
Che cosa significa pregare? Perché è importante? Quali caratteristiche deve avere la preghiera per essere veramente tale? A tutte queste e ad altre domande vuole rispondere il presente volume. Pregare, afferma l'autore, è esperienza umanissima, anzi umanizzante. Ce n'è bisogno sempre. L'uomo è tale perché è corpo in cui c'è il "soffio vitale", il respiro che attesta la vita. L'esserci della persona umana è vivere in relazione; è il vivente con gli altri e per gli altri. La preghiera, allora, non è altro che uscire da se stessi per aprirsi all'altro, agli altri, al Tu, che è anche la nostra Origine. Pregare è vivere veramente, è lasciarsi coinvolgere dal Tu (Dio-Gesù). Riconoscendoci nel limite, nella preghiera ci apriamo all'Altro, agli altri, evitando di implodere nella forza-prigionia del nostro egoismo. Ogni preghiera autentica allora sarà continua (è il nostro modo di essere e di relazionarci agli altri, all'Altro); sinergica (siamo abitati da Dio e dobbiamo fare tutto con la sua forza, in sinergia con Lui); nutrita (dobbiamo sempre fissare lo sguardo su Gesù e nutrire la nostra preghiera con la sua Parola); vissuta (ogni momento della nostra vita è preghiera). Un volume che ci riporta alla vera radice della preghiera: la vita stessa.
Viene qui offerto un sussidio per la preghiera del Padre Nostro. Accolto con semplicita, puo essere d'aiuto per la preghiera personale e di gruppo. Le indicazioni sono proposte nella linea della preghiera profonda il cui intento e quello di coinvolgere e armonizzare progressivamente nel Signore tutte le dimensioni della persona fisica, emotiva, mentale, spirituale.
Gesù ha insegnato ai discepoli a rivolgersi a Dio come al Padre, e la chiesa a sua volta ci ha trasmesso il Padre Nostro, preghiera che ci fa entrare nella preghiera stessa di Gesù. In essa è raccolta tutta la ricchezza liturgica della chiesa, l’intero suo patrimonio ascetico e spirituale, segno del nostro incontro con Cristo e della nostra vita in lui. Olivier Clément, teologo ortodosso, e Benoît Standaert, monaco benedettino, entrambi famosi per i loro lavori esegetici e spirituali, ma soprattutto due uomini di preghiera, animati dal medesimo Spirito: sono loro a introdurci a una lettura orante del Padre Nostro, attraverso due itinerari avvincenti per la loro forza interiore e per l’apertura del cuore che producono. Il Padre Nostro cessa di essere una semplice formula di preghiera e diventa il gemito dello Spirito in noi, la chiave di lettura dell’intera vicenda umana alla luce della volontà di Dio.
Il Rosario, preghiera tra le più antiche e popolari, è presentato in maniera nuova e originale. Queste pagine introducono nella contemplazione dei misteri di Gesù, riletti alla luce del Vangelo. Alle quattro serie di misteri se ne aggiunge una quinta, che contempla i «misteri della resurrezione» come vissuti dai protagonisti evangelici. In compagnia di Maria il Rosario, vissuto con il Vangelo in mano, diventa una mappa sicura per il cammino d'ogni giorno.
PREGHIERE IN COLLOQUIO CON PERSONAGGI DEL VANGELO. Per chi legge con attenzione i vangeli sorge spontaneo il desiderio di entrare in colloquio con i personaggi che li popolano: essi rappresentano momenti qualificanti del proprio incontro personarle con cristo, sollecitando analoghe o contrastanti prese di posizione. Situazioni di passato rivivono allora in tutta la loro intensita nella vicenda dell'anima u mana che si imbatte anche oggi nel mistero di un dio che si manifesta. Il colloquio diventa naturalmente un moto interiore di elevazione e riflessione, cioh preghiera, che possiede gia una sua traccia nelle orme di quei contemporanei di gesy. Ma lo spirito con cui posssiamo ripercorrere i sentieri della palestina e`segnato dai problemi e dalla sensibilita del nostro tempo: percir i personaggi prendono statura, tendono ad attualizzarsi nella dimensione del presente. L autore, mons. Dario rezza, entra in colloquio con 33 personaggi. Il volume e`abbellito da 36 illustrazoni a colori.
Il libro rende accessibili le ricchezze che le Scritture e i commenti dei Padri contengono in riferimento al Padre Nostro.
L'uomo ha sempre cercato l'ultimo fondamento di tutto ciò che esiste. Per i cristiani è il Padre, verso il quale ci conduce lo Spirito, attraverso il Figlio. E poiché Lui è una Persona, avvicinarsi a Lui suppone un dialogo, cioè la preghiera. È difficile dire qualcosa sulla preghiera, perché la preghiera è come la vita. E la vita infatti non la si definisce, la si vive. Ma in un certo modo si cerca di descriverla sotto quegli aspetti che più rendono ragione di ciò che è. In questo volumetto P. Spidlík, in una sintesi esistenziale e accessibile, introduce ai temi fondamentali della preghiera.
Christian de Chergé, priore del monastero trappista di Tibhirine (Algeria), leggeva la vocazione monastica in terra d’islam come quella di “oranti in mezzo ad altri oranti”. Nel maggio 1996 frère Christian e i suoi fratelli si sono trovati al cuore della tempesta di violenza e hanno liberamente scelto di donare la vita fino all’estremo: il martirio vissuto assieme a sei fratelli ha coronato questa vita comune nell’amore. L’autore ci presenta alcuni testi di frère Christian dai quali emerge una preghiera cresciuta e arricchita quotidianamente dal dialogo e dal confronto con i vicini musulmani, una spiritualità “della visitazione”, per tutti coloro che intuiscono e desiderano vivere il mistero che abita ogni incontro. I testi dei sette monaci trappisti di Tibhirine sono usciti presso le nostre edizioni con il titolo Più forti dell’odio.
"Senza preghiera non ci sarà sinodo". Queste parole di papa Francesco ricordano che ogni momento sinodale della Chiesa è innanzitutto un evento dello Spirito santo, un evento di preghiera e di grazia, in cui la Chiesa, oltre a essere parte attiva, riconosce e confessa la propria umana debolezza e invoca l'aiuto di Dio. È ciò che mettono in luce, ciascuna con tratti specifici, due preghiere della tradizione cristiana: l'"Adsumus", con la quale si apre ogni assise sinodale, e la "Nulla est, Domine", utilizzata in chiusura di sinodi e concili. Questo libro si presenta come un dittico scritto a quattro mani. La prima tavola, scritta da Luciano Manicardi, monaco di Bose e biblista, offre una rilettura meditativa delle due preghiere, attenta alle fonti bibliche, alle assonanze patristiche e alle dinamiche antropologiche e spirituali in gioco nelle assemblee ecclesiali: queste preghiere possono così diventare strumento utile per vivere con più consapevolezza ogni assemblea comunitaria e sinodale. Nella seconda tavola, il teologo Andrea Grillo articola una riflessione teologica di ampio respiro che alla luce del Vaticano II ridice l'identità ecclesiale in modo fedele alla tradizione e al contempo creativo: spinge così a ripensare le forme della ministerialità e a formare tutti alla responsabilità ecclesiale. Un libro ricco e denso che aiuta il lettore a scoprire l'affascinante sfida e la promessa di novità che ogni sinodo rappresenta per la Chiesa. Uno strumento rivolto a presbiteri, educatori e laici che guidano gruppi e animano assemblee in parrocchie, associazioni e commissioni che si riuniscono per "camminare insieme".