
Come fronteggiare il dolore e le difficoltà della vita quando questi diventano oppressivi, forti, apparentemente impossibili da superare? Un suggerimento sta nel ricordare l'aiuto che possono offrire alcune pagine della Sacra Scrittura poiché esse, se le si conosce, sanno confortare e sostenere nel momento più duro. Il testo biblico è ricco di riflessioni sul tema del dolore - di ogni tipo di dolore - e generoso di esempi su come esso possa e vada superato attraverso lo sguardo della fede. La fede va però compresa e alimentata. È una via di salvezza dalle difficoltà della vita ma è anche quella che per prima viene messa in difficoltà e criticata quando si verificano eventi spiacevoli o si deve vivere la realtà del dolore. Che senso hanno il mio malessere, il mio dolore, il mio lutto? E dov'è Gesù quando io mi sento così male? Contro la solitudine in cui sembra rinchiuderci il dolore, Elide Siviero parla in questo libro di una Scrittura che "ricorda la presenza di Gesù Cristo, sempre accanto a noi per sussurrarci la potenza della Vita".
I monasteri benedettini sono da 1500 anni un esempio illuminante di che cosa significhi vivere e lavorare in un contesto dove tutti abbiano chiari finalità e obiettivi, ruoli e mansioni e sappiano fare della comunità il proprio punto di forza. Un'organizzazione perfetta che ha attraversato i secoli e che molte cose può dire al mondo manageriale, grazie alla corretta gestione di valori condivisi, a una leadership diffusa e alla capacità di far lavorare insieme persone motivate e consapevoli delle proprie responsabilità. La Regola di San Benedetto è stata per secoli il faro di questi monasteri e ha saputo irradiare buon senso unito a un'estrema concretezza. Oggi rappresenta un richiamo forte alle radici comuni del vivere organizzato, alle sue regole di appartenenza può contribuire a ridare slancio alla vita aziendale e al governo delle imprese. Premessa di Roberto Comolli. Prefazione di Giuliano Vigini.
Orgoglio contro umiltà: è la grande battaglia che ognuno di noi è chiamato a combattere nel proprio cuore. In questo nuovo volume, il Card. Angelo Comastri ci offre preziosi e saggi consigli affinché in questa lotta a prevalere sia l'umiltà. Come emerge dalle tante e significative testimonianze riportate nel testo, l'umiltà è la virtù degli intelligenti, mentre l'orgoglio è il comune difetto degli stupidi e dei presuntuosi. Le persone intelligenti infatti capiscono che il limite appartiene all'umano e ritengono l'orgoglio semplicemente ridicolo. Il grande filosofo e matematico Blaise Pascal affermava: «L'ultimo passo della ragione è quello di riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano». Scegliamo allora l'umiltà come stile di vita, perché ci fa aprire il cuore a Dio e ci fa tendere le braccia verso di Lui per aggrapparci all'unica Roccia che non traballa e all'unico Amore che non tradisce. In un mondo in cui sovrabbondano i ciarlatani dell'umiltà, questo libro ci esorta ad essere umili veri.
«Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie» è una delle massime coniate da Carlo Acutis. Come è anche sua la bellissima espressione: «L'Eucaristia è l'autostrada per il paradiso». Carlo ha lasciato brevissimi scritti, una sorta di appunti: qui sono tutti riprodotti. Le sue massime, le sue frasi, sono penetranti e incisive, molto efficaci. Le molte persone che hanno conosciuto di persona Carlo le hanno ricordate nel corso del processo della sua beatificazione. Si tratta di testimonianze univoche di persone ancora viventi. Sono massime tutte da meditare.
«Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie» è una delle massime coniate da Carlo Acutis. Sempre sua è la bellissima espressione: «L'Eucaristia è l'autostrada per il paradiso». Carlo ha lasciato brevissimi scritti. Qui sono tutti riprodotti. Queste frasi sono penetranti e incisive, molto efficaci. Molte persone hanno conosciuto di persona Carlo e hanno riferito queste frasi nel corso del processo per la sua beatificazione. Si tratta di testimonianze univoche di persone ancora viventi. Sono massime tutte da meditare. Seconda edizione ampliata di nuovi scritti, nel frattempo scoperti e qui editi per la prima volta. Carlo Acutis sarà proclamato santo nella primavera del 2025.
