda e si tende verso lo spazio sacro della fede e del mistero.
Dalla Prefazione di Gianfranco Ravasi
Vladimir Zelinskij, nato nell'ex Unione Sovietica, sacerdote ortodosso a Brescia, è docente di Lingua e civiltà russa presso l'Università Cattolica
del Sacro Cuore, scrittore, giornalista, traduttore. Laureato in Filologia e letterature straniere a Mosca, dopo la sua conversione al cristianesimo ortodosso si è dedicato, in piena era sovietica, ad approfondire il pensiero religioso-filosofico russo. Ha pubblicato all'epoca numerosi testi sia all'estero che nella stampa clandestina. Nel 1991 si è trasferito da Mosca in Italia; collabora con molte riviste, partecipa a convegni internazionali e nazionali, è autore, in russo, italiano, francese e inglese, di centinaia di articoli e di vari libri. In Italia sono apparsi Perché il mondo creda. Un ortodosso di Mosca dialoga con il cardinal Ratzinger (La Casa di Matriona, 1988), Mistero, cuore, speranza (Ancora, 2010).
Piuttosto che vivere senza Dio per l’eternità, sarebbe meglio non essere mai nati: il Signore è la fonte della nostra felicità. Una notte ebbi un “incontro speciale” nella mia stanza. Ero disteso nel mio letto e pensavo a Dio, al Padre. In quel momento provavo per Dio, mio Padre, una forte gratitudine ed un grande amore...
Lo stavo pensando intensamente e gli dicevo parole d’amore di una dolcezza infinita (sicuramente ispiratemi da Lui stesso). Ad un tratto, pur non vedendo nulla, sentii forte nel mio cuore e nel mio corpo una strana e forte vibrazione. Restai paralizzato, non mi potevo muovere e persi anche la cognizione del tempo.
Il mio cuore stava letteralmente ardendo d’amore e, se quella meravigliosa sensazione fosse continuata ancora per molto, il mio cuore non ce l’avrebbe fatta a sopportare tale intensità, e sarebbe... scoppiato. Non ricordo nella mia vita di aver mai provato nulla di simile.
Un valido strumento per districarsi nel mondo di oggi, affollato di visionari e profeti che sostengono di avere messaggi celesti.
Il volume contiene una raccolta delle meditazioni tenute ai presbiteri della curia romana durante i periodi forti dell’anno liturgico: Avvento, Quaresima e il tempo di Pasqua. Esse hanno messo a fuoco il tema del discepolato come imitazione di Cristo e conformazione a lui, riletto attraverso la vita, il ministero e la predicazione dell’Apostolo Paolo. Il testo che il lettore avrà tra le mani, dunque, potrà essere d’aiuto a cogliere in modo unitario l’esperienza dell’essere credente: accogliere l’invito del Cristo, e decidere di seguirlo, comporta un vero e proprio cambiamento di identità e un’opera di profonda trasformazione, che, anche nelle ferite, nelle fragilità della carne e nelle imperfezioni umane, è lo Spirito Santo a realizzare.
Don Antonio Pitta, è presbitero della Diocesi di Lucera (FG) e professore ordinario di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana. Inoltre è membro dell’International New Testament Society e direttore di Supplementi di Rivista Biblica.
Notevole risonanza hanno riscosso i suoi commentari alle lettere paoline e la Sinossi paolina bilingue. Collabora inoltre con le maggiori riviste bibliche italiane e internazionali.