"Tutti nascono originali. Molti muoiono fotocopie". Parole di Carlo Acutis (Londra, 3 maggio 1991 - Monza, 12 ottobre 2006) morto a quindici anni in concetto di santità, dichiarato venerabile il 5 luglio 2018 e beatificato il 10 ottobre 2020. Un ragazzo del nostro tempo. Pieno di vita e di iteressi. Appassionato di informatica. Con il cuore pieno di Dio. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, che ad Assisi ricorda il giovane Francesco che si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere il Vangelo. Due storie tanto originali. Lontane nel tempo. Ma un filo rosso le unisce. Incontro di luci per i giovani del nostro tempo.
"Origini" propone un viaggio spirituale nel cuore del continente nero, attraverso la sua tradizione orale e alcune grandi figure morali e letterarie, come Léopold Sédar Senghor, Amadou Hampaté Bâ e Nelson Mandela.
Il linguaggio della forza e del potere sembra rendere vano il diritto e far perdere il senso delle regole, la ricerca di giustizia per tanti e l'obiettivo del bene comune per tutti. Il fragore delle armi, la voce del più forte e il silenzio di chi non ha voce parrebbero segnare il fallimento di ogni possibilità di prevenzione e ricomposizione dei conflitti. Nasce da questa sfida nell'oggi della storia la proposta racchiusa nel libro: percorrere vie inesplorate che attingono al carisma di Chiara Lubich, annuncio di unità mentre infuriava la seconda guerra mondiale. Pagine del '49 aprono vie per "tessere" relazioni e "ricucire" nel dialogo una realtà frammentata fra contrasti e polarizzazioni, per ritrovare nel diritto uno spazio che "oltre" le norme è vita dei rapporti, 'palestra' di reciprocità, che comincia dal riconoscere il volto dell'altro per dar vita a una "cultura dell'incontro".
C’è una sorta di legge nella storia che afferma la nostalgia e la necessità di una determinata realtà quando essa viene a mancare. Forse è decisiva anche la consapevolezza che non si può vivere solo di reality show, di pubblicità, di sguaiataggine, di moda e di consumi. Le virtù sono certamente cristiane, ma sono anche umane, rendono migliore l’intera società. Ogni virtù, sia cardinale che teologale, è introdotta in maniera provocatoria da Umberto Folena; si prosegue con la sezione biblico-teologica condotta da mons. Monari, ora vescovo di Brescia; c’è poi la spiegazione proposta da don Tonino Lasconi ai ragazzi, ma che anche gli adulti possono apprezzare. Infine ogni singola virtù è “interpretata” da un giornalista, uno scrittore, da un testimone, per verificare se essa è un’esclusiva del cristiano, o se fa ancora bene all’intera società.
Destinatari
Tutti.
Autore
UGO SARTORIO è il direttore editoriale del “Messaggero di sant’Antonio”. A lui il merito di aver raccolto e curato la presente pubblicazione.
Quello che con maggiore efficacia si deve cercare di realizzare e che, forse, potrebbe incidere in modo decisivo su tante sacche di povertà è il moltiplicare le relazioni tra le persone, tra le famiglie, tra gruppi sociali, tra parrocchie perché quanto più una persona può contare su relazioni tanto più riesce a superare i momenti di fatica e di difficoltà. Così nel gennaio del 2009 il vescovo Luciano Monari commentava l'avvio di una serie di iniziative, progettate in collaborazione con la locale Caritas diocesana, con cui la Chiesa bresciana cercava di rispondere alla crisi economica che cominciava già a fare sentire i suoi effetti. Mons. Luciano Monari, pur suggerendo strade e azioni concrete, indicava orizzonti di riferimento, percorsi e sensibilità che potessero innervare la comunità locale. Orizzonti su cui è tornato più e più volte, come dimostrano i contributi raccolti in questa nuova pubblicazione della collana "Il Sale"; parole e interventi che negli anni ha proposto come contributo alla costruzione di una rete di aiuto reciproco all'interno della comunità.

